LA CINTA

❤️


😘Quello che qua sta scritto è una pagina colorata di un unico sentimento, forte. ❤️
Nemmeno una virgola muta qua. Questa è una pagina che mi dà una energia potente.


Lunedì / Perché la nomea del giorno sia mandata a quel paese.
Cielo azzurro, garrir di rondini.
Stiramento muscolare con gli occhi ancora mezzi-mezzi e sentire la mano
che mi accarezza il viso, il collo.
Ed il respiro della parola buongiorno.


Le leggo e le rileggo ancora.
Le HO con me, dentro di me.
Nei tre miei luoghi principali.
❤️
Le leggo e rileggo
cercando di far mio il tuo stato d’animo.

Leggerò quelle righe all’infinito.
Le leggerò una infinità di volte.
Quelle righe avrebbero bisogno di una sola risposta.

DOMENICA SERA \
LEGGEVO, din din, MAIL + FOTO. LEGGEVO:
“C’HO LA TESTA SULLE SPALLE MA SAREBBE MEGLIO…”

DIVERTENTE ERMESTISMO, NON ALTRO MADAME \./

SI DIVERTA E GIOISCA DEI SORRISI CHE VEDRA’
Con quelle foto l’immersione nella piazza è stata quasi reale.
Così posso vedere quanto alcune Figure siano elettrizzate dal divertimento.

queste figurazioni nel pensiero mi portano tanto indietro, quando dopo il casino del dopocena di paese, quelli del sud in estate, si finiva stracotti nel letto, finestre aperte, profumi dal giardino, i limoni, che entravano nella stanza. Una maglietta bianca addosso e magari neanche ci si levava il costume per esser pronti per il giorno dopo. L’età era quella della ingenuità così vedo ora una scena simile. Era bello prender sonno in quei modi infantili. Spero che i “2” abbiano lo stesso addormentarsi.
Vorrei che tu GRTM potessi addormentarti così. 😘
*Lucky ed Anastasia permettendo.

A quanto pare non sono andato molto lontano dalla realtà.
Felice per loro e per te. 😘
Spero non ti sia stancata troppo, spero davvero.


DOMENICA / Non sono trascurate le tue preoccupazioni, i tuoi pensieri, le ansie. Sono la parte più difficile da affrontare come genitore. Ti stringo. Sarai brava nel cercare di avere una visione che sia in equilibrio tra gli approfondimenti del tema ed il trasferimento della sicurezza che a lui serve.
Non è un compito semplice. Razionalizzare le proprie emozioni è il punto fondamentale per cercare di individuare il percorso migliore. Credo che il rapporto con il Giovanotto sia già molto ben orientato al parlare di tutto. Attraverso questo parlare saprai individuare i punti attraverso i quali capire di lui ed allo stesso tempo rassicurarlo.
Non sempre sarà semplice, chiave di volta è la necessità di parlare tra te e il Giovanotto. Io credo che lui si senta molto già affidato a te. Forse è nella età in cui un po’ di nascenti tratti propensi alla propria autonomia di giudizio e pensiero potrebbero indurlo ad una certa spavalderia e la poco corretta valutazione degli argomenti di conversazione con te. Oppure – contrario – ascolterà con attenzione quel che a lui dirai. Solo tu potrai bilanciare queste due situazioni ed avviarti nella giusta direzione. Perchè come lo conosci te, nessun altro.
Ci vuole molta forza per non farsi sopraffare dagli eventi. Hai affrontato situazioni di cui è vivo in me il ricordo dei tuoi racconti. Lì ho visto la tua forza. Non dimentico quel che mi raccontasti. E continuo ad avere ammirazione per le tue capacità GRTM.

Tu hai la sensibilità che serve per capire GRTM 😘

Ieri come oggi so qual è l’interrogativo che poi ci si pone in queste dinamiche.
Mi son sempre dato la stessa risposta.
Ed ho ogni volta trovato la strada per andare avanti contro ogni avversità incontrata.

LA RISPOSTA E’ UNA SOLA:

COME VUOLE BENE GRTM A GRTM NESSUNO.

La bellezza nella semplicità, la resistenza al vento avverso. L’unicità. La luce nel buio. Saprai fare.


DOMENICA / Maestà, la Doge Veneta, la Veneziana.

DOMENICA / Il settimo giorno.
Solo per l’Altissimo, però.
Qua ci si sMazza, tra una pausa Orientale ed una occidentale. ❤️

Secondo me c’è poco da resistere,
anche dopo un “Bruni DOC” ❤️

Con una analisi anche, tutto sommato, superficiale della fotografia
si può identificare il luogo del delitto 😂

DOMENICA | DELLE LATENZE:


SABATO / 😘 Senza accorgermi più di tanto, ora che prendevo il caffè di cialda qui, mi sono reso conto di essere tornato da giorni ai ritmi universitari. Sveglio fino a notte e sveglio fin dal mattino presto. Credo che stasera non solo Marti crollerà di stanchezza. Dopo una bella Citrosodina digestiva vedrai come dormi… 😘
Una piccola puntualizzazione: non mi sono rincoJonito e neanche diventato daltonico o A-CROMATICO. Sul tavolo di gioco verde per margherite intendo… Essì, mo’ la scrivo. Come quelle margherite delle Frisone in pascolo d’alpeggio, per spiegarmi e dire una immagine bella. Con la baita sullo sfondo dove SI MANGIA! 😂 Mi manca il Tirolo, certe mangiate di taglieri, slurp. Le cose buone sopra il tagliere, non il tagliere. E così come son retrocesso ai ritmi di ieri, son tornato anche alle mie insalate preferite, quella pantesca in ri-visitazione “Lu”, ovvero patate bollite, pomodori, e tanta, ma tanta, ma tanta, ma tanta: CIPOLLA! Mezzo litro d’olio e mezzo chilo di sale. Senza pane. Sapori forti😘

Tanta vuol dire che son tre cipolle TropeaStyle di media grandezza, tagliate sottili-sottili. Julienne.
ODDIO! Julienne, no-na-fimmina. Il taglio delle verdure! Azz. Notte GRTM. ❤️


In proposito del multitasking il 5k apple aiuta, un bel po’.
Ho la possibilità di passare con agilità dal ritocco fotografico alla scrittura passando per le pubblicazioni di rito. La Perfida Immagine di sottofondo mi accompagna mitigata dal tavolo per gioco verde su cui spiccano margherite colorate.
Gioco sul quale non è consentita alcuna allusione in quanto proveniente da posti dove il vento, il mare e gli spruzzi delle onde durante la navigazione a vela sono sacri, inattaccabili, inavvicinabili.
Ne derivi così la osservazione come fosse una rarità per la quale provare solo devozione.
Alla luce della dotta disquisizione per l’uso di un termine o l’altro, spartiacque tra i signori ed il resto del mondo, direi che quel regalo può essere catalogato tra i dogmi orientali, quindi NON ATTACCABILE, NON IN REGISTRO, NON IN ELENCO.
Già è tanto aver osato discettare per SOTTOLINEARE la distanza tra quelle due paroline e l’Oggetto.
Esiste e basta.
Un dogma della città (noti la definizione…) che ha dato natali a papi, uno speciale POI (e te pareva, come poteva essere, no…) visto che a lui si deve la volontà della creazione della Cappella Sistina.

SABATO / Se c’è una cosa che ADORO sono i risvoltini perfettini fatti a mano al momento, quelli che scoprono appena appena la caviglia. Messi lì girati con cura e le cuciture interne in vista. Non più alto, il risvoltino perfettino, di un centimetro e mezzo, MASSIMO due.
Magnifici.
SABATO / Rappresentazione della parola perfidia.
Li hai messi apposta. 🫂

SABATO / MALIZIA.
No GRTM.
Non l’ho mai vista in te.
Tu mi hai osservato 🤭 sai come sono.
No, la malizia non è roba tua.
Si vede che non ne hai nell’Anima. 😘


Sei molto molto riservata di ogni “cosa tua”. Fui sorpreso quando mi scrivesti – un paio di settimane fa – una parola proposito di un sentimento che descrive di attenzioni ed affetti. Non per quella parola letta, bensì per averla scritta e volendo raccontare un altro “pezzetto” di GRTM all’Occidentale. Un pezzetto cruciale, delicato molto delicato da trattare con cura, rispetto, considerazione, Amore.
Io ne avevo percezione ma è un altro paio di maniche, come dicono gli antichi.


Eccomi… con cambi di macchina ogni settimana? Va bene?*😘



Sotto la teca di cristallo della parola gentilezza è racchiuso il caleidoscopio della infinita varietà di colori e sapere. E nel sapere alberga l’uso della lingua italiana, un vocabolario esteso che permette di dosare con leggerezza o levità la costruzione di una frase. E di capire, anche e bene, ciò che vien letto. Sempre. A qualunque ora del giorno o dell’imbrunire sia scritto. Cogliendone tutti gli aspetti. Sui quali la leggiadria della farfalla è necessaria.

Luca, delicatezza 🫂❤️GRTM
Luca, verità 🫂❤️❤️…

Auguri estesi alle mamme delle festeggiate, come le è stato appena appena or ora scritto😘

SABATO \ 5.31.2025, COME I CALZINI SPAIATI 🤭 00:01

🙃Buon compleanno 😘

Se il rosso esprime forza e passione il bianco è la purezza 😘


Multicolore, come le farfalle che tanto ammiro❤️

Venerdì / Le farfalle.
Quando sono in terrazza qua davanti al monitor le vedo arrivare, coloratissime, leggiadre.
Mi ricordano l’argento vivo. E l’azzurro del cielo, il bleu del mare.
Oggi credo che la temperatura qui sia andata oltre i trenta gradi.
Non più di mezz’ora son resistito, per due o tre volte, mattina, pranzo e pom.,
questo il momento che mi piace di più. Per i colori.
Domani al mare della costa Est sarà una giornata super.
L’argento vivo salterà giù dal letto.
“L’astro”, purtroppo per lei GRTM, sorge alle 05:28.
E taccio tanto sai che cosa io voglia intendere.
L’ha vista già?


*sto studiando astronomia, Regulus, Mercurio, Polluce, il GC.
Un po’ forse riesco a ricordare 😂
così son preparato per il sorgere del Sole, anche dalle parti tue.
Qui a Roma si dorme dieci minuti di più: 05:37.
E non faccia la pignola lei, GRTM, scrivendo che non son +dieci😂

😘


🤭 In questa pagina ci sono 23mila parole.
Quale aggiungere guardando quella foto?
Non lo so.
❤️
La persona ritratta non può essere descritta con una parola banale.
Ed a me non piace essere banale.
Argento vivo però mi piace, le si addice.
Pestifera?
Forse c’è un legame con l’autrice del click? 😘
Forse in altri tempi non c’erano quei giochi,
mi pare di ricordare un certo daffare di qualcuno con le galline?
Argento vivo.

ogni 10′? ma ogni 10 secondi doveva…
si chiama “tormento” 😘espressione d’amore.

Dalla amigdala al talamo passando per le nautical end (non voglio appropriarmi di altrui eccellente sapere, lungi da me il pensiero, altro che lesa Maestà Sua sarebbe) e le astro end sto studiano un po’ in bel mix che pare un camaleonte. Gli occhiali viola. Bellissimi. “Caruccia”. Che parola lieve. Sì, indicata alla neo portatrice con quegli occhioni. E pure il colore dell’iride… un tono su tono (estremo, se vuoi) dai colori vivaci. Come vivace è quel che GRTM “passa” alla linea discendente. 😘

mo nun te Ncazza’ se ti ho preso in giro con la battuta
😂da piccola hai studiato allora😘“,
SA.❤️

io cerco di trovare in persone e fatti sempre un aspetto positivo per superare ogni difficoltà, avversità, preoccupazione, ansia.

Certo che se buchi una gomma della macchina ti dico che non è colpa tua, la buca ti ha vista arrivare e si è spostata per farti un dispetto.😘 la colpa è della buca. Credo lei GRTM abbia ricevuto il principio. 🙄

Ogni genitore vorrebbe che i figli fossero lontani da ogni avversità e problema, credo sia una giusta e forse anche lecita aspirazione. La vera grandezza di un genitore è nel fatto che i figli si sentano sempre a loro agio con se stessi e – soprattutto – aiutati nella loro crescita interiore necessaria per la vita. Se poi devono portare gli occhiali… anche tu li indossi. Hanno fascino. E non ti far colpe se lo scopri solo ora anche se il tema era suggerito da settembre. Non mi pare proprio sia una donna con le mani in mano.


imparato 😱 ancora: ANNUCCATA. ❤️

😘 Vedere GRTM ANNUCCATA, ❤️ e non aggiungo altro circa l’ANNUCCAMENTO… diciamo che con tutte le dinamiche di questi giorni sarebbe stata una vista che avrebbe fatto sorgere una grande tenerezza.

😘

‘na cosa, così… tanto per scrivere che ho ancora I DITI che vanno da soli: sono CERTO che non avrà mancato di notare una certa latenza dello SCATTO ALLA RISPOSTA ORA (08:32 – 08:42). SI CHIAMA DOCCIA A QUEST’ORA DEL GIORNO.


con un profilo rasente il suolo… poi dici sulla forza delle persone…
Essì. Si “vede”. bacio 😘


No comment. L’unica cosa che mi sento di aggiungere è che essendo uno scrupolo in più di sottofondo ci sia una CERTA base di tranquillità.

Un pensiero che spero ti aiuti nei prossimi giorni fino alla data. ❤️

😱te lo sai vero quante volte penso quelle due parole… 😘

“io” funziono così. Credo tu lo abbia “sentito”. Anche nei momenti più tesi cerco sempre di infondere ottimismo. Lo scrivo ancora una volta perché vorrei, ancora una volta, che queste righe nella alternanza di pensieri siano “qualcosa” che Aqualcuno” possano essere un respiro profondo per stemperare la tensione che in questo, preciso momento, immagino sia alle stelle. Vi penso GRTM.
Quando sono sotto tensione scrivo. Oggi scrivo molto.
Perché il cazzeggio che cerco ogni tanto non vuol dire essere assenti da altro, anzi.


C’è chi era sveglio sul versante est e chi su quello ovest. Non sono passeggiate. Qui pure s’è vista l’aurora schiarire il cielo e poi c’è stato il crollo. Il mio.

Poi ad un tratto il trillino dell’avviso mail, quasi non ci credevo perché immaginavo la giornata speciale ed in ogni caso le logistiche mattutine sono impegnative.
Quegli occhi, quei capelli definiti dritti e che io vedo in ordine… la bambola in confezione… l’aerosol con la cuffietta/scoppoletta e le orecchie da micia… che dire GRTM 😘❤️ sono flash che mi accecano.
Sono andato talmente in confusione dall’emozione che non ricordo neanche cosa ho scritto per cercare di star appresso alla conversazione e nello stesso tempo cercare di assimilare in me l’immagine e non solo l’immagine GRTM ❤️

Questo è un risveglio magnifico GRTM.
Ora passerò il tempo leggendo e rileggendo i tuoi scritti e guardando le foto. 😘

Appena sveglia con i capelli tutti dritti 🤣🤣” – che pignolina GRTM, e che doveva usci’ dal letto come fosse stata in parrucchieria? Io glieli avrei scompigliati di più e “magnata” a mozzichi-di-baci.

TE GRTM sei una fanciulla molto molto riservata così mi hai “appiccicato” un po’ della tua riservatezza e quindi pratico con maggior fervore la religione, già fatta mia da tempo, del basso profilo. Se tu potessi avere la facoltà di entrare nella mia testa e dare un’occhiata… un carnevale di casino infinito tra colori e luci, flash ed esplosioni cosmiche di potenza senza competizione. Ti stringo forte GRTM e sai perché. Da’ un bacio specialissimo al “Bimbo”.
Vorrei poter stringere le mani non solo per guardare in silenzio i panorami.


vero che le statistiche lasciano il tempo che trovano, è l’intenzione però che io faccia una cosa opposta così che tu possa dormire GRTM ❤️ sì, senza menate 🙄

io sto sveglio e tu dormi.

Ecco, mo è chiaro, vero?

❤️spero il tempo di risposta sia stato accettabile,
mi so’ incrociato “I DITI”😘

Sono matematicamente certo lei GRTM ne conosca il significato.
Aggiungo che l’uso, qui-ed-ora, è più sulla parte di una indicazione matematica.



Sommatoria = Il simbolo della sommatoria è il sigma greca maiuscolo, Σ
Si utilizza per indicare sinteticamente la somma di più addendi. 
Ad esempio, Σᵢ₌₁ⁿ aᵢ significa la somma di a₁, a₂, …, aₙ. 



Lo uso in quanto simbolo di una addizione perché mi punge vaghezza…
Mi piace tenere un profilo molto molto basso. Tanti “molto” quanti gli addendi.



L’Anima è infinita,
ora vorrei la tua ricevesse un po’ di levità.

Rielaborazioni di pensieri per cercare d’esser sempre
come la foto qua sotto.
A parte il pensiero per GRTM mi piace la parola LEVITÀ indica qualcosa che potrebbe, al solito, ricondurre alla farfalla. Credo, almeno nelle intenzioni con cui scrivo ora, che sia indicata per descrivere uno stato d’animo sereno, incline al sorriso per lasciare poi subito spazio alle risate in stile bambini. Quelle risate delle ricreazioni, le mie, alla Scuola Elementare Giacomo Leopardi. Pensa te. A scuola già stavo alle Marche, tra i versi di un MarchiSCIAno. L’unica cosa che, mi ricorda ora G, lo fa diventare tutto ad un tratto simpatico è che

Napoli. In qualche modo la vedo come una conversione al Regno delle Due Sicilia. E nun fa la parte della MarchiSCIAna offesa, SA. 😂
😘❤️🫂
Non questionare sulla parola INFINITA perché il punto di partenza del pensiero era fondato sulla parola ETERNA, quello si da interpretare come una visione da sotto i cipressi.

Immagino lei dotta MarchiSCIAna
sappia il significato della parola STIRARE che nulla ha in comune con un Rowenta. 😘
Più appropriato l’accostamento con i cipressi di cui…


❤️
CESSATO ALLARME 😂

Fredda e determinata, sono sicuro che le due parole siano tue eccellenti proprietà, però un memo per suggerire di contenere l’incazzatura che potrebbe derivare da certe affermazioni della controparte potrebbe avere la sua valenza. Potrebbe anche essere disatteso, dalla controparte, un concetto basilare negli assetti di quel tipo di società. Ossia la cooperazione e la parità di diritti. Sempre padroni sono alla fine.

Un giardino pieno di fiori, anche tanti altri colori insieme a quello della lavanda.😘e brezza che porta da lontano profumi per … non riesco a leggere quel che vorrei scrivere, ho un po’ di polvere negli occhi🙄
😘❤️🫂


🫂Buongiorno GRTM😘

quelli che dicono saper parlare, non è chiaro se anche pensare, oggi usano la parola EMPATICO.
Con semplicità scrivo che cerco di capire i punti di vista diversi dal mio e mi sforzo di calarmi nei panni delle situazioni di cui sono messo al corrente.
Aggiungo, con una buona dose di qualunquismo spicciolo e faccio mia, una – pare – celeberrima sentenza: “Stolto è colui che non rivede le sue posizioni”, una roba del genere, credo sia da attribuire ad altrettanto celeberrimo pensatore. Dell’antichità, pare. Lei GRTM senz’altro ne sa più di me.
Tutta sta pappardella al sugo di onnivoro suide (il cinghiale) per sottolineare che circa l’aiutino per dormire lei, GRTM, ha fatto bene. Non solo per la previsione di una giornata a contatto con la marea di suidi che immagino tra poco la assedieranno ma proprio perché – a prescindere – aveva, ed ha, bisogno di dormire. GRTM è forza anche questa, non è un cedimento. Quando si è sotto tensione nella consapevolezza di un uso limitato a poche assunzioni: QUANDO CE VO CE VO.😘
Non è rinnegare un principio, non da parte sua e neanche da parte mia, circa l’uso dell’aiutino. E’ star con i piedi in terra cercando una strada che possa risolvere il problema contingente. Diverso sarebbe se divenisse abitudine. Lo vedo, in questo specifico episodio, come un fatto al quale s’è ceduto e dal quale però tirar fuori più determinazione affinché sia l’ultima volta proprio per la certezza di aver ceduto ed infranto una regola. Come ci dicevano, a me sicuro: “bua, cattivo, non lo fare più sai! Cattivo! Ti do’ le tottò se lo fai ancora”. Beata ingenuità dei grembiulini bianchi e fiocco azzurro con “panierino”.

In proposito dell’uso delle virgolette, pare che:

Le virgolette non sono solo per una citazione ma possono connotare un’espressione metaforica scelta dallo scrivente. Esiste questo modo di scrivere praticamente dal II secolo a.C. quando le “diple” (qui virgolette per citazione di un nome greco) connotavano espressioni da separare dal resto del testo. Spero di poter continuare a usare le virgolette senza che tu mi additi alla giustizia popolare giacobina e faccio notare la chiusura mentale di una che pensa che le virgolette debbano sempre essere usate come fa lei. Del resto chi conosce solo il martello tenderà a trattare l’universo come se fosse un chiodo.

La citazione è la risposta, ad una tal Vitalba Azzollini, da parte di un account X che seguo con attenta lettura e buona frequenza. È Boni Castellane, un’occhiata fossi in lei la darei.
Al posto della Azzollini mi andrei a nascondere, l’ha fatta nera. Con eleganza.


🫂❤️buona notte GRTM. Succede che con gli aggiornamenti generali di questo e degli altri “miei possedimenti” necessari per JourneyWithLu non abbia più facoltà di sapere qualcosa di interessante. Così il mio carattere di per se già molto titubante per alcuni aspetti enfatizzi le incertezze: scrivo ora, scrivo dopo? Per la mattina, per la notte? Nel dubbio mi astengo, altre volte mi lancio. Strapperà un sorriso? Magari s’incazza? E’ appropriata? Pare che da quelle parti delle coste est la riservatezza sia una disciplina ben osservata così i dubbi sulle mie volontà di scrivere e dire abbracciano i miei pensieri. Tuttavia, come in questo caso e con queste righe, che ora concludo, il desiderio di lasciare un pensiero qui c’è. Sempre.
🫂❤️ buona notte GRTM. 😘

😘 … ti penso GRTM, sai. Lavoro ma siccome sono multitasking penso a te GRTM. Nello stesso momento saltando da una tua mail che leggo e rileggo ad un file con le cose del lavoro. 😘
Leggere della imposizione e della generazione di un senso di colpa mi dispiace molto, non è questo che dovrebbe accadere. Almeno non nei miei principi, mai lo è stato. Ingenuità, generosità? Non lo so e poco ha importanza. Sono cose si fanno perché si è così, portati alla comprensione ed alla valorizzazione delle cose belle di qualcuno. Affinché la fiducia, della persona in destinazione del supporto, cresca nella fiducia in se stessa ed il suo operato sia una continua crescita 😘
Far sentire sbagliata una persona… hai passato tutti e sei/5 non li ho contati, vicina a Leo senza battere ciglio, senza un momento di cedimento. Un monumento, altro che far sentire sbagliata. E’ una visione riduttiva, l’ho patita. Molto. Mi dispiace debba viverla tu. 😘
e lui, Leo, è stato esemplare. Invece di fare il piagnucolone è stato al tuo fianco. Posso immaginare.


hai fatto STRABENE a prendere quelle due ore GRTM più che bene GRTM. Vedi un po’😘
Non lasciare mai che altri possano dettare a te il modo di essere e vivere. Saresti il peggior esempio per i tuoi Bimbi. Solo se penso a Leo che ti dice “non preoccuparti per me mamma”. GRTM lui è un grande e tu sei stata grande proprio perché sei tu che lo hai portato sulla strada di sapere e poter dire questa frase che è oltre l’amore di un figlio per la mamma detta in una circostanza come quella dei giorni scorsi. GRTM stai solo facendo bene.

Lo sai che il post ecc ecc… 😘

Martedì. Sin da questa mattina quando ho letto la prima mail con il racconto della notte e del tavor mi sono chiesto e preoccupato di impostare una chiave di dialogo che fosse in equilibrio tra un supporto ed una attenzione per GRTM che di sottofondo non manca mai.
Senza cadere nel mielismo da emoji ma cercando di essere presente con un atteggiamento opportuno alle circostanze.
Aver visto le foto delle piante mi ha rallegrato perché ho immaginato che, seppure nel dispiacere di essere in un posto che forse potrebbe non appartenere più, avevi trovato la voglia di uscir di casa complice la bella giornata.
Poi l’annuncio della RM, e quel punto esclamativo, mi ha fatto pensare che le preoccupazioni avessero preso il sopravvento così ho cercato di essere più concreto ma l’attenzione per GRTM non manca mai.
Soprattutto con il ricordo della frase circa le carezze e la sigaretta.
So cosa in realtà può aiutare una persona in questi momenti così difficili, lo so bene GRTM😘 è un dispiacere ed un bisogno di “assistenza”…

Perchè il punto è: “ok, sì va tutto bene ma a me chi ci pensa?”

Solo chi ha vissuto situazioni analoghe potrà capire quanto sia profondo quel desiderio.

io credo che tu sappia bene cosa… non scrivo di più GRTM
😘puoi fare il processo alle intenzioni😘forse faresti centro.
aiutino: 🫂tanti e forti 😘tutti per te
come i miei pensieri in ogni istante sono per GRTM

Bacio… 😘

spero che questo stato d’animo letto su pinterest sia superato:

Oggi lo chef propone demotivazione su letto di scoraggiamento forte
con insalata di coglioni tagliati fini fini ed un tocco di ansia a crudo a condire.

NUN ME MENA’😘


Di quell’anno, di quei momenti prima e dopo l’operazione ricordo tutto. Dalle facce di chi veniva a farmi visita manco fosse l’ultima in vita* alle situazioni mediche prima e dopo l’intervento. Tuo figlio, per quel che mi hai raccontato esser i suoi stati d’animo in questi giorni, e per quel che posso derivarne io è quel che ho poc’anzi scritto e riscrivo: UN GRANDE UOMO. Bravo.


*persino la faccia di ZioLuigi, il marito di Ziali, quando venne a trovarmi “prima”, lui davvero aveva un viso preoccupato. Era medico, ti ho detto. Ergo. Più figlio di puttana Zio Aurelio che mi operò. Anche di lui ho un bel ricordo. Andai con le analisi e le prime eco. Chino sulla sua scrivania al Gemelli, penombra. Il ghigno del primario chirurgo, impietoso. Un filibustiere del bisturi. L’ho “perdonato” solo perché in corsia faceva assumere SOLO le infermiere. Di livello, mica chiattone come oggi, SA.

Le difficoltà si affrontano come sta facendo lui.
Qualsiasi genitore vorrebbe sottrarre un figlio, una figlia,
ad ogni asperità dal raffreddore ad un parto.
Certo, manco a dirlo!


mi basta un punto di esclamazione per capire la tensione. Sì ai figli si vorrebbero risparmiare tante cose e si vorrebbe fossero sempre in una vita senza asperità. Soprattutto quando si hanno età che stanno sotto la parola ragazzino. Mi dispiace che una persona debba provare stati d’animo di tensione e sofferenza.
E se lui dice come hai scritto, tu devi essere felice del fatto che lui è già molto più responsabile di quel che agli occhi di tutti potrebbe apparire. Ne sta dando prova con il suo comportamento sereno, per quel che leggo. Vuol dire che il lavoro fatto fino ad oggi è stato un lavoro fatto bene e al di là delle intemperanze caratteriali tipiche di età ed ognuno di noi, il sottofondo formativo è eccellente. Questo credo sia molto importante, essere stati capaci di fornire ai figli quella fermezza e quelle qualità che gli permetteranno sempre di poter dire “non preoccuparti per me mamma” e col sorriso.
C’è da andare fieri di una cosa del genere.


Credo, mi sembra, sia un albero di fichi, le grandi foglie questo suggeriscono. Ti vedo bambina arrampicata tra le foglie a scegliere i più belli per mangiarli anche caldi del Sole di Luglio ed Agosto e con tutta la buccia.
La notizia giunta è di grande dolore. Il valore affettivo è immenso. Mi spiace GRTM. 🥹
Ma quelle tre albicocche in primo piano, ancora un po’ acerbe, mica le hai mangiate?😘

Quella delle ciliegie, lo sai, me la segno come una pugnalata inferta con lo stiletto malese. Posso descrivere la scena della crudele punizione ricevuta con quella foto. Sono magnanimo e non voglio disegnare scene horror.
Le suggerisco, invece, una bella attività di raccolta prima che tordi e merli rubino dal frutteto della Marchisciana le messi della terra. Belli quegli alberi, tanto. ❤️
Ti aiuterei anche a salire sull’albero attento, da sotto, che non tu corra pericoli 🙄

😘l’aggiornamento meteo, automatico ogni volta che apro safari, mostra un netto miglioramento meteo ad est d’italia. Magari con il Sole che tiepido s’affaccia tra le nuvole alte, un velo (si chiamano cirrostrati), c’è stato il desiderio di uscire. Ed anche un miglioramento della visione con il dissiparsi degli stati d’animo meno gradevoli.
Ed aggiungo che nella perfetta consapevolezza di ogni stato d’animo ed ogni situazione, mi piacerebbe assolvere anche ad una cosa fondamentale, cosa che è sempre stata con me in ogni difficoltà. Cercare di far fiorire un sorriso sul viso e poi arrivare alla risata dura e pura. Non è irresponsabilità. E’ uno dei modi per trovare la forza di andare avanti giorno dopo giorno con una visione che non può essere offuscata dalle difficoltà e, anzi, attraverso queste vedere sempre il sereno.


E’ ora che GRTM darà il meglio di sé. Sei riuscita a trovare la forza di resistere nel momento acuto della situazione. Ogni risorsa del tuo organismo e della mente erano concentrate ed indirizzate affinché la GRTM avesse risorse sufficienti per combattere senza abbattersi.
E’ ora che queste risorse sembrano mancare quando invece servono ancor di più perché i timori e le paure possono sempre riaffiorare attraverso i pensieri, le ansie, le angosce che qualcosa possa accadere. Non sei riuscita a dormire, speravo che il crollo fisico fosse superiore a quello emotivo.


La carezza avrei voluto potertela dare io.

Sono quelle le cure migliori per passare questi momenti.
Come avrai letto ho preso un paio di volte il tavor. Non ricordo neanche perché ma si vede che la situazione che mi indusse a farlo doveva essere terribile. Altrimenti, e forti non si diventa se non affronti e superi certi momenti. Da soli.
E la citazione chilometrica dei viaggi non racconta degli stati d’animo di quei viaggi. Non sono sempre stati viaggi di carine emozioni alla ricerca della fotografia. Proprio no.
Mi sembra rileggendo la tua risposta percepibile tutto il tuo disappunto per la assenza di una carezza.
Ho evitato di rispondere come leggi qui sopra perché ritengo che un momento di attenta delicatezza sia necessario. E sai che delle attenzioni quelle che servono davvero io sono molto attento, così sto mediando tra il mio desiderio di poterti fare una carezza per il tuo sollievo e la tua riservatezza.

Adesso, da ieri dopo la dismissione e l’euforia, la serenità ritrovata, da oggi è il momento in cui GRTM sarà capace di affrontare giorno dopo giorno la giornata con tutti i pensieri e le ansie del sottofondo (e se succede ancora?) inutile negare questi siano i pensieri, le paure. E’ davanti a sta roba qua che troverai la forza di andare avanti. Sarai determinata, non mollerai.

ECCO… MANCAVA EH GRTM… ❤️
SU SU TUTTI AR MARE COME STRIMPELLAVA LA GABRIELLA FERRI
RIDI EH GRTM…
BUTTA LA SCATOLA DI TAVOR
IN APPOSITO CONTENITORE PER RIFIUTI MEDICALI.

La webcam mostra una giornata un po’ grigia… ma ha il suo fascino, tu sai trovarlo.

*****


La passeggiata ricreativa spero le abbia fatto rinascere un po’ di meritata serenità.
Essenziale ma lei sa bene che non è l’unico pensiero per la costa est. Bacio GRTM

Non è difficile pensare ed immaginare il suo relax di questo pomeriggio,
gioisci di questa serenità 😘

❤️

Rinata. La parola corretta. E’ una rinascita quella che accade dopo giorni come questi. Immagino, infatti, quante sale cinematografiche siano state visitate. Ho i miei biglietti nella memoria, conosco tutta la filmografia possibile ed immaginabile.


Ma conosco anche la fiducia,
la speranza,
il desiderio di ogni bene,
l’Amore per Leo
che hanno dato forza ABISSALE
a GRTM. 😘

non sfugge una virgola, secondo me.
chiamalo sesto senso, intuito.
boh. 😘

Ma pensa te, avevo appena aperto questa pagina
per scrivere una riga.
Nello stesso istante arriva la bellissima notizia.
❤️Contentezza per Leo,
per te GRTM. 😘


E già, avresti avuto tre mici…
è da quando hai iniziato a scrivere “eccomi” per il buongiorno che mi rileggo la tua corrispondenza di “Lunedì” in una alternanza di stati d’animo. Prevale la visione positiva sulle incazzature circa la situazione ospedaliera che si protrae e la inefficienza dei paladini dei lavoratori. Per fortuna il lunedì è stato allietato dal recupero del micio. 😘
Poi rileggo delle tue notti insonni. Mi si stringe il cuore al pensiero. Per te e per Leo che spero dorma senza pensieri. Poi penso a chi con occhio furbettissimo si fa fotografare mentre sfumacchia una pipa carnevalesca. 😘
Vabbe’ lo volevo mettere nero-su-bianco.
Bene un lieto fine che leggendo la corrispondenza mi vela gli occhi di lacrime che sono tra il dolce ed il salato. C’è tanta bontà ancora da qualche parte che riesce a bilanciare la cattiveria che vedo in giro.
Spero che la dismissione da pediatria sia imminente e che la serenità della consapevolezza e certezza che “non c’è problema” subentri e che questi giorni di sofferenza appassiscano immediatamente tra le cose da non ricordare.
E sì, guardo anche le emoji.


SI ED ANCORA SI GRTM. ARRIVA FIN QUI LA FORZA CHE HAI IN QUESTA SITUAZIONE. FORTE E CHIARA. STAI FACENDO TUTTO BENE GRTM, SI LEGGE, SI SENTE E SI CAPISCE GRTM.
❤️

Hai con una riga e quattro/cinque parole detto quanto basta. Poi dici…
“ll vero significato di Barbie è infatti politico: la sceneggiatura di Greta Gerwig, scritta insieme a Noah Baumbach, è un vero e proprio manifesto femminista”

volendo leggere a fondo tra i due giudizi possono esserci contrapposizioni, dipende molto dal significato della parola femminista. Oggi parola che è usata in modo estremo e tesa ad identificare più una strumentazione politica che un affrancamento dal patriarcato per la totale realizzazione dell’ESSERE Donna. In piazza so’ tutti boni a fa’ politica, è l’applicazione giorno per giorno che fa la differenza.

La femminilità, l’essere donna, sono l’autentico leitmotiv della trama. Non si può essere donna senza il reale, senza l’umanità ed i suoi risvolti negativi, senza il pianto, il dolore e la morte. Barbie vuole questo per essere vera, completa, tutta ragazza, tutta essere umano

uno / due dei giudizi che ho appena letto, non avevo dubbi sul fatto che oltre le parole che hai scritto ci fosse qualcosa di più. Non avresti scritto quel che ho letto. Non guarderò il film ma come se l’avessi visto.


e niente da fa… il marchiSciano è un IDIOMA ricco di sorprese, potevo sape io che ACCIACCARE significa essere capaci di mangiarsi questo mondo ed un altro. Seppure nel pieno delle mie facoltà mentali, ho pensato al fatto che per cena avessero passato o patate bollite o cocuzze come ai tempi del “mio” Gemelli. Del quale però ricordo anche il quarto di pollo, prima che si accorgessero che il “paziente speciale” dovesse osservare un po’ di attenzione in previsione del trinciapollo per l’operazione. E dunque che l’Augusto giovanotto avesse ACCIACCATO le patate, o zucchine, per farne pappetta… peraltro usanza gustosissima. 🤭


Vado avanti, sono forte
ecco, sei tu.



E come no? Quella di un “bisonte della strada”, nota (a me) pubblicità di un camion Iveco degli Anni boh? ecco quella è la moderazione di GRTM davanti a certi spicchi guarniti di zuccheri. 😂
Mi ricorda uno dei fumetti di Paperino Paolino quando si mangia le frittelle, il disegnatore, Romano Scarpa (uno dei più bravi in assoluto per i suoi tratti gentili delle figure disneYane), che ha le guanciotte piene della ghiottoneria, gli occhi socchiusi tra goduria e felicità, Le mani tra panza e viso e – soprattutto – le nuvolette bianche che svolazzano intorno al viso… se la trovo…
🙄 GRTM con il dolce, = = = ma proprio = 😘

Paperino è noto per preparare pancakes, spesso chiamati “frittelle di Paperino”, per la colazione dei suoi nipotini Qui, Quo e Qua. In uno dei suoi cartoni animati, “La colazione di Paperino”, si vede Paperino mentre mangia pancakes e Cip e Ciop cercano di rubarglieli. Paperino è un personaggio Disney molto popolare, amato per la sua personalità e le sue avventure. (G)

Pensa te quanto son famose

https://www.gamberorosso.it/rubriche/storie/buon-compleanno-paperino-pancakes

La “cosa” che rende davvero forte una persona è la sua capacità di scendere negli abissi più profondi delle tenebre, qualsiasi situazione anche quella di questi giorni, sentire di non farcela più, sentire la stanchezza fisica e psicologica, vedere che l’abisso è ancora più profondo e scuro ma nonostante questo il carattere, il pensiero, l’Anima trovano forza di proseguire come nulla fosse. Con più determinazione, con tenacia. Questo è essere forti per davvero. Tu lo sei bellezza. 

Mi è capitato un post di Pinterest.

Luogo che frequento per le foto e qualche frase interessante
per degli spunti di narrativa che più o meno conosci.
Qui vado ora per sintesi.


Donna che legge
Donna che sente
Donna che scrive
Donna colta
Donna maga
Donna delirante
Donna pazza
Donna che pensa
Donna che sa di sapere
Donna che è capace di volare
Donna che ha fede in se stessa
Donna che ride
Donna che piange
Donna che ama la poesia (pericolosissima!, scrive l’autrice)
Donna capace di ammirare un quadro per mezz’ora
Donna che ama la musica
Donna intensa
Donna ludica
Donna lucida
Donna ribelle
Donna irriverente

Una Donna così,
con una Donna così non c’è competizione,
è straordinaria,
aggiungo io.

L’AirForceOne con il catering mattutino più gradito sarebbe stato davvero un obbligo, SA.

❤️


‘notte.
Leggere questa mattina della notte ha fatto passare il velo del dispiacere. Per la tua solitudine, per la situazione che stai vivendo in quella stanza, in quei corridoi di cui ho i miei ricordi ancora vivi delle notti passate in silenzio e solitudine. Immagino quante volte il tuo sguardo al “Ragazzetto” che, spero, dormiva beato. Solo una persona come te di gran carattere e grande forza spirituale riesce a non essere sopraffatta da queste stanchezze. E lo scrivo ancora una volta, è tanta l’ammirazione che ho per te GRTM.


Si può, si deve. In certi momenti l’accrescimento Kulturale che nasce con la visione di “certi” film è utile per la distensione necessaria dopo ore ed ore di tensione alle stelle. ‘Notte GRTM. 😘
Vado a legger di stelle e astrofisica.

La tua conoscenza di Lu è qualcosa che mai era accaduto potessi percepire.
Anima, mente e pensiero. Emozioni.
Leggere del risultato di questo secondo esame mi porta gioia, e dunque sai quanta, perché so cosa si provi in certe situazioni.
Di qui, da questa conoscenza profonda, H&dintorni, nasce una ammirazione per te IMMENSA e – appunto – STRAORDINARIA. Ti stringo. 😘 Forte, SA.
Ora ancor di più.

Sì e lo ripeto ancora… Sei forte e splendida.

Leggere quelle essenziali parole mi rincuora GRTM.
Ti stringo fortissimo, sei… vabbe’ faccio il violinista che non si ripete.
Il mio pensiero ti è noto. ❤️

Lo scrive (!) la Treccani. Lo sottoscrivo.

straordinàrio agg. [dal lat. extraordinarius, comp. di extra «fuori» e ordo -dĭnis «ordine» (cfr. ordinarius «ordinario»)]. – 1. a. Non ordinario, che esce dall’ordinario, dal solito, dal normale o dal comune: casi, avvenimenti straordinarî. In ottica, raggio s., quello dei due raggi rifratti che nei cristalli birifrangenti non segue le leggi della rifrazione ordinaria (v. birifrangenza); analogam., onda o componente s., nella propagazione di onde elettromagnetiche in un plasma. b. Che ha carattere speciale e temporaneo o puramente accidentale, oppure si aggiunge, in particolari circostanze e occorrenze, a ciò che è ordinario e consueto: recita s. della compagnia; arrivò un corriere s.; treni s. (o anche corse s., o sim., di altri servizî di linea), istituiti in alcuni periodi di particolare aumento del movimento dei passeggeri o del traffico di merci; edizione s., dei quotidiani, o di notiziarî radiotelevisivi, per notizie o avvenimenti eccezionali; entrate, spese s. (anche dello stato); imposta s., contributi s., ecc. In partic., lavoro s., svolto in prolungamento dell’orario normale e retribuito con una maggiorazione prestabilita rispetto alla retribuzione del lavoro ordinario; spesso sostantivato: fare un’ora, due ore di straordinario; pagare lo s., gli straordinarî. c. Riferito a dipendenti di amministrazioni pubbliche o private, assunti temporaneamente, in aggiunta a quelli ordinarî che fanno parte dell’organico richiesto dalle normali esigenze: le poste, per il periodo natalizio, assumeranno alcuni impiegati straordinarî. d. In diplomazia, agente s. e missione s., cui sono conferiti compiti speciali e temporanei, soprattutto per negoziati internazionali bilaterali e per particolari rappresentanze. e. Nelle scuole secondarie e nell’istruzione universitaria, professore s. o di ruolo s. (o assol. straordinario s. m., anche riferito a donna), il professore di ruolo negli anni di servizio successivi alla nomina per concorso, prestati a titolo di prova del passaggio a professore ordinario. 2. estens. Maggiore del solito o del comune, quindi grandissimo, singolare, eccezionale: c’era una folla s.; ottenne uno s. successo; hai avuto una fortuna s.; ha una forza s.; tenore che ha una s. potenza di voce; con valore iperb.: ha un ingegno s.; è dotato di s. memoria. Riferito a persona: sei s.!, per esprimere un’enfatica ammirazione. 3. Sostantivato con valore neutro (con il sign. proprio ed estens.): che ci trovi di s. in ciò (o in lui, in lei)?; è una cosa perfettamente normale, e io non ci trovo niente di s.; c’è dello s. in tutto questo; la sua sfacciataggine ha dello straordinario. ◆ Avv. straordinariaménte, in modo straordinario, in misura straordinaria: un giovane straordinariamente intelligente, una ragazza straordinariamente bella; una situazione straordinariamente pericolosa; nell’alpinismo, straordinariamente difficile, lo stesso che oltremodo difficile (v. oltremodo).

#LMPRdelGesù 😂

La potatura della lavanda dice due cose a chi legge. Entrambe importanti. Un accenno lieve di serenità che riemerge dopo questi due giorni nei quali so bene il tuo stato d’animo, le tue preoccupazioni e persino della tua incazzatura con quelli della ecc ecc. Altro che corda di violino tanto per essere in tema tra Stradivari e Guarnieri del Gesù.
(mi sarebbe piaciuto un cognome del genere… tipo … LMPR del Gesù😂)
E la potatura della lavanda descrive anche quel che sta scritto altrove e siccome Paganini non è uno che ripete, qua non lo scrivo ancora. Resti dove deve essere. Bacio.

❤️Ogni tanto mi vado a rileggere la news. 😘

OCCHI LUCIDI DI GIOIA GRTM, PER TE. 😘+😘😘

ATTESA. TREPIDAZIONE. LO SAI, LO SAPEVI BENE. MI CONOSCI.

❤️ORA BRIVIDI DI FELICITÀ, ANCORA BACI. ED UNO PURE A CHI AVEVA BAFFI ED OCCHIALI STILE CARNEVALE FACENDO FINTA DI STUDIARE.


***** sigh . molto dispiaciuto. Addolorato. 🥹Non più, ora.


…eh… insalata pantesca.
Tantissima cipolla, due tipi.
Ora, non a cena.

Mi piace star sveglio nel silenzio della notte e lasciar correre la fantasia per cercare di immaginare quanto sia grande l’universo.
Il sapore forte della doppia cipolla aiuta nel viaggio. Pinterest ed X propongono foto per viaggi fantastici.
Ripetizione, sarò condannato con esecuzione per mezzo dello strumento legno e ferro inventato da quel medico francese del ‘700.
Joseph-Ignace Guillotin, cognome come programma esecutivo.


CHANCE
EAU FRAÎCHE

😘eh lo so, robe impegnative…
😂 ma il profumo, sarà il vento,
è arrivato fin qua.

SPIGOLA…
‘NASOGLIOLA AL MASSIMO

scrivevi degli scrupoli per la ripetizione in tua corrispondenza a “loro” affermando chissà che diranno.
IO NON LO DICO, ovvio ma qui sotto volevo scherzare sul pensiero di quello che diranno per quella ripetizione. Di cui io non mi sono accorto, quale ripetizione GRTM?

tanto…
loro mica lo sanno che


un’altro


si scrive con l’apostrofo 😂
nun te iNCazza’…

😘 l’emoji è la rappresentazione fisica bidimensionale di un pensiero che sai esserci sempre.


quella è una sentenza.
JE-DEVI-DA-MENA’.

La Suprema Corte  nell’orodinanza citata ha affermato che  : “correttamente la corte di merito ha ritenuto che la “documentata grave infermità” di  cui all’art. 4 della legge n.53 /2000 quale presupposto per riconoscere il diritto al permesso non deve necessariamente essere contenuta nei certificati medici presentati dal lavoratore nei termini stabiliti dal DM attuativo della legge, che definisce i criteri di  fruizione dei congedi in termini ivi indicati, pena la decadenza dal diritto, potendo la  grave infermità essere provata successivamente attraverso idonea documentazione  medica, anche prodotta in giudizio; ed infatti non vanno confuse le modalità amministrative per fruire dei permessi , che sono disciplinate dall’ art.3 del DM 278/2000 attuativo, in termini di presentazione  della richiesta di permesso correlata ali’ effettiva assistenza al malato e dunque in  tempi ravvicinati all’evento, con la prova che il lavoratore deve dare della sussistenza del presupposto richiesto dall’ art.4 della legge citata, ossia dell’ effettiva esistenza di una grave infermità che, ove venga contestata dal datore di lavoro, potrà essere  dimostrata anche in giudizio , come avvenuto nel caso in esame.

LA PIJASSERO DOVE NON GLI BATTE IL SOLE. QUESTA E’ SENTENZA DI SUPREMA CORTE, CASSAZIONE. DOVREBBE ESSERE UN ARGOMENTO SUFFICIENTE

😘
almeno hai dormito un po’… senza profumi “estranei” 🤭


fatte salve le considerazioni qui sotto. Letto e riletto anche la corrispondenza di cui a ieri sera.
O si accorgono ed ammettono di non aver letto le norme in calce che citi, e che io non vedevo nella mail ricevuta, e di conseguenza accettano la richiesta oppure siete in opposizione e per far valere il diritto riconosciuto dalle leggi c’è solo la strada di una lettera formale per loro inadempienza nei confronti del lavoratore. Altrimenti come scrivi, “non se ne esce”.


Concesso o no il diritto me lo prendo.
Quindi si parta da un dogma. Inoppugnabile, incrollabile e di assoluta certezza, insindacabile.
IO sto dalla tua parte.
E’ mia natura cercare di vedere dove porti una determinata azione come quella di cui e CERCO di immaginare ogni possibile scenario al quale l’azione possa andare incontro.
Ciò si traduce nel cercare di pensare, come si dice, da avvocato del diavolo.
Ovvero cosa farebbe una controparte in opposizione alla azione.
Che ci sia il diritto su questo a termini di leggi citate non ci piove.
Il punto è che sotto quel diritto, come sperimentato, si applica la legge secondo convenienza.
Il punto debole, e ci sarà per forza, va individuato e smantellato.
Voglio dire che se la citazione della età non trova, ad esempio, fondamento nella legge “madre” ma solo nella norma attuativa, ecco questo è un punto debole. Se, peggio, il limite di età è imposto dalla normativa locale, peggio ancora. Se anche fosse inserito nella legge nazionale è in evidente contrapposizione con il DIRITTO DEL LAVORATORE sancito in Italia.
In questo senso trovo inutile, dunque, la iscrizione al sindacato.
Meglio, molto meglio, una ben circostanziata lettera di un legale che sappia esercitare con ETICA la professione.
Andare contro il padrone, inteso come senso generale, è inutile se non hai le armi per poterlo mettere all’angolo.
Se devi andar a far la guerra al datore di lavoro ci vai con i tuoi diritti che non siano mediati da qualcuno che, come scritto, è culo e camicia con il tuo nemico.
Magari di sottobanco e tu manco lo sai.
Questa è la classica situazione in cui c’è un sacrosanto diritto che è per 1000 motivi disatteso.
La lettera scritta ha il suo punto di forza nelle argomentazioni di cui alle leggi e soprattutto nelle ultime due righe.

DITEMI PERCHÈ… sì, insomma quella riga “gentile riscontro“…
pure!

Mi fa andare su tutte le furie. E’ uno sfruttamento, una negazione del diritto in quanto persona.
Sarà che ne ho mangiata tanta di roba marrone…


Quanto alla mia affermazione scritta circa situazioni future anche in quel caso era da intendere prendi respiro ora poi ci pensi ad arrabbiatura sbollita.
Anche se questo per ora potrebbe significare dover soggiacere alla applicazione della norma iniqua.
E mi spiego ancora.

Ma ci vorrebbe il parere di un legale, apposta ho scritto all’amichetto mio.
Ti tocca accettare la non tutela, AMMESSO E NON CONCESSO.
Nessuno vieta che la opposizione venga fatta nonostante l’ingiustizia.
Anzi in quanto tale, ingiusta, motivo in più per andar per vie pesanti e legali per il riconoscimento del diritto negato proprio perché rifiutato nella fattispecie di questo episodio.

Vado a leggere. Mi auguro di essere riuscito a rendere l’idea del mio pensiero. ‘Notte.

E, in ogni caso, la lettera di cui ho letto pare scritta da un avvocato.
Ottimo.
E’ stata, questa, la seconda considerazione mentre scrivevo del presunto punto debole durante la prima risposta alla corrispondenza di cui.

tra le “cose” sto leggendo c’è questa. Per ora non ho trovato alcun riferimento al loro citato limite d’età.

LEGGI

SI AVVIA UN DOWNLOAD DI FILE PDF CON LE NORME attuativo della L. 53/2000″

Da quel che leggo e posso capire la loro decisione è impugnabile senza mezzi termini.
A latere, è una pratica, la concessione del permesso, che dipende dalla centrale o dalla direzione locale? Immagino ci sia una direzione del personale anche in locale. Questo nel caso la cosa sia risolvibile con via breve parlando invece di passar subito ad azione più INCISIVA.

La risposta alla domanda iniziale è SI.
LA LETTERA SI CAPISCE.

ALLA FINE L’HO CAPITA PERSINO IO


sì, 667.
🤭 ma si sa che le signore…
😘stanno a 668 😂
sempre un passo avanti, voi.

Tanti pensieri in questa pagina. Ancora 1 per la Costa. 😘

il mio pensiero è per te, con te e vicino a te. Ti ammiro GRTM. 😘

digiuno di solidarietà immaginando il catering molto bene. Bacio.


Non avevo mai visto Leo. Lo immaginavo sotto la parola “ho due bimbi”.
Ma 😘”quello”😘 è un ARMADIO QUATTRO STAGIONI di già.
Te credo che la biondina (G.) di cui alla festa gli ronza intorno.

NELLA COMPLESSITÀ E NELLA INTENSITÀ DELLE PREOCCUPAZIONI E DELLA SITUAZIONE
NON SIA PERSA L’OCCASIONE DI UNA FRAZIONE DI LEGGEREZZA.

Per me potevi scrivere tutta la notte se questo t’avesse in qualche modo aiutato.
Ho dormito un paio d’ore dopo le quattro.

RESPONSABILE OTTIMISMO. 😘 UN PENSIERO ARRIVI LÌ.

SAI CHE IL PENSIERO È CON TE, VICINO A TE. BACIO.

LÌ È, SPERO STIA RIPOSANDO UN POCHINO.

IL MIO PENSIERO SIA DOVE DEVE ESSERE.

🥹

L’unico modo che ho per dirti di quanto penso con la tua stessa intensità
alla situazione che mi dici sta qua.
“Sto con la mia testa che dice che non ha nulla”

Non sia intesa come riduttiva la mia risposta letta in posta.

Immagino ogni tua preoccupazione.
Conosco la determinazione che hai nel fare tutto nel modo migliore.

Quello è il mio pensiero, qualche istante di occhi chiusi.
Ti stringo forte.
❤️


…’giorno

STA SCRITTO APPOSTA
DELLA COMUNICAZIONE SOTTILE, SA.
😘y.Lu.

si chiama comunicazione sottile. Le farfalle la conoscono 😘


qui si tiene a sottolineare che l’artistica rappresentazione della “Cipollina Bianca” ad opera dell’artista (appunto è artistica rappresentazione) di cui nota è la fama, è stata ritratta in ambiente marchisciano e fronteggiante le confezioni di celeberrima pasta della TUA zona e sotto pregiati vini della TUA costa… Ciao GRTM 😘
L’ideale – direi – la cipollina, per un pescetto alla griglia dopo un bel primo… slurp.
mmm appena alzato pensare ad un primo? Non vado oltre le vongole… anche se mi sovviene pasta corta con gamberi e cocuzze. Il vino scelga lei. A me andrebbe bene, in onta alla costa, Vermentino di Gallura.

😱

Famme’ precisà,
che non CIAVEVO PROPRIO PENzATO,
MA SAI MAI:

Vermentino di Gallura non ha alcun riferimento alla foto di cui alla pagina ed annessi e connessi. Era tra i preferiti ben prima, come i bianchi del Collio, alcuni dell’Alto Adige e per pari piacere certi del Sud, la Sicilia. Robe apprezzate per cazzi miei. Senza magliette e o altri accessori intorno. Semmai con amici.
Perché, bellezza, io so scegliere. 😘

Già il verbo che sostiene la cipolla. 😘 In effetti essere cipolla non è da tutti 💎ecco perché anche io ne compro e ne mangio tante. Mascherano quel che gli occhi dicono. Tra poco vado dal marchiSciano a far rifornimento. Così mi sembrerà d’esser una cipolla della EastCost. 😘
Y.Lu❤️

mi piace questa sigla, Y.Lu, mi ricorda YSL. Quella merce poco nota, non i fenomeni commerciali. Indossava ZiaLi, sarà per quello.


E’ EDIBILE
E NON E’ VENERDÌ 😱

tra baffi e smeraldi… 😘
ci sono alcune volte che la parola in purezza, senza alcun ridondante aggettivo, sia la migliore espressione per dire di un qualcosa di bello che entra nel pensiero e esplode in emozioni. y.Lu.

contare nell’elenco, è mio padre che ci ha pensato, non posso deluderlo. Ci teneva così tanto.
Pure opera marmorea sua… non posso farne a meno.

SE A MARE
E CON MOTO ONDOSO ADEGUATO
LA PROPOSTA POTREBBE ESSERE CONSIDERATA.
DEVE ESSERE UN MARE CUPO ED AGITATO
AI LIMITI DELLA “BURRASCA IN CORSO”
COME MI PIACEVA SENTIRE DALLA RADIO
QUANDO LA SERA TRASMETTEVANO
GLI AVVISI AI NAVIGANTI.
ED UN CIELO NERO, TANTO VENTO.

… fa impazzire, ecc ecc, nel senso più bello della parola. Non scendo in argomento, li tengo per me. Sono custoditi in un punto luminoso, accecante. Così posso vederli solo io. Ma ci sono. SA.

🤭😘 oggi il meteo qua sopra roma è davvero antipatico… 🙄
voglia di lavorare a zero. 💎

Similitudini caratteriali, essì. Vedi Lucky, vedi GRTM. Non gli torci un baffo a quel REgazzetto.

ARoma, nel senso in Roma, sopra Roma, il cielo di Roma e non un AROMA, semmai appunto ARoma… ce so’ e’ nuvole… sarà per quello che la giornata è iniziata co’ sta’ folla de cadaveri
😂😘

Tanto più è alto il TUO livello di incazzatura
tanto più forte è il legame con quel martire, porello.
Ti fa incazzare come una Strega (noti la maiuscola, prego)
ma non gli torceresti un baffo.
Gli farai pagare la pisciatina con quei tuoi dispettucci
che tanto lo fanno incazzare.
E poi TI lamenti che TI graffia e morde.
Porello. 🥹
😘

Un pensiero al povero martire. 🙄
😘e da sotto un divano guardo, tremante,
la strega. Bacio. 😘
Che poi, con quegli occhi così gialli
mica poteva non essere il TUO gatto.
Se traduci in “pensi io sia una strega!”
Ebbene sì…😘

Avvistamenti dalle parti della costa Est. 🤭

ed anche oggi una ventata di marchiscianità c’è stata:
adorazione delle confezioni
di Pasta di Campofilone
nella bottega del FRUTTAROLO da SBT 😂 😘 bacio.


Ammesso – non concesso, non sapendo – che per secondo round sia da intendere la prosecuzione della storia biglietti/beneficenza.

mmm. sono certo di sbagliare ma “mi punge vaghezza” che tanto madama sia storta tanto più abbia desiderio di sottili, macchè, SOTTILISSIME nascoste, nebbiose, evanescenti, impalpabili non presenze impercettibili e sempre negabili presenze. Presenze? Troppo, troppo… Treccani, aiuto! Uomo in difficoltà, soccorso. Scritta e OVVIO negata.
Così il dosaggio della NON PRESENZA è al minimo ma ciò non sia significato mal interpretato come disinteresse.

e la scuola langue come l’imprenditoria “sociale” con le persone a spasso… 🙄

ma quale magnanimità… accipicchia. Comunque per ogni evenienza i chiodi, arrugginiti, e le assi, con i tarli, sono sempre pronti. Manca la lancia del ladrone ma vedrò di provvedere con un meccanismo tipo selfie. Così nel caso sia necessario a nessun sia addebitata la colpa dell’efferato avvenimento.
🤭

Potessi scrivere potessi. 😘

🙃… insuperabile, imbattibile, inarrivabile, insormontabile, invalicabile, incomparabile, ineguagliabile, inimitabile, unica, straordinaria, eccezionale…
proseguirei,
il Treccani non propone
termini/sinonimi
degni per la rappresentazione
che GRTM merita. 😘
Aggiungo:
straordinaria e di grande valore.
‘notte,
o buondì?
🤷‍♂️

Adoro la cucina, i piatti freschi non quelli del giorno prima (non tutti, vabbè non mi contraddico certo con chi so abbia un ottimo archivio 😂) ed adoro mangiare sempre gli stessi piatti. Non esiste il detto popolar maschilista “sempre la stessa minestra”. Non esiste proprio. Solo la cecità può arrivare a pensare una cosa del genere. Quando sei capace di guardare e vedere cogli il bello in ogni istante della giornata, lo cogli, lo apprezzi e lo riempi di attenzioni. Sempre, tutti i giorni. Tutti. ❤️❤️

Anche con la cipolla.
Taglio io.

il quotidiano, non il diffusore di notizie e di fake, non sarà mai per me qualcosa che possa far dimenticare la ricerca di una attenzione.

La webcam mi ha fatto vedere un mare pazzesco dalle parti tue 💎
con quei piccoli riflessi sull’azzurro chiaro che sono diamanti.
Meraviglia.


Non è quello.
Del post, intendo. Qualcosa di impalpabile, sì questo posso scriverlo.
😘

MI SONO SBILANCIATO AMMETTENDO CHE RIGUARDA TE, MA ERA OVVIO.

Consideravo, a parte, sai che mai mi son state regalate delle rose…
a proposito della emoji in risposta.
grazie

❤️🌹



QUESTA LA SCRIVO ERMETICA PER DAVVERO, PURE INVIOLABILE.
NEL SENSO CHE NEANCHE SOTTO MINACCIA, LA QUALSIASI,
O SOTTO TORTURA.
HO BISOGNO DI QUALCOSA CHE SOLO IO CONOSCO
BUONA GIORNATA GRTM

*****
potrai, potresti, essere persuasiva quanto ti pare:
murato il pensiero e così resta.

? Ermetica, mica ho capito. Fa’ nulla, so’ ritardato. 🤭
? Riporta… il marchisciano dell’azienda di fornitura della real casa?
I fiori?

Si moderi, non faccia riconoscere subito l’anima CAMIONALE dell’Est. 🤭

❤️

Però du’ matite nuove a ‘sta Creatura potresti pure comprarle…

… capisco, per 20 giorni inutile sciupare soldini🤭

Vedo sempre il Sole che sorge, in ogni cosa. Anche nelle polpette. Senza parmigiano
😘Lu

🤭
ma come!
1 apprezza!
Che solo a vederlo quel “piattino“.
Uff.
Sei brava, sì
Allora?
😘

AhhhhhhhhhAhhhhhh

Ho impiegato un po’, eh… adesso ho capito perché mi hai pensato.
Sguatterare i piatti della cucina di GRTM, ecco perché! 😂
E poi, sorvolando sul menu… Slurp! Tempo di risposta allo scatto 10 secondi, e foto testimonial di nessun ristorante otto stelle 😘 tipo Heinz Beck o Nico Romito, o Hassler a Trinità dei Monti 💎
Non ricordo ma credo di avere attiva la geolocalizzazione…
Ti penso GRTM, sì ti penso anche io, SA.

La mosca… 😘 Essì geolocalizzazione attiva, si legge Tormarancia 🤭Roma XI Municipio.
262 km e spicci di volo. Porella la moschetta.


Il nonno, tal Autolico, gli aveva dato un nome che sarebbe stato tutto un programma.
Così impegnativo, quel nome, che avrebbe fatto incazzare gli dei…

Ma non è della Odissea la ragion del filo rosso, intesa – l’Odissea – come il viaggio di Ulisse.
Il rebus, no. Non mi piace molto fare ste robe da settimanale per parole INcrociate.
Penso alle opportunità che una pagina potrebbe offrire per trovare qualcosa, ancora non ho idea, di diverso. Originale. Come accade in queste settimane per Journey, così in passato, mi sono accorto di essere stato un po’ in anticipo sui tempi.

😘+😘+…
Essì, complimenti.

Una mosca… scopriresti proprio nulla di diverso da quel che leggi, SA.
❤️, solo questo. Ecco.
Te che mi hai scritto quella frase che tanto mi è piaciuta.
“Ti ho osservato…”
E magari al mondo c’è pure chi la interpreta male.
Son stato felice di leggerla, SA.

Lu. O Luca?
Due modi molto diversi di scrivere.
Nelle tante, e sono proprio tante, pagine qua e là ci sono tutti e due i modi di scrivere.
Credo con sorprendenti differenze tra loro.
Dai sogni, appunto, alle nefandezze peggiori.
Dei sogni è, per Lu, facilissimo scrivere.
Ne ha così tanti in mente.
Delle nefandezze è più difficile scrivere perché Luca, ovvio, non è diverso da Lu.
Luca si applica bene per qualsiasi cosa faccia, che sia un clic, un lavoro pro, un racconto.
Quella storiella della ricerca della perfezione, in ogni cosa, è il motivo conduttore.
Quindi se devo scrivere anche una nefandezza, devo scriverla bene.
Chi ha letto racconti non pubblicati perché con tratti decisi scritti ne ha tessuto lodi per la credibilità e per la fluidità di lettura, per la capacità che pare io abbia di far “vedere” le scene.
Merito di tanti film visti? Di tanti libri letti? Di fatti di cronaca nera?
Tutto, tutto, assorbo tutto e lo coloro con quelle tinte che mi piacciono di più.
Pastello se son sogni, accesi se devo scrivere qualche azione di uno dei miei protagonisti.
Tappetino di tutto questo l’emotività ed i pensieri del momento, del periodo.
Scrivere, sempre, è fatica.
Alle volte fa addirittura sudare.
E’ concentrazione mentale per non perdere il filo di un’azione, scegliere le parole giuste.
Cercare termini diversi, magari fuori di un uso quotidiano e comune.
E’ la ricerca di uno stile.
Non sono sicuro se di ‘sto “libro” riuscirò a farne qualcosa di utile, intanto scrivo.
E poi c’è il fatto di cui sopra.
Mi stufo se mi rendo conto che si ripete uno schema.
Gli schemi voglio infrangerli.
JourneyWithLu❤️ ha ragione di essere e di esser costruito, nella sua interezza, perché nessuno prima di me ha posto l’accento nei viaggi sulla parola EMOZIONI, aggiungo ANIMA.
L’ho visto negli occhi delle persone, nei toni di voce al telefono mentre raccontavo, parlando, parlando, parlando, scrivendo…
Infrango lo schema della affermazione di cui sopra, la ricerca di qualcosa di nuovo.
Meglio se irriverente senza diventare una caccia al tesoro, una pagina di anagrammi e parole crociate.
Stufa.
Diventa ovvio.
Diventa banale.
Infrango quello schema per un solo motivo.
Un motivo che mi è balzato agli occhi poco fa quando aprendo il portatile per scrivere, con Mail, quel che si legge è andata in evidenza una parola che descrive uno stato d’animo.
Non mio.
Così con un giusto ripensamento… delle opere classiche delle medie e del liceo: n’altraVorta.
Per i sogni non serve scrivere.
Basta averli.
Come lavapiatti_fr quando li lavo… avoja a sognare.


Un profumo buonissimo nell’aria 🥰
Anche il canto dei pavoni 🤩
Il canto dei pavoni è bellissimo SA 🥰”

Questi sono i pensieri
e queste le emozioni
che TE, GRTM,
hai inviato dalle tue
bellissime passeggiate.
Da questi pensieri,
da queste emozioni
che immaginavo in te,
ho tratto ispirazione per
JourneyWithLu❤️.
Che-te-credi-SA
Mica è merito mio, SA.
❤️
Non sminuirti mai.

Mi prendo due o tre righe di vanesia irriverenza.
Di me hanno detto tante cose, le ho scritte, le ho raccontate e non voglio qui “dirne” ancora.
Alcune belle, alcune orribili, altre professionali apprezzamenti, altre divertenti. Come quella che volevo scrivere, e non la scrivo, che aveva per tema una estate del 197? e con i miei “Pescura” in un abbinamento scultoreo. 😂
Di me ho scritto per dare trasparenza alla figura.
Ho scritto molto ed ho letto altrettanto di quel che hai voluto dirmi.
Una frase così, a me e per me, non la avevo mai letta prima della tua mail.
Mai GRTM.
Mai.
“Io ti ho osservato tanto Lu”…
E’ una affermazione forte, vuol dire attenzione per chi è dall’altra parte della corrispondenza.
Vuol dire considerazione.
Vuol dire pensieri.
Vuol dire tanto.
Nessuna persona aveva detto questa frase, aveva espresso questa considerazione in poche parole.
No, non avere pensieri che possano sminuire quel che hai scritto.
Non c’è storia proprio.

se lei coglie le sfumature avrà notato la differenza
tra
il bold TUTTO maiuscolo
ed
il corsivo minuscolo.
Nonostante la evidente contrapposizione dei termini.
UMILTÀ ed imperiale.

sì, tu lo immagini ma non è esattamente quel che pensi.
Non ha relazione con qualcosa di scritto, detto.
Ma è qualcosa che sta tra le righe, non quelle scritte.
Quelle non dette e non scritte.

Buongiorno 😘 vorrei, vorrei aver potuto dare tanti buongiorno e vedere il sorriso disegnare un volto di serenità con gli occhi ancora socchiusi. ❤️ Vedere lo stiracchiarsi e gli occhi che si aprono su giornate di felicità. Senza mai una lacrima o una fatica.

Ti leggo con avidità, leggo quel che scrivi, immagino il non scritto, anche quel “…e sei poi scoprissi… speciale… unica…”. Potrai pensare quel che vuoi di questa riga.
Perfetta.
Dentro questa parola immagina quel che vuoi.


Sono uno dalla confessione facile: mi manca l’aria.
Tutto il giorno, come sempre, con lo stesso pensiero.


Quanti pensieri… posso scrivere che si accatastano? No, sembra sacrilega come definizione dopo aver visto quel posto, quel luogo con quella luce di quel mattino. Marzo? Aprile… Lampi di luce invadono il ricordo. E lampi di luce illuminano il non detto. Una luce che spazza via ogni tenebra, ogni ombra, ogni brutto ricordo popolato di orchi e persone senza occhiali. Non vivo di quei ricordi, non vivo di dispiaceri, di rimorsi o rimpianti. Vivo del bello che comunque ho potuto vivere, ricercandolo sempre per continuare ad avere una visione positiva di me e del mio modo di vivere ogni istante della giornata. Sono stato fortunato perché comunque c’è stato chi si è accorto di me. Sul e nel lavoro, non dove avrei voluto. Ieri. Ed oggi ancora di più fortunato. Da qualche parte qua sta un titolo che dice di un canide.
Ecco, mai mollato.
Avrei voglia di scrivere una parola sola:


Leggo e rileggo le pagine di Journey, deve essere ERRORE ZERO.
Perché ogni volta che lo leggo ho gli occhi lucidi?
Perché sono vanesio e mi piace quel che ho scritto.
O forse perché esce dall’Anima…
Quest’ultima, senz’altro.
E perché la mia è così?
Perché vedo sempre l’azzurro del mare e del cielo?
Il verde dei Monti? La neve? Il giallo del deserto?
Perché?
…sì. Perché?

è molto semplice nello stesso tempo altrettanto faticoso e costa in fatto emotività perché gli stati della emotività si pagano. Ho scoperto, anche in questi giorni più recenti, che Lu riesce a trasferire le emozioni che ha vissuto e riesce a farle vivere nelle persone alle quali racconta certi spettacoli come se l’ascoltatore fosse sulla scena insieme a me. Lo leggo nei loro occhi. Tipo la visione dello Starlink in quella notte dalle parti di Campo Felice. Quella definizione che campeggia in Journey è il cuore di JourneyWithLu. E’ quella definizione, ogni volta che rileggo i miei scritti, che insieme ai miei pensieri, fa inumidire gli occhi. E s’apre allora un altro perché. Perché solo ora. Perché non sono arrivato a Journey “prima”. Eppure il citato BAD, quello delle gite in Harley-Davidson negli USA sulla Route 66, l’ho fatto io per l’Americano. Eppure il Camino di Santiago lo “conoscevo” e lo desideravo da ben prima degli ultimi venticinque anni. Come la Via Francigena e tanti altri luoghi dove ho avuto la fortuna di passare. Come le prime dune del Sahara. Delle emozioni violente e con le lacrime ho vissuto per anni, da solo e lo sottolineo questo “solo”, le ho provate tante volte. Con o senza Nikon. Ora Journey mi impegna, chiunque ne ascolti la descrizione e vede le immagini è entusiasta. Come il già citato Battisti, “lavoro e penso a te”.

CONOSCO LA RISPOSTA DEL TARDIVO ARRIVO. STA IN UN ACRONIMO DI 4 LETTERE.
Ho un lungo elenco di emozioni che voglio vivere. Tanto lungo, le VOGLIO vivere tutte.
Ho “voglia” di quell’acronimo. eh… 301,0 itinere nord: piove. Spero certe francesi auto abbiano scorta in qualche cassetto.

17.45. Piove. La pioggia idiota e banale che sporca solo le macchine. Per fortuna sono a piedi, non butto quattrini per lavaggi ricorrenti secondo l’umore del meteo.
18:00 splende il Sole, se po’? E no, eh.



DIRE CON UNA IMMAGINE. ❤️

Te-Penso-SA.

Buongiorno. Sì. TE_PENSO_SA. E proprio mentre il pensiero era più intenso squilla l’avviso della corrispondenza. Un bellissimo “buongiorno”. Gioia, sì. È così.❤️
de’ Chiappetinis” è credo più carino. APoi.😘


Te-Penso-SA.

Buona Notte
GRTM
❤️

Un gentiluomo, specie di borbonica ispirazione, lascia alla dama il sigillo del sentimento. Altrimenti è un banale coglione. Che non vuol dire che non faccia mai il coglione, io. Mi piace, però, cercare modi diversi di suggellare la telematica corrispondenza. Così, per esempio. Qui. ❤️
Sì, lavoro.
Dovrebbe vedersi, in giro.

Spumeggiante, candida come la schiuma bianca di queste onde. Non esiste la frase “E se non fosse così?  … ” Lo sei. È vero. Ed il sentimento di sottofondo non è una variabile distorcente il pensiero. ❤️

GRTM tu sei davvero un Essere Speciale,
fuori di ogni logica banale, a te vanno date due cose:
certezze e libertà.
Così vuol essere amata GRTM, solo così.
E con tanto, molto, di più ancora RISPETTO“.

Mi piaceva la definizione che avevo disseminato in tanti racconti e scritti. Poi quando qualcuno mi fece notare il reale significato della parola e che aveva degli aspetti ben oltre l’apparire e compiacersi dell’apparire. Ricordo feci un salto di stupore dondolando la testa in segno di massima disapprovazione e vedendo in quegli scritti, avidamente letti per capire, la negazione di Luca. Così leggendo, anche oggi, una parola simile che dovrebbe descrivere un certo aspetto caratteriale delle persone, ho cercato la sua definizione. Come nel giorno della disapprovazione di cui in apertura, ho scrollato la testa NON trovando analogie caratteriali. Anzi.
E siamo “alle solite”, ossia la volontà da una parte di restare nel folto del sottobosco per evitar ferite e dall’altra un Uomo con una sensibilità tale che la leggiadra farfalla quando batte le ali è peggio di un elefante che percorre il sentiero fiancheggiato “da eleganti fiori piumati nel distretto di Salem.
Lascia che le parole che vorrai leggere arrivino sempre a te. Anche in notte fonda. È un desiderio, non altro, y.Lu❤️

Riservatezza. Entri daR Fruttivendolo… come fai a non “buttare l’occhio” sulle bottiglie di vino e le confezioni di pasta? E così… pensi. Di più ancora, immagini. ❤️ Sta qui il mio pensiero per te, ho timor reverenziale anche per scriverti una mail.


Anche di più Elisa.
Anche di più ❤️

Luca non è un Uomo che si rassegna. Mai. Così quando ti leggo scrivere “mi spiace averti messo pensiero” oppure “scusami non dovevo svegliarti” mi si stringe il cuore. Luca è un Uomo che ama. Non posso pensare altrimenti, sono sempre pronto per qualsiasi anche oltre. “Sento” che GRTM abbia segreto desiderio di sapere di poter fare affidamento. ❤️ Ed anche quando GRTM scrive delle sue scuse, Luca sente che la risposta rassicurante che lui le scrive è quella che GRTM segretamente si aspetta di leggere. E così che qui passa anche questo messaggio. j.Lu❤️ – Secondo me questa è la capacità della percezione del battito d’ali di una farfalla.
Già. Chissà se – a proposito del battito d’ali – è stato percepito un battito d’ali che m’è uscito spontaneo. Forse perché molto radicato nei miei pensieri da quando lo lessi, quel battito.

Non mi arrabbio GRTM, lo sai.
Quello è un modo veloce di esprimere disappunto per la tua delicatezza nei miei confronti.

Sotto quella immagine del battito d’ali della farfalla si accavallano tante altre immagini di pensieri. Quella frase permette di poter scrivere che ogni sfumatura è colta. Tutte, anche quelle più lontane e non immaginabili. Tutte GRTM, tutte. “Io lavoro e penso a te”. Mi pare fosse Battisti.


spero tu stia meglio davvero e non abbia più dolore al pancino. Poi mi sono ricordato che anche l’altro giorno prima della puntura con la spina, avevi accennato a brividi la sera. Forse gira da quelle parti qualche roba tipo influenza?
Quando leggo “sono un c…” lo sai che mi dispiace, non lo sei per niente neanche quando hai i brividi di freddo o febbre. Ti bacio, provo a dormire anche io. So’ le 3.

😂

“…CENCIO DI CULO…”
VA SCRITTA QUA.

In alto, in pagina, ad imperitura memoria
per la saggezza della battuta,
strepitosa.

Non è un abbraccio normale. Non può esserlo. Lo vedo. Lo vedo da tanto tempo questo abbraccio. E’ un abbraccio speciale. Gli abbracci in piedi ci sono stati quando ci siamo incontrati al Civico 5. Tanti. Coinvolgenti. Manca quell’abbraccio. Quello di GRTM e Lu nel letto. Quello del momento in cui è la mente che vuole essere soddisfatta, non il corpo. E’ quello in cui GRTM abbandona se stessa a Lu, lo fa con l’Anima felice e sorridente. E’ quell’abbraccio che GRTM sente il corpo appartenere tutto uno a Lu.
E’ quell’abbraccio che tendi tutti i muscoli, dalle gambe alle spalle, inarchi… la testa riposandola sul corpo di Lu. Stiri allo spasimo il corpo perché l’abbandono fisico che segue è totale. Totale abbandono di fisico e di mente. Il sorriso e la felicità sono sul tuo viso, non posso vederlo, lo sento. Sono dietro di te sdraiato e le mie braccia ti serrano con sicurezza e possesso a me. Il braccio è sotto di te, le carezze del braccio libero cominciano dal seno… no, dalla pancina, dall’ombelico che tanto mi piace. Andrei con la mano subito al viso, al tuo viso GRTM. E lì mi perderei di beatitudine cercando di farti sentire quella pace immensa che nasce dall’Amore, dalla totale dedizione di Luca per la GRTM così tanto amata.


Il viso. Il tuo viso GRTM. Ho con me sempre una tua foto. Sai quale serie io intenda, l’unica che conti. Quel viso con il capo all’indietro. Non è difficile allora immaginare come voglio accarezzarti.

❤️
Il punto più bello dove iniziare le carezze è tra il collo, la guancia ed i capelli. Farei scorrere la mano proprio da quelle parti, mano piena, aperta. Appoggiata con tanta delicatezza, una mano dove far appoggiare il viso di GRTM, accogliendolo, sentire il peso del capo che si lascia andare. Metterei il viso vicino al tuo in quei momenti, quella breve distanza che ti fa sentire il respiro ed il suo calore, la sua presenza ma non il contatto fisico, quello del guancia-guancia dopo, tanto dopo.
Ho voglia di adorazione prima.
Ho voglia di te GRTM. RAW.

In Roccella, nella piazza, (una cosa tipo Anni 70, forse il ’73/’74) si usava andare in giro con i Pescura. Io li avevo beige, colore standard allora. Sarà stata una giornata di Agosto. Avrò avuto 17/18 anni una roba del genere. Si chiacchierava tra amici. Mi è tornato in mente ora. E così ho pensato che la deFinizione migliore della estate è “il segno delle havajanas sul piede”, è estate quando vedi quelle due fasce bianche sul piede abbronzato. Ecco. Ora è così. Mi piacevo e mi piaccio, nonostante tutto. Inteso come anni. Foto? NONE. Manco della abbronzatura. Le chiacchiere tra amici? E chi le ricorda. Forse. Erano masculi-e-fimmine. Equa ripartizione. Nella parola “Roccella” è nascosto un link. Arriva al mare.
Quel lungomare, che forse vedrai seguendo il link, ora così “fesso” una volta era un bosco di eucalipti altissimi. All’ora di pranzo quando alle volte s’era obbligati al pranzo in casa per riprendersi, io restavo mi madre strillava ma sti-ca, tipo la dovevo “salire” (mica solo te, che te pare, SA) c’era il vento che nelle foglie sembrava musica. Le macchine, aria condizionata chi sei, erano fresche. Le lasciavamo con i vetri tutti aperti, pensa te, gli eucalipti facevano la guardia e si stagliavano bellissimi contro l’azzurro del cielo ed il blu forte del mare, magari con qualche paperella se lo Scirocco era in vacanza.

E secondo me già pensavo alle carezze mai date, mai ricevute. Chissà. Non ricordo davvero, SA.
Davanti a questo portone, una a destra ed una a sinistra erano in bella mostra le due ancore, alte fino quasi all’inizio dell’arco, che avevamo “recuperato” al relitto. Quello che si vede era il palazzetto dei Baudille. Il relitto era in un punto imprecisato (che ti ritrovo in 5 minuti se esco in mare da quelle parti) più o meno qua lungo questo pezzo di costa. Qua scendevo a fare il bagno mica sempre “Al Flora” di Roccella.

le foto sono “linkate” a media file, per vederle bene.

Mi rende felice sapere di appartenerTI GRTM.
Molto. ❤️

I miei pensieri, GRTM, sono solo per te. Di qualunque tipo. Dai colori pastello delle carezze abbracciati o guardando un panorama a quelli più accesi dei divani bianchi, delle sedie, del Civico5.
Tutti.
Non ho grilli per la testa.
Solo tu GRTM.
Ed ho scritto anche questa.
Spero ti faccia sorridere il pensiero e passare qualche paturnia scema.
Sarà l’effetto della iniezione.
Dell’antibiotico.
Va meglio la ferita, spero.

Così tanto per mettere in relazione cani e gatti 😘sai mai 🙄… quel afgano era di una anziana signora che lo portava a spasso dalle parti di casalpalocco, non era mio. Feci quella foto perché la signora era gentile ed il cane bellissimo. Non sono altro che foto solo utili per unsplash.

Sì, sono molto attento a quel che mi scrivi e quel che scrivo ma sappi che non c’è nulla di costruito, che poi lo sai ripensando a “ti ho osservato”. ❤️

Perché tante certezze GRTM?
Semplicissimo,
so cosa significa AMARE


che non vuol dire che le mandorle sono amare 😱, scemo eh…😘

COME STA SCRITTO…
L’HO MESSA IN CACIARA,
BEN LUNGI DA ME LA IDEA CHE DALLE PARTI DELLE COSTE EST
SI POSSA FARE…
E NO, EH… MICA LA SCRIVO, SA.
Solo ad una condizione potrei declinare quel verbo. La condizione sarebbe in un abbraccio sul fianco. Di solo abbraccio, preliminare ma solo abbraccio. E lo sussurrerei a te con quella voce da figlio di puttana che mi esce tanto bene. Declinerei ogni tempo, mo’ vado a ripassare i verbi – meglio SA – con dolcezza, facendo scandire alla voce ogni sillaba, ogni vocale, ogni consonante. Perché voglio che tu sia felice in quell’istante. GRTM…

Quando hai iniziato a scrivere ero qua vicino in uno dei bar dove arrivo per fare due passi, neanche la macchina mi va di prendere pur avendo la comodità del garage. Era strapieno di gente. I ragazzi del bar mi conoscono così non devo nemmeno chiedere e le tazzine del caffè, 2, sono al banco in un baleno. Mi guardavo intorno ed osservavo le persone, quanta tristezza si vede qua a roma. Pazzesco, tutta gente spenta. E pensavo a te, allora, alla tua intelligenza, al tuo modo di ESSERE. Sei splendida. Al di là del fatto che su questi pensieri sei apparsa, riflettevo sulle differenze tra me ed il mondo. Sì. Hai scritto bene, non sono uno che si accontenta. Ma sono uno che è capace di vedere. Ed in te vedo ogni giorno non solo una persona speciale. Vedo qualcosa di indescrivibile.
Vedo qualcosa che non pensavo potesse esistere, GRTM.


Giuro. Non c’è immagine in questo momento che possa descrivere quella infinità di pensieri, emozioni, sogni, desideri, che si rincorrono. Come fosse esploso un altro Big Bang. Più violento, più potente. In esponenziale continuità con quello già radicato da tempo dentro di Luca.

ah… un altro – come leggi – si scrive senza apostrofo. La metto in caciara ma sto sopraffatto da EMOZIONI. I pensieri che le hanno originate sono lì, immobili. Guardano Luca, Lu, e ridono perché vedono quanto siano potenti le emozioni che lo travolgono. Ride, piange, ti pensa. In questo amore c’è tutto di me. Sta lì per GRTM. Sai come sono, non aggiungo altro GRTM.

Quando ho iniziato a leggere le mail questa mattina ero ancora in cuccia, qui ci sono le nuvole quelle piatte e senza sale, non mi andava di uscire. Ti ho letto con avidità. Quando hai scritto del commiato sono crollato esausto, occhi lucidi ed ho iniziato a cercare di mettere ordine tra i pensieri per goderne appieno. Di realizzare quel che avevo appena letto. E di sottofondo un desiderio fortissimo di stringerti, abbracciarti. Quell’abbraccio che tante volte abbiamo disegnato. E sì. Immobile in te. Anche quel pensiero lì.

ho bisogno di te” mi hai scritto ad un tratto ieri sera in mail. Ho pensato tutta la notte a quelle quattro parole e mi piace pensare a quanto bisogno abbia io di te e la voglia di scriverlo per te. Però continuo a non capire quale sia il motivo per cui avrei dovuto, ieri, arrabbiarmi con te e perché me lo hai chiesto. Come posso arrabbiarmi con te perché sei distratta. Secondo me tu hai pensato io fossi arrabbiato con te perché non hai dato più notizie fino ad iniezione fatta, anzi dopo, quando finalmente hai avuto le chiappette sul materasso. jLu. ❤️

Fanno male le chiappette ora? che poi… ma i vaccini non si facevano na volta sul braccio, ho ancora i segni, il fiorellino al braccio sinistro…

Precisazione: come puoi tu aver bisogno di me se pensi che io mi arrabbi per qualcosa con te, che sia poi addirittura una distrazione come ‘sta storia. IO so bene come sei tu GRTM, in primis. Arrabbiarsi con te per questo significa mettersi nella condizione di farti perdere la stima, la fiducia, la serenità, la complicità. Luca non si arrabbia per le distrazioni che nella vita possono capitare.
E secondo mai mi sono arrabbiato per qualcosa che fosse una distrazione con qualcuno. Mai. Gli episodi che potrei raccontare son molti. Tutte situazioni affrontate con serietà se fossero importanti, col sorriso se fossero state cazzate.


Penso che sia notata anche la presenza di i8, indice di una situazione mobile invece che statica da 5k.
❤️


11:45. Oso? mmm. Ti penso, lo scrivo qui. È meglio, sei impegnata al lavoro. Oggi, sabato…


In quei pochi centimetri cubi della zucca di Lu vagano pensieri, una folla di pensieri. C’è un pensiero che sovrasta, in cima alla piramide. Luca ha incontrato un’Anima. Splendente e ricca di spiritualità, un’Anima che è ESSERE. Un’Anima profonda, uno splendore di luce e colori. Lacrimo. Di gioia. Tumulto di emozioni a questo pensiero.


Non sono per bar e ristoranti,
sono sdraiato con la testa piena di GRTM,
una meraviglia di pensieri e di complicità.

❤️

E’ bello poter mandare messaggi che raccontano
più il NON CHIESTO E NON DETTO e che siano di intima complicità.
Lo scatto alla risposta…
e la posizione, interna o esterna?
Tu mi fai impazzire di voglia di te, GRTM


Sì, ma non intendo due cuori ed una capanna! 
E no, eh! Ma proprio proprio l’opposto!
Una adeguata agiata proprietà economica, senza strafare, 
ma tale che se decido – ad un tratto, appena sveglio – di partire, che so, per il deserto della Mauritania o per le Keeling non è che debba far due calcoli per capire “se posso”.

Qui sopra è estremizzato.

Sì, un sogno essere lì sotto quella capanna e godere del caldo e del vento di quel mare. Sapessi. E siccome lì il punto con presenza umana è distante chilometri… be’ hai immaginazione per immaginare quanti baci. Tanti. Non ricevuti ma dati a GRTM con il sale del mare che te li fa entrare nell’anima. Baciare la pelle calda, appena bagnata da quell’acqua, vedere le braccia abbronzate, i seni abbronzati, l’ombelico abbronzato.
Riempire di baci… sì ho anticipato questo pezzo di sogno.
Ed il sogno continua pensando al sapore della pelle, la vedo dorata e punteggiata di minuscoli granelli di sale, bianco, accecante. Buonissimo da sentire sulle labbra mentre riempio di baci GRTM.
APoi, jLu. ❤️

Dei baci.

Ti ho asciugata in bagno.
Sei un pulcino e nonostante il tuo stranimento e continuo starnutire ti prendo in giro sorridendo.
Stai storta per la pioggia ma in modo speciale per le onerose perdite di ombrelli. Con quel che costano!
Ti prendo in giro mentre con una mano spazzolo la chioma in modo irriverente con l’asciugacapelli (!mai termine più adatto!) e con l’altra li arruffo ancora di più cosi possano asciugarsi per bene fin al zucca. Mi guardi mezza incazzata ma la bocca e gli occhi tradiscono un cenno di sorriso. Il bagno è una nuvola di vapore.


“Mi paghi la parrucchieria!”
“Certo!

Forse una scusa, forse qualche brivido.
Me ne accorgo.
Ti ribalto come un Calzino Spaiato e ti metto a pancia in giù.

In un attimo sono sopra di te, mi siedo sull’augusto Canyon.

Ti prendo i fianchi appena sopra la linea della cintura, insomma all’altezza dell’ombelico ma sei a pancia sotto. Artiglio e a palmo largo serro. I pollici sono sulla colonna vertebrale. Premo forte ma con grazia, quel tanto che sento serva a dar immediato sollievo. Ed inizio il movimento verso l’alto facendo scorrere i soli i pollici nell’incavo della colonna vertebrale. Salgo. Ora le mani sono sulle scapole. Premo con decisione verso l’esterno per allargare le spalle e nello stesso istante affondo il pollice alla base della scapola verso la colonna vertebrale. Con il pollice, entrambi – sta a sottiliZZA – disegno l’arco della struttura ossea per darle sollievo mentre spingo anche verso l’esterno.
Salgo ancora alle spalle per concentrarmi sul massaggio in estensione dei muscoli serrati dal nervoso per gli ombrelli. Parrucchieria no, è pagata.
Dall’esterno ora i pollici arrivano alla base della nuca.
Sono affiancati nel movimento dal basso verso l’alto.
Il movimento di discesa verso il sacro Canyon è opposto non solo nel senso direzionale, dall’alto in basso ma anche – soprattutto – come pressione delle mani e dei pollici sul corpo di GRTM.
Prescrizione: ripetere fino a che le braccia di Luca accolgono GRTM addormentata.

E i baci che fine hanno fatto?
Nel sonno, nel sonno.
Non mancano mai.

Mi hai osservato.
Lo so, l’ho sempre saputo.
Non l’ho mai detto, credo.
Forse qualche mezza parola, mezza allusione per “spiegare” di “sapere”.
Sono sicuro tu le abbia anche percepite.

❤️jLu


Son capitate, poco fa, queste due parole.

GRTM, Te.

Lo capisco al volo quando sei con i Bimbi, be’ mo’ ragazzi.
Sto qua, ti penso.
A te ed alla parola con tanta magia: complicità.
JLu

😱

Certo che piove proprio che Zeus la manda tutta. Ho visto le web da Safari, ammazza aho.
Provvederei per una fornitura di ombrelli da Pecoraro come si usano qui nel Lazio.
Questa è Sicilia nei territori all’interno, zona Marsala, Trapani. Mi sembra fosse il 2008, quando da Bologna ecc ecc ed io ero GIA‘ pronto a lavorare in qualunque parte del mondo fossi…

Spero la Piccolina e te non vi siate ZUPPATE troPPissimo, le webcam fan vedere un meteo pessimo. Però la cosa bella è che con la scusa di asciugarla ed asciugarti te la spupazzi tutta e lei deve STACCE 😘


e come fai a non emozionarti pensando; vedo centinaia di fotografie. tutte mie, meno 3 che ho appena appena sbirciato socchiudendo la cassaforte dove son riposte. Vedo centinaia di fotografie, fiori, cieli, monti, mari. Automobili (me tocca) e come faccio a non immaginare quella silenziosa complicità nell’ammirare, vicini, panorami come quelli delle mie foto. Come fai a non immaginare. Le caviglie sottili, le mani delicate, i capelli. Il silenzio. Lo sguardo, lo sguardo che ti dice dell’Essere e della essenza. Sì, poi c’è “ieri” ma “ieri” è possibile solo perché c’è quella visione che potrebbe tenere due persone una vicina all’altra, in silenzio, a guardare una formica che cammina nell’erba verde. Come du’ bambini. La “costa” sa che la tirrenica sa stare, grazie Ziali, l’avviso s’è materializzato nel momento di un pensiero.

❤️ un pensiero.

Sì. Anche una emozione. Appena penso alla tua “costa” un turbinio di emozioni mi rapisce GRTM.
Ed intendo il tutto di GRTM.
L’Essere e l’essenza.
E torna quella parola: complicità.


Dopo ieri. Dopo ieri quella parola complicità è come le carezze e le attenzioni delicate di un’Anima verso l’altra Anima, tutte e due bisognose delle esplosioni dei colori accesi e poi delle tonalità calde, morbide degli abbracci che si danno rannicchiati nel letto e nell’immenso divano del Civico 5. Leggere questa mattina la corrispondenza è stato così. Un delicato abbraccio dopo l’irruenza del desiderio di te.
Si, questa mattina è quel che ho scritto qui sotto. Già incline alle tinte pastello. Ora queste tinte pastello sono con me, gli occhi lasciano scendere qualche lacrima. Si. Sono umidi. Il desiderio, ora, di far l’Amore è più forte della passione di ieri. Sì, ora quello vorrei. E passare una giornata intera nell’azzurro del cielo che vorresti te GRTM, che siano onde del mare o fiori dei monti. Per essere complici tra le anime e con la bellezza della natura e della vita che ci abbraccia ogni giorno. jLu.


Sono un paio d’ore, ora son le 6, che guardo foto e penso. Sì. Altro che Tumblr.
La mail dei giochi e degli accessori.
E Già.
Ora sono in piedi, un istante fa mentre pensavo, maglietta bianca, Pant corto scuro. Lascio scorrere la mano sotto la maglietta. Mi piace il fisico. Sono – nonostante tutto – tonico. Addome piatto. Una bella cicatrice che dallo sterno gira intorno all’ombelico (punto davvero critico al solo pensiero, non mi sfioro neanche io) scende verso il pube. La mano scorre ancora più giù dove ho altre cicatrici. Prosegue verso Luca. Sì, è in ottima forma. Ha un risveglio che dovrebbe essere accompagnato. E smetto. Derogo. Un solo accenno, nulla di più. Ascoltare la voce, quella voce che mi fa andar fuori testa. Mi piacerebbe ascoltarla molto da vicino, un sussurro tra il collo ed il viso. Un sussurro che mi racconta di colori. Il respiro caldo dietro l’orecchio, una mano sul mio viso. Le mie mani che stringono un abbraccio, che premono la figura verso di me. E la voce che continua a dire. La tua mano sul viso che mi spinge verso il tuo viso mentre alle parole seguono baci e carezze con le labbra. La tua mano che inizia a scendere dal viso sul collo, poi sul petto. E continua a scendere, scendere, scendere. Scendere ancora. Seguita dalle labbra che ora sono sul mio petto. Muoio.


😂La Cappella Sistina.
Opera voluta da Sisto V. Guarda caso, eh.
Non c’è alcun riferimento genitale. Non è un riferimento a Luca dei piani bassi. Non mi pare adeguato per Luca dei piani bassi, mica per la Cappella Sistina.
Il riferimento sta all’opera “icona” della Cappella Sistina.
Che io sia fuori standard è arcinoto per chi legge, così ecco l’accostamento.
Accostamento che “parte” da uno scatto.
Ecco l’indice che si protende per congiungersi all’altro indice che indica il lampone, pronto per esser mangiato. “Ecco prendi questo frutto del bosco, per ora…”. Gnam.
E mi son mangiato la Cappella Sistina. Mi son mangiato la Creazione, l’opera di ispirazione del tocco. Similitudine che non si esaurisce con i due indici ma sta dentro l’opera stessa. Dio che dona la vita ad Adamo. Mica accostamento superficiale. Ecco questo sussurrerei alla dea nel momento in cui le mie labbra si avvicinano al collo per raccontarle, per dire quel che accade e quel accadrà. Avevo scritto che sto fuori delle righe?
Poi la #2.
Te la immagini la Mente che con entrambe le dita prende i lamponi con terribile attenzione altrimenti perdono il loro rosso turgore prima di esser divorati e nello stesso istante del delicato tocco la Mente che passando per il “Centro del Mondo” sfiorandolo solo senza il peso dell’intero pianeta Saturno che animalescamente si appoggia noncurante delle piacevolezze altrui, be’ la immagini con le sole labbra a sfioro che scende verso la Dea Venere? Fermandosi in equilibrio tra le dita e le labbra sui centri del piacere. Vabbe’, mo è fin troppo chiaro.
#3. Vado dritto al punto. Achille. Non lui ma la parte anatomica che da lui trae origine per il nome. Ecco quello è il mio punto debole. Sempre assolutamente RAW ma di là partirei con una simultanea azione di movimento oratorio e manuale per risalire verso il canyon.
#3. Serrate a ferro per stringere la Mente, in una morsa senza scampo. Ed come contraltare alla brutale ferrea presa la delicatezza del tocco sulla testa con le mani, le dita con lo stesso colore.
Sentire, finalmente, un tocco delicato sul mio corpo. Sentire una esplorazione che trae il suo godimento dal pensiero che la Mente in quell’istante ha i brividi. Piangerebbe la Mente, troppo atteso, troppo desiderato. Troppo rinunciato, troppo disatteso. Mai accaduto. Sì, sarebbe un pianto liberatorio, infantile. Forse, sicuro un pianto di felicità.
Vado in confusione di desiderio. Ne ho tanti, tante immagini di cose che vorrei solo con te. Altro che i film. Leggere… tante cose farei con Lu, con Luca. Non realizzo, è troppo grande la dimensione delle cose che vorrei. Non basta la mia mente, non riesco a contenerle tutte. Di certo non perderei altro tempo.
#1, quel dito, la forma della mano. La collina. Alla sinistra c’è la Mente che guarda quel movimento ora circolare, ora di pressione, ora di serraggio intorno al lampone turgido. La Mente guarda il viso. Guarda il lampone. Si accorge che il turgore è allo spasimo. Si avvicina. Scrissi una volta. Un bacio in punta di labbra. Ecco questo. Sfiorare appena, la mano e lentissimo il lampone, la punta estrema del lampone. Il tocco quanto serve per aggiungere trasgressione. L’altra mano aperta sull’ombelico. Leggera pressione per far capire che un istante dopo senza staccar vista e labbra un altro fronte di piacere si deve aprire.
E le gambe si serreranno intorno al polso della Mente perché il piacere del possesso fisico lasci il posto al possesso vero, quello della assoluta devozione delle Mente e dell’esclusivo “uso” di Luca, di Lu. Mi piacerebbe baciare il polso. Lo vedo esile, come la caviglia, notata si dai secoli.
Sì, l’ombelico è perfetto.
Il fiato sul collo.
Lo ha Paperino Paolino ed i suoi creditori.
Lo ha Paperon de’ Paperoni perseguitato dalla Banda Bassotti.
Il fiato sul collo è quello che porto a te.
Il fiato sul collo è quello che voglio, spasmodicamente, sentire io.
Terribile eccitazione,

Un’altra doccia…
Leggevo le mail di oggi, quelle ricevute e qualche risposta per controllare se avessi commesso qualche strafalcione offensivo della grammatica italiana. Questo poco dopo l’orario canonico 😂oggi col nuovo papa ci sta benissimo. Rileggevo. La mail più figa di tutte? Quella arrivata in quei momenti, quella del “anche” + emoji. Quella risposta alla provocazione. “che stai a controllÀ il tempo di scatto alla risposta?”.
Troppo figa, troppo fighissima. Super. GRTM. Super.

La testa ancora mi gira. Non riesco a realizzare. Ora con le foto. Mamma mia. Sto cercando di capire cosa scrivere, non è facile. Scrivendo dello smalto da applicare mentre te la ridi sdraiata sulla portaerei è quel che di meglio io possa fare. Mi concentra e mi induce ad altri pensieri. Scrivere è come prendere luce, inonda Luca del significato del suo nome. C’è una sola parola che rimbomba nella testa e della quale sono contento: rispetto. Si affianca con leggerezza ma incrollabile fermezza al nome. Il tuo GRTM.
Un tumulto di emozioni, dalle più pure a quelle più intense. Sì quel che è passato oggi in posta è qualcosa che non immaginavo mai potesse esser vissuto in modo così intenso e meraviglioso.
La scena finale del bagno. Ecco, quello è il riassunto di un desiderio di vita. Uno sguardo, una complicità naturale, spontanea. Un cenno, una intesa. Due minuti, non di più. Una vita in quei due minuti. Il senso profondo di una vita. Come qualcuno ha scritto, senza pregiudizi, senza giudizi, in “assoluta libertà, fare, pensare e dire, sapendo che c’è approvazione, nessun giudizio”. Anche se virgolettato l’ho stravolto nella sequenza. La sostanza non cambia. Luca e Lu sono così. Credo che lei GRTM ne sappia. Conosce bene tutti e due i signorini. Ne conosca soprattutto l’autenticità. Tra le particolarità caratteriali di quelli di Luglio il web sottolinea gentilezza e purezza… del web non mi fiderei ma lei GRTM ha visto dal vero chi siano, chi sono, quei due.


Per certe affermazioni
non servono risposte,
quella alla mail prima del
“ho fame”.
Chi sia Luca,
chi sia “Lu”
lo sai bene GRTM.
Non c’è, inoltre,
né la parola scusa e neanche il verbo rubare.
Non stanno nei miei vocaboli.
E NON SERVONO.

j.Lu❤️

Se c’era scritto “SEGUE” vuol dire che è dopo, più in giù. 😂 Dopo “SEGUE”, quello in rosso.


Dira“. Mi dispiace. Non vorrei scrivere cose superficiali. Però non posso evitare due pensieri. Il carico di impegni, il primo. Il secondo, scemo, che potrebbe essere un sollievo esser da quelle parti per la rappresentazione teatrale della applicazione dello smalto. Dopo adeguato massaggio rilassante. So farli.
Ti bacio.
JLu

be’, sì… una cosa del tipo:

“A Elì e sta un po’ ferma co’ sti scrocchiazzeppi
che sennò ‘O smalto fa eGrinze.”

Il battibecco inizia con la scelta del colore. A me il rosso piace ma c’è una tonalità di marca francese che mi piace molto di più. Te sei abbronzata quindi la spunto io, vince la tonalità parigina. Marca e tinta non le scrivo sennò mi apostrofi che sono un five star, ed io mi stranisco… e non stendo bene lo smalto.

Flashback. L’unica foto che ho è quella che mi mandasti con i Calzini Spaiati.
Si può immaginare qualcosa ma non sono un detective, quindi posso solo immaginare.
Una cosa è sicura: con le tinte sono sempre stato una sega.
Sapevo disegnare bene al liceo, per acquerelli&Co, al contrario, una mezza sega.

E dai ma che ce stai ancora a penZà, e pe’ na voRta, famme contento, no… dopo tutti quei sacchi di erba di sfalcio che me so’ caricato… e pure la recinzione… e su, dai. Costa di più la marca francese? E StiCa? Nun me fa’ a MarchiJana pure qua.
(dopo lo sfalcio marchiJano ti ho strappato alla Costa e sei al Civico 5)
Quindi in una profumeria di Roma Nord 😂

caffe’ vieni a me… a domani GRTM.

Il punto, dopo aver superato la diga dell’acquisto neanche fossi un salmone, sale nei miei pensieri.
“E? E.mo? E se sbaglio e non sono più capace di stendere lo smalto? E.mo? E se sbaglio e mi cade una goccia di Particuliere sul bianco del divano? Che figura miserevole colleziono?
Ora ci penso io. Tecnica dello scafandro”.

L’abbronzatura è eredità di qualche viaggio, tipo un salto alle Keeling. Mo’ si chiamano Cocos. Una fissa queste isole, stanno anche in uno dei racconti, quelli scritti parecchio tempo fa. Con una chiusura del racconto, inimmaginabile, sibillina.
L’abbronzatura stride con freddo di dicembre ed anche se al Civico 5 non si battono le brocche il clima invita ad un abbigliamento casalingo tipo copertina di Linus. E sotto la copertina, piace ad entrambi, RAW. Così entro nel salone e ti trovo bella ronfante e rannicchiata sulla portaerei.
Non demordo, senza pietà. Particuliere sia.
Nonostante l’esser scalzo mi hai sentito.
Mi guardi e sbotti a ridere.
E mo sta roba che è?”
Il fantasma di ZiaLi s’incazza se sbaglio.
Non li vedi Mirò e Chagall qua dietro, già stanno a prendere le misure. Figurati Ziali.
Lu, le misure di cosa?
dei vasi per i crisantemi

Questo “segue” in rosso, scritto ieri sera potrebbe, alla luce del giorno di oggi, esser visto come profetico. Cosa nella vita sia di identificazione con il rosso mi obbligherebbe a scrivere un elenco di banalità infinito. C’è un solo rosso che mi sta davvero sulle palle, tanto sulle palle. Il rosso della ferrari. Nome in minuscolo che denota la mia scarsa simpatia per Maranello e soprattutto la mia inferiorità intellettuale, la mia pochezza. Scendere così in basso? Sì, sì perché in definitiva: sti cazzi. Tanto vale il cazzeggio. Certo dopo il gp della settimana scorsa, inciso, fossi Hamilton, gli avrei sbattuto il volante in faccia. Ad un pilota sette volte campione del mondo non puoi chiedere di far passare l’altro della squadra, Leclerc. Ecco perché non mi piace la Ferrari.
Il rosso.
Ecco.
La piazza d’armi del salone del Civico 5 era la croce di Ziali.
Troppo grande.
Così aveva fatto “tirar su” due pareti intermedie. Due pareti in mezzo al salone come fossero due quinte, separate tra loro, utili per spezzare la vastità dell’ambiente. Erano due tramezzi, un metro e 20, un metro e 50 di larghezza che scendevano giù dal soffitto fino a terra. In mezzo tra le due non passavi, anche se separate da una decina di centimetri, per dar aria e non far frontiera. Passavi a destra e sinistra per andare da una all’altra dei due ambienti del salone. Perché so tutte queste cose? Semplice. Liceo artistico, facoltà di architettura, nipote prediletto. Forse mi considerava, forse, suo figlio. Non lo so, certo che quando rivedo la foto del mio battesimo con Ziali che mi tiene in braccio, invece di mia madre. Vabbe’ “Madrina”. Guarda un po’ te il caso. Madrina.

Andavo al Civico 5 perché Ziali parlava con me per aver idea e confronto su come fare per certe soluzioni di arredamento di casa. Se ne parlava per ore, studiando ogni possibile soluzione. Qualche volta mandava a comprare pannelli immensi di polistirolo per simulare la soluzione, come nel caso delle due pareti in mezzo al salone.

Le restanti pareti del salone avevano “croste” appese, appese con RELIGIOSA attenzione per non far danni col chiodo. Avessi sbagliato non ci sarebbero state bacchettate. Sarebbe bastato il silenzio ed il suo sguardo per farmi sentire una nullità. Una nullità utile per la crescita del pupo e la sua educazione al bello ed alla correttezza.

Le due mezzanine avevano così la funzione di ospitare due o quattro quadri. Secondo il suo desiderio.

Già decidere chi privilegiare dalla parte del panorama o da quella dietro era un casino. Entrando nel salone dopo l’ingresso, dopo il disimpegno (enorme) con Osiris (la magnifica scala in legno a forma di arpa) la prima cosa che si vedeva oltre ad un altro panorama erano proprio ‘ste due cazzo di finte pareti. Quindi pareti nobili. Pareti che non potevano ospitare vere croste ma veri quadri.

Non mancava la scelta, era una storia di colori e forme.

La debolezza di Zialinda era la pittura.

Aveva lei le sue croste.

Tra le tante che dipingeva in 5885, un altro appartamento… fronte la clinica dove nacqui ed i campi sterminati che manco pareva d’esser a roma, c’era una “Ragazza seduta”. Ziali aveva uno stile bellissimo, forse paragonabile a Mirò o Mondrian a seconda del suo mood del periodo.

Questa tela era sempre fronte panorama ATTACCATA ad una delle due pareti farlocche in mezzo al salone. Quindi dietro il divano portaerei bianco immacolato.

Ora credo ti sia chiaro GRTM il filo rosso che lega questa lunga descrizione tra attico di Ziali e lo smalto Particuliere di Chanel.

Insieme a Mirò su quella parete c’è la “Ragazza seduta” che guarda il SUO Lu.

Non può sbagliare il pestifero Nipotino nel stendere lo smalto.

Non può.

Sorvegliato a vista.

TZè.

Lu.

Sì. Sì GRTM.
A ZIali saresti piaciuta.
Saresti stata una persona che lei avrebbe rispettato molto perché avrebbe visto TE, in TE.
Quella Elisa che sai esiste MA NON esiste.
Quella che… non scrivo oltre, ci siamo capiti.
Sì, avrebbe riconosciuto una persona con tratti caratteriali simili, entrambe “General Soldato” come la chiamava qualcuno, mia madre, per il suo carattere ferreo ed indomito.
Quanto le stava sul cazzo a mia madre. Non la sopportava.
Le ho perdonato anche questa sua “antipatia” per Ziali.
Le saresti piaciuta, a Ziali, perché avrebbe visto in te l’ESSERE e non l’apparire.
Anche se sei NA’CIFRA vanitosa 😂
Ma mai quanto me 😘💎
Avrebbe visto in te la capacità di vedere ed apprezzare il bello.
Avrebbe visto i principi della tua vita.
Ora non riesco ad andare oltre con lo scritto, i pensieri oggi mi travolgono e le lacrime scendono copiose che manco il Niagara Falls e le Mosi-oa-Tunya (Victoria Falls) insieme.
So’ delicato, che posso fare.

Quelle due pareti con i quadri son là a ridere anche loro per come Lu s’è combinato pe’ sta sessione di smalto.
APoi GRTM.

❤️


Volendo.
Volendo giocare. Ispirazione da Pensieri non che escono dal principio del RAW ma volendo disegnare l’immagine di una situazione al civico 5, le assicuro che sarei capace di metterle lo smalto.
In tutte e venti le posizioni secondo standard di manicure&.
Sarebbe divertente.
Soprattutto i batuffoli di ovatta al momento della applicazione prima della stesura del colore.
Soffre, lei GRTM, il solletico?
Spero di Sì.
Poi con l’acetone via tutto.
So io perché.
Perché mi piace il profumo dell’acetone. jLu.

è un luogo indefinito ed in un tempo non definibile.
Però siamo nello stesso luogo, nella stessa luce del giorno pieno che inonda il luogo incantato, bianco. Il colore che adoro perché ricorda purezza, intimità, un colore che può esser dipinto di mille altri colori, pennellate di viola, arancione, blu, indaco, fucsia, verde smeraldo, blu dei nostri mari.
C’è silenzio assoluto.
Non serve parlare, gli occhi han detto tutto quello che c’era da dire.
Silenzio, complicità, intimità.
Tu sai quello che vuoi, io so quello che tu vuoi e quello che voglio io.
Nuda, RAW.
Ora sei nuda.
Immobile al centro del luogo.
Senza veli, senza bende, senza smalti, senza nulla, nuda, la tua essenza riempie il luogo.
Sono fermo in disparte.
Ti ammiro.
Mi piaci.
La mente sente fortissimo il desiderio di appartenenza.
Di complicità.
Di possesso.
Fermo, immobile.
Non sono nudo.
Sono come mi piace.
Come sono ora e come ero prima quando… eh, quando. Forse quando facevo le immersioni profonde nel blu dello Jonio, sulle navi affondate. Ecco, sì. Quel periodo prima del ’77.
Quando ero in sella alle moto?
Sì, mi piacevo.
Oggi mi piaccio di più.
Mi muovo nel luogo per cambiare il punto di visione, di ammirazione di te GRTM.
Mi segui con lo sguardo, volti il capo, poi ruoti per seguire i miei occhi.
Per far si che io veda il tuo seno.
E’ il seno che mi piace.
Sì. Quante volte ho pensato alla sfacciata scollatura che un seno così può mostrare senza pudore. Elegante. Una V profonda. Ho desiderato sempre una creatura così. Vicina, mia.
Sfrontata, sfacciata. Super.
Ora quella immagine è quello che voglio, RAW.
Spogliata di tutto.
Mia.
Senti che Luca sta avendo il sopravvento su Lu, ora.
Impalpabile sensazione, la percepisci.
Un filo di voce.
“Lu…”
E’ un invito, più del suono, il tono della nota che la tua bocca ha detto.
E’ un invito?
No, è un ordine.
“Lu…”
Non devi dire altro.
La sensualità ha preso il posto della concessa adorazione.
La lussuria sta avendo il sopravvento in te.
Ora sei sotto di me.
Mi lasci fare ma è quello che hai comandato a Luca di fare.
Non servono le parole.
Luca sa cosa vuoi.
Ora è Luca che prende il sopravvento su di te.
E’ Luca che per la prima volta dopo un tempo infinito avvicina la sua mano al capezzolo.
E’ una mano aperta quasi a voler prendere tutto il seno per sentire la morbidezza della collina.
No.
Luca vuole giocare.
Si ferma, la mano si ferma.
Un lampo accende gli occhi della Tigre.

Vuole quel contatto fisico, è sorpresa.
Forse vorrebbe dire, forse vorrebbe impartire di nuovo l’ordine.
“Toccami, ti prego”.
No, il sorriso le allarga il viso, con un filo di perfida femminilità nel lampo degli occhi
Sa bene la Tigre dove Luca vuole arrivare.
Luca è di una perfidia infinita in questo gioco perché sa che la Tigre così lo vuole.
La lentezza con cui Luca stende l’indice è sfiancante
“Mi vuoi far morire, Luca?”
“Sì, di piacere. Di piacere interminabile. Per te, per me”.
Tuo. jLu.❤️

credo di aver impiegato dieci minuti per scriverlo. Forse 15′? E’ scritto di getto sul pensiero che ha disegnato questa scena.💎🥷🏿


“i miei seni bianchi”. Eccitazione. Trasgressione. Desiderio. Voglia di guardarli, voglia di sfiorarli. Voglia di essere immobile davanti a quelle colline perfette. Sì, desiderio così forte che non so quanto aspetterei prima di saltargli addosso a quei seni. Perché nella miscela di adorazione e delicatezza ogni tanto si intromette la forza di cui è capace Luca. Ed allora sarebbe quel che le due colline vogliono ancora di più. Farei sentire loro le labbra che si serrano, che iniziano a mangiare il mirtillo, RAW. Nudo, crudo, dritto e teso verso il piacere atteso. La lingua deve lasciar spazio a piccoli morsi prima gentili poi più decisi. E la mano, le mani libere di accarezzare l’altro mirtillo. Di stringerlo tra i polpastrelli senza toccare alcuna altra parte del seno. Ops, della collina. Ed i morsi, quei morsi con attenzione e perfido equilibrio tra il piacere che è prossimo allo sconfinamento della prima delicatissima soglia del dolore. Bendata. Sì, bendata affinché la concentrazione al piacere sia massima. Voglio sia percepita ogni sfumatura capace di dar piacere. Un piacere tra il celebrale ed il fisico con quella prossimità al dolore che fa aprire le narici in lunghe profonde inspirazioni in attesa della pausa della delicatezza. Per poi riprendere. Non so quanto voglio duri una scena del genere, credo non basterebbe una notte intera. No, penso di no. Voglio duri tantissimo tempo, tutto quel che tempo che voglio io e che le colline vogliono. E poi, ormai prossimi allo sfinimento, dopo due giorni… ecco, allora la liberazione finale, il pulsare violento che precede l’eruzione, lava rovente. Magma infiammato dal desiderio. Sì, uno spettacolo da guardare senza il viola che cela la vista. E gli occhi sulla cima in attesa della eruzione. E le labbra appena dietro le colline… quelle labbra… da baciare, subito. Subito per assaporare il magma insieme al piacere delle labbra infuocate. Azz.
MIRTILLI, LAMPONI… NUN CE STO PIÙ A CAPI’ GNENTE. SOLO VOGLIA DI TE, DI FARLO. DI GIRARE QUESTA SCENA. E MICA UNA VOLTA SOLA, I CIAK VANNO RIPETUTI PER SCEGLIERE LA INTERPRETAZIONE MIGLIORE.
Il possesso non è possedere una persona è la capacità di aver vicino una persona e godere della sua presenza ma che sia una presenza di Anima non di corpo. Non esiste niente di più vicino di due anime e due menti che hanno sintonie e si parlano senza pudori.

…i miei seni bianchi
Sì, certo.
Con tantalica lentezza
perchè la tortura del piacere
si protragga
per tutto il tempo
che vorrai.

C’è una sola visione che riesce ora a far impazzire Luca e Lu.
È l’immagine dei lamponi per i quali farei follia, ora.
Subito.
È un pensiero che da qualche ora si è insinuato prepotente tra tutti gli altri pensieri.
La forma, la dimensione dei lamponi e della loro morbida collina che li sostiene.
Non voglio assimilare quella parte anatomica così bella a qualcosa.
Scemi quelli che la avvicinano allo champagne. Il bicchiere.
La “coppa”, che idioti, quale banalità.
In passato ho detto, scritto, della mia preferenza per altri “luoghi” per altre forme più definite, con diverse dimensioni.
Non è questo diverso pensiero oggi un modo per sollecitare quel che so essere un aspetto che ha rilevanza in chi legge.
Ora che scrivo, non posso sapere perché, mi è arrivata, sbattuta in faccia dalla memoria, l’immagine di una delle aule del MIO liceo artistico.
Quindi primi Anni ’70.
In pieno centro di roma.
Il disegno era con due professori, Castelli per l’ornato e Botta per la figura.
Due aule diverse.
In quella di “figura” c’erano i “gessi”, riproduzioni di importanti statue, busti e teste di opere dell’antichità. Una figura femminile mi piaceva molto.
Non la Venere di Botticelli, non ricordo quale dea fosse quella figura intera.
Ricordo benissimo il seno.
Era il tuo.
Ecco perché ora mi ritrovo a pensare ai lamponi.
APoi GRTM. APoi.
j.Lu

L’offerta.
Scrivere questo che tra un po’ o forse domani mattina al risveglio leggerai non è difficile ma neanche semplice.
Non temo la sua lettura, il testo e chi leggerà, temo Luca, Lu.
Che qualcuno sotto le coltri e forse ascoltando la pioggia conosca entrambe le figure, Luca e Lu, è cosa nota.
Mi sono esposto. Senza pudore, senza paura.
Ho scritto di me. Forse non tutto, sarebbe impossibile.
Perché l’esperienza è funzione degli anni e delle vicende vissute, tante, perché per raccontare di Luca e Lu ci vuole tempo. Devono, anche, essere superate le barriere delle proprie ed altrui paure. Quando si è feriti si ha timore delle ferite, di provocarle soprattutto. Sai che ne ho a partire da quella inflitta da zio Aurelio al Gemelli con la nota storia ecc ecc.

Per dire tanto servono gli occhi negli occhi.
Chi sa leggere gli occhi sa che è impossibile mentire agli occhi, avrebbe allora chi ascolta certezza di verità di quel che ascolta.
 Ho vissuto in questi anni, in questi mesi in modo speciale, una variazione di pensiero. Forse, anzi di sicuro, perché si è presentata ai miei occhi, ai miei pensieri, alla mia immaginazione, alla mia fantasia, qualcosa di diverso da sempre. Le è noto, a lei che forse legge, che Lu e Luca abbiano una speciale simpatia, se possiamo chiamarla così, per determinati oggetti dell’abbigliamento di una Donna. Mi sorprendevo in recenti tempi passati come mai non venissero fuori certi pensieri mentre scrivevo sì arditi testi ma verso i quali sentivo di essere in una posizione scomoda, che allora già sentivo in qualche modo forzata e poco consona al Luca e Lu che qualcuno stava facendo rinascere.
La mia è stata una ricerca fatta in passato ma che mai mi aveva appagato, mai. La capacità di vedere il bello di apprezzare la grazia di una donna nuda c’è sempre stata. Mancava quella parte più importante: l’Anima. Così il succedaneo espresso in accessori di abbigliamento non poteva funzionare. E non ha mai funzionato. Mai Luca e Lu sono stati davanti allo specchio entrambi soli con se stessi e guardandosi han pensato. “Sì, mi piace.”
Non è storia di maturità e di rincoglionimento senile. E’ considerazione che nasce dalla mia continua – spasmodica – lettura di me, del mio passato. E’ considerazione del fatto che mi rendo conto di come non ci sia storia proprio, non c’è competizione.
Questi giorni dei ricordi di Monti Parioli 5 hanno con enfasi inattesa posto in chiara luce la storia. Ti ho vista in quella casa, ti ho vista in tutti i posti che ricordo benissimo, Ziali aveva una cabina armadio di quelle da film, ecco anche lì in mezzo ai vestiti. Ma nuda. Solo e soltanto nuda ti ho vista in tutte quelle, tante, situazioni pensate. Dalla vetrata al divano, dalla scala “Osiris” allo studio di zio dove ti avrei sbattuta contro la libreria, anche quella minimal e superspeciale di sole mensole orizzontali ma lunghe sei/otto metri, senza alcun contatto con la terra, sospese, un carico di difficile immaginazione. Zia disse che forse erano 5mila libri, forse di più. Ecco le tue mani su quei libri, niente smalti, nulla di nulla. Io in ammirazione. Del corpo, dell’Anima, della lussuria. Della trasgressione insita nell’erotismo. Quello vero, quello che nasce nella mente. Quello che non ha relazione con la mercificazione del corpo che la “cultura” di oggi propina al consumatore coglione ed affamato di apparire.
In casa c’era anche una stele votiva romanica, grande come una persona. Una specie di acquasantiera o crocefisso con acquasantiera. Ecco anche lì.
Tu appoggiata alla stele con le mani congiungenti al vertice e poi in offerta.
E Luca, non Lu, che ti guarda famelico, affamato di te. Te immobile. Sei alla mia volontà.
L’erotismo passa attraverso una visione che si forma nel tempo che precede la concretezza del desiderio. Ciò non è possibile se non e’ il risultato di un pensiero costante nell’arco della giornata.
L’offerta. Sta in quello spudorato modo di lasciarsi andare alla propria voglia di appagamento del piacere che viaggia alla stessa velocità con la consapevolezza che il desiderio è di pari intensità per entrambi e che entrambi traggono piacere ed erotismo attraverso il piacere che sono capaci di offrire e ricevere. Se non è così non funziona. Sì, poi c’è la cultura del one-shot per il piacere fisico.
Anche in passato non mi sono “ritrovato”. Non posso erigermi a giudice e manco a censore. Non mi interessa. Trovo che l’appagamento anche fisico sia una dipendenza dello stato emotivo del pensiero.
Se non mi catturi l’Anima non esisti, manco per “quello”.
Così era, così è.
L’offerta. E’ un sottile piacere quello di ammirare il corpo in quella condizione.
Lo vedo ora. Forse ancora una volta tra i divani ed i cristalli verso il panorama.

Quella sacra stele, un regalo ricevuto da non so chi, era da qualche parte in quella zona.
Lo sto vivendo ora che scrivo.
Luca che ti guarda.
Immobile.
Sono immobile.
Cambio punto di vista.
La benda viola ha ceduto all’arancione.
Sono scalzo così non puoi sapere dove io sia, se vicino o distante.
Ad un tratto senti le mani che ti prendono da dietro, i fianchi, appena sopra i glutei.
Sai cosa sto facendo ora.
Sto guardando il canyon.
Non tocco i glutei. 
Continuo a guardarli.
Mi piacciono, molto.
Devo resistere alla tentazione di morderli ora, subito.
Troppo facile, troppo presto.
Tanto più è lenta la esplorazione tanto cresce il tuo ed il mio desiderio di scopare. 

Di fare l’Amore. 
La differenza, non sempre così netta, tra Luca e Lu.
Lu potrebbe essere capace dell’opposto di Lu, così come il contrario.
Luca verso Luca ed i suoi opposti a tratti convergenti a tratti distanti, opposti.
Le mani di Luca ti stringono forte, e senti le sue dita artigliare il corpo.
Senti i pollici convergere al centro e premere di più.
Una morsa.
Stringo forte e con le gambe ti obbligo ad allargare le tue mentre sei ancora appoggiata a quella stele. Era di travertino nun se po’ move, tranquilla, non ti faccio cadere, avrei scelto un altro posto per “fare”.
Ti obbligo a retrocedere verso di me così da assumere quella posizione ricca di eccitazione per me, leggermente protesa all’indietro. Le braccia distese, le mani appoggiate al colmo della stele.
 Ora hai le gambe aperte, mostrano ancora meglio le forme posteriori. Si intravede qualcosa di più oltre alle rotonde forme. 
Qualcosa che passa dal canyon al pube, la vista del vedo e non vedo tutto fa saltare l’adrenalina, aumenta lo spasmo della voglia, del ti voglio, del ti prendo e non è scontato sia kindly.

Mi soffermo in ammirazione.
Le mani sono ferme ma i pollici roteano sulla tua schiena.
Ti obbligo a scendere ancora con il busto così da far toccare ai capezzoli il freddo del marmo AnteCristo.
Al contatto inturgidiscono.
Allora senti il mio respiro più vicino a te.
E comincio con le labbra appena schiuse a sentire il sapore della tua pelle.
Eravamo, prima, al mare.
Ha il sapore del Mar Tirreno, del sale di Sabaudia.
Per una volta.
❤️

Sì, oggi pensando a quegli accessori, che non rinnego, immagino di vederli indossati in occasioni diverse. Ne trarrei forte appagamento, certo ma in quanto parte della bellezza femminile della capacità di saper Essere speciale anche nella scelta di abiti ed accessori consoni alle situazioni. Non direi di no ad un raso arancione alla caviglia con un YSL nero a fascia semplice, ovvio. Che banalità. Anzi. Arancione, nero, divano bianco. Perfetto. Vedo anche la posizione.
 Sdraiata lungo il divano, appoggiata ad uno di quegli immensi e morbidi braccioli. 

“braccioli”, erano portaerei.
Sorseggiando un tè mentre Luca sta lì, in piedi, intontito e beato della vista del tuo sorriso, non soltanto degli accessori. 
Te che mi guardi e ridi: “quanto sei scemo Lu”.

Scena invernale, fuori dei cristalli nevica.

In casa fa caldo.

Indossi “nuda” ma un plaid scozzese morbidissimo ti avvolge mentre le mani stringono la chawan. 

Hai il capo all’indietro e ridi, quanto ridi GRTM.

Lo sguardo cambia.

Diventa quello della Tigre.
Quello che a chiare lettere è stato dichiarato qualche giorno fa in una corrispondenza.
Esprime desiderio, possesso. 

Ferocia di possesso.

Voglia carnale di possesso, di avere Luca.
Perché è Luca che comanda a Lu.
Lo sai, bene.
Di inarcare il corpo e respirare a fondo per avere tutto il piacere.
Sì proprio come in quella frazione di secondo dentro la Subaru.
Molto più a lungo, fino a che❤️

Mi concedo, ti voglio ma come dire, se sgarri ti uccido.
Questo senso di “appartenenza a” mi manca.
Non so neanche cosa sia.
Mai sentito.

E con gli occhi fiammeggianti ridi, azz quanto ridi GRTM.
E gli YSL?
Sul divano, ovvio.
Ai piedi, ovvio.
A terra?
È altra roba.
Perché no.
Non ora.
Smalti?
NO.

C’è bisogno che io lo firmi?


“Quel cancello”. Per andare da Ziali non avevo scelta. Mezzi pubblici, ST. Suole e Tacchi. Qualche volta, rara, mi portava l’autista, Francesco – un sola come il defunto – se di strada al ritorno. La parte più faticosa era la salita di via Jacovacci. Viale Buozzi, allungava. Arrivavo trafelato. Quando citofonavo ed il cancello poi si chiudeva alle mie spalle… le querce, serenità. Affetti. A casa, una altrettanto bella via e palazzo, tutto c’era meno la serenità. Scappavo e non solo per i soldini che zia elargiva. Mai con eccesso. Dipendeva dal numero di chiodi che usavo per mettere alle pareti i quadri.
Quelle due finte pareti, fatte e rifatti decine di volte perché dovevano tener su qualche crosta importante erano il mio banco di prova. Non potevo sbagliare con il chiodo. Di merenda al massimo ci scappava una spremuta d’arancia o un te. In ghingheri, sceso dai piani alti (!) da una delle ragazze. Mai viste, le ragazze, con “certi” pensieri. Ma quei divani sì. Erano già oggetto di tentazioni. Per quanto di ampie e di comprensione vedute in favore del nipote prediletto, non credo mi avrebbe lasciato casa libera per farmi gli affari miei. Zio Luigi credo avrebbe tollerato. Ma lei, Ziali, era un militare inflessibile. Tosta che forse te puoi esser rivale. Non so. Era tosta davvero, ed io – ricordo benissimo – temevo il suo sguardo. Mio padre? Scansate proprio. Ziali quando era in disaccordo (!) te ne accorgevi eccome. Tagliente ed impassibile. La parata di altri nipoti, venti circa, la vedeva come una dea, inavvicinabile per potere, soprattutto per carisma. E, ovvio, sapevano delle predilezione di zia per Luca. E mi odiavano. Velenosi. Sticazzi. Quante volte mi incazzavo con loro, davanti una faccia e poi subito a parlar male. Per quel motivo mi rifiutai di essere in chiesa al funerale di zia. Stavo fuori sulle scale della chiesa. Non sarei, e non sono, mai entrato. Mischiarmi con quei farisei? Ma per favore. Scrivo, perché scrivo di questo a te GRTM? Ancora una volta per dirti dei miei ricordi, di come la vita mi abbia forgiato. Di come io abbia imparato tante cose? Sai dove voglio arrivare e siccome un pochino forse credo di sapere non scrivo oltre, altrimenti ti “stranisci”. Ti stringo, ti stringo come vuoi te GRTM. j.Lu. ❤️

Bene. di nuovo in linea ma con la nuova versione di worpress ho perso una funzione “confortevole”.
Non vedo più se “La Cinta” è una delle pagine che vengono lette.
Buio totale.

Dormivo.
Quei sonni profondi come accade quando sei al mare all’inizio dell’Estate
ed il fisico si lascia andare al riposo dopo i lunghi bagni.
Quel sonno profondo come se fosse notte.
Al risveglio leggo.
Leggo della pausa pranzo.
Ti farei dormire io, ti ho scritto.
Sì, il divano bianco.
Uno era in quel salone davanti al panorama.
L’immagine s’è formata subito nella mente, un lampo viola questa volta.
Tu in piedi dietro il divano.
Gli occhi sono chiusi con una fascia di viola.
Senti le mani che serrano i fianchi.
Salgono alle spalle, accarezzando con i pollici, entrambi, la colonna vertebrale.
Premono con forza mentre con un lento movimento ti spingo in avanti facendoti
appoggiare allo schienale del divano.
Le gambe sono ancora socchiuse, voglio vedere le tue forme.
Avrò tempo per…
BRUCIARE.
BRUCIARE, GRTM.
j.”Lu” ❤️

mmm, dentro quella casa doveva esserci un’aurea di “santità” che levati, altrimenti non si spiega come mai a distanza di tutti questi anni è presente con tanta prepotenza nei miei pensieri. È vero che il nipote prediletto già allora non era uno stinco di santo (siamo negli anni tra il 1967 ed il 1977) e quindi certi pensieri oggi attuali. Lei però, Ziali, non mi lasciava mai casa libera. 😂 Così devo avere arretrati da smaltire. Solo che non si può. L’attuale proprietario, so benissimo chi è, non è un tipetto al quale puoi dire: “senti tizio (F.C.) sono il nipotino della ecc ecc, esci un po’ che ho daFA’…”
Quel divano bianco, erano due diversi con angolazioni diverse rispetto ai cristalli, chiamava proprio delle dormite pomeridiane. Il salone, un po’ “grandino” aveva alle spalle dei divani due pareti, due quinte croce e delizia della proprietaria, poi c’era il resto… ci pattinavi se non fosse per il pavimento. Si sarebbe sciupato. Davanti ai due divani, formavano una “L” (ma va!) c’era un tavolino basso, tutto bianco, ovvio. Laccato di lacca vera. Era, il tavolino… di due metri per due. Un altro spunto ideale per la ginnastica che mi passa per la mente ora. La creatività pare sia un aspetto mio speciale. Insieme a quella casa, come è evidente la ricordo bene e sono affezionato, diventa una miscela esplosiva. Brucio. y.”Lu”. ❤️
Ebbene sì. Ogni angolo. Ogni divano, il letto? Utile, sì per dormire.
Be’ non solo. Qualche risveglio ci sta pure lì.

Gli schienali del divano. Bianco, tessuto bianco. Cotone immacolato se non ricordo male. Una seduta infinita, “accogliente”. Cuscini morbidi per sprofondare nell’abisso del piacere. Sì, un divano ideale anche perché erano con tre sedute molto molto generose. Saranno stati oltre tre metri, altrimenti si sarebbero “perduti” nel “salone”. Una piazza d’armi, non un salone. Eppure lei, Ziali, lo sentiva troppo poco minimal.
Gli schienali, uno schienale fatto proprio per lasciarsi guidare dalle mie mani ed appoggiarsi in avanti, per offrirsi prima raccolta e poi in modo lussurioso, spudorato, sfacciato alle fiammate arancioni, viola, azzurre… con gli occhi chiusi dal viola della fascia sul viso. Ora GRTM non scrivo D+. y.”Lu”.

🙄

j.”Lu” ❤️
… di tutti i colori che vuoi
dal candore del bianco
all’accecante arancione,
come il Sole
che te vedi prima di me…
y.”Lu”❤️

, lo so. Sono “…un simpatico mascalzone LMPR…”
Qui ci vuole l’anima del detective e l’intuito della strega 😂

È molto chiara la forza dei ricordi di quegli ambienti così grandi, così belli e ancora oggi pieni di forti emozioni. Ho vissuto molto lì. Sotto l’ala protettrice di Ziali. L’unica che mi difese in momenti difficili quando avevo il mondo contro di me.
I pensieri di oggi che ho voluto vivere in quella casa penso proprio che arrivando a lei la renderebbero felice di sapere che il suo Luca li ha vissuti nella mente pensando a lei a quella casa. Non è per niente disdicevole, anzi. Lì sono stato istruito al bello, ad amare. Amare è anche colorare di arancione e viola la propria vita, la propria Anima. Sono tavolozze con una ricchezza di colori limitata solo dalla fantasia.
Sì, in quella casa oggi ho pensato soprattutto ad una situazione.
L’offerta.
La trasgressiva offerta al piacere incondizionato.
Ho visto ogni punto, divano o scala, ed ho immaginato l’offerta.
Un’offerta spudorata, senza remore, senza retro pensieri.
Un’offerta della propria intimità finalmente sfacciata, pura ricerca del piacere del corpo e della mente.
Un’offerta senza orpelli di accessori.
Un corpo nudo da vedere e sfiorare e poi farlo proprio.
Un corpo nudo che voglio sentire attraverso gli odori, i profumi, la consistenza della pelle.
Guardando il viso che si lascia andare senza timore.
Guardando il viso che mostra gli aspetti del piacere intenso nel momento delle mie labbra su di te.
Labbra ovunque GRTM, senza tregua.
Senza fine.
Labbra socchiuse con perfidia ogni tanto perché il piacere possa crescere di intensità.
Labbra per sentire il tuo sapore che si mostra senza pudore.
L’offerta sfacciata della propria intimità.
Le tue mani nei miei capelli che serrano a te il capo…
Brucio, brucio ancora.
j.Lu.❤️


Dalle parti di Pescasseroli

buona domenica GRTM.
Sì sono andato di colazione. Non soddisfatto.
y.Lu❤️
Arancione.
Immagino senza difficoltà la differenza cromatica con un dettaglio al quale IO presto immediata attenzione, molto di più di altro. Che guardai subito in una rappresentazione bidimensionale ancora nei miei file. Non guardai altro, appena sotto il perfettino risvoltino. La struttura di quel dettaglio e di un altro simile sono i tratti che mi colpiscono. Di più d’ogni frutto di bosco. C’è qualche lettera in comune tra dettagli ed Anima. Anche la fonetica direi. Sono un esteta anche per i suoni.
È per quello che esco presto la mattina per il caffè e la colazione. Nei bar c’è il silenzio che mi piace e prendo il caffè senza frastuono, immaginando d’esser altrove.
Volevo un caffè che potesse portarmi la arancione creatività, i romani all’alba sono insopportabili.
Non esco più, mi sono stufato del chiasso cafone.
Voglio concentrarmi, ho “altro” a cui pensare, in cui cullare l’Anima tra le sfumature accese e pastello dell’arancione. Il silenzio mi porta sempre dove il Sole offre il suo buongiorno a chi è capace di apprezzarlo.
*****!
Quel dettaglio lo guarderei a lungo anche sotto gli occhi vigili. Osserverei un lungo silenzio con il raso arancione tra le dita. Sarei capace di star lì, in piedi per un tempo che neanche riesco ad immaginare. Ho desiderio di portare in fondo al mio abisso di pensieri l’immagine di quel dettaglio. Forse ad un tratto mi avvicinerei a quel dettaglio per sfiorarlo. Forse potrei iniziare ad avvolgere il raso arancione. E qui mi devo fermare perché sto bruciando come Roma a ferro e fuoco per volere dell’imperatore.
Temo di dover fare una doccia bollente.

Quel dettaglio deve rispondere ad un preciso canone di bellezza. Quando disegnavo IN Santa Maria del Popolo guardavo i capitelli delle colonne. Bellissimi ma. Quei capitelli di Santa Maria del Popolo son belli ma tra gli stili ho sempre preferito il Romanico. Sarà per le assonanze? Le generose e ridondanti forme barocche non mi interessano. L’abbondanza non fa parte di me, guardo l’essenziale e l’essenza. In Largo Monti Parioli 5 quelle immense e non immaginabili superfici e spazi bianchi con qualche tono di colore qui e là erano il minimalismo al quale ancora oggi penso. Come poi lei facesse a dire, sorridendo, che una casa deve essere ordinatamente in disordine per esser vissuta e non immobile come un museo…
be’ sta nella creatività di ZiaLi.
Forse mi piacerebbe pensare all’Arancione ambientato in quegli spazi immensi.
Lì sì che non sarebbero mancati gli spunti per una colazione diversa ogni mattina.
Solo pensare di, vabbe’ ora lo scrivo, pensare di far appoggiare ad una finestra che domina un orizzonte…
Si da quelle finestre si vede la lama di luce del Sole che taglia la storia sottostante,
appena fuori dei monti che ne impediscono la vista allo scoccar della effemeridi…
…e da dietro guardando quelle luci avvicinarmi al cristallo.
Nuda, braccia aperte sul vetro. Gambe in trasgressiva offerta.
j.”Lu”❤️


Buondì.
La sua seppur vasta immaginazione è lontana da quel che sto pensando or ora.
Basta. Censura. Devo uscire, vado di caffè altrimenti muoio, ORA. So’ le sei, l’ora dell’inizio dell’alba oggi e delle colazioni. Bastaaaaaa.
Però… Slurp…
ARANCIONE.


VALE, VALE.
ECCOME SE VALE!

E dell’arancione vogliamo scrivere?
Colore indicato per la spremuta d’arancia al mattino.
Sì, m’è uscito bene il breve appunto per la foto scelta per qualche pensiero sull’arancione.
Completo, magari con il NON pubblicabile.
Nel senso che scrivo per me
quello che non si può leggere.

Tuo.Lu❤️

Nello scrivere altrove per il corredo della foto mi sono imbattuto nella ricerca di Sisto V.
Me cojons, nozioni interessanti.
A parte la questione della Cappella Sistina.
Che caratterino.


Bleu, verde e tonalità intermedie e, o, successive.
Sì, quelle dei frutti di bosco. 
Una bella colazione con frutti di bosco, così, appena colti, freschi, profumati,
dal sapore buonissimo.
Dolce, mieloso, zuccherino con tratti di asprezza,
di salato, perché il palato abbia il totale appagamento dei sensi. 
Profumi, odori, sapori da gustare
con maestria, attenzione e estenuante lentezza.
Mi piacciono i mirtilli.
Tanto.
Assaporarli uno alla volta.
Piano, senza fretta e assecondando il desiderio d’esser a tratti vorace
affinché sia chiaro ed evidente l’apprezzamento della colazione.
Le colazioni sono il buon inizio della giornata,
un rito che deve essere atteso con tanta delicata attenzione
così sia la premessa, e predisponga, agli spuntini dopo brevi sonni ristoratori.


Kismet.
Lürssen ha varato una delle megayacht più belle in navigazione.
Vorrei essere lì.
Per vivere.
Sì, è una cosa non immaginabile.
CentoVentiDue metri di nave.
Perché Lürssen?
Perché Kismet?
Eh, bella domanda.
Quella, la Kismet, non naviga.
Sfiora le acque.
Leggiadra.
Bellissima, sono un esteta.
Molto capace di apprezzare la bellezza, fuori e dentro.
Vedo quello che non tutti vedono.
La purezza delle linee, gli slanci del design.
I dettagli.
Sono capace di leggere di più di quel che leggo.
Sarà per questo che l’ho in mente.
Forse per colazioni di frutti di bosco e sorrisi e risate senza fine.
Già.
Con il bleu del mare… ed il Sole all’alba.

j.Lu❤️


La linea qui sopra è viola, il colore che uso per segnare come tag i file più “interessanti” sul computer.
Oggi sta qui perché sto ancora pensando al lento viaggiare.
Sono uscito a malavoglia dalla confort zone della cuccia GRTM.❤️
Una cialda di caffè, non ho voglia di andare per bar nonostante il tramezzino mortazza&pomodorino secco mi faccia venir l’acquolina. Non ho voglia di sentir casino, di vedere le folle affannate per uno scemo cornetto manco fosse uno di “Bruni”. Ho voglia di restar qui con i miei pensieri. Essere hikikomori mi piace, mi estranea da questo mondo sempre più estraneo. Non è un patimento, anzi una libertà.
La libertà di viaggiare con il pensiero e di immaginare non solo le cose per journey ma anche i pensieri dei viaggi. Quelli lenti, quelli che meritano – se scritti ma non lo faccio – il tag viola. Quei viaggi lì.
Ora siamo in fascia diurna e certi lenti viaggi non possono andar in giro, è fascia di comunicazione protetta. Posso solo scrivere che il pensiero della lentezza mi è proprio in ogni manifestazione. In modo tutto speciale. Dal lento sfiorare come l’aria impercettibilmente spostata dal passaggio di una farfalla quando si avvicina al fiore dalla bellezza senza confini di un’Anima extraterrestre.
y.Lu ❤️


Ho solo fortissimo il desiderio di essere nei luoghi che non esistono e respirare l’aria, il silenzio, la pace. Ed essere inondato dal calore di tanta energia che da quei luoghi nasce.
E che te devo fa: so’ così.

Sì, anche così.
Però.

Lentissimo l’avvicinarsi alle more ai mirtilli, mi piacciono i frutti di bosco da assaporare con voluttà, piano. Senza fretta per non perdere le sfumature del loro sapore e profumo. RAW. Senza panna. yLu. ❤️


2 / Fino ad ora, come sempre, il livello di Pensiero per la Costa Est, quella dell’alba magnifica, è stato molto intenso. Ho tratto ispirazione, anche con semplicità copiato, alcuni pensieri per cercare di raccontare cosa significhi, per me, fare un clic. Sei una fonte inesauribile di ispirazione ed energia.
Ah… una TUA frase è ripresa pari pari… sei ovunque.
“L’aria, il silenzio, la pace.”

1 / Due livelli di Pensiero, stesso intero interno. Pari, non ‘è differenza. Uno tira l’altro e viceversa. Ora il character encounter. Arriva dopo il pensiero del Sole che sorge. Inesauribile fonte di ispirazione.
Tuo Lu. ❤️
Sfacciatamente, spudoratamente firmato così il pensiero


TUO Lu.❤️

Sì, TUO. Sì GRTM così è e così mi sento di essere. TUO GRTM.
Una sensazione, un desiderio forte.
Forte come il mio carattere.
Qui voglio sia scritto.
Tuo, GRTM.
Tuo Lu.
🥷🏿


Sarà il JourneyWithLu❤️ #3

Sì. E così son tre.
Bolognola, Madonna delle Cataste e Punto Panoramico.
Quest’ultimo – per la verità – lo avevo notato già ai tempi della “Spolverina” la Dacia 620 Nanometri, quella arancione.
Era sepolto tra le migliaia di parole scritte nei miei infiniti appunti.
Grazie GRTM ❤️

P.Eva se mi manchi GRTM.❤️ Be’, se tu guardi le foto io guardo il telefono per vedere se arriva un pensiero


indelible and indefinable place that you know better than me


“Regaleranno bellissime emozioni” ❤️ “Magia”
Così dice Verona
Il merito è tuo GRTM ❤️
Sei stata citata GRTM

Tutto quello che passa in questa pagina è scritto perché vorrei immaginare la lettrice, sì te GRTM, sapere che il lavoro di questi tempi, molto, per pensieri ed emozioni, trae forza, determinazione, perseveranza perché è legato al pensiero per te.
Costante, intenso.
Giorno dopo giorno.
C’è solo Lu che pensa alla Costa Est.
Senza nulla togliere all’affaccendarsi, anzi traendo da quei pensieri ed emozioni forza e potenza.

Resti così. Senza pensieri. Sguardo nel vuoto con le immagini del mare ed i suoni di sottofondo.
La voce, i suoi toni. Il respiro. Resti così immobile. Fermi il tempo e le emozioni ti frantumano. E le lacrime scendono roventi come il Sole dell’estate. ❤️
I miei pensieri, le mie emozioni. Li conosci, le sai.
Non serve scrivere, le immagini anche.
Sai anche che Lu ha facoltà di vedere nell’Anima, non voglio scrivere di più.
Sai tutto di Lu.
Lu.

La comunicazione “passa” anche attraverso il mezzo.
Non è stato un elemento trascurato, oggi.
E lo sai, anche questo.
Che Lu ha capito, bene.

La mancanza è forte. oggi.


Te dormivi, forse.
Le cinque del mattino di cinque anni fa,
mese di Luglio.
Dalle parti di Campo Imperatore.
Ste robe qua escono così anche a distanza di anni.

29Aprile11:50 / CI SONO ISTANTI IN CUI FULMINEO SI GENERA UN PENSIERO, UN SOGNO. ED È ALLORA CHE VEDO IL MARE, I MONTI, LA CAMPAGNA. L’AZZURRO DEL CIELO E LE NUVOLE BIANCHE. QUELLE GROSSE, TONDE, PAFFUTE, BENEVOLE CHE PUNTEGGIANO I NOSTRI CIELI. È IN QUELL’ISTANTE CHE È FORTE L’EMOZIONE DELLA SILENZIOSA PRESENZA DI UN’ALTRA ANIMA MAI COSÌ VICINA COME IN QUELL’ISTANTE.
ISTANTE PER TRE VOLTE? SÌ.
SÌ. MI MANCHI.


QUELLA LUCE È ABBAGLIANTE,
NON UNA PAROLA IN PIÙ


Ogni volta che “vedo” le Strutture di quel Point Nemo, un luogo che esiste ma non esiste,
le emozioni stravolgono,
sovrastano senza eguali
nella mia vita,
ogni pensiero.


Otto anni. Il confessionale. Non ci posso pensare. Un’Anima candida per quale motivo deve già patire l’oscurantismo della curia. Perché già ad otto anni deve essere instillato loro, piccole creature, l’orribile senso della colpevolezza inducendole a confessarsi davanti ad un adulto. Per raccontare del perdono?
Non è bastante. Sempre il concetto di delitto – castigo – perdono e redenzione.
Non serve, è vivo in ogni Anima il senso del giusto e dell’errore.
Sappiamo distinguere tra Bene e Male.
Non serve un prete, una autorità religiosa, per marcare a vita una creatura inducendo in un’anima il senso del terrore della punizione se non sulla retta via.
Che poi qual è la retta via.
La loro?
Quella percorsa dentro le Mura Leonine?
Ma per favore.


❤️ / 😚 Sei troppo forte GRTM. 🤭
🙄

😘

TE
GRTM SEI
UN TATUAGGIO
NELL’ANIMA

Nella infinita tempesta della mia vita c’è un unico tatuaggio sulla mia Anima. Profondo come l’abisso dell’infinito spazio sconosciuto. Brilla più della luce di dio. #SoulTattoo. ❤️


Verbi che non dovrebbero essere nel vocabolario.

Il punto di ripresa è lo stesso.
Sopra e sotto.
La scena cambia ed offre due tonalità di colore tanto diverse con delicate sfumature che completano l’insieme della visione.
Guardare per vedere.
Anche interpretare.
Dal verde e azzurro con le trasparenze d’acqua di fine stagione alla pura linea dell’orizzonte netto e pulito nonostante qualche nuvola settembrina.

Ad alcune Persone è stata concessa la capacità di avere pensieri infiniti, senza confini.
Simultanei.
Così non c’è momento in cui il mio Pensiero
non sia libero di volare tra mari e cieli con una sola destinazione,

dove la sabbia rende più morbida l’alba.
Con lo spirito e la trasparenza di acque a me altrettanto care.


ACCECANTE.
COME
ALCUNE IMMAGINI
CONSERVATE

nell’
Anima, nella Mente e nel Cuore.


Nessuno può affermare quanto sia grande l’Universo e nessuno può affermare in questa terra se esso sia l’unico. Così nessuno potrà mai affermare quanto siano infiniti e grandi i Pensieri, sta solo nella CAPACITÀ di alcune Anime di immaginarli e comprenderli.

Sì.

LE MENTI
SIAN SEMPRE
LIBERE
TRA SOGNI
E DESIDERI


La diplomazia è l’arte del dire le cose con la sensibilità che si possiede per il rispetto delle Persone.

Quante volte con gli occhi al cielo ho visto lei.
Quante volte dietro di lei, di fianco a lei ho visto in cielo brillar le stelle.
In Estate ed in Inverno, in Primavera ed in Autunno.
Quante volte ho pensato quanto grande sia lo Spazio.
Quante volte ho desiderato conoscerne ogni segreto.
Solo per me, così per curiosità.
Altrettante volte ammirando la scena silenziosa il rumore dei pensieri è stato un maremoto di emozioni che mi ha portato consapevolezza e felicità di esser in quel momento il centro dell’universo.
Se l’automobile è stata il mezzo per raggiungere certi luoghi la fotografia è stata la scusa per vivere queste emozioni.
Per vivere e conoscere l’infinito vagare della mente guardando quel che volevo vedere.
Nikon e automobili?
Solo scuse e mezzi per vivere e far respirare “Lu”.


Come per i nomi propri non dimentico di usare la maiuscola per quelli dei giorni e delle stagioni.

Nei sogni vorrei che un appena percettibile refolo di vento tiepido di primavera
fosse il sospiro di sollievo

Non sorrida SA. Le “paperelle” sono una desueta definizione di marineria detta dagli antichi marinai per indicare proprio quelle increspature che si vedono in questo clic. SA. E se non ricordo male, nella scala dei venti (quelli che soffiano, non i numeri) si intende quella brezza sotto il vento di forza uno.
La scala Beaufort.

La pace assoluta è uno stato dell’Anima di immensa complessità. Un creativo pure selvatico non la troverà mai, forse per pochi istanti in qualche infinitesima finestra temporale. È un tormento all’origine di una visione di pensieri che possono far nascere emozioni confluenti in alcune immagini.
Neanche un blu profondo come questo potrà colmare la fame di vita di certi esseri selvatici all’inseguimento perenne della ricerca della perfezione nell’immagine.
Sono immagini di una mente affamata di purezza, di purezza di pensiero.
Non è per tutti avere identica visione.
Lo so.
Sono pochi eletti nascosti nel segreto dei pensieri e dei sogni.

PENSIERI DA UN’ANIMA IMMENSA,
ENERGIA CHE TI ENTRA NELL’ANIMA, NELLA MENTE E NEL CUORE.
UN ABBRACCIO DI DUE ANIME.

“Probabilmente chiudendo gli occhi e facendo un po’ attenzione potrai ascoltare il cinguettio degli uccelli e la voce dell’acqua che scorre. Il fruscio delle foglie e il vento che accarezza la pelle.
La pace assoluta.”
 

L’ABBRACCIO
DÀ CORPO
A QUEL CHE
LE ANIME SENTONO

BIANCO.
PUREZZA.
INNOCENZA.


Ho potuto imparare
due cose nella Vita.
La meraviglia del mondo
che ci circonda
da guardare e vedere con occhi speciali,
quelli che poche Persone possiedono.
E che esistono le “Cose” belle
CAPACI di illuminare
ogni giorno che la Vita
decide di farti vivere.
❤️


Il blu è il colore che mi piace anche di più dell’arancione. Un vezzo, l’arancione, per le sciocche finiture di alcuni indumenti.
Il BLEU è il colore che, ricordando il Mare ed Cielo, infonde sicurezza, serenità, fiducia, armonia, sensibilità e mistero. Spiritualità. Quelle foto del mare blu siano l’immagine che ti accompagna, GRTM, ai sonni tranquilli.

NULLA È PIÙ POTENTE
DELL’ABBRACCIO
DI DUE ANIME
DISTANTI 262 KM
MA INSIEME NEL PENSIERO,
NELLA MENTE
E NEL CUORE❤️


LA CINTA
LA CINTA

Photo @ Copy MrLukkor

 

Pensieri ed emozioni.
Sì, prima i pensieri.
Le emozioni
sono seconde
e nascono del pensiero.


Piove.

yes: ❤️

non è
per la maglietta di bancarella,
ovvio.

aggiornato oggi ❤️ 3 aprile 2025

Non posso credere, ogni giorno che passa mi rendo conto di quanto sia profonda e radicata nell’Anima, nella Mente e nel Cuore. Letterale: incredibile. Lavoro, lavoro ad un book per una attività che VOGLIO proporre per ritratti con l’anima ad un Amico, non PdP, che ha relazione con le macchinine “da pista” ad alto livello. Chissà se la accetta e mi accontenta. Non lo so. Sto scegliendo i ritratti, me ne capitano tanti. Nessuno è paragonabile. Non c’è paragone. La Mente Superiore lo è in tutti i sensi. Incredibile. Davvero.


Nella vita ho sempre fatto scelte. 
La libertà di scegliere non mi è mai mancata.
Per gli affetti e per la professione.
Sono stato capace di scegliere e prendere le conseguenze delle scelte senza troppo

🤷‍♂️

 lamentarmi.
Mai le ho rinnegate.
Ne ho prese tutte le responsabilità ed ho cercato di superare anche gli ostacoli, mia figlia, pur di mantenere la correttezza e la pulizia di pensiero.
Nel ’24 ho fatto una scelta.
Nel ’25 la scelta non è cambiata.
Ora è il periodo più significativo perché mantenere la coerenza della scelta vuol dire essere un Uomo. 
Andare incontro all’ignoto non mi ha mai intimorito.
Ho spalle larghe e Carattere.
E’ una MIA scelta, la più importante decisione mai presa e fondata sul Rispetto.
E’ una MIA scelta.
Durante i pensieri di queste parole altri pensieri si sono sovrapposti per avvalorare la mia giusta scelta.
Quella foto che mai vorrò pubblicare continua ad avere un suo significato. – Oggi è il 7 Aprile. Tra poco saranno 4 mesi che non ti vedo. Pazzesco, desiderio di guardare i tuoi occhi, sentire la tua voce è pazzesco. Al massimo potrei sfiorarti il viso, non farei un gesto di più.


Oggi è il dieci Aprile del 2025.
La più potente, immensa, dichiarazione d’Amore ho potuto leggerla nella mia vita solo oggi.
L’Amore quello di cui si legge tanto in giro, quell’Amore che dicono non esista.
Ed invece esiste eccome.
E’ quello che succede quando due Cuori, due Menti e due Anime si incontrano.
Quando due Persone fuori del comune incrociano le parole scoprendo giorno dopo giorno quanto desiderio avessero di trovarsi.
Non è storia di fisicità, di voci, ma di Anime che si sono incontrate.
Ecco cosa è successo quel giorno di tante settimane or sono tra i fili di quell’erba e quei fiori.
Quel giorno, quello della foto di cui solo le due Anime conoscono significato ed importanza (una delle tante qui su diciotto ecc) mentre scattavo le foto avevo un pensiero solo, guardavo la stradina sterrata. Pensavo al desiderio di una apparizione e ne avevo il terrore.
Mai avrei voluto essere frainteso, ero lì per inseguire un mio sogno.
Tuo per SEMPRE. SEMPRE.


11 – Questa mattina prendevo il primo caffè di bar.
Pensavo, ad un tratto, un pensiero mai accaduto prima, ad un fatto importante nella vita di un uomo.
Un accessorio.
Forse ne potrei scrivere.
Qui.
Fu rubato con tutta la macchina.
In questa pagina non nascosta ma di difficile da raggiungere a meno che io non usi la funzione “Stick”.
E’ un pensiero davvero mai avuto prima.
Importante.
Non servono altri aggettivi.
Sì, mi sarebbe piaciuto.

Il meteo atmosferico sta cambiando, previsti acquazzoni nei prossimi giorni.
Ne risento sin da ora.
Sono davvero molto, molto, molto sensibile. Ed intuitivo, tanto.

Tuttavia tignoso, coriaceo, indomito continuo nei miei progetti e sogni. E per i sogni ai quali penso in ogni angolo della giornata riesco ad immaginare anche altri sogni. Non è difficile perché si tratta di risolvere una semplice addizione. Mettere insieme parole dette e non dette. Fatti raccontati ed altri taciuti. Riesco a leggere lo sconosciuto. Oggi, poi. Qualcosa di simile a “non posso cheamarti🙄” invece del “non posso chiamarti” che logica avrebbe voluto. Qualcosa in logica delle parole scritte per chiamarne altre. Un tw e manco un minuto dopo un segnale per mail. Ma sono solo coincidenze. Se non lo sono, e per me non lo sono, siamo Luca e Lu al cospetto di una mente eccelsa. Ed allora è autorizzato il pensiero dei sogni.

Buoni si nasce, non si diventa“. Che non rinneghi mai se stesso. E che sia consapevole del suo valore sin da subito così per affrontare le insidie dei mari tempestosi che, spero di no, forse dovrà affrontare.
Tu sei CAPACE di dar lui questi/quegli strumenti.
L’importante è la CAPACITÀ di trasferire un pensiero autonomo che aiuti alla formazione di un altro, suo e specifico, pensiero autonomo. Che abbia gli strumenti di navigazione per individuare la giusta rotta in base al SUO pensiero, alla sua capacità di giudizio mai influenzata e influenzabile dall’ovvio, dalla massa, dal gregge che si abbevera tra i post delle piattaforme di comunicazione che altro non sono strumenti di massificazione del pensiero e dipendenza dal consumismo becero.
Non scrivo di più.


Esistono due entità.
Uguali ma distinte.
Esiste il bastione della difesa.
Tanto alto e spesso, a tratti aggressivo.
Cela il vero Essere, l’altra entità.
Cela una fragilità infinita.
Il Tesoro nascosto che l’Entità non vuol mostrare per non soffrire ancora.

Se capisci questo
hai le risposte alle domande di cui…

14 Aprile, 2025 –
Scrivevo “questo” che tutto non è, e che qui non è, però c’è, 😂
ed è arrivata la tua mail di
“Buona notte Lu❤️”
– Ti ho risposto
“Sogni d’oro GRTM❤️

(omissis) – “Ma forse lo sapevi, lo aspettavi, non poteva essere altrimenti, volevi che Lu fosse così, sennò che Lu sarebbe.” (omissis)  

😂NEANCHE IN REDAZIONE ALLA SETTIMANA ENIGMISTICA😳

il Pensiero non ha corpo ma la potenza di un Pensiero porta forza alle Anime di luce.
Che “Mozzo&Papera” ne ricevano sempre tanti.
C’è con loro chi sa illuminare il mare oscuro della Vita ed orientarli sulle giuste rotte per la felicità.

Vorrei proteggerti GRTM
da ogni cattiveria del mondo e della vita ❤️

Sai mai.
Non metto file interi dei miei racconti
de “Il Libro” on line. Vanno e vengono, di versione in versione, in funzione del momento in cui rileggo, scrivo e penso a come fare per pubblicare ‘sta storia che mi prende come le foto.
Forse D+

Oggi piove spero la pioggia porti via i miei pensieri e domani il sole mi aiuti

Sì,
il Sole ha benefici influssi
sulle Anime Speciali. ❤️

I creativi quando anche romantici sono pezzi rari,
Anime Speciali in esclusiva per un’Anima Speciale.

Tanti,
ma tanti clic
in giro sognando
il vento caldo
che accarezzasse la mia Anima.

❤️

🙄è sgrammaticato, ma stica… ❤️licenza poetica SA

La Luce delle stelle sia il chiarore di serenità che voglio accompagni i tuoi, i vostri, sonni.
Ti stringo GRTM perché i tuoi brutti sogni passino tutti a me. ❤️

Lu

I sonni possano essere accompagnati da queste luci ❤️GRTM.

Nessuna fotografia,
paesaggio o ritratto,
potrà mai superare
quella che ancora
deve esser fatta
e quella che sta
nell’Anima,
nella Mente
e nel Cuore
GRTM.

L’avverbio.
Ben 2.
Orrore! 😂
Quando senti il battito d’ali di una farfalla vuol dire che sei TERRIBILMENTE
ed ESTREMAMENTE sensibile.
Un dono?
Sì, perché sai porti nel modo più bello
per la felicità delle Persone.