In questo posto qui, all’altezza delle due persone in acqua, qualche anno dopo questo clic, un coglione di italiano è stato ucciso da uno squalo. Proprio in questo punto. Dentro la barriera corallina. Quasi a riva. Le due persone in acqua sono la Stefania, allora fidanzata di Federico e la madre di Federico. Nicoletta, tradotto in Maglietta di Bancarella. Almeno il maiuscolo sia concesso. Nulla di più, è il terzo barattolo di passata di pomodoro finito nella indifferenziata. Mai definizione sia più appropriata.
Il Pensiero non ha tempo, non ha forma, non ha dimensione così non ha percepibile sostanza. Esiste però e ne può lasciare traccia solo quando una mente vuole dargli esistenza con la scrittura. Ma esiste. Nascosto dietro mille facciate. Ma esiste… Portando con sé tutti i colori immaginabili dalla mente. Tutti.
La fusione del Rispetto con il Silenzio. Non manca mai il Pensiero. Per natura silenzioso, derivandone quindi il Rispetto.
Passo qui e qua e rileggo. Pagine speciali. Lungi da me l’idea di andare in sovra esposizione, il maiuscolopoi… così affido alla timeline dei post di 18.24 l’idea del momento. Oggi in modo speciale.
00:00:01′
mi hai osservato. Mi conosci, sai.
Ma.
“Rispettala LMPR”.
ciò non toglie, quotidiano. Già.
ed anche qui, qua aggiungo: sempre, SA.
ecco manca Quo. Qui, Quo, Qua… disneyana memoria
Il suono proveniente dalla tasca dei bermuda, dopo una veloce operazione di calcolo delle probabilità con fondamento su intuito e sesto senso, ha determinato che il citato suono e le sue conseguenze non hanno prodotto la infrazione della regola perché rientrante nell’assunto qua sotto accennato. Lo so, sono ermetico. Fa parte della regola. Così è detto senza dire e la regola non è infranta. Il Rispetto è importante. Ma negli 86350 che restano, la regola, qua, è distrutta, polverizzata e resa un arcobaleno. Be’, io non sono uno che scrive “arcobaleno di colori”. S’è mai visto un arcobaleno monÒTONO? O monoTÒNO? (no!) In silenzio, però.
Ed ora torno subito nella mia regola del Silenzio d’Oro e del Rispetto.
Non si ritenga infranta la regola con il Pensiero, semmai ‘sta riga non avrebbe dovuto esser scritta. 5 secondi per scrivere sto poema su 86400 sono un’inezia che passa inosservata così la regola non è infranta. Gli altri 86395… Del tipo “me la giro come mi pare”. Anche questa sia sotto licenza di creatività. 😇
Avrei voluto scrivere delle nuvole arancioni, rosse, rosa e dell’azzurro, del bleu di questa mattina alle sette, della Luna quasi piena tra le nuvole dell’imbrunire dei primi pomeriggi d’Autunno. Non posso scrivere di più,
il silenzio non solo è oro, è Rispetto.
Repetita…
Sia inteso come solo1 pensiero su notizia, ieri, on line letta: “Spero con tutto il cuore la Natura sia stata clemente, nulla sia stato sentito neanche il battito d’ali della farfalla e – soprattutto – gli junior non abbiano avuta la minima percezione che possa turbare la loro spensieratezza.“
Nell’immutato mio Essere, lavoro e cammino con un solo pensiero. Indescrivibile.
“Semplice” BB. Con un’Anima. La mia. La loro, Maria Pia e Stefano.
Le emozioni, la serenità che questa costa del Sole che sorge riesce a infondere mi regalano un fiorire di creatività perduta confinato IN Caput Mundi. Come il restauro di un’opera che s’accende dei colori voluti dall’Artista. E come lui, l’artista, m’emoziono e sogno. Ancora e sempre.
Micia. Tributo, omaggio.
😘
sempre + 1 ora che la D4 sta arretrata
Il silenzio di un file di fotografia può dire D+ di ogni parola. (1…)
🤫
c’è libertà di pensiero ed interpretazione, Son tornato a “quel” masso perché avevo visto la foto. Comunque confesso che un pezzettino di pellegrinaggio c’è stato, inutile mentire a chi mi conosce e SA. Inutile mentire a me stesso per tenere una posizione. Sono a guardia bassa, mai fatto tattiche o strategie. Di strategia ne ho una sola: lavorare affinché Journey sia fatto.
A latere… certo che infilarsi dentro roma con la aggravante del casino per la giornata di proteste… rimando ancora. Ed ho deciso IO.
Ok, prendo il coraggio: ho dovuto fare un profondo respiro e concentrarmi con forza di volontà per non cedere al desiderio di abbracciarti e baciarti.
comunque quando sei uscita “veleggiando” verso la “Vespucci”, quel posto derQuaresimale era aperto. Vero è che gli ultimi li ho “cioccati” io ma li avrei volentieri dati per chi sai.
+ 1 ora = 19 e spiccetti, la Nikon non conosce l’ora legale e certo io due volte l’anno non mi metto a cambiare il setup.
doverosa correzione temporale
Sono SEMPRE “Lu”.
Le cinque, sono uscito in strada. La Subaru è in vista sotto l’albero proprio davanti al tempio dei sacri maritozzi. Ne ho mangiati quattro uno appresso all’altro ora. Sono buonissimi. In cielo ci sono le stelle ed io penso ad una sola Stella. Brilla luminonissima nella mia Anima nella mia Mente e nel mio Cuore. Mi fa ardere di passione, di desiderio e di felicità. Di creatività che riesce ad infondere in ogni istante degli 86400 secondi di una giornata. E, chiaro, limpido come sempre: ti amo GRTM. ❤️
PEDASO. 😱
Ieri al parco di Pedaso credo tu abbia visto almeno due cose: il mio coinvolgimento e la mia coglioneria. Quel passo così affrettato ti ha fatto ridere.
Non me ne pento ma non me lo perdono.
Credo tu conosca bene Lu e Luca così non dovrebbe esistere questo pensiero per dire che prima di tutto è un gentiluomo che insegue, e sempre inseguirà, DUE sogni e che MAI dalle sue labbra potrebbe uscire una frase come quella che in una conversazione telefonica ha ascoltato essere il motivo di ansia addominale. Lu e Luca hanno sempre fatto scelte delle quali MAI la responsabilità è stata attribuita a persone diverse da Lu e Luca. Così è stato, così è, così sempre sarà. Le MIE scelte sono le MIE SCELTE ed è mia la responsabilità, il peso o la felicità che ne derivano.
repetita iuvant
sempre.
Alla profondità di lettura ed ascolto e del parlato fa eco altrettantasensibilità, credo con sufficienza nota. Ciò per dire che c’è altrettanta attenzione. Se una definizione è stata usata è per sottolineare la totaleindifferenza nella quale si colloca. Del passato manco la zuppa, sta nella indifferenziata il barattolo vuoto. Neanche presto attenzione per dove gettarlo. E la sottolineatura valga repetita iuvant.
Chi legge è lettrice/lettore di profondasensibilità ed attenzione ad ogni espressione usata tanto nello scritto quanto nel parlato. Ancora, oggi, una conferma. Un lettrice/lettore (?) che pensa molto prima di esprimere un’idea, un parere, un principio. Prima di raccontare qualcosa. E non c’è solo un riferimento che punta verso certe catene montuose del Nord dell’Africa. E se qualcosa fuori le righe è andata devo solo chinare il capo. Utile perché la profondità di certe Anime è abissale. Così il cambio di carattere tipografico per queste pagine sia benvenuto. Il precedente non enfatizzava con sufficienza la distinzione tra minuscolo e maiuscolo, tra corsivo, grassetto etcetera.
Il cambio di carattere tipografico è una scelta per dare maggiore enfasi alle parole delle righe.
La fortezza di un Uomo sta in quel che è capace di mostrare senza paure. Già. “Notte Lu”. “Notte GRTM, notte. ❤️”
Red Line.
Il ramo secco, la sbarra. La sbarra, il ramo secco. Un gesto che un Uomo è capace di ripetere miliardi di volte. Un Uomo. Mai stanco.
repetita…
La fortezza di un Uomo sta in quel che è capace di mostrare senza paure.
Due lati della fontana.
I fotografi la chiamano Golden Hour. Quella parte del giorno, una al mattino ed una al pomeriggio, quando i colori caldi tra l’arancio ed il rosso portano la bellezza ad arricchire l’Anima delle “genti” che l’ammirano e l’ascoltano gioendo e sorridendo dei canti degli affaccendati passerotti e delle voci di chi non avrebbe lasciato il calore della protezione di casa. E si avvia nel suo piccolo alla più complessa navigazione che la vita offre.
1 pepita 🤪 quel che resta del te 🤦♂️
La geniale sregolatezza potrebbe portare ad infrangere regole frangibili. Mai le regole proibite e del proibizionismo. Ne perderebbe di credibilità e soprattutto dignità il ribelle trasgressore che qui vuole manifestare gentilezza consapevole che non sarà mai, e mai è stata, confusa con debolezza.
Ogni tanto. Ogni tanto si può fare una eccezione. Titubante eccezione e titubante perché FONDA OGNI AZIONE SUL PRINCIPIO FONDAMENTALE DEL RISPETTO. E DELLA PROTEZIONE. Poi quanto alla passeggiata di questa mattina… be’ molto avrei da scrivere perché ho sentito da questa notte verso le tre che dovevo uscire per fare le foto. E non riuscivo ad andare via, senza passaggi di balcone veduta. Poi ho letto la tua mail… e taccio come scrivi te. Taccio GRTM. Taccio che mi viene da piangere e devo rimettere gli occhiali da Sole, che qui al bar si vede altrimenti.
Temperatura con dominate verso il blu.
Sì, rispetto il tuo silenzio. Ci mancherebbe. Sono una persona intelligente GRTM. Non mi aspettavo che nel giro di pochi giorni si passasse da “Leggo, leggo tutto SA” a quel che ho letto ieri… Ok, va bene così. Rispetto per il tuo bisogno di riflessione “Ho bisogno di questo silenzio Lu. Ho bisogno di sentirmi sola, di parlare con me stessa. Non essere arrabbiato con me, per favore. Buona notte Lu“
Come nei migliori “sequel”. Il ragioniere vada a farsi benedire. L’immutabilità nel suo divenire sta anche nel saper mantenere un codice. Il Bushido.
4 Settembre. Niente di nuovo. Tutto immutato nel mio frenetico fotografare, pianificare e scrivere la terza parte de “Il Libro”. ❤️
Già… il 300 mm
Nel vuoto assoluto ho una certezza, ME:❤️
Mi è dispiaciuto chiudere quell’account di X perché ha raccontato un pezzo della mia vita. Per fortuna le pagine che dicono molto di più sono inattaccabili. 🥷🏿
3 Settembre. Niente di nuovo. Tutto immutato nel mio frenetico fotografare, pianificare e scrivere la terza parte de “Il Libro”. ❤️
ecco dove mi volevano portare. Come unsplash che mi ha levato cinquecentomila visualizzazioni da un giorno per l’altro. Appena sopra i due milioni da un punto con 2ml480 e spicci vis. 100 euro al giorno… 500 euro per 32k. So’ matti, altro che pirati
Lavapiatti_fr è stato disattivato, troppi insulti. Più tardi aggiorno l’icona con il nuovo profilo che prosegue Lavapiatti_fr. Peccato mi piaceva il nome account e le storie raccontate. Forse recupero un nome simile. Li lavavo bene i piatti a Parigi, SA.
Scrivere anche solo una riga per un pensiero è un’emozione silenziosa. Il profilo rimane basso. Un Uomo del segno del Cancro è anche questo, delicatezza, rispetto, e l’uso attento al significato di tutte le parole dello scrivere.
2 Settembre. Niente di nuovo. Tutto immutato nel mio frenetico fotografare, pianificare e scrivere la terza parte de “Il Libro”. ❤️
1 Settembre. “Nulla” di nuovo, ❤️ Così, più di ieri e domani ancor D+ d’oggi.
Ogni regola è posta perché qualcuno la infranga. Ed io sono molto, molto, bravo… e come si vede bene l’infrazione è dichiarata. Nel caso, si mettano in coda. 🤩 Non ho nulla da perdere e punti patente ne ho in quantità industriale.
TEMA: LE OMBRE
IN TEMA DI REGOLE INFRANTE: BEL CARTELLO CON SEGNALAZIONE DI DIVIETO DI SOSTA. VISTO ORA, DICIAMO PER DARE PACE AL CODICE DELLA STRADA. FATTO CHE NON ASSOLVE DALLA MULTA. SE SCRIVONO, SI METTANO IN CODA. TANTO C’È CHI PAGA. IO NON HO NULLA DA PERDERE 🥷🏿
Sapessi GRTM quanti pensieri passano con queste parole che ogni tanto leggi. Un pensiero per ogni respiro. 😘
Per una volta, passi il copia / incolla. 1 volta, SA.
L’immutevole stato emotivo carico ogni giorno di più di energia non può e non deve essere mortificato con un mero e triste elenco di date che segnino, come farebbe il cugino ragioniere del Ragionier Filini, l’avvicendarsi dei giorni ognuno dei quali è, invece, ricco di creatività e pensieri abbaglianti. Vorrebbe dire accettare la monotonia della vita. Non sono così.
Pensiero ispirato dalle lezioni di Storia dell’Arte del liceo artistico “Via Crescenzio” in una delle aule davanti ai giardini di Castel Sant’Angelo inondate dal Sole delle belle giornate di metà Settembre quando sulla pelle sentivo ancora il sapore del sale del mare jonico appena lasciato. Già allora la testa era tra le nuvole, lo ricorda Luca abbastanza bene. Guardavo i pini dei giardini e pensavo a due cose. Una era il mare. L’altra, la voglia di essere ancora al mare, diciamo così. Il calore di quella sabbia ha sempre scatenato fusioni nucleari come quelle del Sole. Lo strillo della prof per sottolineare un passo della lezione poi magari mi riportava in terra ma tanto la testa da un’altra parte stava, al calore della sabbia, la pelle abbronzata, una fame insaziabile, i sogni, le voglie di passioni profonde, di abbracci possessivi, volitivi. Ora sto usando uno sforzo di memoria per tornare con la vista delle immagini di allora che da qualche parte conservo e cerco di ricordare quali fossero pensieri, desideri, voglie di quel periodo così lontano, tra aule con soffitti altissimi e spiagge senza nessuno per chilometri di giallo e blu accecanti. Questo con un filo comune agli anni che mi separano dal 1970. Quindici anni. Al liceo andai con un anno di ritardo. Venni fucilato in terza media con la non ammissione agli esami. L’estate in macelleria. Fortuna che oggi LuiGGGGi riapre. Mozzarella, formaggi, caci cavallo e uova a portata di pigrizia. Il super? Che coglioni con quelle facce così vecchie, arroganti e tristi pure in contrasto con l’apparente età. Vecchi dentro, spenti, spente, assuefatti al conformismo di ora, tutto telefonino, social e cazzate sottolineate da borse firmate, automobili blasonate. Poi li ascolti parlare, già che il romano mi sta sempre più di traverso, ed apprezzi il silenzio della guida in autostrada e gli autogrill di notte quando la gente che gira per l’Italia è diversa. Non posso campare di mediocrità. Meglio digiuni e nulla, allora. Meglio pagar di più quel che compro da Luigi o da Mauro. E poi. La morsa della fame fa bene. Non mi posso sentire opulento, triste, immobile. Gli eccessi di zuccheri e proteine uccidono i pensieri. Sono le tre di notte. Silenzio. Forse più tardi leggerai. Ora il pensiero è quello identico l’istante prima la pressione dell’indice sulla Nikon di turno. Le tre di notte. Non voglio mettermi in cima ad una piramide e sentenziare ma il pensiero di quanta forza e determinazione serva ed io abbia usato e messa dagli anni delle lezioni di Gherardini&Castelli&Bottari, ad oggi, ad ora, sì c’è. Non sguscio: il secondo pensiero? Non lo scrivo.
Tutto sto pistolotto è partito dal ricordo di uno dei libri, orrore e tormento di quel periodo. Lo odiavo quel libro per la fuffa inconcepibile che era stato capace di scrivere. Forse oggi rileggendo… chissà pensieri controversi. Adesso ho quello dell’antipatia profonda. Il colore riconoscibile anche al buio. Il verde della serie di storia dell’arte. L’autore neanche lo scrivo per quanto mi stava sul cazzo quel che leggevo. Avevo Ziali che mi portava verso l’arte, non serviva quella marchetta editoriale scolastica prodotta più sulle relazioni political-sinistroidi già allora un potentato che avrebbe dovuto essere abbattuto, per restare al Sud, a colpi di lupara.
31 Agosto. “Nulla” di nuovo, ❤️ Così, più di ieri e domani ancor D+ d’oggi.
Per un singolo scatto (set) ho in testa quattro posizioni diverse, ognuna con indicazioni e controindicazioni. E per un altro set diverso ma sul quale mi sono INTESTARDITO le combinazioni sono ancora di più con delle variabili (non il meteo) completamente fuori del mio controllo. Come disse Eugenio Franzetti (Parigi) commentando una Subaru bianca in mezzo alla neve (ancora la ricorda) “se vai fai”. Il principio della vita del pescecane. Però non mozzico. 🤭
😘
Se in altro luogo son dichiarati i chilometri qui siano messe le bandiere del primato per le pressioni sul pulsante di scatto: il ragioniere, quello vero non il Filini, scriverebbe nel suo registro 10.553.
“!Maestro! Mi SERVE QUELLA foto lì, sì. QUELLA!” 😂
30 Agosto. “Nulla” di nuovo, ❤️ Così, più di ieri e domani ancor D+ d’oggi.
La creatività è anche la capacità di immaginare scenari diversi e nel panorama che si apre alla mente la scelta di quale osservare è fondata sulle informazioni “in memoria”. Tra queste anche “non mi racconti niente“, informazione – però – alla quale s’aggiunge la riga di una mail che racconta degli impegni del periodo di “vacanza” (a Grottammare per come la vedo io, finito il lavoro, è sempre vacanza) del desiderio di passare qualche giorno in altra regione con i Bimbi e poi tutto il resto compreso l’approssimarsi dell’inizio delle scuole che vuol dire un altro “sacco” di cose. Così, con la consueta filosofia, mi nascondo nel silenzio spero intelligente. Dando per ammesso ma non concesso che queste righe siano lette, posso aggiungere che dopo la tua clip dei tuffi dalla cascata nel bosco mi sono “applicato” con una “certa” a qualcosa che porterà a risultati pubblicabili quando metterò online la versione conclusa di JourneyWithLu. Ed ecco il motivo di questa breve nota. Mi hai accennato all’uso di YouCut per quella tua clip. Mi ero ricordato delle app che ho usato sempre, con il telefono, per fare reel da usare sia nelle puntate sia nelle pagine di insta, Facebook, Google, TripAdvisor. Ne sto usando due, ora, VN e CapCut. Le template sono molto semplici da usare ed il risultato è molto molto interessante. Sono disponibili, l’anima dell’oculatezza sia franca, così come la nomea regionale, in una versione free of charge, comunque completa, e con leggeri piani mensili senza gravosi impegni economici. Ecco per ora questo faccio, ma devo ancora uscire per un paio di scatti per la Pure Red che avrei fatto se il meteo fosse stato più clemente. Pare che la mattina la temperatura sia intorno – se non più bassa – ai dieci gradi.
Silenzio “intelligente” e delle luci nel cuore
29 Agosto. “Nulla” di nuovo, ❤️ Così, più di ieri e domani ancor D+ d’oggi.
Quel giorno (21), insieme alla Luna nel cielo, da qualche parte, c’era l’Ammasso dell’Alveare e la congiunzione con Mercurio. L’altro giorno (20) la Luna aveva Giove e Venere con Polluce in congiunzione. Non mi ricordo quanti sunrise ho fatto, l’attribuzione è con i dati EXIF di scatto.
brutto tempo, quanto per l’eclisse?
28 Agosto. “Nulla” di nuovo, ❤️ Così, più di ieri e domani ancor D+ d’oggi.
Aurora, lowlight Moon & Sun, più Giove e, credo, o Spica o Venere. Dovrei controllare.
27 Agosto. “Nulla” di nuovo, ❤️ Così, più di ieri e domani ancor D+ d’oggi.
04 e spiccetti. Ogni cosa, anche questo ritornello con la data in apparenza potrebbe sembrare la frase di un ingenuo idiota è invece scritto con lucida consapevolezza. Così come ogni altra parola, frase, principio, narrativa di questa ed altre pagine. Con una visione fondata però sul rispetto di GRTM, valore assoluto ed indiscutibile. E’ un pezzo di applicazione della disciplina Bushido.
26 Agosto, bis. “Nulla” di nuovo, ❤️ così, più di ieri e domani ancor D+ di oggi, come testimoniato dall’identificativo di wapps 😘 il telefono, invece ti vede come GRTM.
mistly sunrise – Sia notata la concordanza di colore, voluta, tra la foto in riva al mare e la intestazione della pagina 🥷🏿
26 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again ❤️ D+
now, only for eyes
Intorno alla data credo ci saranno molte modifiche, ad esempio nessuna illuminazione artificiale. Buio totale, forse una luce tenue appena percepibile per rischiarare appena appena le colonne, devono risaltare le stelle. E devo trovare una nuova luce, ancora più calda. Verso l’arancione. Questi fari sono “freddi” non mi piacciono, non vanno bene qui dove il calore della luce è di forte importanza.
25 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again ❤️ D+
Malavolta 5
24 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again ❤️ D+
Questo è l’istante.
“…e che fai rinunci ai fritti?” > e che faccio rinuncio alla pubblicazione di questo clic? Niente botulino&Co per la foto dell’istante.“su”… 😂 questa serie di scatti all’alba e con corrispondenza in sottofondo, tornò in mente il ricordo di fare le fotografie al mare con tempi di esposizione molto lunghi. Così ho fatto ferro e fuoco per fermarmi ancora. E ci sono riuscito. Il mare non è stato mio alleato. Per l’effetto che cerco e voglio servono frequenze d’onda, di mare, diverse. Voglio un clic in cui il mare sia come la seta. Un effetto diverso di quello del clic sotto. E poi voglio usare il drone, per esempio. E poi il drone equipaggiato con una seconda camera, la action… ecco perché friggo. Ho da fare.Note: your Sea. Note again: enlarge on click x best view on phone/Mac display. As all pics \ 1 of 2 > other page.
così come accadde con quelli di Monaco (BMW int.) appena casca l’ispirazione per le prime righe “ci” scrivo un pezzo della storia che è all’origine del clic, il mix di JourneyWithLu, tra test drive e qualche nota fotografica usata per la fotografia. Utile, anche, per proseguire con la pubblicazione dei viaggi su Journey. Mettendo a fuoco i nuovi modelli di sviluppo del lavoro. Credo di avere abbastanza merce per raccontare il cambiamento dello stile dai primi scatti con la Asahi Pentax via via per le strade di altre marche, ognuna con doti di resa dell’immagine propria e speciale. Ma non si può girare per l’Italia con quattro/cinque, ma anche sei, macchine fotografiche diverse. Già viaggio con tre, più il drone Hasselblad e la action cam Dji…
Sea
23 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again ❤️ D+
L’abissale profondità del pensiero non è comune da incrociare in vita. E’ roba rarissima. Ho la presunzione d’esser capace di sentire la profondità di una persona, di un Essere d’Energia. Ho la presunzione perché ritengo d’aver una profondità di pensiero ineguagliabile. Non si spiegano, non si spiegherebbero tante cose. Delle quali l’espressione fotografica potrebbe esser paragonata alla punta di un iceberg. Non l’insalata. Una massa di ghiaccio della quale appare una piccola parte del valore intero. Ho sbattuto contro un iceberg più grande di me. Ho sbattuto con pensieri più profondi dei quali la proprietà custodisce l’intero abisso. Del quale posso aver sensazione. Solo sensazione. Ma sono certo non sia solo sensazione.
Questa fotografia è un clic naturale, non ci sono interventini botulinici&Co. Questa fotografia deve essere rifatta senza le luci artificiali. Mi manca questo clic. Lo avrò. Mai il 7 Settembre 2025.
Buongiorno e buonanotte. Più emoticon. Oltre 24 ore di Subaru e gli stati d’animo che fioriscono con i pensieri hanno sopraffatto il creativo peregrinante. Già peregrinante, di chilometri e di stati emotivi. Stati che si dipanano da un solo punto nevralgico. Gran buggeratura essere nati a Luglio. Insisto perché il web nella sua ferocia non fa che proporre, mannaggia* all’algoritmo, le stesse solfe delle caratteristiche della tipologia d’uomo nato nella prima decade di Luglio. Per fare colazione senza perdere il diritto di parcheggio qua a roma – che ci vedono i turisti e i foresti al Grande Raccordo Anulare – devi uscire ben prima delle luci dell’aurora. Nemmeno l’alba, l’aurora. Quella che gli scienziati della fotografia chiamano crepuscolo astronomico, fine della Notte.
*Tuo termine in proposito del mio passaggio a Ripatransone. Spero di non usare MAI il termine affettivo/diminutivo di “Ripa”, secondo me prerogativa di chi in quella Città ha il natale. Come italico forestiero non posso permettermelo. Così come non sarebbe concesso l’uso di un diminutivo in proposito e descrizione delle borbonico saudite Terre. E per diplomatica concessione atta a fermare anzitempo la piccata osservazione della esclusione del diritto d’uso, ecco questo a lei GRTM sarebbe concesso e consentito. “Mannaggia…” Ognuno veda in quella riga quel che era l’intenzione. Resti fermo il fatto che Ripatransone è qualcosa che sta oltre la commerciale definizione di un cartello stradale di benvenuto o un titolo di bellissimo borgo d’Italia. Come ogni titolo, anche nobiliare, si può comprare: Michelin e le sue stelle insegna, sono stato da loro a lezione e l’ho imparata a memoria. Direi a pappagallo, tanto per darmi del cretino. Sì, Ripatransone ha qualcosa che Offida non ha. Dentro la città mentre camminavo osservando architettura e gente incrociata, tutti fotografi CZO, sentivo un’aria diversa. Forse perché abitante della Caput Mundi e per 1000 altri motivi, sento la dimensione nascosta della città, la sua dimensione oserei dire imperiale. Mi ha portato in mente l’idea di un passato intanto molto ricco per le attività di commercio. Ricco per la visione di chi in quei secoli l’ha governata. Non vado su wikiP a leggere. Ho un bookmark di Safari. Qui scrivo il pensiero pulito, non viziato da altrui pensieri. Che mai saranno come il mio. Mai.
Ma… tutto sto scrivere. Il senso? Raccontare a GRTM di Lu? E che non lo sa chi sia? Letture per GRTM che ha da poco rivendicato un “mi raccontavi” usando il tutto maiuscolo? Voglio dare per buona questa affermazione della motivazione del mio scrivere. MA sono sicuro che questo leggere è indicativo della voglia smisurata di sapere del possesso, TOTALE, ESCLUSIVO, della mente di chi scrive. E non solo della mente.
I numeri, clic&Km, del peregrinare estivo sono noti. Di lì, da questi numeri possono mettersi in catena una infinità di pensieri. A star fermo luca muore. Muore dentro. Muore di insoddisfazione. Muore incatenato nella mediocrità di chi non ha pensieri. Mo’, ancora una volta, spero sia evidente chi e cosa vede Luca in GRTM. Una persona che riesce a trovare nella vita di tutti i giorni quegli angoli di raccoglimento in cui rifugiarsi e silenziosamente respirare. Mannaggia GRTM, mannaggia. Pari GRTM. Pari.
22 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️D+
1 volta, c’era una volta, una persona importantissima nella formazione della mia vita disse che ero stato visto camminare per Via del Corso con un portamento non consono e le spalle ingobbite manco portassi il peso del mondo intero. Un’altra volta passeggiando dalle parti della augusta magione prima delle cazzate di mezzo adulto, il contratto civile, mio padre indicò nel cielo una firma luminosa, era Venere al tramonto. Da allora sono accadute due cose importanti. Non cammino come se il mondo fossero cazzi miei e – soprattutto – alzo gli occhi per vedere il cielo. Negli anni dell’approssimarsi della fotografia, prima erano solo piante, fiori, qualche ritratto, qualche paesaggio, ho sempre pensato a come fare per mettere insieme il cielo, quello di notte è quello che mi piace di più, ed il mondo delle mie automobili. Questa CTK credo possa essere la firma più bella della realizzazione di quel che immaginavo, pensavo. E prosegue. Devo guidare ancora per pensare in che modo deve cambiare JourneyWithLU perché le mie emozioni non voglio venderle. Non hanno prezzo. Chi può pagare quel prezzo di fatto già ne è proprietaria. ❤️
queste, mi spiace per il resto del mondo, fotografi compresi, sono visioni che solo io sono capace di avere. Fumo bene, fumo italiano, fumo i Toscanelli. Sono la mia arma segreta i Toscanelli, SA. Nessuno lo ha mai capito.😂😍
Tra i diversi motivi perché sono andato a Ripatransone c’è stato quello di verificare se avessi potuto mettere una Nikon con cavalletto e fare il cielo di stelle di notte, quello che si vede nel taglio di luce tra le case. Una lunga esposizione per avere le stelle come fili luminosi…
🥰GIÀ
21 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️D+
Tocca ancora aspettare per portare la Crosstrek qui al belvedere. C’è folla di tiratardi. Vorrei dormire. Intanto l’ho avvicinata, sta in una piazzetta prima del restringimento del corso e delle OCCLUSIONI COLESTEROLICHE DEI TAVOLINI DEL BAR GELATERIA LOGGE, quello delle sedie colorate. Spero tu sia nel mondo del sonno profondo. Ma non ne sono così certo. Forse devi ancora recuperare il jet-lag. Diciamo. Il movimento del capo che si reclina verso destra con quel gesto come per dire “non perdo tempo con le cose inutili” accompagnato da una frase incisiva proprio volta a sottolineare il gesto e viceversa. La domanda, mia, incisiva, diretta. Quanti messaggi sono stati trasmessi oggi, non mi riferisco alla corrispondenza e neanche a queste pagine. (C’è una zanzara, altro che finestre aperte qua. Ma nella piazzetta dove c’è il ristorante ancora ci sono avventori in lunghi colloqui con la proprietà. Qui non dormo per la zanzare e lì non avrei dormito per chiacchiere, curioso come sono… magari avrei attaccato bottone pure dal balcone…) Quanti messaggi oggi GRTM. Entrambi su binari che in quanto tali dicono in modi completamente diversi analoghe vedute.
Non ho parole. Mai come in questa occasione la banalità della espressione perde la sua banalità ed è l’unica frase che esprime nella sua semplicità quello che è accaduto oggi. La figura immediatamente vista da lontano, l’unico movimento subito percepito lungo la strada da chi stava in trepidante attesa. La figura esile che si manifesta e pure lei ha individuato il tizio all’ombra del bar… Vero la macchina era un faro per dire “sto qua” ma ho visto subito ancora prima che attraversassi la strada come ti sei messa a ridere… L’abbraccio. GRTM, l’abbraccio. Non aspettato ma desiderato. Sai quante volte in questi mesi ho desiderato vederti anche solo per cinque minuti. L’abbraccio. Ancora devo sentire le emozioni che hai fatto entrare in me. Ricordo momenti di infinita delicatezza. Un bacio è diverso da un abbraccio. L’abbraccio è la sublimazione del pensiero delle persone che si stanno abbracciando. Ed il secondo abbraccio? Ancora più ricercato, desiderato. Io sono sempre timoroso. Tu lo sai. Il secondo abbraccio GRTM. Lo sfiorar di labbra. L’abbraccio. Ho difficoltà di connessione in testa, sono travolto da quello che ho vissuto con te GRTM.
Quanto mi piacerebbe averti a cena ma neanche a cena, averti qui e stare un po’ nella caciara della piazza ed un po’ sulla terrazza. E’ grande… bella, spaziosa. Antica terrazza. E parlare con te GRTM, raccontarti di fatti di vita e di favole apposta per te, inventate sul momento guardando il cielo, le nuvole… tutto quello che può essere. E continuare a parlare. Se è vero che ci siamo raccontati tanto, o meglio parlo sempre io…😜 è vero che ancora di più si può dire.
Già GRTM, già. Che dire, che posso aggiungere.
più basso il profilo più profondi i pensieri nel silenzio.
20 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️D+
non posso certo continuare a scrivere che cerco di stare basso di profilo, il fatto che tu (come scrivi) ti impicci (sto fatto mi piace da morire…) mi da una carica spaziale, SA
se non ho impegni… ma come erano sti funghi allucinogeni che ti sei mangiata ieri sera e a colazione gli avanzi di ieri, dimmE un po’… se non ho impegni, daJE-A-Ride… daje…
sono le cinque, è un’ora che sono sveglio: mangiato quel che avevo da parte per la notte. Verdure al forno con pane grattato. E, udite udite: PARMIGIANA! Desiderio di aria e Toscanello, mi affaccio. Ho fatto le corse… Nikon, cavalletto lasciato in macchina, risali, installa, scatta, cambia Nikon. Tele, supertele e via di corsa. Con gli occhiali “da lontano” dimenticati in macchina… non ti dico. L’Altissimo è con me. Questo è un asterismo. Luna e non so che altro, poi studio. Ho appunti da qualche parte, SA. E poi c’è l’occhio.
Il posto del click è segreto. Quasi, se fai 2+2 trovi il numero dopo il simbolo di UGUALE. UGUALE UGUALE. Ma non proprio… 1 aiutino? Non voglio andare via da qua. Sì, sono ancora a Pedaso. Nel BB di Gran Forno. Vicolo Malavolta. Bellissimo. Un BB fantastico. E in parallelo: gentili e D+. E bravi, bravissimi. Recensione SUPER su Gmaps appena trovo le parole giuste, il filo di un’emozione per aprire la recensione. E raccontare. Alludere anche a cosa c’è dentro e dietro questa mia costante fame di fare qualcosa. Di emozioni. Di vivere. Che mondo piatto vedo tanto in giro. Ma ci sono le eccezioni GRTM, ci sono e sono belle dentro GRTM. Sappilo sempre GRTM. ❤️
Ieri mattina, in realtà sto scrivendo ora ed è ancora diciannove Agosto, quando sono arrivato abbastanza “sparato” (le stelle corrono, la Luna fugge ed il Sole scalpita sotto l’orizzonte) dalla strada asfaltata mi sono buttato a capofitto sullo sterrato in discesa, tanto ho la 4×4 e mi piace un casino la guida sul ghiaino, ad un tratto mi prende un accidenti. Proprio sull’ultima cunetta i fari abbaglianti illuminano un mostro della notte. Tra le tante cose pensate al set questa davvero non l’aspettavo. Un albero caduto in mezzo alla strada. Scendo per osservare, valutare la scena… Parlo con l’Altissimo e Lui risponde: “Mbè? Mo che fai lasci?” “Non ci penso proprio a mollare”. Non è una battuta di scena per un copione. L’ho pensato davvero e come un forsennato ho iniziato “e tira e molla e spacca”… L’albero sarebbe stato anche leggero (sic!) non era un alberello ma se po’ fa… così ho cercato di ribaltarlo con una rotazione verticale e non laterale… Poi taglia di qua e taglia di la… ho aperto un varco a sinistra e con mille attenzioni sono riuscito a passare sconfinando dallo sterrato manco tanto. Nessun graffio di carrozzeria… E chi lo sente, questa mi deve durare fino a metà settembre, sempre che non abbia voglia di non mollarla. La macchina, zozzona. Certe cose non le faccio. SA. Questa terra è davvero figa. A parte qualche cojone che s’appiccica alla mia Subaru Pure Red ma du’Curve e si ristabilisce la gerarchia… come mollano, loro sì che mollano… Fifa eh…
La palla luminosa al centro è la falce di Luna di questa, 18, mattina. In quell’azzurro cenere che si intravede nella foto, be’ senti GRTM. Avresti dovuto vedere. Te saresti rimasta naso all’insù fino al giorno dopo. Alle sei e mezza ero a Pedaso per colazione, spremuta e caffè… poi sono tornato alla Madonna delle Cataste dopo la corrispondenza dall’abitacolo della Pure Red e l’invio di fotografie a chi sa lei… per le foto con il drone… l’albero era stato raddrizzato e levato dalla strada… Due megaTRattori volevano strada mentre continuavano a gridarlo con i loro possenti otto cilindri a gasolio. Loro, i trattori alle tre e 16 dormivano mentre recitavo ave maria: ma se avessi mollato davanti a tutti sti guerrafondai della distruzione del prossimo… di che si sarebbe detto e fatto. Ave Maria… (!9)
se c’è qualche momento sconclusionato… abbia clemenza e pietà.
19 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
Sai che sono il tipo che non si sottrae, anzi è felice di rendere partecipe ma ha il timore di annoiare, di andare sopra le righe. Sono state mesi molto intensi. Ho lavorato davvero tanto con altrettante forzate soste per recuperare le foto fatte e ragionare soprattutto dopo QUEL Journey che ha svelato il limite invalicabile dell’Anima. Mia. Ma anche tua. E sai bene anche questo. Cosa vuoi sapere non hai bisogno di dirlo, so quali sono le cose che ti piace leggere ed essere partecipe delle mie emozioni e della mia anima. Poi però non ti stranire se leggi righe che parlano di te e nei paragrafi si capisce che si parla di te.
18 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
17 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
Forse la velocità del tempo è superiore a quella del pensiero? Non lo so e non faccio il ragioniere certosino pignoletto. Non vado a cercare lumi online per capire ed immaginare di conseguenza. Un dato lo ricordo, in una giornata ci sono 86.400 secondi. E’ un numero inferiore a tutte le volte che ho pensato a te GRTM. Anche se l’apparenza potrebbe far pensare il contrario e di sottofondo (sono almeno con tre/quattro emisferi pensanti) il tema delle fotografie non è mancato, quella frequenza è reale. Non ti posso dire con quale esponente moltiplicatore, sarebbe una nota ridicola. La creatività e la fantasia non possono giacere sotto sciocchi termini amplificatori di una idea. Devono lasciare spazio anche alla immaginazione di chi legge, leggerà, la nota. Ti bacio, ti stringo. Forte.
16 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
avevo espresso pensiero, poi ho deciso di non peccare di superbia
15 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
14 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
mi manchi da morì, tutto di te GRTM❤️
❤️💎
13 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
12 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
Sono le 4. Passate. Nel silenzio assordante delle notte e della mente c’è anche il pensiero dopo il quarto Journey, due test e due “attivi”, per la riflessione sulla formula all’origine della filosofia di JourneyWithLu❤️ Mi rendo conto che c’è una contrapposizione di pensiero. I posti dove ho fatto in passato, oggi compreso, le fotografie sono luoghi della MIA ANIMA DELLA MIA MENTE E DEL MIO CUORE che non devono e non possono e non voglio dividere con nessuno. La mia “forma di pensiero” è troppo distante dal resto del mondo. Non credo di voler profanare Luca e Lu per altri JourneyWithLu. Del resto il Camino si fa da soli. Le editiominor, quei brevi cammini che durano poche ore, una giornata al massimo, portano proprio per la loro brevità un tipo di pensiero ancora più intimo ed esclusivo. E non ho voglia di far entrare nei miei pensieri, nei miei luoghi, pensieri diversi da quelli miei. Pensieri che ancor oggi diventano un nucleo di energia che sta chiuso nella cassaforte dell’Anima e del Cuore.
Dovrò fare altri journey-TEST che siano di riflessione per la versione ideale per il 2026. Così, ora, non mi piace per niente.
MI PIACE STARE SOLO CON I MIEI PENSIERI, LE MIE NIKON ED I MIEI SOGNI.
11 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️ Molto incuriosita la pecorella, l’hai resa protagonista per una giornata. Visto ora l’itenerario, penso tu abbia trovato quel che mi scrivesti tanto tempo fa, il verde degli alberi e le acque cristalline. E che sia stata la tua una bellissima passeggiata.
sì, certo. Penso. Riesco a fare tutto insieme… lavoro e pensare a GRTM, SA. ❤️
10 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
9 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
“mbracchiata”
nuovo termine per il dizionario… oltre alla lezione di moda per l’estate dei Pupi al mare. Immagino significhi imbrattata.
8 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
7 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
ti rileggo in mail, come accade. Si sente molto lo stranimento. Traspare dalle parole, dalla concatenazione delle due mail, dai tempi di scrittura ed invio, dalla forma essenziale del racconto. Dai fatti descritti, logistica tra Grottammare e Ripatransone… dalla ritardarla attività biologica. Mi spiace, SA.
6 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
unsplash? No, non è ROBA calabro saudita 🙄 nella mail ferragostana la pagina – quasi pronta – di JourneyWithLu racconterà e mostrerà. Eugenio sarà contento. Io molto. Spero che sia un buon avvio. In agenzia hanno apprezzato. Ho pronte anche delle recensioni sul mio profilo di TripAdvisor… fanno parte del progetto Journey. Ma la mail devo ancora scriverla. Ormai manca poco e devo scattare un set notturno fondamentale. Sabato 9 agosto, credo. Se il meteo è d’accordo. Ieri, il 5, in apparenza sembrava avessi preso una toppa per le nuvole che chiudevano il cielo… invece alle 06:02… mamma mia che roba!
Forse hai pensato che questi ciottoli (Rif alla pagina “Sequel”) fossero di spiaggia calabro-saudita? No, non lo sono. Sono una delle foto fatte con il viaggio DS 7 Pallas, quello degli “NL” di cui ad una foto spettacolare. Comunque un po’ sorpreso sono perché avevo in mente proprio di fare con la Subaru Pure Red diverse foto al mare e tra queste c’è un viaggio di 1500 km one-shot per andare fino a Torre San Fili dalle parti di Kaulonia Marina. Prima ho altri due set però… legati entrambi a fenomeni astronomici. Non riesco a stare fermo… Non pare ma questi trenta giorni avrò fatto più di tremila chilometri per JourneyWithLu tra DS 7 Pallas e Subaru Crosstrek. Il giorno di Ferragosto manderò una mail di giro a tutti i PR automotive con gli auguri di buon ferragosto (😂) a ‘ste perle di simpatia (🙄). Tra gli indirizzi nascosti – OVVIO – metto anche il tuo… prima di allora solo qualche accenno di clic. 😘🫂 dovrò comprare un binocolo, forse… ma forse non serve 🙄
“io lavoro e penso a te“…
sì, così è dall’alba al tramonto, dal crepuscolo all’aurora non faccio altro che pensare a te… e però mi escono certe foto con i niente male perché per ogni clic che faccio penso… questa potrebbe piacere a GRTM ❤️ E mi applico ancora D+ perché semmai dovesse succedere le vedessi vorrei provassi la stessa emozione che ho provato io nel premere il pulsante di scatto. L’operazione ultima dello scatto, quella meno importante. E si torna alla filosofia che pare tanto piaccia di JourneyWithLu. Di cui tu ecc ecc seNNO’ t’incazzi.
perché se penso a te mi succede ciò? Perché?
5 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
4 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
della celeberrima canzone, “E penso a te” di Battisti, mi piace tanto la frase: “io lavoro e penso a te“… tutto il resto lo salto a piedi pari, non mi piace. E tu hai capito perché. Perché esisti solo tu. Non ho battute da dare in giro. Non sarei “Lu”. Sono MIE le ultime 3 righe: “Sono al buio e penso a te Chiudo gli occhi e penso a te Io non dormo e penso a te”. Dormo, sì dormo. Quanto basta. Di notte e di giorno. Sì, lavoro. Tanto. Molto. Concentrato. Ma penso a te. ❤️
“lu” non potrebbe essere diverso.
È sufficiente la lettura di una sola riga per far esplodere doppie emozioni. Incontenibile. Incredibile. 😘🫂❤️
3 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
underground profile + be a sail parallel
Navigazione parallela e profilo underground (da Ny🫣) vuol dire che immaginando ogni possibile ed immaginabile situazione tecnico/dinamica ecc ecc… vuol dire che qua ci si mordono le mani e non ci si manifesta (a parte le necessità professionali, e altrove) proprio per evitare che la eventuale manifestazione sia non opportuna. Scritto ciò è vero l’esatto opposto, ovvero il pensiero c’è, costante, ininterrotto, quotidiano, diurno e notturno. Al caffè di prima mattina come all’ultimo prima di affrontare le notti più o meno insonni come sempre per me in una alternanza di pensieri diversi tra le foto da fare ancora, immaginare i set e le ore di quando far clic, e GRTM. ❤️🫂 Naviganzione parallela e profilo NIUIORKESE prevalgono anche sul pensiero che forse leggere qualcosa per te potrebbe avere una sua qualche… be’ non aggiungo. Sai tutto di me. Bacio.😘
2 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
1 August, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
One of the most curious and slightly unconventional American sayings is undoubtedly “to earn brownie points”. It has nothing to do with the world of pastry making, but rather it is an “imaginary social currency”.
When you find yourself in the United States, you will soon find that brownie points are awarded to those who perform praiseworthy deeds or do something extraordinary. However, unlike classic rewards, there are no real points to collect or redeem. This saying is more of a form of informal appreciation or recognition.
29 July, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
30 July, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
31 July, like yesterday, more yesterday and the day before and tomorrow more again❤️
I sogni ci sono tutti, SA, GRTM ❤️🫂 Tanti. Alcuni bellissimi, altri altrettanto belli ed altri ancora che appartengono davvero al mondo della pura energia e della essenza delle Persone. Mi portano, questi dolci sogni, in luoghi di splendore accecante ed inaccessibili a chi non è capace di comprendere i luoghi del pensiero delle Persone. Luoghi dove Lu e Luca traggono ispirazione per gli 86.400 secondi del giorno. Dormo, un po’, e sogno di più e sempre tu ci sei come protagonista, SA. ❤️🫂
…and counting… +thinking…
MACCHE’, ANCORA D+❤️
as the Yankees write: low low profile, really very low the lower I fall (in❤️🫂)
Oggi, di negozio dalle parti di SBT virtuale mentre compravo pane, banane, pomodoro e cipolla, mozzarelline bocconcini da Luigi, non ricordo per quale motivo… ah sì una foto da fare… con il SBT s’è chiacchierato a lungo di fatti di gioventù. Ha bazzicato boschi e cimiteri anche lui e di scherzi, con la complicità di un contadino di zona, ne ha fatti diversi. Simpatica faccenduola che mi fatto ricordare certe mie passeggiate notturne, appena sopra i 12, dalle parti della Calabria Saudita. I boschi delle prime colline prima delle Serre Calabresi. Infilarsi in quel buio dei boschi di querce nelle notti d’Agosto. Forse qualche volta avrò visto le lucciole? Ora non ricordo. Ricordo che non avevo brividi di paura, è però vivo, ancora, il pensiero di un incontro con qualche gatto selvatico, quella specie di lince europea. Pare quei boschi fossero un habitat prediletto. Chissà perché quell’immagine così viva ancora oggi di un ragazzino che in pantaloni corti, ciabatte e maglietta s’avventura nella notte con la unica preoccupazione dell’incontro col gatto selvatico e furastico. Volevo scrivere un pensiero, uno dei tanti. Infine è saltato fuori, farina del sacco di SBT virtuale, anche il consiglio per un set. Due nomi, tutti da verificare: Eremo San Emidio e Colle San Marco. Studio ora, di centri galattici, Luna e stelle. E sciami meteoritici. Non riesco a star immobile, di pensieri e di strolling
QUESTA (E’)(era) UNA RIGA COLOR 380/450 NANOMETRI, SA 🫂❤️
con 350 grammi di mascarpone e pane nero arrivo a JFK a nuoto e prima io. Anche perché… accompagnato da pomodorINO SanMMarzano e cipolla rossa. Anche perché… UNO, mi piace. DUE, non voglio, non devo, baciare, TRE, se baciassi te… Forse diresti pure… mi fai una porzione please? 🫣❤️
perché come le faccio io le cose…
il cazzeggio sulla 610 x JFK da FCO non è mancato, ho anche lacrimato al decollo e così anche qua come dilla’ 🤭 c’è uscita la rima sulla lacrimuccia. Una rima su una sola lettera mi sa che rima non è… lacrimato/decollo? Chissà che stavo a pensare… bah. 😂 🫂😘❤️mi sa che pensavo questo… in mezzo alle battute qui e le foto di DS 7 Pallas. 🫣🙄
Anche se di bassissimo profilo quasi non esistente qui non mancherà il pensiero per l’oltreoceano. 1 bacio GRTM. E non solo 1 bacio. … ahi, ahiaiahi…
❤️
LAVORO + RM +n.y. 🫂😘😘😘
io non voglio essere un retro pensiero di ansia e preoccupazione vorrei essere lo sprazzo che strappa un sorriso, l’attimo di sollievo
LAVORO + RM +n.y. 🫂😘😘😘
ANDRÀ TUTTO BENE❤️
😘…😘
macché, non si trova. il fumetto, intendo
DAI CARTOON:
! PFIU… ❤️
MA SI SCRIVE COSÌ? COMPRO TOPOLINO E CONTROLLO 😂
DA QUALCHE PARTE HO LETTO UNA DEFINIZIONE CHE MI SI ADDICE: IPERPENSATORE. MAI TERMINE PIÙ ADATTO PER INDICARE QUANTO SIA FACILE IMMAGINARE CERTE GIORNATE “ORGANIZZATIVE”. I FAMOSI GRTM’S DAY ❤️
…detta GRTM. Chissà in quale secolo del passato ho proiettato la tua figura. Forse immaginando una bellissima Donna del ”700? del ‘600? quando il “nostro” Paese era vivo di fervore artistico? O ancora più indietro nel tempo. Quale che fosse, o quale che sia, il tempo ha poi importanza solo per il sogno del disegno nella mente della figura tal quale oggi è. Una Persona davvero speciale. Una Persona diversa, da comprendere fino in fondo sentire la sua essenza. Una Persona della quale già i Calzini Spaiati raccontarono tanto. Istrionica? Certo. Anche. Essì… vorrei sfiorare le tue labbra.
❤️two kisses❤️
Non sono avaro nei baci… solo 2. No. Un uragano di baci. Con il desiderio ed il sogno dell’abbandono delle menti al corpo perché lo spirito e l’energia siano accompagnati dal possesso e dal piacere del possesso fisico. Come sia il risveglio è un pizzico di creatività dopo due caffè ed una spremuta di arancia…
repetita… ecc ecc LO SCRIVO QUI COSÌ L’AUTORE E LA “LETTORA” SONO SCONOSCIUTI QUINDI COPERTI DALLA PARIGINA DIPLOMAZIA… IN BORSA VIAGGIO METTEREI LA GENTAMICINA… MA IMMAGINO SIA UN PRODOTTO CONOSCIUTO
la Vita lo guardò e gli disse: “O mi ami o ti distruggo”. “Lui” la prese sottobraccio e le disse “Vieni, ti spiego una cosa, chi sono io…” E ridendo camminano ancora insieme… ridendo sempre.
filosofia spiccia dopo due caffè e spremuta d’arancia corretta. Con melograno. Che credevi, SA❤️ Aggiungo GRTM che queste parole nascono da pensieri per TE e che, però, non sono gli unici che ho per te GRTM. Sai quale forza ho dentro di me e desiderio di te
niente ancora? non funziona?
c.SONO 🤭
LA NOTA ESPRESSIONE DI UN CELEBRATO FISICO (E=mc²) CHE TANTO CITATA SPESSO È NULLA È AL COSPETTO DI QUESTA: TU SEI ED IO SONO, IO SONO E TU SEI. QUI DENTRO STA IL SENSO DELLA VITA E DELLA CRISTALLINA COMPRENSIONE
aho… e pare n’acqua minerale, una pubblicità per la celebrata: boh, che acqua te bevi te? 😂
una vetreria… lo specchio di quel che si è… purezza su purezza cristallo su cristallo, diamante su diamante, Anima su Anima, Mente su Mente, Cuore su Cuore. incazzatura su incazzatura scazzo su scazzo ci sta, SA ❤️
perentorio? imperativo? forse. Sorry, ovvio. in italiano: scusa. indicativo però di qualcosa. non sono senza difetti, nessuno lo è ma cerco di raggiungere la perfezione che non appartiene alle umane vicende. Lu.
mamma mia quanto tengo a te GRTM. Tanto. Lo sai, se avessi potuto avrei telefonato io per te.
Ho visto il moto di stizza, sai… alla lettura della mail perentoria.
🫣
Le pagine son diverse sia per indirizzo web sia per contenuti con tratti dai colori a volte tenui a volte intensi. Quel che le accomuna, a parte il bollettino qui citato di Meteo Mar…
Esiste, SA. Era la trasmissione radiofonica degli avvisi ai naviganti che ascoltavo sempre intorno alla mezzanotte quando ero signorino e la radio era sempre accesa vicino al letto. Ascoltati gli avvisi ai naviganti sprofondavo a volte nel sonno altre in abissi di pensieri, già allora, che mi cullavano tutta la notte fantasticando tra lontani paesi e donne bellissime da amare.
… quel che le accomuna, bollettino a parte, è il pensiero di sottofondo che ispira la scrittura delle “missive” spedite ad Est. Ad orari inconsueti, la creatività non ha orari, non può averli. Non è una dote che si manifesta a comando. E’ qualcosa che d’un tratto si manifesta, anche solo con il passaggio di scrittura da una pagina all’altra. La vita non è mai uguale a se stessa quando hai la creatività dalla tua e puoi esprimerla libero di farlo. Come accade qui e nell’altra pagina. Lasciata “sequel” volevo mettere una riga di parole, invece… così è, imprevedibile e sempre diverso seppur lungo il tracciato della stessa strada, SA. ❤️
Di qua e di là, dove leggi la prima parte del “ragionamento”. E scritta da me ‘sta parola… fa ridere da sola.🙄
ed anche questo è un pezzettino della mia giornata, per te che leggi e che qui cerchi un secondo di cambio di ritmo.
MeteoMar suggerisce prudenza nelle “uscite a mare” e uso del basso, bassissimo profilo. Poche vele a riva.
Ebbene sì, tanti pensieri. Però sopra a tutto il fatto di cercare di capire le persone “dentro” dove loro non vogliono far arrivare il tuo sguardo per timore di soffrire ancora. Io lì ci arrivo, SA❤️
“TANTI” pensieri GRTM. “TANTI”. ❤️
ora pure il circuito di CC… che essendo anche sulle mie CC ogni volta che le uso… ribadisco quel che qui sotto sta scritto…
e niente, sei ovunque ❤️
“È STRAVERO” ACCIPICCHIA SE È STRAVERO QUI.
altro che immobilità di pagina, è stravero accidenti se è stravero!
Ma chissene della immobilità della pagina, sei strepitosa TE SA. ❤️ E ti penso GRTM.
Che io sia dispiaciuto manco dovrei scriverlo, quanto vorrei per te solo felicità GRTM, non hai idea
L’immobilità di questa pagina significhi l’immutato pensiero GRTM.❤️
IL SILENZIO DEI PENSIERI LA PERCEZIONE DEL PESO DEL MOMENTO
I compleanni siano il motivo per guardarsi indietro e chiedersi se è stato diffuso qualcosa di positivo, che fosse una parola o un silenzioso sorriso. E servono soprattutto per far di meglio nell’anno successivo, giorno per giorno fino al compleanno che arriverà, inesorabile 😆. Grazie GRTM. Il più bel compleanno ricevuto. ❤️
Sia infranta la regola, del resto se regola è vuol dire che è dovere infrangerla. Soprattutto per celebrare quel dito pronto per l’invio della mail allo 00:00. GRTM è da quando l’ho letta che non smetto di leggere. Leggere quelle parole, quei due pensieri. Che compleanno, GRTM. Ma quanto sei speciale TE! ❤️
Sulla persona non ho cambiato idea, NO! Ora “chiacchiere e corrispondenza” sono l’attualità concessa…
IL SILENZIO DEI PENSIERI LA PERCEZIONE DI OGNI ENERGIA
Ogni tanto rileggo i miei “poemi” 🤭, i miei scritti, per cercare qualcosa che sia un’immagine per scrivere ancora dopo il raccontino del bosco. Notavo, oggi, che c’è una linea conduttrice in tutti questi paragrafi&pensieri. Ossia: “…rendono la mia idea invincibile e da difendere a spada tratta.“ Affermazione che ha radici profonde nella forza e nell’energia che conosci.
you
L’arte della diplomazia, perché di arte si tratta, fonda sulla sensibilità ed il rispetto delle Persone. Il principio ha come sua regola discendente la capacità di comprendere qual è il momento in cui scrivere e qual è il momento in cui è saggio avere un comportamento diplomatico e di rispetto lasciando a questo paragrafo la diplomatica missione del fatto che il pensiero non manca.
#pulcinella e #pollicino … 🤦♂️❤️🥰😜❤️
valga l’altrove suggerimento…
Io ti leggo e rileggo sempre GRTM, la posta che ricevo. Ho scritto tante tue definizioni quasi alla noia per te che leggi, forse. Insisto, sai con quali pensieri GRTM. Sai GRTM sei l’energia che alimenta mia Anima, un’Anima dedicata a te.
…🤭🤔🫣Queste pagine hanno tratti vivaci, sono un gentilUomo. Taccio. E sempre per te, GRTM, lo sarò 😘 Presenti, sempre, quei tratti vivaci, in giusto equilibrio con tutte le altre mie scritture.
“Essere diversi costa caro, hai ragione. Resta sempre una persona esigente, complicata e diversa, rara. Resisti, non piegarti alla normalità.”
“QUELLA” FOTO È LA REALTÀ DI OGNI MIO PENSIERO SULL’ENERGIA DEL BENE CHE QUI SI DESCRIVE IN OGNI PENSIERO IN OGNI PAROLA. ❤️
“Quella” foto dà sostanza a queste righe qui sotto scritte durante la notte. Poi questa mattina tu mandi quella foto. E’ energia GRTM, energia e meraviglia. E nel mio pensiero che non scrivo anche tanto stupore, incredulità perché io sento qualcosa di stranissimo, sì incredulità per la forza di questa energia positiva che arriva.
27.6
L’energia, sembra la pubblicità di un fornitore di corrente. Non so definire l’energia ora. Ne sento tantissima da un bel po’ di tempo. Un’energia forte, positiva. Nei momenti in cui abbandono il tavolo e mi sdraio, ad occhi chiusi per recuperare la notte o studiare le logiche di Journey, si fondono mondi di energia tanto distanti tra loro. Forse in comune hanno un luogo dove sono, dove la luce è inimmaginabile. Hanno anche un’altra cosa in comune ma non si dice. Penso questa fonte di energia. Vedo, fisicamente nella mente questi bagliori immensi che fanno immaginare… se scrivo ancora, tu sei sveglia, )parecchio( potresti forse dedurre il sibillino pensiero. E gli occhi con cui io ora vedo queste immagini nel profondo dei miei pensieri puoi immaginarli e vederli in quegli occhi belli della tua e della mia foto. Quelli della stella azzurra, quelli del biondino davanti al fruttarolo e quelli dalla profondità abissale della amica della stella. E poi, come non sorridere alla smorfiaa mo’ di bacio al telefono in primo piano… 🥰 ha occhi immensi.
una luce soprannaturale d’un tratto mi porta il pensiero di una luce, forse due, che miscelano antico e coevo
NON E’ UN’ISOLA E’ “CIRCE” ALL’ALBA
Quindi Peter Pan, e la sua isola che non c’è, non c’entra niente. 🤷♂️
qui devo fare un po’ di post produzione con Ps25 per avere lo stesso effetto di X della duplice energia🙄
GRTM A me quando lei GRTM con tutti i casini che leggo ed immagino si manifesta: be’ GRTM. Taccio, lei sa. D+
D+ fa parte di tre sagge paroline: riservatezza, attenzione e rispetto.
❤️Qui posso scriverlo: ci penserei io e come dico io 😘 coniugherei al presente la prima prima persona singolare del verbo fare e del verbo sapere applicherei un condizionale presente sempre in prima persona singolare
Meglio che io lo scriva anche “di qua” che ogni parola, di entrambe le pagine, la ricordo e che i miei pensieri seppure non compaiono scritti con la frequenza abituale sono sempre in me e per te GRTM😘❤️
non c’è bisogno di scrivere altro a quanto già scritto qui e di la’, mi conosci bene. Sai che sarei pronto a fare Mrs Doubtfire 🤪 per alleggerire te e lasciarti libera di avere tutto il riposo ed un po’ di serenità che te meriti.
e pure qui!
così come ogni tanto, GRTM, fa bene ribadire che qua passano pensieri, emozioni che toccano nel profondo l’Anima, la Mente ed il Cuore di chi scrive x la costa dove ogni giorno il Sole sorge e che descrivono una storia d’Amore unica e vissuta con una intensità senza eguali
❤️
😘Quello che qua sta scritto è una pagina colorata di un unico sentimento, forte. ❤️ Nemmeno una virgola muta qua. Questa è una pagina che mi dà una energia potente.
Lunedì / Perché la nomea del giorno sia mandata a quel paese. Cielo azzurro, garrir di rondini. Stiramento muscolare con gli occhi ancora mezzi-mezzi e sentire la mano che mi accarezza il viso, il collo. Ed il respiro della parola buongiorno.
Le leggo e le rileggo ancora. Le HO con me, dentro di me. Nei tre miei luoghi principali. ❤️ Le leggo e rileggo cercando di far mio il tuo stato d’animo.
Leggerò quelle righe all’infinito. Le leggerò una infinità di volte. Quelle righe avrebbero bisogno di una sola risposta.
DOMENICA SERA \ LEGGEVO, din din, MAIL + FOTO. LEGGEVO: “C’HO LA TESTA SULLE SPALLE MA SAREBBE MEGLIO…”
DIVERTENTE ERMESTISMO, NON ALTRO MADAME \./
SI DIVERTA E GIOISCA DEI SORRISI CHE VEDRA’ Con quelle foto l’immersione nella piazza è stata quasi reale. Così posso vedere quanto alcune Figure siano elettrizzate dal divertimento.
queste figurazioni nel pensiero mi portano tanto indietro, quando dopo il casino del dopocena di paese, quelli del sud in estate, si finiva stracotti nel letto, finestre aperte, profumi dal giardino, i limoni, che entravano nella stanza. Una maglietta bianca addosso e magari neanche ci si levava il costume per esser pronti per il giorno dopo. L’età era quella della ingenuità così vedo ora una scena simile. Era bello prender sonno in quei modi infantili. Spero che i “2” abbiano lo stesso addormentarsi. Vorrei che tu GRTM potessi addormentarti così. 😘 *Lucky ed Anastasia permettendo.
A quanto pare non sono andato molto lontano dalla realtà. Felice per loro e per te. 😘 Spero non ti sia stancata troppo, spero davvero.
DOMENICA / Non sono trascurate le tue preoccupazioni, i tuoi pensieri, le ansie. Sono la parte più difficile da affrontare come genitore. Ti stringo. Sarai brava nel cercare di avere una visione che sia in equilibrio tra gli approfondimenti del tema ed il trasferimento della sicurezza che a lui serve. Non è un compito semplice. Razionalizzare le proprie emozioni è il punto fondamentale per cercare di individuare il percorso migliore. Credo che il rapporto con il Giovanotto sia già molto ben orientato al parlare di tutto. Attraverso questo parlare saprai individuare i punti attraverso i quali capire di lui ed allo stesso tempo rassicurarlo. Non sempre sarà semplice, chiave di volta è la necessità di parlare tra te e il Giovanotto. Io credo che lui si senta molto già affidato a te. Forse è nella età in cui un po’ di nascenti tratti propensi alla propria autonomia di giudizio e pensiero potrebbero indurlo ad una certa spavalderia e la poco corretta valutazione degli argomenti di conversazione con te. Oppure – contrario – ascolterà con attenzione quel che a lui dirai. Solo tu potrai bilanciare queste due situazioni ed avviarti nella giusta direzione. Perchè come lo conosci te, nessun altro. Ci vuole molta forza per non farsi sopraffare dagli eventi. Hai affrontato situazioni di cui è vivo in me il ricordo dei tuoi racconti. Lì ho visto la tua forza. Non dimentico quel che mi raccontasti. E continuo ad avere ammirazione per le tue capacità GRTM.
Tu hai la sensibilità che serve per capire GRTM 😘
Ieri come oggi so qual è l’interrogativo che poi ci si pone in queste dinamiche. Mi son sempre dato la stessa risposta. Ed ho ogni volta trovato la strada per andare avanti contro ogni avversità incontrata.
LA RISPOSTA E’ UNA SOLA:
COME VUOLE BENE GRTM A GRTM NESSUNO.
GRTM
La bellezza nella semplicità, la resistenza al vento avverso. L’unicità. La luce nel buio. Saprai fare.
DOMENICA / Maestà, la Doge Veneta, la Veneziana.
🤣
DOMENICA / Il settimo giorno. Solo per l’Altissimo, però. Qua ci si sMazza, tra una pausa Orientale ed una occidentale. ❤️
❤️
Secondo me c’è poco da resistere, anche dopo un “Bruni DOC” ❤️
😘
Con una analisi anche, tutto sommato, superficiale della fotografia si può identificare il luogo del delitto 😂
DOMENICA | DELLE LATENZE:
C’è latenza alla risposta per causa lentezza connessione C’è latenza alla risposta per causa dormiveglia, sonno raro, ancor di più del rinoceronte bianco. C’è latenza alla risposta per causa guida C’è latenza alla risposta per causa caffè in sede dislocata C’è latenza alla risposta per causa doccia … altre mi verranno in mente. Forse non ne esistono.
DOMENICA / 😘La giornata del vassoio di paste con lo zabaione o la cioccolata, le meringhe, i baba’… per fortuna che “tocca” LAVURA’. 😘
SABATO / 😘 Senza accorgermi più di tanto, ora che prendevo il caffè di cialda qui, mi sono reso conto di essere tornato da giorni ai ritmi universitari. Sveglio fino a notte e sveglio fin dal mattino presto. Credo che stasera non solo Marti crollerà di stanchezza. Dopo una bella Citrosodina digestiva vedrai come dormi… 😘 Una piccola puntualizzazione: non mi sono rincoJonito e neanche diventato daltonico o A-CROMATICO. Sul tavolo di gioco verde per margherite intendo… Essì, mo’ la scrivo. Come quelle margherite delle Frisone in pascolo d’alpeggio, per spiegarmi e dire una immagine bella. Con la baita sullo sfondo dove SI MANGIA! 😂 Mi manca il Tirolo, certe mangiate di taglieri, slurp. Le cose buone sopra il tagliere, non il tagliere. E così come son retrocesso ai ritmi di ieri, son tornato anche alle mie insalate preferite, quella pantesca in ri-visitazione “Lu”, ovvero patate bollite, pomodori, e tanta, ma tanta, ma tanta, ma tanta: CIPOLLA! Mezzo litro d’olio e mezzo chilo di sale. Senza pane. Sapori forti😘
Tanta vuol dire che son tre cipolle TropeaStyle di media grandezza, tagliate sottili-sottili. Julienne. ODDIO! Julienne, no-na-fimmina. Il taglio delle verdure! Azz. Notte GRTM. ❤️
In proposito del multitasking il 5k apple aiuta, un bel po’. Ho la possibilità di passare con agilità dal ritocco fotografico alla scrittura passando per le pubblicazioni di rito. La Perfida Immagine di sottofondo mi accompagna mitigata dal tavolo per gioco verde su cui spiccano margherite colorate. Gioco sul quale non è consentita alcuna allusione in quanto proveniente da posti dove il vento, il mare e gli spruzzi delle onde durante la navigazione a vela sono sacri, inattaccabili, inavvicinabili. Ne derivi così la osservazione come fosse una rarità per la quale provare solo devozione. Alla luce della dotta disquisizione per l’uso di un termine o l’altro, spartiacque tra i signori ed il resto del mondo, direi che quel regalo può essere catalogato tra i dogmi orientali, quindi NON ATTACCABILE, NON IN REGISTRO, NON IN ELENCO. Già è tanto aver osato discettare per SOTTOLINEARE la distanza tra quelle due paroline e l’Oggetto. Esiste e basta. Un dogma della città (noti la definizione…) che ha dato natali a papi, uno speciale POI (e te pareva, come poteva essere, no…) visto che a lui si deve la volontà della creazione della Cappella Sistina.
SABATO / Se c’è una cosa che ADORO sono i risvoltini perfettini fatti a mano al momento, quelli che scoprono appena appena la caviglia. Messi lì girati con cura e le cuciture interne in vista. Non più alto, il risvoltino perfettino, di un centimetro e mezzo, MASSIMO due. Magnifici. SABATO / Rappresentazione della parola perfidia. Li hai messi apposta. 🫂
SABATO / MALIZIA. No GRTM. Non l’ho mai vista in te. Tu mi hai osservato 🤭 sai come sono. No, la malizia non è roba tua. Si vede che non ne hai nell’Anima. 😘
Sei molto molto riservata di ogni “cosa tua”. Fui sorpreso quando mi scrivesti – un paio di settimane fa – una parola proposito di un sentimento che descrive di attenzioni ed affetti. Non per quella parola letta, bensì per averla scritta e volendo raccontare un altro “pezzetto” di GRTM all’Occidentale. Un pezzetto cruciale, delicato molto delicato da trattare con cura, rispetto, considerazione, Amore. Io ne avevo percezione ma è un altro paio di maniche, come dicono gli antichi.
Eccomi… con cambi di macchina ogni settimana? Va bene?*😘
Sotto la teca di cristallo della parola gentilezza è racchiuso il caleidoscopio della infinita varietà di colori e sapere. E nel sapere alberga l’uso della lingua italiana, un vocabolario esteso che permette di dosare con leggerezza o levità la costruzione di una frase. E di capire, anche e bene, ciò che vien letto. Sempre. A qualunque ora del giorno o dell’imbrunire sia scritto. Cogliendone tutti gli aspetti. Sui quali la leggiadria della farfalla è necessaria.
Luca, delicatezza 🫂❤️GRTM Luca, verità 🫂❤️❤️…
Auguri estesi alle mamme delle festeggiate, come le è stato appena appena or ora scritto😘
SABATO \ 5.31.2025, COME I CALZINI SPAIATI 🤭 00:01
🙃Buon compleanno 😘
Se il rosso esprime forza e passione il bianco è la purezza 😘
😘
Multicolore, come le farfalle che tanto ammiro❤️
Venerdì / Le farfalle. Quando sono in terrazza qua davanti al monitor le vedo arrivare, coloratissime, leggiadre. Mi ricordano l’argento vivo. E l’azzurro del cielo, il bleu del mare. Oggi credo che la temperatura qui sia andata oltre i trenta gradi. Non più di mezz’ora son resistito, per due o tre volte, mattina, pranzo e pom., questo il momento che mi piace di più. Per i colori. Domani al mare della costa Est sarà una giornata super. L’argento vivo salterà giù dal letto. “L’astro”, purtroppo per lei GRTM, sorge alle 05:28. E taccio tanto sai che cosa io voglia intendere. L’ha vista già?
*sto studiando astronomia, Regulus, Mercurio, Polluce, il GC. Un po’ forse riesco a ricordare 😂 così son preparato per il sorgere del Sole, anche dalle parti tue. Qui a Roma si dorme dieci minuti di più: 05:37. E non faccia la pignola lei, GRTM, scrivendo che non son +dieci😂 😘
Dovresti essere qui…ti piacerebbe. SI.
🤭 In questa pagina ci sono 23mila parole. Quale aggiungere guardando quella foto? Non lo so. ❤️ La persona ritratta non può essere descritta con una parola banale. Ed a me non piace essere banale. Argento vivo però mi piace, le si addice. Pestifera? Forse c’è un legame con l’autrice del click? 😘 Forse in altri tempi non c’erano quei giochi, mi pare di ricordare un certo daffare di qualcuno con le galline? Argento vivo.
ogni 10′? ma ogni 10 secondi doveva… si chiama “tormento” 😘espressione d’amore.
Dalla amigdala al talamo passando per le nautical end (non voglio appropriarmi di altrui eccellente sapere, lungi da me il pensiero, altro che lesa Maestà Suasarebbe) e le astro end sto studiano un po’ in bel mix che pare un camaleonte. Gli occhiali viola. Bellissimi. “Caruccia”. Che parola lieve. Sì, indicata alla neo portatrice con quegli occhioni. E pure il colore dell’iride… un tono su tono (estremo, se vuoi) dai colori vivaci. Come vivace è quel che GRTM “passa” alla linea discendente. 😘
mo nun te Ncazza’ se ti ho preso in giro con la battuta “😂da piccola hai studiato allora😘“, SA.❤️
io cerco di trovare in persone e fatti sempre un aspetto positivo per superare ogni difficoltà, avversità, preoccupazione, ansia.
Certo che se buchi una gomma della macchina ti dico che non è colpa tua, la buca ti ha vista arrivare e si è spostata per farti un dispetto.😘 la colpa è della buca. Credo lei GRTM abbia ricevuto il principio. 🙄
Ogni genitore vorrebbe che i figli fossero lontani da ogni avversità e problema, credo sia una giusta e forse anche lecita aspirazione. La vera grandezza di un genitore è nel fatto che i figli si sentano sempre a loro agio con se stessi e – soprattutto – aiutati nella loro crescita interiore necessaria per la vita. Se poi devono portare gli occhiali… anche tu li indossi. Hanno fascino. E non ti far colpe se lo scopri solo ora anche se il tema era suggerito da settembre. Non mi pare proprio sia una donna con le mani in mano.
imparato 😱 ancora: ANNUCCATA. ❤️
😘 Vedere GRTM ANNUCCATA, ❤️ e non aggiungo altro circa l’ANNUCCAMENTO… diciamo che con tutte le dinamiche di questi giorni sarebbe stata una vista che avrebbe fatto sorgere una grande tenerezza.
😘
‘na cosa, così… tanto per scrivere che ho ancora I DITI che vanno da soli: sono CERTO che non avrà mancato di notare una certa latenza dello SCATTO ALLA RISPOSTA ORA (08:32 – 08:42). SI CHIAMA DOCCIA A QUEST’ORA DEL GIORNO.
con un profilo rasente il suolo… poi dici sulla forza delle persone… Essì. Si “vede”. bacio 😘
No comment. L’unica cosa che mi sento di aggiungere è che essendo uno scrupolo in più di sottofondo ci sia una CERTA base di tranquillità.
Un pensiero che spero ti aiuti nei prossimi giorni fino alla data. ❤️
😱te lo sai vero quante volte penso quelle due parole… 😘
“io” funziono così. Credo tu lo abbia “sentito”. Anche nei momenti più tesi cerco sempre di infondere ottimismo. Lo scrivo ancora una volta perché vorrei, ancora una volta, che queste righe nella alternanza di pensieri siano “qualcosa” che A “qualcuno” possano essere un respiro profondo per stemperare la tensione che in questo, preciso momento, immagino sia alle stelle. Vi penso GRTM. Quando sono sotto tensione scrivo. Oggi scrivo molto. Perché il cazzeggio che cerco ogni tanto non vuol dire essere assenti da altro, anzi.
C’è chi era sveglio sul versante est e chi su quello ovest. Non sono passeggiate. Qui pure s’è vista l’aurora schiarire il cielo e poi c’è stato il crollo. Il mio.
Poi ad un tratto il trillino dell’avviso mail, quasi non ci credevo perché immaginavo la giornata speciale ed in ogni caso le logistiche mattutine sono impegnative. Quegli occhi, quei capelli definiti dritti e che io vedo in ordine… la bambola in confezione… l’aerosol con la cuffietta/scoppoletta e le orecchie da micia… che dire GRTM 😘❤️ sono flash che mi accecano. Sono andato talmente in confusione dall’emozione che non ricordo neanche cosa ho scritto per cercare di star appresso alla conversazione e nello stesso tempo cercare di assimilare in me l’immagine e non solo l’immagine GRTM ❤️
Questo è un risveglio magnifico GRTM. Ora passerò il tempo leggendo e rileggendo i tuoi scritti e guardando le foto. 😘
“Appena sveglia con i capelli tutti dritti 🤣🤣” – che pignolina GRTM, e che doveva usci’ dal letto come fosse stata in parrucchieria? Io glieli avrei scompigliati di più e “magnata” a mozzichi-di-baci.
TE GRTM sei una fanciulla molto molto riservata così mi hai “appiccicato” un po’ della tua riservatezza e quindi pratico con maggior fervore la religione, già fatta mia da tempo, del basso profilo. Se tu potessi avere la facoltà di entrare nella mia testa e dare un’occhiata… un carnevale di casino infinito tra colori e luci, flash ed esplosioni cosmiche di potenza senza competizione. Ti stringo forte GRTM e sai perché. Da’ un bacio specialissimo al “Bimbo”. Vorrei poter stringere le mani non solo per guardare in silenzio i panorami.
vero che le statistiche lasciano il tempo che trovano, è l’intenzione però che io faccia una cosa opposta così che tu possa dormire GRTM ❤️ sì, senza menate 🙄
io sto sveglio e tu dormi.
Ecco, mo è chiaro, vero?
❤️spero il tempo di risposta sia stato accettabile, mi so’ incrociato “I DITI”😘
Σ
Sono matematicamente certo lei GRTM ne conosca il significato. Aggiungo che l’uso, qui-ed-ora, è più sulla parte di una indicazione matematica.
Sommatoria = Il simbolo della sommatoria è il sigma greca maiuscolo, Σ. Si utilizza per indicare sinteticamente la somma di più addendi. Ad esempio, Σᵢ₌₁ⁿ aᵢ significa la somma di a₁, a₂, …, aₙ.
Lo uso in quanto simbolo di una addizione perché mi punge vaghezza… Mi piace tenere un profilo molto molto basso. Tanti “molto” quanti gli addendi.
L’Anima è infinita, ora vorrei la tua ricevesse un po’ di levità.
Rielaborazioni di pensieri per cercare d’esser sempre come la foto qua sotto. A parte il pensiero per GRTM mi piace la parola LEVITÀ indica qualcosa che potrebbe, al solito, ricondurre alla farfalla. Credo, almeno nelle intenzioni con cui scrivo ora, che sia indicata per descrivere uno stato d’animo sereno, incline al sorriso per lasciare poi subito spazio alle risate in stile bambini. Quelle risate delle ricreazioni, le mie, alla Scuola Elementare Giacomo Leopardi. Pensa te. A scuola già stavo alle Marche, tra i versi di un MarchiSCIAno. L’unica cosa che, mi ricorda ora G, lo fa diventare tutto ad un tratto simpatico è che
HASTIRATO a
Napoli. In qualche modo la vedo come una conversione al Regno delle Due Sicilia. E nun fa la parte della MarchiSCIAna offesa, SA. 😂 😘❤️🫂 Non questionare sulla parola INFINITA perché il punto di partenza del pensiero era fondato sulla parola ETERNA, quello si da interpretare come una visione da sotto i cipressi.
Immagino lei dotta MarchiSCIAna sappia il significato della parola STIRARE che nulla ha in comune con un Rowenta. 😘 Più appropriato l’accostamento con i cipressi di cui…
❤️ CESSATO ALLARME 😂
Fredda e determinata, sono sicuro che le due parole siano tue eccellenti proprietà, però un memo per suggerire di contenere l’incazzatura che potrebbe derivare da certe affermazioni della controparte potrebbe avere la sua valenza. Potrebbe anche essere disatteso, dalla controparte, un concetto basilare negli assetti di quel tipo di società. Ossia la cooperazione e la parità di diritti. Sempre padroni sono alla fine.
Un giardino pieno di fiori, anche tanti altri colori insieme a quello della lavanda.😘e brezza che porta da lontano profumi per … non riesco a leggere quel che vorrei scrivere, ho un po’ di polvere negli occhi🙄 😘❤️🫂
🫂Buongiorno GRTM😘
quelli che dicono saper parlare, non è chiaro se anche pensare, oggi usano la parola EMPATICO. Con semplicità scrivo che cerco di capire i punti di vista diversi dal mio e mi sforzo di calarmi nei panni delle situazioni di cui sono messo al corrente. Aggiungo, con una buona dose di qualunquismo spicciolo e faccio mia, una – pare – celeberrima sentenza: “Stolto è colui che non rivede le sue posizioni”, una roba del genere, credo sia da attribuire ad altrettanto celeberrimo pensatore. Dell’antichità, pare. Lei GRTM senz’altro ne sa più di me. Tutta sta pappardella al sugo di onnivoro suide (il cinghiale) per sottolineare che circa l’aiutino per dormire lei, GRTM, ha fatto bene. Non solo per la previsione di una giornata a contatto con la marea di suidi che immagino tra poco la assedieranno ma proprio perché – a prescindere – aveva, ed ha, bisogno di dormire. GRTM è forza anche questa, non è un cedimento. Quando si è sotto tensione nella consapevolezza di un uso limitato a poche assunzioni: QUANDO CE VO CE VO.😘 Non è rinnegare un principio, non da parte sua e neanche da parte mia, circa l’uso dell’aiutino. E’ star con i piedi in terra cercando una strada che possa risolvere il problema contingente. Diverso sarebbe se divenisse abitudine. Lo vedo, in questo specifico episodio, come un fatto al quale s’è ceduto e dal quale però tirar fuori più determinazione affinché sia l’ultima volta proprio per la certezza di aver ceduto ed infranto una regola. Come ci dicevano, a me sicuro: “bua, cattivo, non lo fare più sai! Cattivo! Ti do’ le tottò se lo fai ancora”. Beata ingenuità dei grembiulini bianchi e fiocco azzurro con “panierino”.
In proposito dell’uso delle virgolette, pare che:
Le virgolette non sono solo per una citazione ma possono connotare un’espressione metaforica scelta dallo scrivente. Esiste questo modo di scrivere praticamente dal II secolo a.C. quando le “diple” (qui virgolette per citazione di un nome greco) connotavano espressioni da separare dal resto del testo. Spero di poter continuare a usare le virgolette senza che tu mi additi alla giustizia popolare giacobina e faccio notare la chiusura mentale di una che pensa che le virgolette debbano sempre essere usate come fa lei. Del resto chi conosce solo il martello tenderà a trattare l’universo come se fosse un chiodo.
La citazione è la risposta, ad una tal Vitalba Azzollini, da parte di un account X che seguo con attenta lettura e buona frequenza. È Boni Castellane, un’occhiata fossi in lei la darei. Al posto della Azzollini mi andrei a nascondere, l’ha fatta nera. Con eleganza.
🫂❤️buona notte GRTM. Succede che con gli aggiornamenti generali di questo e degli altri “miei possedimenti” necessari per JourneyWithLu non abbia più facoltà di sapere qualcosa di interessante. Così il mio carattere di per se già molto titubante per alcuni aspetti enfatizzi le incertezze: scrivo ora, scrivo dopo? Per la mattina, per la notte? Nel dubbio mi astengo, altre volte mi lancio. Strapperà un sorriso? Magari s’incazza? E’ appropriata? Pare che da quelle parti delle coste est la riservatezza sia una disciplina ben osservata così i dubbi sulle mie volontà di scrivere e dire abbracciano i miei pensieri. Tuttavia, come in questo caso e con queste righe, che ora concludo, il desiderio di lasciare un pensiero qui c’è. Sempre. 🫂❤️ buona notte GRTM. 😘
😘 … ti penso GRTM, sai. Lavoro ma siccome sono multitasking penso a te GRTM. Nello stesso momento saltando da una tua mail che leggo e rileggo ad un file con le cose del lavoro. 😘 Leggere della imposizione e della generazione di un senso di colpa mi dispiace molto, non è questo che dovrebbe accadere. Almeno non nei miei principi, mai lo è stato. Ingenuità, generosità? Non lo so e poco ha importanza. Sono cose si fanno perché si è così, portati alla comprensione ed alla valorizzazione delle cose belle di qualcuno. Affinché la fiducia, della persona in destinazione del supporto, cresca nella fiducia in se stessa ed il suo operato sia una continua crescita 😘 Far sentire sbagliata una persona… hai passato tutti e sei/5 non li ho contati, vicina a Leo senza battere ciglio, senza un momento di cedimento. Un monumento, altro che far sentire sbagliata. E’ una visione riduttiva, l’ho patita. Molto. Mi dispiace debba viverla tu. 😘 e lui, Leo, è stato esemplare. Invece di fare il piagnucolone è stato al tuo fianco. Posso immaginare.
hai fatto STRABENE a prendere quelle due ore GRTM più che bene GRTM. Vedi un po’😘 Non lasciare mai che altri possano dettare a te il modo di essere e vivere. Saresti il peggior esempio per i tuoi Bimbi. Solo se penso a Leo che ti dice “non preoccuparti per me mamma”. GRTM lui è un grande e tu sei stata grande proprio perché sei tu che lo hai portato sulla strada di sapere e poter dire questa frase che è oltre l’amore di un figlio per la mamma detta in una circostanza come quella dei giorni scorsi. GRTM stai solo facendo bene.
Lo sai che il post ecc ecc… 😘
Martedì. Sin da questa mattina quando ho letto la prima mail con il racconto della notte e del tavor mi sono chiesto e preoccupato di impostare una chiave di dialogo che fosse in equilibrio tra un supporto ed una attenzione per GRTM che di sottofondo non manca mai. Senza cadere nel mielismo da emoji ma cercando di essere presente con un atteggiamento opportuno alle circostanze. Aver visto le foto delle piante mi ha rallegrato perché ho immaginato che, seppure nel dispiacere di essere in un posto che forse potrebbe non appartenere più, avevi trovato la voglia di uscir di casa complice la bella giornata. Poi l’annuncio della RM, e quel punto esclamativo, mi ha fatto pensare che le preoccupazioni avessero preso il sopravvento così ho cercato di essere più concreto ma l’attenzione per GRTM non manca mai. Soprattutto con il ricordo della frase circa le carezze e la sigaretta. So cosa in realtà può aiutare una persona in questi momenti così difficili, lo so bene GRTM😘 è un dispiacere ed un bisogno di “assistenza”…
Perchè il punto è: “ok, sì va tutto bene ma a me chi ci pensa?”
Solo chi ha vissuto situazioni analoghe potrà capire quanto sia profondo quel desiderio.
io credo che tu sappia bene cosa… non scrivo di più GRTM 😘puoi fare il processo alle intenzioni😘forse faresti centro. aiutino: 🫂tanti e forti 😘tutti per te come i miei pensieri in ogni istante sono per GRTM
Bacio… 😘
spero che questo stato d’animo letto su pinterest sia superato:
“Oggi lo chef propone demotivazione su letto di scoraggiamento forte con insalata di coglioni tagliati fini fini ed un tocco di ansia a crudo a condire.“
NUN ME MENA’😘
Di quell’anno, di quei momenti prima e dopo l’operazione ricordo tutto. Dalle facce di chi veniva a farmi visita manco fosse l’ultima in vita* alle situazioni mediche prima e dopo l’intervento. Tuo figlio, per quel che mi hai raccontato esser i suoi stati d’animo in questi giorni, e per quel che posso derivarne io è quel che ho poc’anzi scritto e riscrivo: UN GRANDE UOMO. Bravo.
*persino la faccia di ZioLuigi, il marito di Ziali, quando venne a trovarmi “prima”, lui davvero aveva un viso preoccupato. Era medico, ti ho detto. Ergo. Più figlio di puttana Zio Aurelio che mi operò. Anche di lui ho un bel ricordo. Andai con le analisi e le prime eco. Chino sulla sua scrivania al Gemelli, penombra. Il ghigno del primario chirurgo, impietoso. Un filibustiere del bisturi. L’ho “perdonato” solo perché in corsia faceva assumere SOLO le infermiere. Di livello, mica chiattone come oggi, SA.
Le difficoltà si affrontano come sta facendo lui. Qualsiasi genitore vorrebbe sottrarre un figlio, una figlia, ad ogni asperità dal raffreddore ad un parto. Certo, manco a dirlo!
mi basta un punto di esclamazione per capire la tensione. Sì ai figli si vorrebbero risparmiare tante cose e si vorrebbe fossero sempre in una vita senza asperità. Soprattutto quando si hanno età che stanno sotto la parola ragazzino. Mi dispiace che una persona debba provare stati d’animo di tensione e sofferenza. E se lui dice come hai scritto, tu devi essere felice del fatto che lui è già molto più responsabile di quel che agli occhi di tutti potrebbe apparire. Ne sta dando prova con il suo comportamento sereno, per quel che leggo. Vuol dire che il lavoro fatto fino ad oggi è stato un lavoro fatto bene e al di là delle intemperanze caratteriali tipiche di età ed ognuno di noi, il sottofondo formativo è eccellente. Questo credo sia molto importante, essere stati capaci di fornire ai figli quella fermezza e quelle qualità che gli permetteranno sempre di poter dire “non preoccuparti per me mamma” e col sorriso. C’è da andare fieri di una cosa del genere.
Credo, mi sembra, sia un albero di fichi, le grandi foglie questo suggeriscono. Ti vedo bambina arrampicata tra le foglie a scegliere i più belli per mangiarli anche caldi del Sole di Luglio ed Agosto e con tutta la buccia. La notizia giunta è di grande dolore. Il valore affettivo è immenso. Mi spiace GRTM. 🥹 Ma quelle tre albicocche in primo piano, ancora un po’ acerbe, mica le hai mangiate?😘
Quella delle ciliegie, lo sai, me la segno come una pugnalata inferta con lo stiletto malese. Posso descrivere la scena della crudele punizione ricevuta con quella foto. Sono magnanimo e non voglio disegnare scene horror. Le suggerisco, invece, una bella attività di raccolta prima che tordi e merli rubino dal frutteto della Marchisciana le messi della terra. Belli quegli alberi, tanto. ❤️ Ti aiuterei anche a salire sull’albero attento, da sotto, che non tu corra pericoli 🙄
😘l’aggiornamento meteo, automatico ogni volta che apro safari, mostra un netto miglioramento meteo ad est d’italia. Magari con il Sole che tiepido s’affaccia tra le nuvole alte, un velo (si chiamano cirrostrati), c’è stato il desiderio di uscire. Ed anche un miglioramento della visione con il dissiparsi degli stati d’animo meno gradevoli. Ed aggiungo che nella perfetta consapevolezza di ogni stato d’animo ed ogni situazione, mi piacerebbe assolvere anche ad una cosa fondamentale, cosa che è sempre stata con me in ogni difficoltà. Cercare di far fiorire un sorriso sul viso e poi arrivare alla risata dura e pura. Non è irresponsabilità. E’ uno dei modi per trovare la forza di andare avanti giorno dopo giorno con una visione che non può essere offuscata dalle difficoltà e, anzi, attraverso queste vedere sempre il sereno.
E’ ora che GRTM darà il meglio di sé. Sei riuscita a trovare la forza di resistere nel momento acuto della situazione. Ogni risorsa del tuo organismo e della mente erano concentrate ed indirizzate affinché la GRTM avesse risorse sufficienti per combattere senza abbattersi. E’ ora che queste risorse sembrano mancare quando invece servono ancor di più perché i timori e le paure possono sempre riaffiorare attraverso i pensieri, le ansie, le angosce che qualcosa possa accadere. Non sei riuscita a dormire, speravo che il crollo fisico fosse superiore a quello emotivo.
La carezza avrei voluto potertela dare io.
Sono quelle le cure migliori per passare questi momenti. Come avrai letto ho preso un paio di volte il tavor. Non ricordo neanche perché ma si vede che la situazione che mi indusse a farlo doveva essere terribile. Altrimenti, e forti non si diventa se non affronti e superi certi momenti. Da soli. E la citazione chilometrica dei viaggi non racconta degli stati d’animo di quei viaggi. Non sono sempre stati viaggi di carine emozioni alla ricerca della fotografia. Proprio no. Mi sembra rileggendo la tua risposta percepibile tutto il tuo disappunto per la assenza di una carezza. Ho evitato di rispondere come leggi qui sopra perché ritengo che un momento di attenta delicatezza sia necessario. E sai che delle attenzioni quelle che servono davvero io sono molto attento, così sto mediando tra il mio desiderio di poterti fare una carezza per il tuo sollievo e la tua riservatezza.
Adesso, da ieri dopo la dismissione e l’euforia, la serenità ritrovata, da oggi è il momento in cui GRTM sarà capace di affrontare giorno dopo giorno la giornata con tutti i pensieri e le ansie del sottofondo (e se succede ancora?) inutile negare questi siano i pensieri, le paure. E’ davanti a sta roba qua che troverai la forza di andare avanti. Sarai determinata, non mollerai.
ECCO… MANCAVA EH GRTM… ❤️ SU SU TUTTI AR MARE COME STRIMPELLAVA LA GABRIELLA FERRI RIDI EH GRTM… BUTTA LA SCATOLA DI TAVOR IN APPOSITO CONTENITORE PER RIFIUTI MEDICALI.
La webcam mostra una giornata un po’ grigia… ma ha il suo fascino, tu sai trovarlo.
*****
…’notte, fonda. quasi l’alba. Morfeo lì, Kaffeina qui.
La passeggiata ricreativa spero le abbia fatto rinascere un po’ di meritata serenità. Essenziale ma lei sa bene che non è l’unico pensiero per la costa est. Bacio GRTM
Non è difficile pensare ed immaginare il suo relax di questo pomeriggio, gioisci di questa serenità 😘
❤️
Rinata. La parola corretta. E’ una rinascita quella che accade dopo giorni come questi. Immagino, infatti, quante sale cinematografiche siano state visitate. Ho i miei biglietti nella memoria, conosco tutta la filmografia possibile ed immaginabile.
Ma conosco anche la fiducia, la speranza, il desiderio di ogni bene, l’Amore per Leo che hanno dato forza ABISSALE a GRTM. 😘
non sfugge una virgola, secondo me. chiamalo sesto senso, intuito. boh. 😘
Ma pensa te, avevo appena aperto questa pagina per scrivere una riga. Nello stesso istante arriva la bellissima notizia. ❤️Contentezza per Leo, per te GRTM. 😘
E già, avresti avuto tre mici… è da quando hai iniziato a scrivere “eccomi” per il buongiorno che mi rileggo la tua corrispondenza di “Lunedì” in una alternanza di stati d’animo. Prevale la visione positiva sulle incazzature circa la situazione ospedaliera che si protrae e la inefficienza dei paladini dei lavoratori. Per fortuna il lunedì è stato allietato dal recupero del micio. 😘 Poi rileggo delle tue notti insonni. Mi si stringe il cuore al pensiero. Per te e per Leo che spero dorma senza pensieri. Poi penso a chi con occhio furbettissimo si fa fotografare mentre sfumacchia una pipa carnevalesca. 😘 Vabbe’ lo volevo mettere nero-su-bianco. Bene un lieto fine che leggendo la corrispondenza mi vela gli occhi di lacrime che sono tra il dolce ed il salato. C’è tanta bontà ancora da qualche parte che riesce a bilanciare la cattiveria che vedo in giro. Spero che la dismissione da pediatria sia imminente e che la serenità della consapevolezza e certezza che “non c’è problema” subentri e che questi giorni di sofferenza appassiscano immediatamente tra le cose da non ricordare. E sì, guardo anche le emoji.
SI ED ANCORA SI GRTM. ARRIVA FIN QUI LA FORZA CHE HAI IN QUESTA SITUAZIONE. FORTE E CHIARA. STAI FACENDO TUTTO BENE GRTM, SI LEGGE, SI SENTE E SI CAPISCE GRTM. ❤️
Hai con una riga e quattro/cinque parole detto quanto basta. Poi dici… “ll vero significato di Barbie è infatti politico: la sceneggiatura di Greta Gerwig, scritta insieme a Noah Baumbach, è un vero e proprio manifesto femminista”
volendo leggere a fondo tra i due giudizi possono esserci contrapposizioni, dipende molto dal significato della parola femminista. Oggi parola che è usata in modo estremo e tesa ad identificare più una strumentazione politica che un affrancamento dal patriarcato per la totale realizzazione dell’ESSERE Donna. In piazza so’ tutti boni a fa’ politica, è l’applicazione giorno per giorno che fa la differenza.
La femminilità, l’essere donna, sono l’autentico leitmotiv della trama. Non si può essere donna senza il reale, senza l’umanità ed i suoi risvolti negativi, senza il pianto, il dolore e la morte. Barbie vuole questo per essere vera, completa, tutta ragazza, tutta essere umano
uno / due dei giudizi che ho appena letto, non avevo dubbi sul fatto che oltre le parole che hai scritto ci fosse qualcosa di più. Non avresti scritto quel che ho letto. Non guarderò il film ma come se l’avessi visto.
e niente da fa… il marchiSciano è un IDIOMA ricco di sorprese, potevo sape io che ACCIACCARE significa essere capaci di mangiarsi questo mondo ed un altro. Seppure nel pieno delle mie facoltà mentali, ho pensato al fatto che per cena avessero passato o patate bollite o cocuzze come ai tempi del “mio” Gemelli. Del quale però ricordo anche il quarto di pollo, prima che si accorgessero che il “paziente speciale” dovesse osservare un po’ di attenzione in previsione del trinciapollo per l’operazione. E dunque che l’Augusto giovanotto avesse ACCIACCATO le patate, o zucchine, per farne pappetta… peraltro usanza gustosissima. 🤭
“Vado avanti, sono forte” ecco, sei tu.
MODERAZIONE 😂
E come no? Quella di un “bisonte della strada”, nota (a me) pubblicità di un camion Iveco degli Anni boh? ecco quella è la moderazione di GRTM davanti a certi spicchi guarniti di zuccheri. 😂 Mi ricorda uno dei fumetti di Paperino Paolino quando si mangia le frittelle, il disegnatore, Romano Scarpa (uno dei più bravi in assoluto per i suoi tratti gentili delle figure disneYane), che ha le guanciotte piene della ghiottoneria, gli occhi socchiusi tra goduria e felicità, Le mani tra panza e viso e – soprattutto – le nuvolette bianche che svolazzano intorno al viso… se la trovo… 🙄 GRTM con il dolce, = = = ma proprio = 😘
Paperino è noto per preparare pancakes, spesso chiamati “frittelle di Paperino”, per la colazione dei suoi nipotini Qui, Quo e Qua. In uno dei suoi cartoni animati, “La colazione di Paperino”, si vede Paperino mentre mangia pancakes e Cip e Ciop cercano di rubarglieli. Paperino è un personaggio Disney molto popolare, amato per la sua personalità e le sue avventure. (G)
La “cosa” che rende davvero forte una persona è la sua capacità di scendere negli abissi più profondi delle tenebre, qualsiasi situazione anche quella di questi giorni, sentire di non farcela più, sentire la stanchezza fisica e psicologica, vedere che l’abisso è ancora più profondo e scuro ma nonostante questo il carattere, il pensiero, l’Anima trovano forza di proseguire come nulla fosse. Con più determinazione, con tenacia. Questo è essere forti per davvero. Tu lo sei bellezza.
sì, ti vedo davvero così.
Mi è capitato un post di Pinterest.
Luogo che frequento per le foto e qualche frase interessante per degli spunti di narrativa che più o meno conosci. Qui vado ora per sintesi.
Donna che legge Donna che sente Donna che scrive Donna colta Donna maga Donna delirante Donna pazza Donna che pensa Donna che sa di sapere Donna che è capace di volare Donna che ha fede in se stessa Donna che ride Donna che piange Donna che ama la poesia (pericolosissima!, scrive l’autrice) Donna capace di ammirare un quadro per mezz’ora Donna che ama la musica Donna intensa Donna ludica Donna lucida Donna ribelle Donna irriverente
Una Donna così, con una Donna così non c’è competizione, è straordinaria, aggiungo io.
L’AirForceOne con il catering mattutino più gradito sarebbe stato davvero un obbligo, SA.
❤️
‘notte. Leggere questa mattina della notte ha fatto passare il velo del dispiacere. Per la tua solitudine, per la situazione che stai vivendo in quella stanza, in quei corridoi di cui ho i miei ricordi ancora vivi delle notti passate in silenzio e solitudine. Immagino quante volte il tuo sguardo al “Ragazzetto” che, spero, dormiva beato. Solo una persona come te di gran carattere e grande forza spirituale riesce a non essere sopraffatta da queste stanchezze. E lo scrivo ancora una volta, è tanta l’ammirazione che ho per te GRTM.
Si può, si deve. In certi momenti l’accrescimento Kulturale che nasce con la visione di “certi” film è utile per la distensione necessaria dopo ore ed ore di tensione alle stelle. ‘Notte GRTM. 😘 Vado a legger di stelle e astrofisica.
La tua conoscenza di Lu è qualcosa che mai era accaduto potessi percepire. Anima, mente e pensiero. Emozioni. Leggere del risultato di questo secondo esame mi porta gioia, e dunque sai quanta, perché so cosa si provi in certe situazioni. Di qui, da questa conoscenza profonda, H&dintorni, nasce una ammirazione per te IMMENSA e – appunto – STRAORDINARIA. Ti stringo. 😘 Forte, SA. Ora ancor di più.
Sì e lo ripeto ancora… Sei forte e splendida.
Leggere quelle essenziali parole mi rincuora GRTM. Ti stringo fortissimo, sei… vabbe’ faccio il violinista che non si ripete. Il mio pensiero ti è noto. ❤️
Lo scrive (!) la Treccani. Lo sottoscrivo.
straordinàrio agg. [dal lat. extraordinarius, comp. di extra «fuori» e ordo -dĭnis «ordine» (cfr. ordinarius «ordinario»)]. – 1. a. Non ordinario, che esce dall’ordinario, dal solito, dal normale o dal comune: casi, avvenimenti straordinarî. In ottica, raggio s., quello dei due raggi rifratti che nei cristalli birifrangenti non segue le leggi della rifrazione ordinaria (v. birifrangenza); analogam., onda o componente s., nella propagazione di onde elettromagnetiche in un plasma. b. Che ha carattere speciale e temporaneo o puramente accidentale, oppure si aggiunge, in particolari circostanze e occorrenze, a ciò che è ordinario e consueto: recita s. della compagnia; arrivò un corriere s.; treni s. (o anche corse s., o sim., di altri servizî di linea), istituiti in alcuni periodi di particolare aumento del movimento dei passeggeri o del traffico di merci; edizione s., dei quotidiani, o di notiziarî radiotelevisivi, per notizie o avvenimenti eccezionali; entrate, spese s. (anche dello stato); imposta s., contributi s., ecc. In partic., lavoro s., svolto in prolungamento dell’orario normale e retribuito con una maggiorazione prestabilita rispetto alla retribuzione del lavoro ordinario; spesso sostantivato: fare un’ora, due ore di straordinario; pagare lo s., gli straordinarî. c. Riferito a dipendenti di amministrazioni pubbliche o private, assunti temporaneamente, in aggiunta a quelli ordinarî che fanno parte dell’organico richiesto dalle normali esigenze: le poste, per il periodo natalizio, assumeranno alcuni impiegati straordinarî. d. In diplomazia, agente s. e missione s., cui sono conferiti compiti speciali e temporanei, soprattutto per negoziati internazionali bilaterali e per particolari rappresentanze. e. Nelle scuole secondarie e nell’istruzione universitaria, professore s. o di ruolo s. (o assol. straordinario s. m., anche riferito a donna), il professore di ruolo negli anni di servizio successivi alla nomina per concorso, prestati a titolo di prova del passaggio a professore ordinario. 2. estens. Maggiore del solito o del comune, quindi grandissimo, singolare, eccezionale: c’era una folla s.; ottenne uno s. successo; hai avuto una fortuna s.; ha una forza s.; tenore che ha una s. potenza di voce; con valore iperb.: ha un ingegno s.; è dotato di s. memoria. Riferito a persona: sei s.!, per esprimere un’enfatica ammirazione. 3. Sostantivato con valore neutro (con il sign. proprio ed estens.): che ci trovi di s. in ciò (o in lui, in lei)?; è una cosa perfettamente normale, e io non ci trovo niente di s.; c’è dello s. in tutto questo; la sua sfacciataggine ha dello straordinario. ◆ Avv. straordinariaménte, in modo straordinario, in misura straordinaria: un giovane straordinariamente intelligente, una ragazza straordinariamente bella; una situazione straordinariamente pericolosa; nell’alpinismo, straordinariamente difficile, lo stesso che oltremodo difficile (v. oltremodo).
#LMPRdelGesù 😂
La potatura della lavanda dice due cose a chi legge. Entrambe importanti. Un accenno lieve di serenità che riemerge dopo questi due giorni nei quali so bene il tuo stato d’animo, le tue preoccupazioni e persino della tua incazzatura con quelli della ecc ecc. Altro che corda di violino tanto per essere in tema tra Stradivari e Guarnieri del Gesù. (mi sarebbe piaciuto un cognome del genere… tipo … LMPR del Gesù😂) E la potatura della lavanda descrive anche quel che sta scritto altrove e siccome Paganini non è uno che ripete, qua non lo scrivo ancora. Resti dove deve essere. Bacio.
❤️Ogni tanto mi vado a rileggere la news. 😘
OCCHI LUCIDI DI GIOIA GRTM, PER TE. 😘+😘😘
ATTESA. TREPIDAZIONE. LO SAI, LO SAPEVI BENE. MI CONOSCI.
❤️ORA BRIVIDI DI FELICITÀ, ANCORA BACI. ED UNO PURE A CHI AVEVA BAFFI ED OCCHIALI STILE CARNEVALE FACENDO FINTA DI STUDIARE.
*****sigh . molto dispiaciuto. Addolorato. 🥹Non più, ora.
…eh… insalata pantesca. Tantissima cipolla, due tipi. Ora, non a cena.
Mi piace star sveglio nel silenzio della notte e lasciar correre la fantasia per cercare di immaginare quanto sia grande l’universo. Il sapore forte della doppia cipolla aiuta nel viaggio. Pinterest ed X propongono foto per viaggi fantastici. Ripetizione, sarò condannato con esecuzione per mezzo dello strumento legno e ferro inventato da quel medico francese del ‘700. Joseph-Ignace Guillotin, cognome come programma esecutivo.
CHANCE EAU FRAÎCHE
😘eh lo so, robe impegnative… 😂 ma il profumo, sarà il vento, è arrivato fin qua.
SPIGOLA… ‘NASOGLIOLA AL MASSIMO
scrivevi degli scrupoli per la ripetizione in tua corrispondenza a “loro” affermando chissà che diranno. IO NON LO DICO, ovvio ma qui sotto volevo scherzare sul pensiero di quello che diranno per quella ripetizione. Di cui io non mi sono accorto, quale ripetizione GRTM?
tanto… loro mica lo sanno che
un’altro
si scrive con l’apostrofo 😂 nun te iNCazza’…
😘 l’emoji è la rappresentazione fisica bidimensionale di un pensiero che sai esserci sempre.
quella è una sentenza. JE-DEVI-DA-MENA’.
La Suprema Corte nell’orodinanza citata ha affermato che : “correttamente la corte di merito ha ritenuto che la “documentata grave infermità” di cui all’art. 4 della legge n.53 /2000 quale presupposto per riconoscere il diritto al permesso non deve necessariamente essere contenuta nei certificati medici presentati dal lavoratore nei termini stabiliti dal DM attuativo della legge, che definisce i criteri di fruizione dei congedi in termini ivi indicati, pena la decadenza dal diritto, potendo la grave infermità essere provata successivamente attraverso idonea documentazione medica, anche prodotta in giudizio; ed infatti non vanno confuse le modalità amministrative per fruire dei permessi , che sono disciplinate dall’ art.3 del DM 278/2000 attuativo, in termini di presentazione della richiesta di permesso correlata ali’ effettiva assistenza al malato e dunque in tempi ravvicinati all’evento, con la prova che il lavoratore deve dare della sussistenza del presupposto richiesto dall’ art.4 della legge citata, ossia dell’ effettiva esistenza di una grave infermità che, ove venga contestata dal datore di lavoro, potrà essere dimostrata anche in giudizio , come avvenuto nel caso in esame.
LA PIJASSERO DOVE NON GLI BATTE IL SOLE. QUESTA E’ SENTENZA DI SUPREMA CORTE, CASSAZIONE. DOVREBBE ESSERE UN ARGOMENTO SUFFICIENTE
😘 almeno hai dormito un po’… senza profumi “estranei” 🤭
fatte salve le considerazioni qui sotto. Letto e riletto anche la corrispondenza di cui a ieri sera. O si accorgono ed ammettono di non aver letto le norme in calce che citi, e che io non vedevo nella mail ricevuta, e di conseguenza accettano la richiesta oppure siete in opposizione e per far valere il diritto riconosciuto dalle leggi c’è solo la strada di una lettera formale per loro inadempienza nei confronti del lavoratore. Altrimenti come scrivi, “non se ne esce”.
Concesso o no il diritto me lo prendo. Quindi si parta da un dogma. Inoppugnabile, incrollabile e di assoluta certezza, insindacabile. IO sto dalla tua parte. E’ mia natura cercare di vedere dove porti una determinata azione come quella di cui e CERCO di immaginare ogni possibile scenario al quale l’azione possa andare incontro. Ciò si traduce nel cercare di pensare, come si dice, da avvocato del diavolo. Ovvero cosa farebbe una controparte in opposizione alla azione. Che ci sia il diritto su questo a termini di leggi citate non ci piove. Il punto è che sotto quel diritto, come sperimentato, si applica la legge secondo convenienza. Il punto debole, e ci sarà per forza, va individuato e smantellato. Voglio dire che se la citazione della età non trova, ad esempio, fondamento nella legge “madre” ma solo nella norma attuativa, ecco questo è un punto debole. Se, peggio, il limite di età è imposto dalla normativa locale, peggio ancora. Se anche fosse inserito nella legge nazionale è in evidente contrapposizione con il DIRITTO DEL LAVORATORE sancito in Italia. In questo senso trovo inutile, dunque, la iscrizione al sindacato. Meglio, molto meglio, una ben circostanziata lettera di un legale che sappia esercitare con ETICA la professione. Andare contro il padrone, inteso come senso generale, è inutile se non hai le armi per poterlo mettere all’angolo. Se devi andar a far la guerra al datore di lavoro ci vai con i tuoi diritti che non siano mediati da qualcuno che, come scritto, è culo e camicia con il tuo nemico. Magari di sottobanco e tu manco lo sai. Questa è la classica situazione in cui c’è un sacrosanto diritto che è per 1000 motivi disatteso. La lettera scritta ha il suo punto di forza nelle argomentazioni di cui alle leggi e soprattutto nelle ultime due righe.
DITEMI PERCHÈ… sì, insomma quella riga “gentile riscontro“… pure!
Mi fa andare su tutte le furie. E’ uno sfruttamento, una negazione del diritto in quanto persona. Sarà che ne ho mangiata tanta di roba marrone…
Quanto alla mia affermazione scritta circa situazioni future anche in quel caso era da intendere prendi respiro ora poi ci pensi ad arrabbiatura sbollita. Anche se questo per ora potrebbe significare dover soggiacere alla applicazione della norma iniqua. E mi spiego ancora. Ma ci vorrebbe il parere di un legale, apposta ho scritto all’amichetto mio. Ti tocca accettare la non tutela, AMMESSO E NON CONCESSO. Nessuno vieta che la opposizione venga fatta nonostante l’ingiustizia. Anzi in quanto tale, ingiusta, motivo in più per andar per vie pesanti e legali per il riconoscimento del diritto negato proprio perché rifiutato nella fattispecie di questo episodio.
Vado a leggere. Mi auguro di essere riuscito a rendere l’idea del mio pensiero. ‘Notte.
E, in ogni caso, la lettera di cui ho letto pare scritta da un avvocato. Ottimo. E’ stata, questa, la seconda considerazione mentre scrivevo del presunto punto debole durante la prima risposta alla corrispondenza di cui.
tra le “cose” sto leggendo c’è questa. Per ora non ho trovato alcun riferimento al loro citato limite d’età.
SI AVVIA UN DOWNLOAD DI FILE PDF CON LE NORME attuativo della L. 53/2000″
Da quel che leggo e posso capire la loro decisione è impugnabile senza mezzi termini. A latere, è una pratica, la concessione del permesso, che dipende dalla centrale o dalla direzione locale? Immagino ci sia una direzione del personale anche in locale. Questo nel caso la cosa sia risolvibile con via breve parlando invece di passar subito ad azione più INCISIVA.
La risposta alla domanda iniziale è SI. LA LETTERA SI CAPISCE.
ALLA FINE L’HO CAPITA PERSINO IO
sì, 667. 🤭 ma si sa che le signore… 😘stanno a 668 😂 sempre un passo avanti, voi.
Tanti pensieri in questa pagina. Ancora 1 per la Costa. 😘
il mio pensiero è per te, con te e vicino a te. Ti ammiro GRTM. 😘
digiuno di solidarietà immaginando il catering molto bene. Bacio.
Non avevo mai visto Leo. Lo immaginavo sotto la parola “ho due bimbi”. Ma 😘”quello”😘 è un ARMADIO QUATTRO STAGIONI di già. Te credo che la biondina (G.) di cui alla festa gli ronza intorno.
NELLA COMPLESSITÀ E NELLA INTENSITÀ DELLE PREOCCUPAZIONI E DELLA SITUAZIONE NON SIA PERSA L’OCCASIONE DI UNA FRAZIONE DI LEGGEREZZA.
Per me potevi scrivere tutta la notte se questo t’avesse in qualche modo aiutato. Ho dormito un paio d’ore dopo le quattro.
RESPONSABILE OTTIMISMO. 😘 UN PENSIERO ARRIVI LÌ.
SAI CHE IL PENSIERO È CON TE, VICINO A TE. BACIO.
LÌ È, SPERO STIA RIPOSANDO UN POCHINO.
IL MIO PENSIERO SIA DOVE DEVE ESSERE.
🥹
L’unico modo che ho per dirti di quanto penso con la tua stessa intensità alla situazione che mi dici sta qua. “Sto con la mia testa che dice che non ha nulla”
Non sia intesa come riduttiva la mia risposta letta in posta.
Immagino ogni tua preoccupazione. Conosco la determinazione che hai nel fare tutto nel modo migliore.
Quello è il mio pensiero, qualche istante di occhi chiusi. Ti stringo forte. ❤️
…’giorno
STA SCRITTO APPOSTA DELLA COMUNICAZIONE SOTTILE, SA. 😘y.Lu.
si chiama comunicazione sottile. Le farfalle la conoscono 😘
qui si tiene a sottolineare che l’artistica rappresentazione della “Cipollina Bianca” ad opera dell’artista (appunto è artistica rappresentazione) di cui nota è la fama, è stata ritratta in ambiente marchisciano e fronteggiante le confezioni di celeberrima pasta della TUA zona e sotto pregiati vini della TUA costa… Ciao GRTM 😘 L’ideale – direi – la cipollina, per un pescetto alla griglia dopo un bel primo… slurp. mmm appena alzato pensare ad un primo? Non vado oltre le vongole… anche se mi sovviene pasta corta con gamberi e cocuzze. Il vino scelga lei. A me andrebbe bene, in onta alla costa, Vermentino di Gallura.
😱
Famme’ precisà, che non CIAVEVO PROPRIO PENzATO, MA SAI MAI:
Vermentino di Gallura non ha alcun riferimento alla foto di cui alla pagina ed annessi e connessi. Era tra i preferiti ben prima, come i bianchi del Collio, alcuni dell’Alto Adige e per pari piacere certi del Sud, la Sicilia. Robe apprezzate per cazzi miei. Senza magliette e o altri accessori intorno. Semmai con amici. Perché, bellezza, io so scegliere. 😘
Già il verbo che sostiene la cipolla. 😘 In effetti essere cipolla non è da tutti 💎ecco perché anche io ne compro e ne mangio tante. Mascherano quel che gli occhi dicono. Tra poco vado dal marchiSciano a far rifornimento. Così mi sembrerà d’esser una cipolla della EastCost. 😘 Y.Lu❤️
mi piace questa sigla, Y.Lu, mi ricorda YSL. Quella merce poco nota, non i fenomeni commerciali. Indossava ZiaLi, sarà per quello.
E’ EDIBILE E NON E’ VENERDÌ 😱
sorprese? 🙄
tra baffi e smeraldi… 😘 ci sono alcune volte che la parola in purezza, senza alcun ridondante aggettivo, sia la migliore espressione per dire di un qualcosa di bello che entra nel pensiero e esplode in emozioni. y.Lu.
😂…è lei, è lei, 😘
😂…”A-ME-non -MI”
contare nell’elenco, è mio padre che ci ha pensato, non posso deluderlo. Ci teneva così tanto. Pure opera marmorea sua… non posso farne a meno.
SE A MARE E CON MOTO ONDOSO ADEGUATO LA PROPOSTA POTREBBE ESSERE CONSIDERATA. DEVE ESSERE UN MARE CUPO ED AGITATO AI LIMITI DELLA “BURRASCA IN CORSO” COME MI PIACEVA SENTIRE DALLA RADIO QUANDO LA SERA TRASMETTEVANO GLI AVVISI AI NAVIGANTI. ED UN CIELO NERO, TANTO VENTO.
… fa impazzire, ecc ecc, nel senso più bello della parola. Non scendo in argomento, li tengo per me. Sono custoditi in un punto luminoso, accecante. Così posso vederli solo io. Ma ci sono. SA.
🤭😘 oggi il meteo qua sopra roma è davvero antipatico… 🙄 voglia di lavorare a zero. 💎
Similitudini caratteriali, essì. Vedi Lucky, vedi GRTM. Non gli torci un baffo a quel REgazzetto.
ARoma, nel senso in Roma, sopra Roma, il cielo di Roma e non un AROMA, semmai appunto ARoma… ce so’ e’ nuvole… sarà per quello che la giornata è iniziata co’ sta’ folla de cadaveri 😂😘
…😘…
Tanto più è alto il TUO livello di incazzatura tanto più forte è il legame con quel martire, porello. Ti fa incazzare come una Strega (noti la maiuscola, prego) ma non gli torceresti un baffo. Gli farai pagare la pisciatina con quei tuoi dispettucci che tanto lo fanno incazzare. E poi TI lamenti che TI graffia e morde. Porello. 🥹 😘
Un pensiero al povero martire. 🙄 😘e da sotto un divano guardo, tremante, la strega. Bacio. 😘 Che poi, con quegli occhi così gialli mica poteva non essere il TUO gatto. Se traduci in “pensi io sia una strega!” Ebbene sì…😘
Avvistamenti dalle parti della costa Est. 🤭
ed anche oggi una ventata di marchiscianità c’è stata: adorazione delle confezioni di Pasta di Campofilone nella bottega del FRUTTAROLO da SBT 😂 😘 bacio.
Ammesso – non concesso, non sapendo – che per secondo round sia da intendere la prosecuzione della storia biglietti/beneficenza.
mmm. sono certo di sbagliare ma “mi punge vaghezza” che tanto madama sia storta tanto più abbia desiderio di sottili, macchè, SOTTILISSIME nascoste, nebbiose, evanescenti, impalpabili non presenze impercettibili e sempre negabili presenze. Presenze? Troppo, troppo… Treccani, aiuto! Uomo in difficoltà, soccorso. Scritta e OVVIO negata. Così il dosaggio della NON PRESENZA è al minimo ma ciò non sia significato mal interpretato come disinteresse.
e la scuola langue come l’imprenditoria “sociale” con le persone a spasso… 🙄
ma quale magnanimità… accipicchia. Comunque per ogni evenienza i chiodi, arrugginiti, e le assi, con i tarli, sono sempre pronti. Manca la lancia del ladrone ma vedrò di provvedere con un meccanismo tipo selfie. Così nel caso sia necessario a nessun sia addebitata la colpa dell’efferato avvenimento. 🤭
Potessi scrivere potessi. 😘
🙃… insuperabile, imbattibile, inarrivabile, insormontabile, invalicabile, incomparabile, ineguagliabile, inimitabile, unica, straordinaria, eccezionale… proseguirei, il Treccani non propone termini/sinonimi degni per la rappresentazione che GRTM merita. 😘 Aggiungo: straordinaria e di grande valore. ‘notte, o buondì? 🤷♂️
… + 1= 😘
Adoro la cucina, i piatti freschi non quelli del giorno prima (non tutti, vabbè non mi contraddico certo con chi so abbia un ottimo archivio 😂) ed adoro mangiare sempre gli stessi piatti. Non esiste il detto popolar maschilista “sempre la stessa minestra”. Non esiste proprio. Solo la cecità può arrivare a pensare una cosa del genere. Quando sei capace di guardare e vedere cogli il bello in ogni istante della giornata, lo cogli, lo apprezzi e lo riempi di attenzioni. Sempre, tutti i giorni. Tutti. ❤️❤️
Anche con la cipolla. Taglio io.
il quotidiano, non il diffusore di notizie e di fake, non sarà mai per me qualcosa che possa far dimenticare la ricerca di una attenzione.
💎
La webcam mi ha fatto vedere un mare pazzesco dalle parti tue 💎 con quei piccoli riflessi sull’azzurro chiaro che sono diamanti. Meraviglia.
Non è quello. Del post, intendo. Qualcosa di impalpabile, sì questo posso scriverlo. 😘
MI SONO SBILANCIATO AMMETTENDO CHE RIGUARDA TE, MA ERA OVVIO.
Consideravo, a parte, sai che mai mi son state regalate delle rose… a proposito della emoji in risposta. grazie
❤️🌹
QUESTA LA SCRIVO ERMETICA PER DAVVERO, PURE INVIOLABILE. NEL SENSO CHE NEANCHE SOTTO MINACCIA, LA QUALSIASI, O SOTTO TORTURA. HO BISOGNO DI QUALCOSA CHE SOLO IO CONOSCO BUONA GIORNATA GRTM
***** potrai, potresti, essere persuasiva quanto ti pare: murato il pensiero e così resta.
…
? Ermetica, mica ho capito. Fa’ nulla, so’ ritardato. 🤭 ? Riporta… il marchisciano dell’azienda di fornitura della real casa? I fiori?
==… 😉 +1 😉 + 1
Si moderi, non faccia riconoscere subito l’anima CAMIONALE dell’Est. 🤭
❤️
SBT MARGHERITE
Però du’ matite nuove a ‘sta Creatura potresti pure comprarle…
… capisco, per 20 giorni inutile sciupare soldini🤭
==
Vedo sempre il Sole che sorge, in ogni cosa. Anche nelle polpette. Senza parmigiano 😘Lu
🤭 ma come! 1 apprezza! Che solo a vederlo quel “piattino“. Uff. Sei brava, sì Allora? 😘
==
AhhhhhhhhhAhhhhhh
Ho impiegato un po’, eh… adesso ho capito perché mi hai pensato. Sguatterare i piatti della cucina di GRTM, ecco perché! 😂 E poi, sorvolando sul menu… Slurp! Tempo di risposta allo scatto 10 secondi, e foto testimonial di nessun ristorante otto stelle 😘 tipo Heinz Beck o Nico Romito, o Hassler a Trinità dei Monti 💎 Non ricordo ma credo di avere attiva la geolocalizzazione… Ti penso GRTM, sì ti penso anche io, SA.
La mosca… 😘 Essì geolocalizzazione attiva, si legge Tormarancia 🤭Roma XI Municipio. 262 km e spicci di volo. Porella la moschetta.
“Il nonno, tal Autolico, gli aveva dato un nome che sarebbe stato tutto un programma. Così impegnativo, quel nome, che avrebbe fatto incazzare gli dei…“ Ma non è della Odissea la ragion del filo rosso, intesa – l’Odissea – come il viaggio di Ulisse. Il rebus, no. Non mi piace molto fare ste robe da settimanale per parole INcrociate. Penso alle opportunità che una pagina potrebbe offrire per trovare qualcosa, ancora non ho idea, di diverso. Originale. Come accade in queste settimane per Journey, così in passato, mi sono accorto di essere stato un po’ in anticipo sui tempi.
😘+😘+… Essì, complimenti.
Una mosca… scopriresti proprio nulla di diverso da quel che leggi, SA. ❤️, solo questo. Ecco. Te che mi hai scritto quella frase che tanto mi è piaciuta. “Ti ho osservato…” E magari al mondo c’è pure chi la interpreta male. Son stato felice di leggerla, SA.
…
Lu. O Luca? Due modi molto diversi di scrivere. Nelle tante, e sono proprio tante, pagine qua e là ci sono tutti e due i modi di scrivere. Credo con sorprendenti differenze tra loro. Dai sogni, appunto, alle nefandezze peggiori. Dei sogni è, per Lu, facilissimo scrivere. Ne ha così tanti in mente. Delle nefandezze è più difficile scrivere perché Luca, ovvio, non è diverso da Lu. Luca si applica bene per qualsiasi cosa faccia, che sia un clic, un lavoro pro, un racconto. Quella storiella della ricerca della perfezione, in ogni cosa, è il motivo conduttore. Quindi se devo scrivere anche una nefandezza, devo scriverla bene. Chi ha letto racconti non pubblicati perché con tratti decisi scritti ne ha tessuto lodi per la credibilità e per la fluidità di lettura, per la capacità che pare io abbia di far “vedere” le scene. Merito di tanti film visti? Di tanti libri letti? Di fatti di cronaca nera? Tutto, tutto, assorbo tutto e lo coloro con quelle tinte che mi piacciono di più. Pastello se son sogni, accesi se devo scrivere qualche azione di uno dei miei protagonisti. Tappetino di tutto questo l’emotività ed i pensieri del momento, del periodo. Scrivere, sempre, è fatica. Alle volte fa addirittura sudare. E’ concentrazione mentale per non perdere il filo di un’azione, scegliere le parole giuste. Cercare termini diversi, magari fuori di un uso quotidiano e comune. E’ la ricerca di uno stile. Non sono sicuro se di ‘sto “libro” riuscirò a farne qualcosa di utile, intanto scrivo. E poi c’è il fatto di cui sopra. Mi stufo se mi rendo conto che si ripete uno schema. Gli schemi voglio infrangerli. JourneyWithLu❤️ ha ragione di essere e di esser costruito, nella sua interezza, perché nessuno prima di me ha posto l’accento nei viaggi sulla parola EMOZIONI, aggiungo ANIMA. L’ho visto negli occhi delle persone, nei toni di voce al telefono mentre raccontavo, parlando, parlando, parlando, scrivendo… Infrango lo schema della affermazione di cui sopra, la ricerca di qualcosa di nuovo. Meglio se irriverente senza diventare una caccia al tesoro, una pagina di anagrammi e parole crociate. Stufa. Diventa ovvio. Diventa banale. Infrango quello schema per un solo motivo. Un motivo che mi è balzato agli occhi poco fa quando aprendo il portatile per scrivere, con Mail, quel che si legge è andata in evidenza una parola che descrive uno stato d’animo. Non mio. Così con un giusto ripensamento… delle opere classiche delle medie e del liceo: n’altraVorta. Per i sogni non serve scrivere. Basta averli. Come lavapiatti_fr quando li lavo… avoja a sognare.
…
“Un profumo buonissimo nell’aria 🥰 Anche il canto dei pavoni 🤩 Il canto dei pavoni è bellissimo SA 🥰”
Questi sono i pensieri e queste le emozioni che TE, GRTM, hai inviato dalle tue bellissime passeggiate. Da questi pensieri, da queste emozioni che immaginavo in te, ho tratto ispirazione per JourneyWithLu❤️. Che-te-credi-SA Mica è merito mio, SA. ❤️ Non sminuirti mai.
…
Mi prendo due o tre righe di vanesia irriverenza. Di me hanno detto tante cose, le ho scritte, le ho raccontate e non voglio qui “dirne” ancora. Alcune belle, alcune orribili, altre professionali apprezzamenti, altre divertenti. Come quella che volevo scrivere, e non la scrivo, che aveva per tema una estate del 197? e con i miei “Pescura” in un abbinamento scultoreo. 😂 Di me ho scritto per dare trasparenza alla figura. Ho scritto molto ed ho letto altrettanto di quel che hai voluto dirmi. Una frase così, a me e per me, non la avevo mai letta prima della tua mail. Mai GRTM. Mai. “Io ti ho osservato tanto Lu”… E’ una affermazione forte, vuol dire attenzione per chi è dall’altra parte della corrispondenza. Vuol dire considerazione. Vuol dire pensieri. Vuol dire tanto. Nessuna persona aveva detto questa frase, aveva espresso questa considerazione in poche parole. No, non avere pensieri che possano sminuire quel che hai scritto. Non c’è storia proprio.
…
Ermetiche conversazioni che stimolano intelligenza per chi ne ha, lei ne ha tanta. Ha CAPACITÀ, questo è affascinante. Lei ha curiosità, ha arguzia, ha molte qualità. Saperle vedere non è semplice Madame de’ Chiappetinis. Con lei non ci si può fermare all’apparenza. Bisogna saper leggere molto in profondità. Ben tanto oltre scritti e parole. Bisogna saper cogliere l’Essenza. Essere capaci di comprenderla e rispettarla. ❤️
❤️ + 🙃 / Sì, perché quando guardi le farfalle, le vedi delicate posarsi sul fiore del giardino, sai che son creature leggiadre e molto delicate. Quindi sanno leggere anche loro ben oltre le apparenze. Ed è doveroso non alterare in alcun modo lo stato d’animo. Loro, le farfalle han bisogno dell’aria immobile in certi momenti. Sapere che in quel giardino trovano certezze. Tu che fai caso ai punti di sospensione sai cosa io intenda. … 🙄❤️ Il bagno IO lo avrei fatto con una giornata del genere, basta un accappatoio a terra. Ritempra, mi faceva sentire un dio. Altro che il bronzo di riace. Sì anche a metà aprile se il meteo fosse favorevole.
Ogni fotografia che preparo per il lavoro mi sta insegnando che la leggerezza delle correzioni migliora l’immagine e la rende più emozionante. Non è finita l’era dei toni accesi e delle forti correzioni cromatiche che ancora oggi mi piacciono molto. Ma è utile saper dosare il colore, è importante affinché l’immagine sia imprevedibile ma racconti sempre di una bella emozione, viva. Del resto non sarebbe così se dietro questo monitor non ci fosse Lu e Luca. La miscela della forza della modifica non è “umorale”. È una scelta che dipende dai colori che vedo nello scatto. Per mia fortuna, meglio, dote, riesco a far dei clic che già in partenza sono immagini niente male. Non mi piace il tecnicismo in ripresa, seppure non lascio fuori considerazione la qualità che deriva dalla tecnica. Mi piace andare alla ricerca di qualcosa che mi entusiasmi. ***** Tanto sbagliato il principio non deve essere, visti 491,5 mila visualizzazioni delle mie foto in meno di due mesi. Ad ora. E non mollo. Mastino. Sempre.
FILA E DORMI! PERENTORIO. 22.30
…
se lei coglie le sfumature avrà notato la differenza tra il bold TUTTO maiuscolo ed il corsivo minuscolo. Nonostante la evidente contrapposizione dei termini. UMILTÀ ed imperiale.
sì, tu lo immagini ma non è esattamente quel che pensi. Non ha relazione con qualcosa di scritto, detto. Ma è qualcosa che sta tra le righe, non quelle scritte. Quelle non dette e non scritte.
…
Buongiorno 😘 vorrei, vorrei aver potuto dare tanti buongiorno e vedere il sorriso disegnare un volto di serenità con gli occhi ancora socchiusi. ❤️ Vedere lo stiracchiarsi e gli occhi che si aprono su giornate di felicità. Senza mai una lacrima o una fatica.
Ti leggo con avidità, leggo quel che scrivi, immagino il non scritto, anche quel “…e sei poi scoprissi… speciale… unica…”. Potrai pensare quel che vuoi di questa riga. Perfetta. Dentro questa parola immagina quel che vuoi.
Sono uno dalla confessione facile: mi manca l’aria. Tutto il giorno, come sempre, con lo stesso pensiero.
Quanti pensieri… posso scrivere che si accatastano? No, sembra sacrilega come definizione dopo aver visto quel posto, quel luogo con quella luce di quel mattino. Marzo? Aprile… Lampi di luce invadono il ricordo. E lampi di luce illuminano il non detto. Una luce che spazza via ogni tenebra, ogni ombra, ogni brutto ricordo popolato di orchi e persone senza occhiali. Non vivo di quei ricordi, non vivo di dispiaceri, di rimorsi o rimpianti. Vivo del bello che comunque ho potuto vivere, ricercandolo sempre per continuare ad avere una visione positiva di me e del mio modo di vivere ogni istante della giornata. Sono stato fortunato perché comunque c’è stato chi si è accorto di me. Sul e nel lavoro, non dove avrei voluto. Ieri. Ed oggi ancora di più fortunato. Da qualche parte qua sta un titolo che dice di un canide. Ecco, mai mollato. Avrei voglia di scrivere una parola sola:
Leggo e rileggo le pagine di Journey, deve essere ERRORE ZERO. Perché ogni volta che lo leggo ho gli occhi lucidi? Perché sono vanesio e mi piace quel che ho scritto. O forse perché esce dall’Anima… Quest’ultima, senz’altro. E perché la mia è così? Perché vedo sempre l’azzurro del mare e del cielo? Il verde dei Monti? La neve? Il giallo del deserto? Perché? …sì. Perché?
è molto semplice nello stesso tempo altrettanto faticoso e costa in fatto emotività perché gli stati della emotività si pagano. Ho scoperto, anche in questi giorni più recenti, che Lu riesce a trasferire le emozioni che ha vissuto e riesce a farle vivere nelle persone alle quali racconta certi spettacoli come se l’ascoltatore fosse sulla scena insieme a me. Lo leggo nei loro occhi. Tipo la visione dello Starlink in quella notte dalle parti di Campo Felice. Quella definizione che campeggia in Journey è il cuore di JourneyWithLu. E’ quella definizione, ogni volta che rileggo i miei scritti, che insieme ai miei pensieri, fa inumidire gli occhi. E s’apre allora un altro perché. Perché solo ora. Perché non sono arrivato a Journey “prima”. Eppure il citato BAD, quello delle gite in Harley-Davidson negli USA sulla Route 66, l’ho fatto io per l’Americano. Eppure il Camino di Santiago lo “conoscevo” e lo desideravo da ben prima degli ultimi venticinque anni. Come la Via Francigena e tanti altri luoghi dove ho avuto la fortuna di passare. Come le prime dune del Sahara. Delle emozioni violente e con le lacrime ho vissuto per anni, da solo e lo sottolineo questo “solo”, le ho provate tante volte. Con o senza Nikon. Ora Journey mi impegna, chiunque ne ascolti la descrizione e vede le immagini è entusiasta. Come il già citato Battisti, “lavoro e penso a te”.
CONOSCO LA RISPOSTA DEL TARDIVO ARRIVO. STA IN UN ACRONIMO DI 4 LETTERE. Ho un lungo elenco di emozioni che voglio vivere. Tanto lungo, le VOGLIO vivere tutte. Ho “voglia” di quell’acronimo. eh… 301,0 itinere nord: piove. Spero certe francesi auto abbiano scorta in qualche cassetto.
17.45. Piove. La pioggia idiota e banale che sporca solo le macchine. Per fortuna sono a piedi, non butto quattrini per lavaggi ricorrenti secondo l’umore del meteo. 18:00 splende il Sole, se po’? E no, eh.
DIRE CON UNA IMMAGINE. ❤️
Te-Penso-SA.
Buongiorno. Sì. TE_PENSO_SA. E proprio mentre il pensiero era più intenso squilla l’avviso della corrispondenza. Un bellissimo “buongiorno”. Gioia, sì. È così.❤️ “de’ Chiappetinis” è credo più carino. APoi.😘
Oggi “mail” di apple è in sciopero, non prende le emoji 😂 ❤️, qui si però.
Te-Penso-SA.
Buona Notte GRTM ❤️
Un gentiluomo, specie di borbonica ispirazione, lascia alla dama il sigillo del sentimento. Altrimenti è un banale coglione. Che non vuol dire che non faccia mai il coglione, io. Mi piace, però, cercare modi diversi di suggellare la telematica corrispondenza. Così, per esempio. Qui. ❤️ Sì, lavoro. Dovrebbe vedersi, in giro.
TRAVOLGENTE ❤️
Spumeggiante, candida come la schiuma bianca di queste onde. Non esiste la frase “E se non fosse così? … ” Lo sei. È vero. Ed il sentimento di sottofondo non è una variabile distorcente il pensiero. ❤️
“GRTM tu sei davvero un Essere Speciale, fuori di ogni logica banale, a te vanno date due cose: certezze e libertà. Così vuol essere amata GRTM, solo così. E con tanto, molto, di più ancora RISPETTO“.
BELLEZZA, LA LUCE TI INONDA DI BELLEZZA, BELLEZZA
Mi piaceva la definizione che avevo disseminato in tanti racconti e scritti. Poi quando qualcuno mi fece notare il reale significato della parola e che aveva degli aspetti ben oltre l’apparire e compiacersi dell’apparire. Ricordo feci un salto di stupore dondolando la testa in segno di massima disapprovazione e vedendo in quegli scritti, avidamente letti per capire, la negazione di Luca. Così leggendo, anche oggi, una parola simile che dovrebbe descrivere un certo aspetto caratteriale delle persone, ho cercato la sua definizione. Come nel giorno della disapprovazione di cui in apertura, ho scrollato la testa NON trovando analogie caratteriali. Anzi. E siamo “alle solite”, ossia la volontà da una parte di restare nel folto del sottobosco per evitar ferite e dall’altra un Uomo con una sensibilità tale che la leggiadra farfalla quando batte le ali è peggio di un elefante che percorre il sentiero fiancheggiato “da eleganti fiori piumati nel distretto di Salem.“ Lascia che le parole che vorrai leggere arrivino sempre a te. Anche in notte fonda. È un desiderio, non altro, y.Lu❤️
Riservatezza. Entri daR Fruttivendolo… come fai a non “buttare l’occhio” sulle bottiglie di vino e le confezioni di pasta? E così… pensi. Di più ancora, immagini. ❤️ Sta qui il mio pensiero per te, ho timor reverenziale anche per scriverti una mail.
Anche di più Elisa. Anche di più ❤️
Luca non è un Uomo che si rassegna. Mai. Così quando ti leggo scrivere “mi spiace averti messo pensiero” oppure “scusami non dovevo svegliarti” mi si stringe il cuore. Luca è un Uomo che ama. Non posso pensare altrimenti, sono sempre pronto per qualsiasi anche oltre. “Sento” che GRTM abbia segreto desiderio di sapere di poter fare affidamento. ❤️ Ed anche quando GRTM scrive delle sue scuse, Luca sente che la risposta rassicurante che lui le scrive è quella che GRTM segretamente si aspetta di leggere. E così che qui passa anche questo messaggio. j.Lu❤️ – Secondo me questa è la capacità della percezione del battito d’ali di una farfalla. Già. Chissà se – a proposito del battito d’ali – è stato percepito un battito d’ali che m’è uscito spontaneo. Forse perché molto radicato nei miei pensieri da quando lo lessi, quel battito.
Non mi arrabbio GRTM, lo sai. Quello è un modo veloce di esprimere disappunto per la tua delicatezza nei miei confronti.
Sotto quella immagine del battito d’ali della farfalla si accavallano tante altre immagini di pensieri. Quella frase permette di poter scrivere che ogni sfumatura è colta. Tutte, anche quelle più lontane e non immaginabili. Tutte GRTM, tutte. “Io lavoro e penso a te”. Mi pare fosse Battisti.
spero tu stia meglio davvero e non abbia più dolore al pancino. Poi mi sono ricordato che anche l’altro giorno prima della puntura con la spina, avevi accennato a brividi la sera. Forse gira da quelle parti qualche roba tipo influenza? Quando leggo “sono un c…” lo sai che mi dispiace, non lo sei per niente neanche quando hai i brividi di freddo o febbre. Ti bacio, provo a dormire anche io. So’ le 3.
😂
“…CENCIO DI CULO…” VA SCRITTA QUA. In alto, in pagina, ad imperitura memoria per la saggezza della battuta, strepitosa.
Non è un abbraccio normale. Non può esserlo. Lo vedo. Lo vedo da tanto tempo questo abbraccio. E’ un abbraccio speciale. Gli abbracci in piedi ci sono stati quando ci siamo incontrati al Civico 5. Tanti. Coinvolgenti. Manca quell’abbraccio. Quello di GRTM e Lu nel letto. Quello del momento in cui è la mente che vuole essere soddisfatta, non il corpo. E’ quello in cui GRTM abbandona se stessa a Lu, lo fa con l’Anima felice e sorridente. E’ quell’abbraccio che GRTM sente il corpo appartenere tutto uno a Lu. E’ quell’abbraccio che tendi tutti i muscoli, dalle gambe alle spalle, inarchi… la testa riposandola sul corpo di Lu. Stiri allo spasimo il corpo perché l’abbandono fisico che segue è totale. Totale abbandono di fisico e di mente. Il sorriso e la felicità sono sul tuo viso, non posso vederlo, lo sento. Sono dietro di te sdraiato e le mie braccia ti serrano con sicurezza e possesso a me. Il braccio è sotto di te, le carezze del braccio libero cominciano dal seno… no, dalla pancina, dall’ombelico che tanto mi piace. Andrei con la mano subito al viso, al tuo viso GRTM. E lì mi perderei di beatitudine cercando di farti sentire quella pace immensa che nasce dall’Amore, dalla totale dedizione di Luca per la GRTM così tanto amata.
Il viso. Il tuo viso GRTM. Ho con me sempre una tua foto. Sai quale serie io intenda, l’unica che conti. Quel viso con il capo all’indietro. Non è difficile allora immaginare come voglio accarezzarti. … ❤️ Il punto più bello dove iniziare le carezze è tra il collo, la guancia ed i capelli. Farei scorrere la mano proprio da quelle parti, mano piena, aperta. Appoggiata con tanta delicatezza, una mano dove far appoggiare il viso di GRTM, accogliendolo, sentire il peso del capo che si lascia andare. Metterei il viso vicino al tuo in quei momenti, quella breve distanza che ti fa sentire il respiro ed il suo calore, la sua presenza ma non il contatto fisico, quello del guancia-guancia dopo, tanto dopo. Ho voglia di adorazione prima. Ho voglia di te GRTM. RAW.
In Roccella, nella piazza, (una cosa tipo Anni 70, forse il ’73/’74) si usava andare in giro con i Pescura. Io li avevo beige, colore standard allora. Sarà stata una giornata di Agosto. Avrò avuto 17/18 anni una roba del genere. Si chiacchierava tra amici. Mi è tornato in mente ora. E così ho pensato che la deFinizione migliore della estate è “il segno delle havajanas sul piede”, è estate quando vedi quelle due fasce bianche sul piede abbronzato. Ecco. Ora è così. Mi piacevo e mi piaccio, nonostante tutto. Inteso come anni. Foto? NONE. Manco della abbronzatura. Le chiacchiere tra amici? E chi le ricorda. Forse. Erano masculi-e-fimmine. Equa ripartizione. Nella parola “Roccella” è nascosto un link. Arriva al mare. Quel lungomare, che forse vedrai seguendo il link, ora così “fesso” una volta era un bosco di eucalipti altissimi. All’ora di pranzo quando alle volte s’era obbligati al pranzo in casa per riprendersi, io restavo mi madre strillava ma sti-ca, tipo la dovevo “salire” (mica solo te, che te pare, SA) c’era il vento che nelle foglie sembrava musica. Le macchine, aria condizionata chi sei, erano fresche. Le lasciavamo con i vetri tutti aperti, pensa te, gli eucalipti facevano la guardia e si stagliavano bellissimi contro l’azzurro del cielo ed il blu forte del mare, magari con qualche paperella se lo Scirocco era in vacanza.
E secondo me già pensavo alle carezze mai date, mai ricevute. Chissà. Non ricordo davvero, SA. Davanti a questo portone, una a destra ed una a sinistra erano in bella mostra le due ancore, alte fino quasi all’inizio dell’arco, che avevamo “recuperato” al relitto. Quello che si vede era il palazzetto dei Baudille. Il relitto era in un punto imprecisato (che ti ritrovo in 5 minuti se esco in mare da quelle parti) più o meno qua lungo questo pezzo di costa. Qua scendevo a fare il bagno mica sempre “Al Flora” di Roccella.
le foto sono “linkate” a media file, per vederle bene.
un panorama così, all’alba. Qui ero solo come sempre quando ho scattato le foto più belle.
Mi rende felice sapere di appartenerTI GRTM. Molto. ❤️
I miei pensieri, GRTM, sono solo per te. Di qualunque tipo. Dai colori pastello delle carezze abbracciati o guardando un panorama a quelli più accesi dei divani bianchi, delle sedie, del Civico5. Tutti. Non ho grilli per la testa. Solo tu GRTM. Ed ho scritto anche questa. Spero ti faccia sorridere il pensiero e passare qualche paturnia scema. Sarà l’effetto della iniezione. Dell’antibiotico. Va meglio la ferita, spero.
Così tanto per mettere in relazione cani e gatti 😘sai mai 🙄… quel afgano era di una anziana signora che lo portava a spasso dalle parti di casalpalocco, non era mio. Feci quella foto perché la signora era gentile ed il cane bellissimo. Non sono altro che foto solo utili per unsplash.
Sì, sono molto attento a quel che mi scrivi e quel che scrivo ma sappi che non c’è nulla di costruito, che poi lo sai ripensando a “ti ho osservato”. ❤️
Perché tante certezze GRTM? Semplicissimo, so cosa significa AMARE
#JourneyWithMyPics ❤️
che non vuol dire che le mandorle sono amare 😱, scemo eh…😘
COME STA SCRITTO… L’HO MESSA IN CACIARA, BEN LUNGI DA ME LA IDEA CHE DALLE PARTI DELLE COSTE EST SI POSSA FARE… E NO, EH… MICA LA SCRIVO, SA. Solo ad una condizione potrei declinare quel verbo. La condizione sarebbe in un abbraccio sul fianco. Di solo abbraccio, preliminare ma solo abbraccio. E lo sussurrerei a te con quella voce da figlio di puttana che mi esce tanto bene. Declinerei ogni tempo, mo’ vado a ripassare i verbi – meglio SA – con dolcezza, facendo scandire alla voce ogni sillaba, ogni vocale, ogni consonante. Perché voglio che tu sia felice in quell’istante. GRTM…
Quando hai iniziato a scrivere ero qua vicino in uno dei bar dove arrivo per fare due passi, neanche la macchina mi va di prendere pur avendo la comodità del garage. Era strapieno di gente. I ragazzi del bar mi conoscono così non devo nemmeno chiedere e le tazzine del caffè, 2, sono al banco in un baleno. Mi guardavo intorno ed osservavo le persone, quanta tristezza si vede qua a roma. Pazzesco, tutta gente spenta. E pensavo a te, allora, alla tua intelligenza, al tuo modo di ESSERE. Sei splendida. Al di là del fatto che su questi pensieri sei apparsa, riflettevo sulle differenze tra me ed il mondo. Sì. Hai scritto bene, non sono uno che si accontenta. Ma sono uno che è capace di vedere. Ed in te vedo ogni giorno non solo una persona speciale. Vedo qualcosa di indescrivibile. Vedo qualcosa che non pensavo potesse esistere, GRTM.
Mi devo riprendere dalla lettura, dalla intensità del pensiero e l’emozione di leggere “Si invece”…
Giuro. Non c’è immagine in questo momento che possa descrivere quella infinità di pensieri, emozioni, sogni, desideri, che si rincorrono. Come fosse esploso un altro Big Bang. Più violento, più potente. In esponenziale continuità con quello già radicato da tempo dentro di Luca.
ah… un altro – come leggi – si scrive senza apostrofo. La metto in caciara ma sto sopraffatto da EMOZIONI. I pensieri che le hanno originate sono lì, immobili. Guardano Luca, Lu, e ridono perché vedono quanto siano potenti le emozioni che lo travolgono. Ride, piange, ti pensa. In questo amore c’è tutto di me. Sta lì per GRTM. Sai come sono, non aggiungo altro GRTM.
Quando ho iniziato a leggere le mail questa mattina ero ancora in cuccia, qui ci sono le nuvole quelle piatte e senza sale, non mi andava di uscire. Ti ho letto con avidità. Quando hai scritto del commiato sono crollato esausto, occhi lucidi ed ho iniziato a cercare di mettere ordine tra i pensieri per goderne appieno. Di realizzare quel che avevo appena letto. E di sottofondo un desiderio fortissimo di stringerti, abbracciarti. Quell’abbraccio che tante volte abbiamo disegnato. E sì. Immobile in te. Anche quel pensiero lì.
“ho bisogno di te” mi hai scritto ad un tratto ieri sera in mail. Ho pensato tutta la notte a quelle quattro parole e mi piace pensare a quanto bisogno abbia io di te e la voglia di scriverlo per te. Però continuo a non capire quale sia il motivo per cui avrei dovuto, ieri, arrabbiarmi con te e perché me lo hai chiesto. Come posso arrabbiarmi con te perché sei distratta. Secondo me tu hai pensato io fossi arrabbiato con te perché non hai dato più notizie fino ad iniezione fatta, anzi dopo, quando finalmente hai avuto le chiappette sul materasso. jLu. ❤️
Fanno male le chiappette ora? che poi… ma i vaccini non si facevano na volta sul braccio, ho ancora i segni, il fiorellino al braccio sinistro…
Precisazione: come puoi tu aver bisogno di me se pensi che io mi arrabbi per qualcosa con te, che sia poi addirittura una distrazione come ‘sta storia. IO so bene come sei tu GRTM, in primis. Arrabbiarsi con te per questo significa mettersi nella condizione di farti perdere la stima, la fiducia, la serenità, la complicità. Luca non si arrabbia per le distrazioni che nella vita possono capitare. E secondo mai mi sono arrabbiato per qualcosa che fosse una distrazione con qualcuno. Mai. Gli episodi che potrei raccontare son molti. Tutte situazioni affrontate con serietà se fossero importanti, col sorriso se fossero state cazzate.
Penso che sia notata anche la presenza di i8, indice di una situazione mobile invece che statica da 5k. ❤️
11:45. Oso? mmm. Ti penso, lo scrivo qui. È meglio, sei impegnata al lavoro. Oggi, sabato…
In quei pochi centimetri cubi della zucca di Lu vagano pensieri, una folla di pensieri. C’è un pensiero che sovrasta, in cima alla piramide. Luca ha incontrato un’Anima. Splendente e ricca di spiritualità, un’Anima che è ESSERE. Un’Anima profonda, uno splendore di luce e colori. Lacrimo. Di gioia. Tumulto di emozioni a questo pensiero.
Non sono per bar e ristoranti, sono sdraiato con la testa piena di GRTM, una meraviglia di pensieri e di complicità.
❤️
E’ bello poter mandare messaggi che raccontano più il NON CHIESTO E NON DETTO e che siano di intima complicità. Lo scatto alla risposta… e la posizione, interna o esterna? Tu mi fai impazzire di voglia di te, GRTM
Sì, ma non intendo due cuori ed una capanna! E no, eh! Ma proprio proprio l’opposto! Una adeguata agiata proprietà economica, senza strafare, ma tale che se decido – ad un tratto, appena sveglio – di partire, che so, per il deserto della Mauritania o per le Keeling non è che debba far due calcoli per capire “se posso”.
Qui sopra è estremizzato.
Sì, un sogno essere lì sotto quella capanna e godere del caldo e del vento di quel mare. Sapessi. E siccome lì il punto con presenza umana è distante chilometri… be’ hai immaginazione per immaginare quanti baci. Tanti. Non ricevuti ma dati a GRTM con il sale del mare che te li fa entrare nell’anima. Baciare la pelle calda, appena bagnata da quell’acqua, vedere le braccia abbronzate, i seni abbronzati, l’ombelico abbronzato. Riempire di baci… sì ho anticipato questo pezzo di sogno. Ed il sogno continua pensando al sapore della pelle, la vedo dorata e punteggiata di minuscoli granelli di sale, bianco, accecante. Buonissimo da sentire sulle labbra mentre riempio di baci GRTM. APoi, jLu. ❤️
Così lo vidi per la prima volta. Erano gli Anni 60
Dei baci.
Ti ho asciugata in bagno. Sei un pulcino e nonostante il tuo stranimento e continuo starnutire ti prendo in giro sorridendo. Stai storta per la pioggia ma in modo speciale per le onerose perdite di ombrelli. Con quel che costano! Ti prendo in giro mentre con una mano spazzolo la chioma in modo irriverente con l’asciugacapelli (!mai termine più adatto!) e con l’altra li arruffo ancora di più cosi possano asciugarsi per bene fin al zucca. Mi guardi mezza incazzata ma la bocca e gli occhi tradiscono un cenno di sorriso. Il bagno è una nuvola di vapore.
“Mi paghi la parrucchieria!” “Certo!“
Forse una scusa, forse qualche brivido. Me ne accorgo. Ti ribalto come un Calzino Spaiato e ti metto a pancia in giù.
In un attimo sono sopra di te, mi siedo sull’augusto Canyon.
Mi siedo GRTM, mi siedo.
Ti prendo i fianchi appena sopra la linea della cintura, insomma all’altezza dell’ombelico ma sei a pancia sotto. Artiglio e a palmo largo serro. I pollici sono sulla colonna vertebrale. Premo forte ma con grazia, quel tanto che sento serva a dar immediato sollievo. Ed inizio il movimento verso l’alto facendo scorrere i soli i pollici nell’incavo della colonna vertebrale. Salgo. Ora le mani sono sulle scapole. Premo con decisione verso l’esterno per allargare le spalle e nello stesso istante affondo il pollice alla base della scapola verso la colonna vertebrale. Con il pollice, entrambi – sta a sottiliZZA – disegno l’arco della struttura ossea per darle sollievo mentre spingo anche verso l’esterno. Salgo ancora alle spalle per concentrarmi sul massaggio in estensione dei muscoli serrati dal nervoso per gli ombrelli. Parrucchieria no, è pagata. Dall’esterno ora i pollici arrivano alla base della nuca. Sono affiancati nel movimento dal basso verso l’alto. Il movimento di discesa verso il sacro Canyon è opposto non solo nel senso direzionale, dall’alto in basso ma anche – soprattutto – come pressione delle mani e dei pollici sul corpo di GRTM. Prescrizione: ripetere fino a che le braccia di Luca accolgono GRTM addormentata.
E i baci che fine hanno fatto? Nel sonno, nel sonno. Non mancano mai.
Mi hai osservato. Lo so, l’ho sempre saputo. Non l’ho mai detto, credo. Forse qualche mezza parola, mezza allusione per “spiegare” di “sapere”. Sono sicuro tu le abbia anche percepite.
❤️jLu
Son capitate, poco fa, queste due parole.
Energia, irradiare.
GRTM, Te.
Lo capisco al volo quando sei con i Bimbi, be’ mo’ ragazzi. Sto qua, ti penso. A te ed alla parola con tanta magia: complicità. JLu
😱
Certo che piove proprio che Zeus la manda tutta. Ho visto le web da Safari, ammazza aho. Provvederei per una fornitura di ombrelli da Pecoraro come si usano qui nel Lazio. Questa è Sicilia nei territori all’interno, zona Marsala, Trapani. Mi sembra fosse il 2008, quando da Bologna ecc ecc ed io ero GIA‘ pronto a lavorare in qualunque parte del mondo fossi…
Spero la Piccolina e te non vi siate ZUPPATE troPPissimo, le webcam fan vedere un meteo pessimo. Però la cosa bella è che con la scusa di asciugarla ed asciugarti te la spupazzi tutta e lei deve STACCE 😘
e come fai a non emozionarti pensando; vedo centinaia di fotografie. tutte mie, meno 3 che ho appena appena sbirciato socchiudendo la cassaforte dove son riposte. Vedo centinaia di fotografie, fiori, cieli, monti, mari. Automobili (me tocca) e come faccio a non immaginare quella silenziosa complicità nell’ammirare, vicini, panorami come quelli delle mie foto. Come fai a non immaginare. Le caviglie sottili, le mani delicate, i capelli. Il silenzio. Lo sguardo, lo sguardo che ti dice dell’Essere e della essenza. Sì, poi c’è “ieri” ma “ieri” è possibile solo perché c’è quella visione che potrebbe tenere due persone una vicina all’altra, in silenzio, a guardare una formica che cammina nell’erba verde. Come du’ bambini. La “costa” sa che la tirrenica sa stare, grazie Ziali, l’avviso s’è materializzato nel momento di un pensiero.
❤️ un pensiero.
Sì. Anche una emozione. Appena penso alla tua “costa” un turbinio di emozioni mi rapisce GRTM. Ed intendo il tutto di GRTM. L’Essere e l’essenza. E torna quella parola: complicità.
Dopo ieri. Dopo ieri quella parola complicità è come le carezze e le attenzioni delicate di un’Anima verso l’altra Anima, tutte e due bisognose delle esplosioni dei colori accesi e poi delle tonalità calde, morbide degli abbracci che si danno rannicchiati nel letto e nell’immenso divano del Civico 5. Leggere questa mattina la corrispondenza è stato così. Un delicato abbraccio dopo l’irruenza del desiderio di te. Si, questa mattina è quel che ho scritto qui sotto. Già incline alle tinte pastello. Ora queste tinte pastello sono con me, gli occhi lasciano scendere qualche lacrima. Si. Sono umidi. Il desiderio, ora, di far l’Amore è più forte della passione di ieri. Sì, ora quello vorrei. E passare una giornata intera nell’azzurro del cielo che vorresti te GRTM, che siano onde del mare o fiori dei monti. Per essere complici tra le anime e con la bellezza della natura e della vita che ci abbraccia ogni giorno. jLu.
Sono un paio d’ore, ora son le 6, che guardo foto e penso. Sì. Altro che Tumblr. La mail dei giochi e degli accessori. E Già. Ora sono in piedi, un istante fa mentre pensavo, maglietta bianca, Pant corto scuro. Lascio scorrere la mano sotto la maglietta. Mi piace il fisico. Sono – nonostante tutto – tonico. Addome piatto. Una bella cicatrice che dallo sterno gira intorno all’ombelico (punto davvero critico al solo pensiero, non mi sfioro neanche io) scende verso il pube. La mano scorre ancora più giù dove ho altre cicatrici. Prosegue verso Luca. Sì, è in ottima forma. Ha un risveglio che dovrebbe essere accompagnato. E smetto. Derogo. Un solo accenno, nulla di più. Ascoltare la voce, quella voce che mi fa andar fuori testa. Mi piacerebbe ascoltarla molto da vicino, un sussurro tra il collo ed il viso. Un sussurro che mi racconta di colori. Il respiro caldo dietro l’orecchio, una mano sul mio viso. Le mie mani che stringono un abbraccio, che premono la figura verso di me. E la voce che continua a dire. La tua mano sul viso che mi spinge verso il tuo viso mentre alle parole seguono baci e carezze con le labbra. La tua mano che inizia a scendere dal viso sul collo, poi sul petto. E continua a scendere, scendere, scendere. Scendere ancora. Seguita dalle labbra che ora sono sul mio petto. Muoio.
😂La Cappella Sistina. Opera voluta da Sisto V. Guarda caso, eh. Non c’è alcun riferimento genitale. Non è un riferimento a Luca dei piani bassi. Non mi pare adeguato per Luca dei piani bassi, mica per la Cappella Sistina. Il riferimento sta all’opera “icona” della Cappella Sistina. Che io sia fuori standard è arcinoto per chi legge, così ecco l’accostamento. Accostamento che “parte” da uno scatto. Ecco l’indice che si protende per congiungersi all’altro indice che indica il lampone, pronto per esser mangiato. “Ecco prendi questo frutto del bosco, per ora…”. Gnam. E mi son mangiato la Cappella Sistina. Mi son mangiato la Creazione, l’opera di ispirazione del tocco. Similitudine che non si esaurisce con i due indici ma sta dentro l’opera stessa. Dio che dona la vita ad Adamo. Mica accostamento superficiale. Ecco questo sussurrerei alla dea nel momento in cui le mie labbra si avvicinano al collo per raccontarle, per dire quel che accade e quel accadrà. Avevo scritto che sto fuori delle righe? Poi la #2. Te la immagini la Mente che con entrambe le dita prende i lamponi con terribile attenzione altrimenti perdono il loro rosso turgore prima di esser divorati e nello stesso istante del delicato tocco la Mente che passando per il “Centro del Mondo” sfiorandolo solo senza il peso dell’intero pianeta Saturno che animalescamente si appoggia noncurante delle piacevolezze altrui, be’ la immagini con le sole labbra a sfioro che scende verso la Dea Venere? Fermandosi in equilibrio tra le dita e le labbra sui centri del piacere. Vabbe’, mo è fin troppo chiaro. #3. Vado dritto al punto. Achille. Non lui ma la parte anatomica che da lui trae origine per il nome. Ecco quello è il mio punto debole. Sempre assolutamente RAW ma di là partirei con una simultanea azione di movimento oratorio e manuale per risalire verso il canyon. #3. Serrate a ferro per stringere la Mente, in una morsa senza scampo. Ed come contraltare alla brutale ferrea presa la delicatezza del tocco sulla testa con le mani, le dita con lo stesso colore. Sentire, finalmente, un tocco delicato sul mio corpo. Sentire una esplorazione che trae il suo godimento dal pensiero che la Mente in quell’istante ha i brividi. Piangerebbe la Mente, troppo atteso, troppo desiderato. Troppo rinunciato, troppo disatteso. Mai accaduto. Sì, sarebbe un pianto liberatorio, infantile. Forse, sicuro un pianto di felicità. Vado in confusione di desiderio. Ne ho tanti, tante immagini di cose che vorrei solo con te. Altro che i film. Leggere… tante cose farei con Lu, con Luca. Non realizzo, è troppo grande la dimensione delle cose che vorrei. Non basta la mia mente, non riesco a contenerle tutte. Di certo non perderei altro tempo. #1, quel dito, la forma della mano. La collina. Alla sinistra c’è la Mente che guarda quel movimento ora circolare, ora di pressione, ora di serraggio intorno al lampone turgido. La Mente guarda il viso. Guarda il lampone. Si accorge che il turgore è allo spasimo. Si avvicina. Scrissi una volta. Un bacio in punta di labbra. Ecco questo. Sfiorare appena, la mano e lentissimo il lampone, la punta estrema del lampone. Il tocco quanto serve per aggiungere trasgressione. L’altra mano aperta sull’ombelico. Leggera pressione per far capire che un istante dopo senza staccar vista e labbra un altro fronte di piacere si deve aprire. E le gambe si serreranno intorno al polso della Mente perché il piacere del possesso fisico lasci il posto al possesso vero, quello della assoluta devozione delle Mente e dell’esclusivo “uso” di Luca, di Lu. Mi piacerebbe baciare il polso. Lo vedo esile, come la caviglia, notata si dai secoli. Sì, l’ombelico è perfetto. Il fiato sul collo. Lo ha Paperino Paolino ed i suoi creditori. Lo ha Paperon de’ Paperoni perseguitato dalla Banda Bassotti. Il fiato sul collo è quello che porto a te. Il fiato sul collo è quello che voglio, spasmodicamente, sentire io. Terribile eccitazione,
Un’altra doccia… Leggevo le mail di oggi, quelle ricevute e qualche risposta per controllare se avessi commesso qualche strafalcione offensivo della grammatica italiana. Questo poco dopo l’orario canonico 😂oggi col nuovo papa ci sta benissimo. Rileggevo. La mail più figa di tutte? Quella arrivata in quei momenti, quella del “anche” + emoji. Quella risposta alla provocazione. “che stai a controllÀ il tempo di scatto alla risposta?”. Troppo figa, troppo fighissima. Super. GRTM. Super.
La testa ancora mi gira. Non riesco a realizzare. Ora con le foto. Mamma mia. Sto cercando di capire cosa scrivere, non è facile. Scrivendo dello smalto da applicare mentre te la ridi sdraiata sulla portaerei è quel che di meglio io possa fare. Mi concentra e mi induce ad altri pensieri. Scrivere è come prendere luce, inonda Luca del significato del suo nome. C’è una sola parola che rimbomba nella testa e della quale sono contento: rispetto. Si affianca con leggerezza ma incrollabile fermezza al nome. Il tuo GRTM. Un tumulto di emozioni, dalle più pure a quelle più intense. Sì quel che è passato oggi in posta è qualcosa che non immaginavo mai potesse esser vissuto in modo così intenso e meraviglioso. La scena finale del bagno. Ecco, quello è il riassunto di un desiderio di vita. Uno sguardo, una complicità naturale, spontanea. Un cenno, una intesa. Due minuti, non di più. Una vita in quei due minuti. Il senso profondo di una vita. Come qualcuno ha scritto, senza pregiudizi, senza giudizi, in “assoluta libertà, fare, pensare e dire, sapendo che c’è approvazione, nessun giudizio”. Anche se virgolettato l’ho stravolto nella sequenza. La sostanza non cambia. Luca e Lu sono così. Credo che lei GRTM ne sappia. Conosce bene tutti e due i signorini. Ne conosca soprattutto l’autenticità. Tra le particolarità caratteriali di quelli di Luglio il web sottolinea gentilezza e purezza… del web non mi fiderei ma lei GRTM ha visto dal vero chi siano, chi sono, quei due.
Per certe affermazioni non servono risposte, quella alla mail prima del “ho fame”. Chi sia Luca, chi sia “Lu” lo sai bene GRTM. Non c’è, inoltre, né la parola scusa e neanche il verbo rubare. Non stanno nei miei vocaboli. E NON SERVONO.
j.Lu❤️
Se c’era scritto “SEGUE” vuol dire che è dopo, più in giù. 😂 Dopo “SEGUE”, quello in rosso.
“Dira“. Mi dispiace. Non vorrei scrivere cose superficiali. Però non posso evitare due pensieri. Il carico di impegni, il primo. Il secondo, scemo, che potrebbe essere un sollievo esser da quelle parti per la rappresentazione teatrale della applicazione dello smalto. Dopo adeguato massaggio rilassante. So farli. Ti bacio. JLu
be’, sì… una cosa del tipo:
“A Elì e sta un po’ ferma co’ sti scrocchiazzeppi che sennò ‘O smalto fa eGrinze.”
Il battibecco inizia con la scelta del colore. A me il rosso piace ma c’è una tonalità di marca francese che mi piace molto di più. Te sei abbronzata quindi la spunto io, vince la tonalità parigina. Marca e tinta non le scrivo sennò mi apostrofi che sono un five star, ed io mi stranisco… e non stendo bene lo smalto.
Flashback. L’unica foto che ho è quella che mi mandasti con i Calzini Spaiati. Si può immaginare qualcosa ma non sono un detective, quindi posso solo immaginare. Una cosa è sicura: con le tinte sono sempre stato una sega. Sapevo disegnare bene al liceo, per acquerelli&Co, al contrario, una mezza sega.
“E dai ma che ce stai ancora a penZà, e pe’ na voRta, famme contento, no… dopo tutti quei sacchi di erba di sfalcio che me so’ caricato… e pure la recinzione… e su, dai. Costa di più la marca francese? E StiCa? Nun me fa’ a MarchiJana pure qua.” (dopo lo sfalcio marchiJano ti ho strappato alla Costa e sei al Civico 5) Quindi in una profumeria di Roma Nord 😂
caffe’ vieni a me… a domani GRTM.
Il punto, dopo aver superato la diga dell’acquisto neanche fossi un salmone, sale nei miei pensieri. “E? E.mo? E se sbaglio e non sono più capace di stendere lo smalto? E.mo? E se sbaglio e mi cade una goccia di Particuliere sul bianco del divano? Che figura miserevole colleziono? Ora ci penso io. Tecnica dello scafandro”.
L’abbronzatura è eredità di qualche viaggio, tipo un salto alle Keeling. Mo’ si chiamano Cocos. Una fissa queste isole, stanno anche in uno dei racconti, quelli scritti parecchio tempo fa. Con una chiusura del racconto, inimmaginabile, sibillina. L’abbronzatura stride con freddo di dicembre ed anche se al Civico 5 non si battono le brocche il clima invita ad un abbigliamento casalingo tipo copertina di Linus. E sotto la copertina, piace ad entrambi, RAW. Così entro nel salone e ti trovo bella ronfante e rannicchiata sulla portaerei. Non demordo, senza pietà. Particuliere sia. Nonostante l’esser scalzo mi hai sentito. Mi guardi e sbotti a ridere. “E mo sta roba che è?” “Il fantasma di ZiaLi s’incazza se sbaglio.“ “Non li vedi Mirò e Chagall qua dietro, già stanno a prendere le misure. Figurati Ziali.“ “Lu, le misure di cosa?“ “dei vasi per i crisantemi”
SEGUE.
Questo “segue” in rosso, scritto ieri sera potrebbe, alla luce del giorno di oggi, esser visto come profetico. Cosa nella vita sia di identificazione con il rosso mi obbligherebbe a scrivere un elenco di banalità infinito. C’è un solo rosso che mi sta davvero sulle palle, tanto sulle palle. Il rosso della ferrari. Nome in minuscolo che denota la mia scarsa simpatia per Maranello e soprattutto la mia inferiorità intellettuale, la mia pochezza. Scendere così in basso? Sì, sì perché in definitiva: sti cazzi. Tanto vale il cazzeggio. Certo dopo il gp della settimana scorsa, inciso, fossi Hamilton, gli avrei sbattuto il volante in faccia. Ad un pilota sette volte campione del mondo non puoi chiedere di far passare l’altro della squadra, Leclerc. Ecco perché non mi piace la Ferrari. Il rosso. Ecco. La piazza d’armi del salone del Civico 5 era la croce di Ziali. Troppo grande. Così aveva fatto “tirar su” due pareti intermedie. Due pareti in mezzo al salone come fossero due quinte, separate tra loro, utili per spezzare la vastità dell’ambiente. Erano due tramezzi, un metro e 20, un metro e 50 di larghezza che scendevano giù dal soffitto fino a terra. In mezzo tra le due non passavi, anche se separate da una decina di centimetri, per dar aria e non far frontiera. Passavi a destra e sinistra per andare da una all’altra dei due ambienti del salone. Perché so tutte queste cose? Semplice. Liceo artistico, facoltà di architettura, nipote prediletto. Forse mi considerava, forse, suo figlio. Non lo so, certo che quando rivedo la foto del mio battesimo con Ziali che mi tiene in braccio, invece di mia madre. Vabbe’ “Madrina”. Guarda un po’ te il caso. Madrina.
Andavo al Civico 5 perché Ziali parlava con me per aver idea e confronto su come fare per certe soluzioni di arredamento di casa. Se ne parlava per ore, studiando ogni possibile soluzione. Qualche volta mandava a comprare pannelli immensi di polistirolo per simulare la soluzione, come nel caso delle due pareti in mezzo al salone.
Le restanti pareti del salone avevano “croste” appese, appese con RELIGIOSA attenzione per non far danni col chiodo. Avessi sbagliato non ci sarebbero state bacchettate. Sarebbe bastato il silenzio ed il suo sguardo per farmi sentire una nullità. Una nullità utile per la crescita del pupo e la sua educazione al bello ed alla correttezza.
Le due mezzanine avevano così la funzione di ospitare due o quattro quadri. Secondo il suo desiderio.
Già decidere chi privilegiare dalla parte del panorama o da quella dietro era un casino. Entrando nel salone dopo l’ingresso, dopo il disimpegno (enorme) con Osiris (la magnifica scala in legno a forma di arpa) la prima cosa che si vedeva oltre ad un altro panorama erano proprio ‘ste due cazzo di finte pareti. Quindi pareti nobili. Pareti che non potevano ospitare vere croste ma veri quadri.
Non mancava la scelta, era una storia di colori e forme.
La debolezza di Zialinda era la pittura.
Aveva lei le sue croste.
Tra le tante che dipingeva in 5885, un altro appartamento… fronte la clinica dove nacqui ed i campi sterminati che manco pareva d’esser a roma, c’era una “Ragazza seduta”. Ziali aveva uno stile bellissimo, forse paragonabile a Mirò o Mondrian a seconda del suo mood del periodo.
Questa tela era sempre fronte panorama ATTACCATA ad una delle due pareti farlocche in mezzo al salone. Quindi dietro il divano portaerei bianco immacolato.
Ora credo ti sia chiaro GRTM il filo rosso che lega questa lunga descrizione tra attico di Ziali e lo smalto Particuliere di Chanel.
Insieme a Mirò su quella parete c’è la “Ragazza seduta” che guarda il SUO Lu.
Non può sbagliare il pestifero Nipotino nel stendere lo smalto.
Non può.
Sorvegliato a vista.
TZè.
Lu.
SEGUE
Sì. Sì GRTM. A ZIali saresti piaciuta. Saresti stata una persona che lei avrebbe rispettato molto perché avrebbe visto TE, in TE. Quella Elisa che sai esiste MA NON esiste. Quella che… non scrivo oltre, ci siamo capiti. Sì, avrebbe riconosciuto una persona con tratti caratteriali simili, entrambe “General Soldato” come la chiamava qualcuno, mia madre, per il suo carattere ferreo ed indomito. Quanto le stava sul cazzo a mia madre. Non la sopportava. Le ho perdonato anche questa sua “antipatia” per Ziali. Le saresti piaciuta, a Ziali, perché avrebbe visto in te l’ESSERE e non l’apparire. Anche se sei NA’CIFRA vanitosa 😂 Ma mai quanto me 😘💎 Avrebbe visto in te la capacità di vedere ed apprezzare il bello. Avrebbe visto i principi della tua vita. Ora non riesco ad andare oltre con lo scritto, i pensieri oggi mi travolgono e le lacrime scendono copiose che manco il Niagara Falls e le Mosi-oa-Tunya (Victoria Falls) insieme. So’ delicato, che posso fare.
SEGUE
Quelle due pareti con i quadri son là a ridere anche loro per come Lu s’è combinato pe’ sta sessione di smalto. APoi GRTM.
❤️
Volendo. Volendo giocare. Ispirazione da Pensieri non che escono dal principio del RAW ma volendo disegnare l’immagine di una situazione al civico 5, le assicuro che sarei capace di metterle lo smalto. In tutte e venti le posizioni secondo standard di manicure&. Sarebbe divertente. Soprattutto i batuffoli di ovatta al momento della applicazione prima della stesura del colore. Soffre, lei GRTM, il solletico? Spero di Sì. Poi con l’acetone via tutto. So io perché. Perché mi piace il profumo dell’acetone. jLu.
è un luogo indefinito ed in un tempo non definibile. Però siamo nello stesso luogo, nella stessa luce del giorno pieno che inonda il luogo incantato, bianco. Il colore che adoro perché ricorda purezza, intimità, un colore che può esser dipinto di mille altri colori, pennellate di viola, arancione, blu, indaco, fucsia, verde smeraldo, blu dei nostri mari. C’è silenzio assoluto. Non serve parlare, gli occhi han detto tutto quello che c’era da dire. Silenzio, complicità, intimità. Tu sai quello che vuoi, io so quello che tu vuoi e quello che voglio io. Nuda, RAW. Ora sei nuda. Immobile al centro del luogo. Senza veli, senza bende, senza smalti, senza nulla, nuda, la tua essenza riempie il luogo. Sono fermo in disparte. Ti ammiro. Mi piaci. La mente sente fortissimo il desiderio di appartenenza. Di complicità. Di possesso. Fermo, immobile. Non sono nudo. Sono come mi piace. Come sono ora e come ero prima quando… eh, quando. Forse quando facevo le immersioni profonde nel blu dello Jonio, sulle navi affondate. Ecco, sì. Quel periodo prima del ’77. Quando ero in sella alle moto? Sì, mi piacevo. Oggi mi piaccio di più. Mi muovo nel luogo per cambiare il punto di visione, di ammirazione di te GRTM. Mi segui con lo sguardo, volti il capo, poi ruoti per seguire i miei occhi. Per far si che io veda il tuo seno. E’ il seno che mi piace. Sì. Quante volte ho pensato alla sfacciata scollatura che un seno così può mostrare senza pudore. Elegante. Una V profonda. Ho desiderato sempre una creatura così. Vicina, mia. Sfrontata, sfacciata. Super. Ora quella immagine è quello che voglio, RAW. Spogliata di tutto. Mia. Senti che Luca sta avendo il sopravvento su Lu, ora. Impalpabile sensazione, la percepisci. Un filo di voce. “Lu…” E’ un invito, più del suono, il tono della nota che la tua bocca ha detto. E’ un invito? No, è un ordine. “Lu…” Non devi dire altro. La sensualità ha preso il posto della concessa adorazione. La lussuria sta avendo il sopravvento in te. Ora sei sotto di me. Mi lasci fare ma è quello che hai comandato a Luca di fare. Non servono le parole. Luca sa cosa vuoi. Ora è Luca che prende il sopravvento su di te. E’ Luca che per la prima volta dopo un tempo infinito avvicina la sua mano al capezzolo. E’ una mano aperta quasi a voler prendere tutto il seno per sentire la morbidezza della collina. No. Luca vuole giocare. Si ferma, la mano si ferma. Un lampo accende gli occhi della Tigre. Vuole quel contatto fisico, è sorpresa. Forse vorrebbe dire, forse vorrebbe impartire di nuovo l’ordine. “Toccami, ti prego”. No, il sorriso le allarga il viso, con un filo di perfida femminilità nel lampo degli occhi Sa bene la Tigre dove Luca vuole arrivare. Luca è di una perfidia infinita in questo gioco perché sa che la Tigre così lo vuole. La lentezza con cui Luca stende l’indice è sfiancante “Mi vuoi far morire, Luca?” “Sì, di piacere. Di piacere interminabile. Per te, per me”. Tuo. jLu.❤️
credo di aver impiegato dieci minuti per scriverlo. Forse 15′? E’ scritto di getto sul pensiero che ha disegnato questa scena.💎🥷🏿
“i miei seni bianchi”. Eccitazione. Trasgressione. Desiderio. Voglia di guardarli, voglia di sfiorarli. Voglia di essere immobile davanti a quelle colline perfette. Sì, desiderio così forte che non so quanto aspetterei prima di saltargli addosso a quei seni. Perché nella miscela di adorazione e delicatezza ogni tanto si intromette la forza di cui è capace Luca. Ed allora sarebbe quel che le due colline vogliono ancora di più. Farei sentire loro le labbra che si serrano, che iniziano a mangiare il mirtillo, RAW. Nudo, crudo, dritto e teso verso il piacere atteso. La lingua deve lasciar spazio a piccoli morsi prima gentili poi più decisi. E la mano, le mani libere di accarezzare l’altro mirtillo. Di stringerlo tra i polpastrelli senza toccare alcuna altra parte del seno. Ops, della collina. Ed i morsi, quei morsi con attenzione e perfido equilibrio tra il piacere che è prossimo allo sconfinamento della prima delicatissima soglia del dolore. Bendata. Sì, bendata affinché la concentrazione al piacere sia massima. Voglio sia percepita ogni sfumatura capace di dar piacere. Un piacere tra il celebrale ed il fisico con quella prossimità al dolore che fa aprire le narici in lunghe profonde inspirazioni in attesa della pausa della delicatezza. Per poi riprendere. Non so quanto voglio duri una scena del genere, credo non basterebbe una notte intera. No, penso di no. Voglio duri tantissimo tempo, tutto quel che tempo che voglio io e che le colline vogliono. E poi, ormai prossimi allo sfinimento, dopo due giorni… ecco, allora la liberazione finale, il pulsare violento che precede l’eruzione, lava rovente. Magma infiammato dal desiderio. Sì, uno spettacolo da guardare senza il viola che cela la vista. E gli occhi sulla cima in attesa della eruzione. E le labbra appena dietro le colline… quelle labbra… da baciare, subito. Subito per assaporare il magma insieme al piacere delle labbra infuocate. Azz. MIRTILLI, LAMPONI… NUN CE STO PIÙ A CAPI’ GNENTE. SOLO VOGLIA DI TE, DI FARLO. DI GIRARE QUESTA SCENA. E MICA UNA VOLTA SOLA, I CIAK VANNO RIPETUTI PER SCEGLIERE LA INTERPRETAZIONE MIGLIORE. Il possesso non è possedere una persona è la capacità di aver vicino una persona e godere della sua presenza ma che sia una presenza di Anima non di corpo. Non esiste niente di più vicino di due anime e due menti che hanno sintonie e si parlano senza pudori.
“…i miei seni bianchi“ Sì, certo. Con tantalica lentezza perchè la tortura del piacere si protragga per tutto il tempo che vorrai.
C’è una sola visione che riesce ora a far impazzire Luca e Lu. È l’immagine dei lamponi per i quali farei follia, ora. Subito. È un pensiero che da qualche ora si è insinuato prepotente tra tutti gli altri pensieri. La forma, la dimensione dei lamponi e della loro morbida collina che li sostiene. Non voglio assimilare quella parte anatomica così bella a qualcosa. Scemi quelli che la avvicinano allo champagne. Il bicchiere. La “coppa”, che idioti, quale banalità. In passato ho detto, scritto, della mia preferenza per altri “luoghi” per altre forme più definite, con diverse dimensioni. Non è questo diverso pensiero oggi un modo per sollecitare quel che so essere un aspetto che ha rilevanza in chi legge. Ora che scrivo, non posso sapere perché, mi è arrivata, sbattuta in faccia dalla memoria, l’immagine di una delle aule del MIO liceo artistico. Quindi primi Anni ’70. In pieno centro di roma. Il disegno era con due professori, Castelli per l’ornato e Botta per la figura. Due aule diverse. In quella di “figura” c’erano i “gessi”, riproduzioni di importanti statue, busti e teste di opere dell’antichità. Una figura femminile mi piaceva molto. Non la Venere di Botticelli, non ricordo quale dea fosse quella figura intera. Ricordo benissimo il seno. Era il tuo. Ecco perché ora mi ritrovo a pensare ai lamponi. APoi GRTM. APoi. j.Lu
L’offerta. Scrivere questo che tra un po’ o forse domani mattina al risveglio leggerai non è difficile ma neanche semplice. Non temo la sua lettura, il testo e chi leggerà, temo Luca, Lu. Che qualcuno sotto le coltri e forse ascoltando la pioggia conosca entrambe le figure, Luca e Lu, è cosa nota. Mi sono esposto. Senza pudore, senza paura. Ho scritto di me. Forse non tutto, sarebbe impossibile. Perché l’esperienza è funzione degli anni e delle vicende vissute, tante, perché per raccontare di Luca e Lu ci vuole tempo. Devono, anche, essere superate le barriere delle proprie ed altrui paure. Quando si è feriti si ha timore delle ferite, di provocarle soprattutto. Sai che ne ho a partire da quella inflitta da zio Aurelio al Gemelli con la nota storia ecc ecc. Per dire tanto servono gli occhi negli occhi. Chi sa leggere gli occhi sa che è impossibile mentire agli occhi, avrebbe allora chi ascolta certezza di verità di quel che ascolta. Ho vissuto in questi anni, in questi mesi in modo speciale, una variazione di pensiero. Forse, anzi di sicuro, perché si è presentata ai miei occhi, ai miei pensieri, alla mia immaginazione, alla mia fantasia, qualcosa di diverso da sempre. Le è noto, a lei che forse legge, che Lu e Luca abbiano una speciale simpatia, se possiamo chiamarla così, per determinati oggetti dell’abbigliamento di una Donna. Mi sorprendevo in recenti tempi passati come mai non venissero fuori certi pensieri mentre scrivevo sì arditi testi ma verso i quali sentivo di essere in una posizione scomoda, che allora già sentivo in qualche modo forzata e poco consona al Luca e Lu che qualcuno stava facendo rinascere. La mia è stata una ricerca fatta in passato ma che mai mi aveva appagato, mai. La capacità di vedere il bello di apprezzare la grazia di una donna nuda c’è sempre stata. Mancava quella parte più importante: l’Anima. Così il succedaneo espresso in accessori di abbigliamento non poteva funzionare. E non ha mai funzionato. Mai Luca e Lu sono stati davanti allo specchio entrambi soli con se stessi e guardandosi han pensato. “Sì, mi piace.” Non è storia di maturità e di rincoglionimento senile. E’ considerazione che nasce dalla mia continua – spasmodica – lettura di me, del mio passato. E’ considerazione del fatto che mi rendo conto di come non ci sia storia proprio, non c’è competizione. Questi giorni dei ricordi di Monti Parioli 5 hanno con enfasi inattesa posto in chiara luce la storia. Ti ho vista in quella casa, ti ho vista in tutti i posti che ricordo benissimo, Ziali aveva una cabina armadio di quelle da film, ecco anche lì in mezzo ai vestiti. Ma nuda. Solo e soltanto nuda ti ho vista in tutte quelle, tante, situazioni pensate. Dalla vetrata al divano, dalla scala “Osiris” allo studio di zio dove ti avrei sbattuta contro la libreria, anche quella minimal e superspeciale di sole mensole orizzontali ma lunghe sei/otto metri, senza alcun contatto con la terra, sospese, un carico di difficile immaginazione. Zia disse che forse erano 5mila libri, forse di più. Ecco le tue mani su quei libri, niente smalti, nulla di nulla. Io in ammirazione. Del corpo, dell’Anima, della lussuria. Della trasgressione insita nell’erotismo. Quello vero, quello che nasce nella mente. Quello che non ha relazione con la mercificazione del corpo che la “cultura” di oggi propina al consumatore coglione ed affamato di apparire. In casa c’era anche una stele votiva romanica, grande come una persona. Una specie di acquasantiera o crocefisso con acquasantiera. Ecco anche lì. Tu appoggiata alla stele con le mani congiungenti al vertice e poi in offerta. E Luca, non Lu, che ti guarda famelico, affamato di te. Te immobile. Sei alla mia volontà. L’erotismo passa attraverso una visione che si forma nel tempo che precede la concretezza del desiderio. Ciò non è possibile se non e’ il risultato di un pensiero costante nell’arco della giornata. L’offerta. Sta in quello spudorato modo di lasciarsi andare alla propria voglia di appagamento del piacere che viaggia alla stessa velocità con la consapevolezza che il desiderio è di pari intensità per entrambi e che entrambi traggono piacere ed erotismo attraverso il piacere che sono capaci di offrire e ricevere. Se non è così non funziona. Sì, poi c’è la cultura del one-shot per il piacere fisico. Anche in passato non mi sono “ritrovato”. Non posso erigermi a giudice e manco a censore. Non mi interessa. Trovo che l’appagamento anche fisico sia una dipendenza dello stato emotivo del pensiero. Se non mi catturi l’Anima non esisti, manco per “quello”. Così era, così è. L’offerta. E’ un sottile piacere quello di ammirare il corpo in quella condizione. Lo vedo ora. Forse ancora una volta tra i divani ed i cristalli verso il panorama. Quella sacra stele, un regalo ricevuto da non so chi, era da qualche parte in quella zona. Lo sto vivendo ora che scrivo. Luca che ti guarda. Immobile. Sono immobile. Cambio punto di vista. La benda viola ha ceduto all’arancione. Sono scalzo così non puoi sapere dove io sia, se vicino o distante. Ad un tratto senti le mani che ti prendono da dietro, i fianchi, appena sopra i glutei. Sai cosa sto facendo ora. Sto guardando il canyon. Non tocco i glutei. Continuo a guardarli. Mi piacciono, molto. Devo resistere alla tentazione di morderli ora, subito. Troppo facile, troppo presto. Tanto più è lenta la esplorazione tanto cresce il tuo ed il mio desiderio di scopare. Di fare l’Amore. La differenza, non sempre così netta, tra Luca e Lu. Lu potrebbe essere capace dell’opposto di Lu, così come il contrario. Luca verso Luca ed i suoi opposti a tratti convergenti a tratti distanti, opposti. Le mani di Luca ti stringono forte, e senti le sue dita artigliare il corpo. Senti i pollici convergere al centro e premere di più. Una morsa. Stringo forte e con le gambe ti obbligo ad allargare le tue mentre sei ancora appoggiata a quella stele. Era di travertino nun se po’ move, tranquilla, non ti faccio cadere, avrei scelto un altro posto per “fare”. Ti obbligo a retrocedere verso di me così da assumere quella posizione ricca di eccitazione per me, leggermente protesa all’indietro. Le braccia distese, le mani appoggiate al colmo della stele. Ora hai le gambe aperte, mostrano ancora meglio le forme posteriori. Si intravede qualcosa di più oltre alle rotonde forme. Qualcosa che passa dal canyon al pube, la vista del vedo e non vedo tutto fa saltare l’adrenalina, aumenta lo spasmo della voglia, del ti voglio, del ti prendo e non è scontato sia kindly. Mi soffermo in ammirazione. Le mani sono ferme ma i pollici roteano sulla tua schiena. Ti obbligo a scendere ancora con il busto così da far toccare ai capezzoli il freddo del marmo AnteCristo. Al contatto inturgidiscono. Allora senti il mio respiro più vicino a te. E comincio con le labbra appena schiuse a sentire il sapore della tua pelle. Eravamo, prima, al mare. Ha il sapore del Mar Tirreno, del sale di Sabaudia. Per una volta. ❤️
Sì, oggi pensando a quegli accessori, che non rinnego, immagino di vederli indossati in occasioni diverse. Ne trarrei forte appagamento, certo ma in quanto parte della bellezza femminile della capacità di saper Essere speciale anche nella scelta di abiti ed accessori consoni alle situazioni. Non direi di no ad un raso arancione alla caviglia con un YSL nero a fascia semplice, ovvio. Che banalità. Anzi. Arancione, nero, divano bianco. Perfetto. Vedo anche la posizione. Sdraiata lungo il divano, appoggiata ad uno di quegli immensi e morbidi braccioli. “braccioli”, erano portaerei. Sorseggiando un tè mentre Luca sta lì, in piedi, intontito e beato della vista del tuo sorriso, non soltanto degli accessori. Te che mi guardi e ridi: “quanto sei scemo Lu”. Scena invernale, fuori dei cristalli nevica. In casa fa caldo. Indossi “nuda” ma un plaid scozzese morbidissimo ti avvolge mentre le mani stringono la chawan. Hai il capo all’indietro e ridi, quanto ridi GRTM. Lo sguardo cambia. Diventa quello della Tigre. Quello che a chiare lettere è stato dichiarato qualche giorno fa in una corrispondenza. Esprime desiderio, possesso. Ferocia di possesso. Voglia carnale di possesso, di avere Luca. Perché è Luca che comanda a Lu. Lo sai, bene. Di inarcare il corpo e respirare a fondo per avere tutto il piacere. Sì proprio come in quella frazione di secondo dentro la Subaru. Molto più a lungo, fino a che❤️ Mi concedo, ti voglio ma come dire, se sgarri ti uccido. Questo senso di “appartenenza a” mi manca. Non so neanche cosa sia. Mai sentito. E con gli occhi fiammeggianti ridi, azz quanto ridi GRTM. E gli YSL? Sul divano, ovvio. Ai piedi, ovvio. A terra? È altra roba. Perché no. Non ora. Smalti? NO.
C’è bisogno che io lo firmi?
“Quel cancello”. Per andare da Ziali non avevo scelta. Mezzi pubblici, ST. Suole e Tacchi. Qualche volta, rara, mi portava l’autista, Francesco – un sola come il defunto – se di strada al ritorno. La parte più faticosa era la salita di via Jacovacci. Viale Buozzi, allungava. Arrivavo trafelato. Quando citofonavo ed il cancello poi si chiudeva alle mie spalle… le querce, serenità. Affetti. A casa, una altrettanto bella via e palazzo, tutto c’era meno la serenità. Scappavo e non solo per i soldini che zia elargiva. Mai con eccesso. Dipendeva dal numero di chiodi che usavo per mettere alle pareti i quadri. Quelle due finte pareti, fatte e rifatti decine di volte perché dovevano tener su qualche crosta importante erano il mio banco di prova. Non potevo sbagliare con il chiodo. Di merenda al massimo ci scappava una spremuta d’arancia o un te. In ghingheri, sceso dai piani alti (!) da una delle ragazze. Mai viste, le ragazze, con “certi” pensieri. Ma quei divani sì. Erano già oggetto di tentazioni. Per quanto di ampie e di comprensione vedute in favore del nipote prediletto, non credo mi avrebbe lasciato casa libera per farmi gli affari miei. Zio Luigi credo avrebbe tollerato. Ma lei, Ziali, era un militare inflessibile. Tosta che forse te puoi esser rivale. Non so. Era tosta davvero, ed io – ricordo benissimo – temevo il suo sguardo. Mio padre? Scansate proprio. Ziali quando era in disaccordo (!) te ne accorgevi eccome. Tagliente ed impassibile. La parata di altri nipoti, venti circa, la vedeva come una dea, inavvicinabile per potere, soprattutto per carisma. E, ovvio, sapevano delle predilezione di zia per Luca. E mi odiavano. Velenosi. Sticazzi. Quante volte mi incazzavo con loro, davanti una faccia e poi subito a parlar male. Per quel motivo mi rifiutai di essere in chiesa al funerale di zia. Stavo fuori sulle scale della chiesa. Non sarei, e non sono, mai entrato. Mischiarmi con quei farisei? Ma per favore. Scrivo, perché scrivo di questo a te GRTM? Ancora una volta per dirti dei miei ricordi, di come la vita mi abbia forgiato. Di come io abbia imparato tante cose? Sai dove voglio arrivare e siccome un pochino forse credo di sapere non scrivo oltre, altrimenti ti “stranisci”. Ti stringo, ti stringo come vuoi te GRTM. j.Lu. ❤️
Bene. di nuovo in linea ma con la nuova versione di worpress ho perso una funzione “confortevole”. Non vedo più se “La Cinta” è una delle pagine che vengono lette. Buio totale.
Dormivo. Quei sonni profondi come accade quando sei al mare all’inizio dell’Estate ed il fisico si lascia andare al riposo dopo i lunghi bagni. Quel sonno profondo come se fosse notte. Al risveglio leggo. Leggo della pausa pranzo. Ti farei dormire io, ti ho scritto. Sì, il divano bianco. Uno era in quel salone davanti al panorama. L’immagine s’è formata subito nella mente, un lampo viola questa volta. Tu in piedi dietro il divano. Gli occhi sono chiusi con una fascia di viola. Senti le mani che serrano i fianchi. Salgono alle spalle, accarezzando con i pollici, entrambi, la colonna vertebrale. Premono con forza mentre con un lento movimento ti spingo in avanti facendoti appoggiare allo schienale del divano. Le gambe sono ancora socchiuse, voglio vedere le tue forme. Avrò tempo per… BRUCIARE. BRUCIARE, GRTM. j.”Lu” ❤️
mmm, dentro quella casa doveva esserci un’aurea di “santità” che levati, altrimenti non si spiega come mai a distanza di tutti questi anni è presente con tanta prepotenza nei miei pensieri. È vero che il nipote prediletto già allora non era uno stinco di santo (siamo negli anni tra il 1967 ed il 1977) e quindi certi pensieri oggi attuali. Lei però, Ziali, non mi lasciava mai casa libera. 😂 Così devo avere arretrati da smaltire. Solo che non si può. L’attuale proprietario, so benissimo chi è, non è un tipetto al quale puoi dire: “senti tizio (F.C.) sono il nipotino della ecc ecc, esci un po’ che ho daFA’…” Quel divano bianco, erano due diversi con angolazioni diverse rispetto ai cristalli, chiamava proprio delle dormite pomeridiane. Il salone, un po’ “grandino” aveva alle spalle dei divani due pareti, due quinte croce e delizia della proprietaria, poi c’era il resto… ci pattinavi se non fosse per il pavimento. Si sarebbe sciupato. Davanti ai due divani, formavano una “L” (ma va!) c’era un tavolino basso, tutto bianco, ovvio. Laccato di lacca vera. Era, il tavolino… di due metri per due. Un altro spunto ideale per la ginnastica che mi passa per la mente ora. La creatività pare sia un aspetto mio speciale. Insieme a quella casa, come è evidente la ricordo bene e sono affezionato, diventa una miscela esplosiva. Brucio. y.”Lu”. ❤️ Ebbene sì. Ogni angolo. Ogni divano, il letto? Utile, sì per dormire. Be’ non solo. Qualche risveglio ci sta pure lì.
Gli schienali del divano. Bianco, tessuto bianco. Cotone immacolato se non ricordo male. Una seduta infinita, “accogliente”. Cuscini morbidi per sprofondare nell’abisso del piacere. Sì, un divano ideale anche perché erano con tre sedute molto molto generose. Saranno stati oltre tre metri, altrimenti si sarebbero “perduti” nel “salone”. Una piazza d’armi, non un salone. Eppure lei, Ziali, lo sentiva troppo poco minimal. Gli schienali, uno schienale fatto proprio per lasciarsi guidare dalle mie mani ed appoggiarsi in avanti, per offrirsi prima raccolta e poi in modo lussurioso, spudorato, sfacciato alle fiammate arancioni, viola, azzurre… con gli occhi chiusi dal viola della fascia sul viso. Ora GRTM non scrivo D+. y.”Lu”.
🙄
j.”Lu” ❤️ “… di tutti i colori che vuoi dal candore del bianco all’accecante arancione, come il Sole che te vedi prima di me…“ y.”Lu”❤️
Sì, lo so. Sono “…un simpatico mascalzoneLMPR…” Qui ci vuole l’anima del detective e l’intuito della strega 😂
È molto chiara la forza dei ricordi di quegli ambienti così grandi, così belli e ancora oggi pieni di forti emozioni. Ho vissuto molto lì. Sotto l’ala protettrice di Ziali. L’unica che mi difese in momenti difficili quando avevo il mondo contro di me. I pensieri di oggi che ho voluto vivere in quella casa penso proprio che arrivando a lei la renderebbero felice di sapere che il suo Luca li ha vissuti nella mente pensando a lei a quella casa. Non è per niente disdicevole, anzi. Lì sono stato istruito al bello, ad amare. Amare è anche colorare di arancione e viola la propria vita, la propria Anima. Sono tavolozze con una ricchezza di colori limitata solo dalla fantasia. Sì, in quella casa oggi ho pensato soprattutto ad una situazione. L’offerta. La trasgressiva offerta al piacere incondizionato. Ho visto ogni punto, divano o scala, ed ho immaginato l’offerta. Un’offerta spudorata, senza remore, senza retro pensieri. Un’offerta della propria intimità finalmente sfacciata, pura ricerca del piacere del corpo e della mente. Un’offerta senza orpelli di accessori. Un corpo nudo da vedere e sfiorare e poi farlo proprio. Un corpo nudo che voglio sentire attraverso gli odori, i profumi, la consistenza della pelle. Guardando il viso che si lascia andare senza timore. Guardando il viso che mostra gli aspetti del piacere intenso nel momento delle mie labbra su di te. Labbra ovunque GRTM, senza tregua. Senza fine. Labbra socchiuse con perfidia ogni tanto perché il piacere possa crescere di intensità. Labbra per sentire il tuo sapore che si mostra senza pudore. L’offerta sfacciata della propria intimità. Le tue mani nei miei capelli che serrano a te il capo… Brucio, brucio ancora. j.Lu.❤️
Dalle parti di Pescasseroli
buona domenica GRTM. Sì sono andato di colazione. Non soddisfatto. y.Lu❤️ Arancione. Immagino senza difficoltà la differenza cromatica con un dettaglio al quale IO presto immediata attenzione, molto di più di altro. Che guardai subito in una rappresentazione bidimensionale ancora nei miei file. Non guardai altro, appena sotto il perfettino risvoltino. La struttura di quel dettaglio e di un altro simile sono i tratti che mi colpiscono. Di più d’ogni frutto di bosco. C’è qualche lettera in comune tra dettagli ed Anima. Anche la fonetica direi. Sono un esteta anche per i suoni. È per quello che esco presto la mattina per il caffè e la colazione. Nei bar c’è il silenzio che mi piace e prendo il caffè senza frastuono, immaginando d’esser altrove. Volevo un caffè che potesse portarmi la arancione creatività, i romani all’alba sono insopportabili. Non esco più, mi sono stufato del chiasso cafone. Voglio concentrarmi, ho “altro” a cui pensare, in cui cullare l’Anima tra le sfumature accese e pastello dell’arancione. Il silenzio mi porta sempre dove il Sole offre il suo buongiorno a chi è capace di apprezzarlo. *****! Quel dettaglio lo guarderei a lungo anche sotto gli occhi vigili. Osserverei un lungo silenzio con il raso arancione tra le dita. Sarei capace di star lì, in piedi per un tempo che neanche riesco ad immaginare. Ho desiderio di portare in fondo al mio abisso di pensieri l’immagine di quel dettaglio. Forse ad un tratto mi avvicinerei a quel dettaglio per sfiorarlo. Forse potrei iniziare ad avvolgere il raso arancione. E qui mi devo fermare perché sto bruciando come Roma a ferro e fuoco per volere dell’imperatore. Temo di dover fare una doccia bollente.
Quel dettaglio deve rispondere ad un preciso canone di bellezza. Quando disegnavo IN Santa Maria del Popolo guardavo i capitelli delle colonne. Bellissimi ma. Quei capitelli di Santa Maria del Popolo son belli ma tra gli stili ho sempre preferito il Romanico. Sarà per le assonanze? Le generose e ridondanti forme barocche non mi interessano. L’abbondanza non fa parte di me, guardo l’essenziale e l’essenza. In Largo Monti Parioli 5 quelle immense e non immaginabili superfici e spazi bianchi con qualche tono di colore qui e là erano il minimalismo al quale ancora oggi penso. Come poi lei facesse a dire, sorridendo, che una casa deve essere ordinatamente in disordine per esser vissuta e non immobile come un museo… be’ sta nella creatività di ZiaLi. Forse mi piacerebbe pensare all’Arancione ambientato in quegli spazi immensi. Lì sì che non sarebbero mancati gli spunti per una colazione diversa ogni mattina. Solo pensare di, vabbe’ ora lo scrivo, pensare di far appoggiare ad una finestra che domina un orizzonte… Si da quelle finestre si vede la lama di luce del Sole che taglia la storia sottostante, appena fuori dei monti che ne impediscono la vista allo scoccar della effemeridi… …e da dietro guardando quelle luci avvicinarmi al cristallo. Nuda, braccia aperte sul vetro. Gambe in trasgressiva offerta. j.”Lu”❤️
Buondì. La sua seppur vasta immaginazione è lontana da quel che sto pensando or ora. Basta. Censura. Devo uscire, vado di caffè altrimenti muoio, ORA. So’ le sei, l’ora dell’inizio dell’alba oggi e delle colazioni. Bastaaaaaa. Però… Slurp… ARANCIONE.
VALE, VALE. ECCOME SE VALE!
E dell’arancione vogliamo scrivere? Colore indicato per la spremuta d’arancia al mattino. Sì, m’è uscito bene il breve appunto per la foto scelta per qualche pensiero sull’arancione. Completo, magari con il NON pubblicabile. Nel senso che scrivo per me quello che non si può leggere.
Tuo.Lu❤️
Nello scrivere altrove per il corredo della foto mi sono imbattuto nella ricerca di Sisto V. Me cojons, nozioni interessanti. A parte la questione della Cappella Sistina. Che caratterino.
Bleu, verde e tonalità intermedie e, o, successive. Sì, quelle dei frutti di bosco. Una bella colazione con frutti di bosco, così, appena colti, freschi, profumati, dal sapore buonissimo. Dolce, mieloso, zuccherino con tratti di asprezza, di salato, perché il palato abbia il totale appagamento dei sensi. Profumi, odori, sapori da gustare con maestria, attenzione e estenuante lentezza. Mi piacciono i mirtilli. Tanto. Assaporarli uno alla volta. Piano, senza fretta e assecondando il desiderio d’esser a tratti vorace affinché sia chiaro ed evidente l’apprezzamento della colazione. Le colazioni sono il buon inizio della giornata, un rito che deve essere atteso con tanta delicata attenzione così sia la premessa, e predisponga, agli spuntini dopo brevi sonni ristoratori.
Kismet. Lürssen ha varato una delle megayacht più belle in navigazione. Vorrei essere lì. Per vivere. Sì, è una cosa non immaginabile. CentoVentiDue metri di nave. Perché Lürssen? Perché Kismet? Eh, bella domanda. Quella, la Kismet, non naviga. Sfiora le acque. Leggiadra. Bellissima, sono un esteta. Molto capace di apprezzare la bellezza, fuori e dentro. Vedo quello che non tutti vedono. La purezza delle linee, gli slanci del design. I dettagli. Sono capace di leggere di più di quel che leggo. Sarà per questo che l’ho in mente. Forse per colazioni di frutti di bosco e sorrisi e risate senza fine. Già. Con il bleu del mare… ed il Sole all’alba.
j.Lu❤️
La linea qui sopra è viola, il colore che uso per segnare come tag i file più “interessanti” sul computer. Oggi sta qui perché sto ancora pensando al lento viaggiare. Sono uscito a malavoglia dalla confort zone della cuccia GRTM.❤️ Una cialda di caffè, non ho voglia di andare per bar nonostante il tramezzino mortazza&pomodorino secco mi faccia venir l’acquolina. Non ho voglia di sentir casino, di vedere le folle affannate per uno scemo cornetto manco fosse uno di “Bruni”. Ho voglia di restar qui con i miei pensieri. Essere hikikomori mi piace, mi estranea da questo mondo sempre più estraneo. Non è un patimento, anzi una libertà. La libertà di viaggiare con il pensiero e di immaginare non solo le cose per journey ma anche i pensieri dei viaggi. Quelli lenti, quelli che meritano – se scritti ma non lo faccio – il tag viola. Quei viaggi lì. Ora siamo in fascia diurna e certi lenti viaggi non possono andar in giro, è fascia di comunicazione protetta. Posso solo scrivere che il pensiero della lentezza mi è proprio in ogni manifestazione. In modo tutto speciale. Dal lento sfiorare come l’aria impercettibilmente spostata dal passaggio di una farfalla quando si avvicina al fiore dalla bellezza senza confini di un’Anima extraterrestre. y.Lu ❤️
Ho solo fortissimo il desiderio di essere nei luoghi che non esistono e respirare l’aria, il silenzio, la pace. Ed essere inondato dal calore di tanta energia che da quei luoghi nasce. E che te devo fa: so’ così.
Sì, anche così. Però.
Lentissimo l’avvicinarsi alle more ai mirtilli, mi piacciono i frutti di bosco da assaporare con voluttà, piano. Senza fretta per non perdere le sfumature del loro sapore e profumo. RAW. Senza panna. yLu. ❤️
2 / Fino ad ora, come sempre, il livello di Pensiero per la Costa Est, quella dell’alba magnifica, è stato molto intenso. Ho tratto ispirazione, anche con semplicità copiato, alcuni pensieri per cercare di raccontare cosa significhi, per me, fare un clic. Sei una fonte inesauribile di ispirazione ed energia. Ah… una TUA frase è ripresa pari pari… sei ovunque. “L’aria, il silenzio, la pace.”
1 / Due livelli di Pensiero, stesso intero interno. Pari, non ‘è differenza. Uno tira l’altro e viceversa. Ora il character encounter. Arriva dopo il pensiero del Sole che sorge. Inesauribile fonte di ispirazione. Tuo Lu. ❤️ Sfacciatamente, spudoratamente firmato così il pensiero
TUO Lu.❤️
Sì, TUO. Sì GRTM così è e così mi sento di essere. TUO GRTM. Una sensazione, un desiderio forte. Forte come il mio carattere. Qui voglio sia scritto. Tuo, GRTM. Tuo Lu. 🥷🏿
Sarà il JourneyWithLu❤️ #3
Sì. E così son tre. Bolognola, Madonna delle Cataste e Punto Panoramico. Quest’ultimo – per la verità – lo avevo notato già ai tempi della “Spolverina” la Dacia 620 Nanometri, quella arancione. Era sepolto tra le migliaia di parole scritte nei miei infiniti appunti. Grazie GRTM ❤️
P.Eva se mi manchi GRTM.❤️ Be’, se tu guardi le foto io guardo il telefono per vedere se arriva un pensiero
indelible and indefinable place that you know better than me
“Regaleranno bellissime emozioni” ❤️ “Magia” Così dice Verona Il merito è tuo GRTM ❤️ Sei stata citata GRTM
Tutto quello che passa in questa pagina è scritto perché vorrei immaginare la lettrice, sì te GRTM, sapere che il lavoro di questi tempi, molto, per pensieri ed emozioni, trae forza, determinazione, perseveranza perché è legato al pensiero per te. Costante, intenso. Giorno dopo giorno. C’è solo Lu che pensa alla Costa Est. Senza nulla togliere all’affaccendarsi, anzi traendo da quei pensieri ed emozioni forza e potenza.
Resti così. Senza pensieri. Sguardo nel vuoto con le immagini del mare ed i suoni di sottofondo. La voce, i suoi toni. Il respiro. Resti così immobile. Fermi il tempo e le emozioni ti frantumano. E le lacrime scendono roventi come il Sole dell’estate. ❤️ I miei pensieri, le mie emozioni. Li conosci, le sai. Non serve scrivere, le immagini anche. Sai anche che Lu ha facoltà di vedere nell’Anima, non voglio scrivere di più. Sai tutto di Lu. Lu.
La comunicazione “passa” anche attraverso il mezzo. Non è stato un elemento trascurato, oggi. E lo sai, anche questo. Che Lu ha capito, bene.
La mancanza è forte. oggi.
Te dormivi, forse. Le cinque del mattino di cinque anni fa, mese di Luglio. Dalle parti di Campo Imperatore. Ste robe qua escono così anche a distanza di anni.
2020
29Aprile – 11:50 / CI SONO ISTANTI IN CUI FULMINEO SI GENERA UN PENSIERO, UN SOGNO. ED È ALLORA CHE VEDO IL MARE, I MONTI, LA CAMPAGNA. L’AZZURRO DEL CIELO E LE NUVOLE BIANCHE. QUELLE GROSSE, TONDE, PAFFUTE, BENEVOLE CHE PUNTEGGIANO I NOSTRI CIELI. È IN QUELL’ISTANTE CHE È FORTE L’EMOZIONE DELLA SILENZIOSA PRESENZA DI UN’ALTRA ANIMA MAI COSÌ VICINA COME IN QUELL’ISTANTE. ISTANTE PER TRE VOLTE? SÌ. SÌ. MI MANCHI.
QUELLA LUCE È ABBAGLIANTE, NON UNA PAROLA IN PIÙ
Ogni volta che “vedo” le Strutture di quel Point Nemo, un luogo che esiste ma non esiste, le emozioni stravolgono, sovrastano senza eguali nella mia vita, ogni pensiero.
Otto anni. Il confessionale. Non ci posso pensare. Un’Anima candida per quale motivo deve già patire l’oscurantismo della curia. Perché già ad otto anni deve essere instillato loro, piccole creature, l’orribile senso della colpevolezza inducendole a confessarsi davanti ad un adulto. Per raccontare del perdono? Non è bastante. Sempre il concetto di delitto – castigo – perdono e redenzione. Non serve, è vivo in ogni Anima il senso del giusto e dell’errore. Sappiamo distinguere tra Bene e Male. Non serve un prete, una autorità religiosa, per marcare a vita una creatura inducendo in un’anima il senso del terrore della punizione se non sulla retta via. Che poi qual è la retta via. La loro? Quella percorsa dentro le Mura Leonine? Ma per favore.
❤️ / 😚 Sei troppo forte GRTM. 🤭 🙄
😘
TE GRTM SEI UN TATUAGGIO NELL’ANIMA
Nella infinita tempesta della mia vita c’è un unico tatuaggio sulla mia Anima. Profondo come l’abisso dell’infinito spazio sconosciuto. Brilla più della luce di dio. #SoulTattoo. ❤️
Verbi che non dovrebbero essere nel vocabolario.
Mar Ionio ❤️
Il punto di ripresa è lo stesso. Sopra e sotto. La scena cambia ed offre due tonalità di colore tanto diverse con delicate sfumature che completano l’insieme della visione. Guardare per vedere. Anche interpretare. Dal verde e azzurro con le trasparenze d’acqua di fine stagione alla pura linea dell’orizzonte netto e pulito nonostante qualche nuvola settembrina.
Jonian Sea ❤️
Ad alcune Persone è stata concessa la capacità di avere pensieri infiniti, senza confini. Simultanei. Così non c’è momento in cui il mio Pensiero non sia libero di volare tra mari e cieli con una sola destinazione, dove la sabbia rende più morbida l’alba. Con lo spirito e la trasparenza di acque a me altrettanto care.
guardare e vedere qualcosa che non è per tutti
ACCECANTE. COME ALCUNE IMMAGINI CONSERVATE
nell’ Anima, nella Mente e nel Cuore.
Nessuno può affermare quanto sia grande l’Universo e nessuno può affermare in questa terra se esso sia l’unico. Così nessuno potrà mai affermare quanto siano infiniti e grandi i Pensieri, sta solo nella CAPACITÀ di alcune Anime di immaginarli e comprenderli.
Sì.
LE MENTI SIAN SEMPRE LIBERE TRA SOGNI E DESIDERI
La diplomazia è l’arte del dire le cose con la sensibilità che si possiede per il rispetto delle Persone.
Quante volte con gli occhi al cielo ho visto lei. Quante volte dietro di lei, di fianco a lei ho visto in cielo brillar le stelle. In Estate ed in Inverno, in Primavera ed in Autunno. Quante volte ho pensato quanto grande sia lo Spazio. Quante volte ho desiderato conoscerne ogni segreto. Solo per me, così per curiosità. Altrettante volte ammirando la scena silenziosa il rumore dei pensieri è stato un maremoto di emozioni che mi ha portato consapevolezza e felicità di esser in quel momento il centro dell’universo. Se l’automobile è stata il mezzo per raggiungere certi luoghi la fotografia è stata la scusa per vivere queste emozioni. Per vivere e conoscere l’infinito vagare della mente guardando quel che volevo vedere. Nikon e automobili? Solo scuse e mezzi per vivere e far respirare “Lu”.
Come per i nomi propri non dimentico di usare la maiuscola per quelli dei giorni e delle stagioni.
Nei sogni vorrei che un appena percettibile refolo di vento tiepido di primavera fosse il sospiro di sollievo
quel ricciolo d’oro delle “paperelle” che colora la vita e si vede e non si vede nel riflesso
Non sorrida SA. Le “paperelle” sono una desueta definizione di marineria detta dagli antichi marinai per indicare proprio quelle increspature che si vedono in questo clic. SA. E se non ricordo male, nella scala dei venti (quelli che soffiano, non i numeri) si intende quella brezza sotto il vento di forza uno. La scala Beaufort.
La pace assoluta è uno stato dell’Anima di immensa complessità. Un creativo pure selvatico non la troverà mai, forse per pochi istanti in qualche infinitesima finestra temporale. È un tormento all’origine di una visione di pensieri che possono far nascere emozioni confluenti in alcune immagini. Neanche un blu profondo come questo potrà colmare la fame di vita di certi esseri selvatici all’inseguimento perenne della ricerca della perfezione nell’immagine. Sono immagini di una mente affamata di purezza, di purezza di pensiero. Non è per tutti avere identica visione. Lo so. Sono pochi eletti nascosti nel segreto dei pensieri e dei sogni.
BLU“Lu”
PENSIERI DA UN’ANIMA IMMENSA, ENERGIA CHE TI ENTRA NELL’ANIMA, NELLA MENTE E NEL CUORE. UN ABBRACCIO DI DUE ANIME.
“Probabilmente chiudendo gli occhi e facendo un po’ attenzione potrai ascoltare il cinguettio degli uccelli e la voce dell’acqua che scorre. Il fruscio delle foglie e il vento che accarezza la pelle. La pace assoluta.”
butterfly
L’ABBRACCIO DÀ CORPO A QUEL CHE LE ANIME SENTONO
❤️ 💎
BIANCO. PUREZZA. INNOCENZA.
Ho potuto imparare due cose nella Vita. La meraviglia del mondo che ci circonda da guardare e vedere con occhi speciali, quelli che poche Persone possiedono. E che esistono le “Cose” belle CAPACI di illuminare ogni giorno che la Vita decide di farti vivere. ❤️
Il blu è il colore che mi piace anche di più dell’arancione. Un vezzo, l’arancione, per le sciocche finiture di alcuni indumenti. Il BLEU è il colore che, ricordando il Mare ed Cielo, infonde sicurezza, serenità, fiducia, armonia, sensibilità e mistero. Spiritualità. Quelle foto del mare blu siano l’immagine che ti accompagna, GRTM, ai sonni tranquilli.
NULLA È PIÙ POTENTE DELL’ABBRACCIO DI DUE ANIME DISTANTI 262 KM MA INSIEME NEL PENSIERO, NELLA MENTE E NEL CUORE❤️
LA CINTA
Photo @ Copy MrLukkor
Pensieri ed emozioni. Sì, prima i pensieri. Le emozioni sono seconde e nascono del pensiero.
Piove.
yes: ❤️
non è per la maglietta di bancarella, ovvio.
aggiornato oggi ❤️ 3 aprile 2025
Non posso credere, ogni giorno che passa mi rendo conto di quanto sia profonda e radicata nell’Anima, nella Mente e nel Cuore. Letterale: incredibile. Lavoro, lavoro ad un book per una attività che VOGLIO proporre per ritratti con l’anima ad un Amico, non PdP, che ha relazione con le macchinine “da pista” ad alto livello. Chissà se la accetta e mi accontenta. Non lo so. Sto scegliendo i ritratti, me ne capitano tanti. Nessuno è paragonabile. Non c’è paragone. La Mente Superiore lo è in tutti i sensi. Incredibile. Davvero.
Nella vita ho sempre fatto scelte. La libertà di scegliere non mi è mai mancata. Per gli affetti e per la professione. Sono stato capace di scegliere e prendere le conseguenze delle scelte senza troppo
🤷♂️
lamentarmi. Mai le ho rinnegate. Ne ho prese tutte le responsabilità ed ho cercato di superare anche gli ostacoli, mia figlia, pur di mantenere la correttezza e la pulizia di pensiero. Nel ’24 ho fatto una scelta. Nel ’25 la scelta non è cambiata. Ora è il periodo più significativo perché mantenere la coerenza della scelta vuol dire essere un Uomo. Andare incontro all’ignoto non mi ha mai intimorito. Ho spalle larghe e Carattere. E’ una MIA scelta, la più importante decisione mai presa e fondata sul Rispetto. E’ una MIA scelta. Durante i pensieri di queste parole altri pensieri si sono sovrapposti per avvalorare la mia giusta scelta. Quella foto che mai vorrò pubblicare continua ad avere un suo significato. – Oggi è il 7 Aprile. Tra poco saranno 4 mesi che non ti vedo. Pazzesco, desiderio di guardare i tuoi occhi, sentire la tua voce è pazzesco. Al massimo potrei sfiorarti il viso, non farei un gesto di più.
Oggi è il dieci Aprile del 2025. La più potente, immensa, dichiarazione d’Amore ho potuto leggerla nella mia vita solo oggi. L’Amore quello di cui si legge tanto in giro, quell’Amore che dicono non esista. Ed invece esiste eccome. E’ quello che succede quando due Cuori, due Menti e due Anime si incontrano. Quando due Persone fuori del comune incrociano le parole scoprendo giorno dopo giorno quanto desiderio avessero di trovarsi. Non è storia di fisicità, di voci, ma di Anime che si sono incontrate. Ecco cosa è successo quel giorno di tante settimane or sono tra i fili di quell’erba e quei fiori. Quel giorno, quello della foto di cui solo le due Anime conoscono significato ed importanza (una delle tante qui su diciotto ecc) mentre scattavo le foto avevo un pensiero solo, guardavo la stradina sterrata. Pensavo al desiderio di una apparizione e ne avevo il terrore. Mai avrei voluto essere frainteso, ero lì per inseguire un mio sogno. Tuo per SEMPRE. SEMPRE.
11 – Questa mattina prendevo il primo caffè di bar. Pensavo, ad un tratto, un pensiero mai accaduto prima, ad un fatto importante nella vita di un uomo. Un accessorio. Forse ne potrei scrivere. Qui. Fu rubato con tutta la macchina. In questa pagina non nascosta ma di difficile da raggiungere a meno che io non usi la funzione “Stick”. E’ un pensiero davvero mai avuto prima. Importante. Non servono altri aggettivi. Sì, mi sarebbe piaciuto.
Il meteo atmosferico sta cambiando, previsti acquazzoni nei prossimi giorni. Ne risento sin da ora. Sono davvero molto, molto, molto sensibile. Ed intuitivo, tanto.
Tuttavia tignoso, coriaceo, indomito continuo nei miei progetti e sogni. E per i sogni ai quali penso in ogni angolo della giornata riesco ad immaginare anche altri sogni. Non è difficile perché si tratta di risolvere una semplice addizione. Mettere insieme parole dette e non dette. Fatti raccontati ed altri taciuti. Riesco a leggere lo sconosciuto. Oggi, poi. Qualcosa di simile a “non posso cheamarti🙄” invece del “non posso chiamarti” che logica avrebbe voluto. Qualcosa in logica delle parole scritte per chiamarne altre. Un tw e manco un minuto dopo un segnale per mail. Ma sono solo coincidenze. Se non lo sono, e per me non lo sono, siamo Luca e Lu al cospetto di una mente eccelsa. Ed allora è autorizzato il pensiero dei sogni.
“Buoni si nasce, non si diventa“. Che non rinneghi mai se stesso. E che sia consapevole del suo valore sin da subito così per affrontare le insidie dei mari tempestosi che, spero di no, forse dovrà affrontare. Tu sei CAPACE di dar lui questi/quegli strumenti. L’importante è la CAPACITÀ di trasferire un pensiero autonomo che aiuti alla formazione di un altro, suo e specifico, pensiero autonomo. Che abbia gli strumenti di navigazione per individuare la giusta rotta in base al SUO pensiero, alla sua capacità di giudizio mai influenzata e influenzabile dall’ovvio, dalla massa, dal gregge che si abbevera tra i post delle piattaforme di comunicazione che altro non sono strumenti di massificazione del pensiero e dipendenza dal consumismo becero. Non scrivo di più.
Esistono due entità. Uguali ma distinte. Esiste il bastione della difesa. Tanto alto e spesso, a tratti aggressivo. Cela il vero Essere, l’altra entità. Cela una fragilità infinita. Il Tesoro nascosto che l’Entità non vuol mostrare per non soffrire ancora.
Se capisci questo hai le risposte alle domande di cui…
14 Aprile, 2025 – Scrivevo “questo” che tutto non è, e che qui non è, però c’è, 😂 ed è arrivata la tua mail di “Buona notte Lu❤️” – Ti ho risposto “Sogni d’oro GRTM❤️
(omissis) – “Ma forse lo sapevi, lo aspettavi, non poteva essere altrimenti, volevi che Lu fosse così, sennò che Lu sarebbe.” (omissis)
😂NEANCHE IN REDAZIONE ALLA SETTIMANA ENIGMISTICA😳
il Pensiero non ha corpo ma la potenza di un Pensiero porta forza alle Anime di luce. Che “Mozzo&Papera” ne ricevano sempre tanti. C’è con loro chi sa illuminare il mare oscuro della Vita ed orientarli sulle giuste rotte per la felicità.
Vorrei proteggerti GRTM da ogni cattiveria del mondo e della vita ❤️
Sai mai. Non metto file interi dei miei racconti de “Il Libro” on line. Vanno e vengono, di versione in versione, in funzione del momento in cui rileggo, scrivo e penso a come fare per pubblicare ‘sta storia che mi prende come le foto. Forse D+
Oggi piove spero la pioggia porti via i miei pensieri e domani il sole mi aiuti
Sì, il Sole ha benefici influssi sulle Anime Speciali. ❤️
I creativi quando anche romantici sono pezzi rari, Anime Speciali in esclusiva per un’Anima Speciale.
Tanti, ma tanti clic in giro sognando il vento caldo che accarezzasse la mia Anima.
❤️
❤️
🙄è sgrammaticato, ma stica… ❤️licenza poetica SA
La Luce delle stelle sia il chiarore di serenità che voglio accompagni i tuoi, i vostri, sonni. Ti stringo GRTM perché i tuoi brutti sogni passino tutti a me. ❤️
Lu
dream
I sonni possano essere accompagnati da queste luci ❤️GRTM.
Nessuna fotografia, paesaggio o ritratto, potrà mai superare quella che ancora deve esser fatta e quella che sta nell’Anima, nella Mente e nel Cuore GRTM.
FORCA DI PRESTA – MARCHE’s SUNRISE – MARCH ’22
L’avverbio. Ben 2. Orrore! 😂 Quando senti il battito d’ali di una farfalla vuol dire che sei TERRIBILMENTE ed ESTREMAMENTE sensibile. Un dono? Sì, perché sai porti nel modo più bello per la felicità delle Persone.
❤️ “Dovresti essere qui…ti piacerebbe.“
2025 Maggio. 30. Sì. Molto. Il giardino per le farfalle è il mio pensiero. Pieno di colori, profumi. Sorrisi. JourneyWithLu lì mi porterà. Quello è il sogno. Sarà realtà.
Ho letto la frase della mail.
Abbiamo fatto un bel giro in bici fino a xxx poi gelato mega giusto per recuperare le due calorie bruciate 😂. Domani giornata perfetta per il mare…se la conosco bene si alzerà all’alba per l’emozione 🙄🙄. Dovresti essere qui…ti piacerebbe
Letta bene. Letta e riletta. E riletta ancora. Ci penso e non solo da quando ho letto quella frase. In italiano, “dovresti” è spesso usato per esprimere un consiglio o un’opinione su ciò che qualcuno dovrebbe fare, senza imporre un obbligo diretto. Si può usare anche in situazioni dove si esprime un’aspettativa o una previsione. JourneyWithLu è quel “dovresti essere qui… ti piacerebbe”
Ripasso qui per rileggere i miei pensieri per te GRTM.
Sì. Fino a che avrò vita GRTM. Sì, fino a che avrò vita.
Era da tempo che volevo scrivere quel che hai letto nella mail, è un qualcosa che tengo sempre con gelosia custodito e non scrivo neanche a te ma il pensiero di scriverlo per ribadirlo, per dire apertamente del mio sentimento per te, per dare un segnale… che magari fosse il desiderio di leggerlo senza chiedere, be’ quello c’è sempre stato. Mi sono sempre tenuto di profilo basso ma quello che ho dentro per te… Oggi quel “Mi manchi Lu”… impossibile non rispondere in quel modo. 25 Giugno 2025.
29. Ed ora ripensando, ripensando ancora… quante fotografie scatta la mia mente. Non puoi aver idea. Ho preso il Polase, devo… Troppo caldo.
E qui giù, così in fondo, non leggerai alcuna nota aggiuntiva.
IL SILENZIO DEI PENSIERI LA PERCEZIONE DI OGNI ENERGIA
Sulla persona non ho cambiato idea, NO! Ora “chiacchiere e corrispondenza” sono l’attualità concessa… 10🤩😘8>”X” ha raccontato del resto…
Anche se una dose massiccia di caffè, per me pure adesso, ha la sua importanza per mettere insieme parole che compongano poi paragrafi ed infine quello che potrebbe essere definito un pensiero, c’è un’altra sostanza pure capace di mettere in moto la creatività a quest’ora. Non è caffeina e manco altro di non naturale. Così, forse qualche parola potrebbe costruire un’idea di qualcosa in qualche modo simile a certi boschi dei parchi nazionali italiani.
Per arrivare lì c’è voluto molto più di un permesso di viaggio normale.
Per arrivare lì neanche un’agenzia di viaggio superspecializzata, di quelle che vendono le crociere Ponant, i viaggi Keel12.
Per arrivare lì ci son voluti permessi rilasciati dai militari.
Per arrivare lì c’è voluta creatività e la creatività aiuta gli audaci.
Termine questo piuttosto in voga in certi anni dell’inizio del secolo passato.
La sua forma ricorda qualcosa di quegli anni.
Ora all’ombra di quei ruderi corrosi dal vento c’è una figura che osserva l’orizzonte attratta ed affascinata dal colore di questo mare, un enorme mare ma parte di un oceano che scende a sud fino ed oltre i Sessanta Stridenti.
Si intravede all’orizzonte un’isola speciale un po’ come il coraggio di arrivar qua è molto più grande della passeggiatina nel bosco.
Intanto è stato il ribadire
“Essere diversi costa caro, hai ragione. Resta sempre una persona esigente, complicata e diversa, rara. Resisti, non piegarti alla normalità.”
Quella lì davanti è un’isola difficile da raggiungere, pare che il posto regali visioni uniche per varietà di piante, animali, pesci delle sue acque.
Ma nessuno dei due posti è un posto dove tuffarsi allegramente in acqua come in certe spiagge italiane.
La scogliera che oltre l’ombra della costruzione frange le onde è molto peggio di una via ferrata, impossibile scendere
Il vento soffia da terra.
E’ il Khamseen, porterebbe l’incauto bagnante di sicuro in mezzo a pericoli ben prima di raggiungere l’isola ammirata.
Però gli occhi si riempiono di meraviglie sconosciute a tanti occidentali.
Non è, il Khamseen, un vento conosciuto in queste nostrane latitudini, non è come il banale Ostro o lo Scirocco. È un vento raro, locale di quell’immenso territorio sconosciuto agli occidentali moderni, un territorio dove roba antica raccontava di altopiani aridi e senza fine ma dove il leopardo… Un vento mai sentito ma che ora mi avvolge in ogni istante delle mie giornate, mi avvolge con il suo tepore, con la sua intensità profonda tanto a lungo desiderata.
Non è come quei due venti, l’Ostro e lo Scirocco, che mi fanno incazzare perché portano lontane, inutili, sabbie che MI sporcano le macchine, le automobili, per le foto.
Davanti agli occhi protetti da strafighi occhiali iperprotettivi da luce, salsedine, polvere (roba seria, costa ma serve) esiste solo il mare.
Dall’altra parte, oltre l’isola, ma tanto oltre l’isola, le spiagge da cartolina che fanno tanto very-important-person. Coglioni.
Tralasciando, e per fortuna, destinazioni un po’ più a nord che conservano ambienti intatti allo sguardo rapace del turismo di massa.
Non voglio dirne una, quella più vicina alla scogliera dove una figura minuta, forte, volitiva, osserva il blu della immensa massa d’acqua. Indicherebbe la nazione, il mare, l’oceano. Luoghi che in questa narrativa tengo per me in questo primo “episodio?”. Ho esplorato quelle coste, quelle spiagge tante volte. Forse uno dei pochi angoli remoti e spopolati da raggiungere. Spero che resti tale grazie all’essere una zona di mare con altissimo indice di pericolo per chiunque da quelle parti transiti, anche molto, molto, al largo. È il motivo dei permessi dei militari “indigeni” sui quali nessuna diplomazia potrebbe ottenere qualcosa. Militari che conservano, però, nel loro estremismo, valori di amicizia e riconoscenza. La chiave, quei valori, che apre i posti impossibili. E quella chiave era parte di certe narrazioni ascoltate dal fucile a tappi.
Lo sguardo per un attimo scende a sud ed immagina.
Lì, oltre i Quaranta Ruggenti, dopo i Cinquanta Urlanti ed oltre i Sessanta Stridenti c’è il deserto più grande del mondo.
Stare in piedi con quel vento è un’impresa, senti la sua forza sul fisico, devi fare opposizione contraendo tutti i muscoli e spingendo di contrasto.
Però senti sul corpo, sul viso, la sua forza potente che porta con se, con la sua violenta raffica, l’idea degli infiniti spazi da dove ha origine e che con…
Della bionda chioma non c’è traccia perché nascosta da un brillante, tecnico, ma con vezzo femminile, taqiyah.
Così il narratore non può scrivere dei capelli sferzati dal vento.
(segue…)
Sì, segue, il vento caldo dal mare o di terra dell’estate è una sensazione magnifica. Voglio descriverla come la sento, come la immagino tu possa sentirla.
IL SILENZIO DEI PENSIERI LA PERCEZIONE DI OGNI ENERGIA
Sulla persona non ho cambiato idea, NO! Ora “chiacchiere e corrispondenza” sono l’attualità concessa… “X” ha raccontato del resto…
L’arte della diplomazia, perché di arte si tratta, fonda sulla sensibilità ed il rispetto delle Persone. Il principio ha come sua regola discendente la capacità di comprendere qual è il momento in cui scrivere e qual è il momento in cui è saggio avere un comportamento diplomatico e di rispetto lasciando a questo paragrafo la diplomatica missione del fatto che il pensiero non manca. E non dimenticando MAI la funzione di cui a queste 2 pagine. Così tra boschi e deserti è probabile che sorga l’ispirazione. Del bosco s’è scritto e del deserto pure. Ma non in terza persona.
Namibia, Skeleton Coast. Molto “gettonato”. Mi piacerebbe, non saprei.
Mauritania, Parc National du Banc d’Arguin. senz’altro meno noto.
Basta applicarsi un po’ ed i posti ci sono per ambientare qualcosa.
Infatti, proprio all’opposto del pensiero espresso. Come per un creativo che si rispetti.
Paperon de’ Paperoni aveva il suo pensatoio, lo scrittore pure. In raccoglimento per nuovi spunti di racconti per le letture, che siano sempre VEICOLO di alleggerimento. Che fa caldo…
e “Lu” al profilo suggerisce di star basso
Il backstage.
“Che gran figlio di puttana!”
“Ma come ha fatto!”
Semplice. E’ conoscenza delle persone, è conoscenza dei sogni e dei desideri. E’ capacità di immaginazione scendendo nei pensieri della persona che vuole scegliere il bosco dove superare se stessa. Diciamola tutta.
È culo.
È fantasia.
È facile.
Nessun ausilio tecnologico, ci mancherebbe.
Altre fonti diverse dalle citate non possono esistere.
Fatto è che nei pressi della radura è già lì in attesa, da ore.
La sua visuale è perfetta.
Come l’aquila dall’alto osserva il terreno.
La perlustrazione mattutina si è protratta a lungo fino a quando all’orizzonte una piccola macchia chiara curva dopo curva con un’andatura di tutto riposo s’è manifestata.
Allora dal cielo l’aquila è sparita.
E dalle rocce scoscese senza neanche far rotolare un ciottolo un paio di Garmont dalle finiture rosse sono nel punto di protezione.
… Forse. Forse. … L’arancione aumenta d’intensità, quasi acceca gli occhi. Nonostante il Sole sia ancora un paio di gradi sotto l’orizzonte e la sfera di fuoco, come scrivono quelli che sanno scrivere, non sia visibile devi socchiudere gli occhi. La luce, radente, tagliente che tra poco sferzerà alberi, chiome, foglie, felci, muschi, è un invito al sonno. Senti di essere molto tesa per lo stato d’animo. E’ stata una gran bella sfida vinta ma ora con la luce del giorno senti quante energie ti è costato star sveglia e vincere ogni paura. Il crollo per tensione e sonno è istantaneo nell’attimo in cui un pezzettino, uno spicchio arancione s’affaccia all’orizzonte. E’ il Sole amico, quello che rasserena i visi con il sorriso di un buongiorno. Infonde sicurezza, abbandono al sonno atteso tutta la notte. In quell’istante lì, una frazione di secondo prima di dormire un’immagine prende forma di pensiero. Una strana sensazione s’affaccia. Un presentimento? Forse durante la notte in quei momenti in cui hai lottato contro gli occhi che volevano chiudersi è successo qualcosa? Sei confusa, il sonno ha il sopravvento. La serenità, la tranquillità del Sole che sorge sono l’abbraccio per qualche ora di abbandono. Fai appena in tempo ad allungare il corpo, stiracchiarti come dovessi alzarti, invece… WOW giù nel sonno con le prime leggere folate dell’alba, quelle ancora fresche che accompagnano sonni profondi. Saranno le dieci, il bosco è fragoroso, una caciara di suoni e colori… Apri gli occhi. Il verde delle foglie, la loro bellezza rigogliosa lasciano intravedere l’azzurro del giorno pieno. Un sogno rimanere così, quel fresco, quelle musiche del bosco ormai in piedi da ore con quei rumori del giorno… Un colpo di reni, abbracci le ginocchia verso di te. Il capo è reclinato sulle gambe, gli occhi chiusi. Una sensazione di benessere ti avvolge. “Che figata” Poi, scrollando quel che resta della parrucchieria. Sbatti le palpebre, stropicci col dorso della mano gli occhi, un po’ chiusi, un po’ aperti. Hai lenti a contatto, vacci piano, SA. Metti a fuoco la visione, la radura, gli alberi che la fiancheggiano con le fronde verdi a terra, l’erba del prato, alta, appena piegata dal vento leggero, qualche chiazza di colore dei fiori di campo. Qualche raro, tardivo, papavero. Il respiro si interrompe. Prendi fiato. Non credi ai tuoi occhi. Impossibile. Destra, sinistra, ripeti ancora. Destra, sinistra. Sinistra, destra. Solo alberi, prato, la radura. I fiori. Il Sole che inizia ad accanirsi con le cicale ed il blu intenso del cielo, quel blu estivo speciale quando il vento proviene da Nord. Dicono sia cielo terso. E’ abbellito da qualche nuvola sorridente, quelle bianchissime. Al centro della radura, buttata sul prato una macchia verde. Un verde che non appartiene ai colori dei boschi d’Agosto. Destra, sinistra, ripeti ancora. Destra, sinistra. Sinistra, destra. Niente. Eppure. E ti viene da ridere. Ti alzi in piedi, stropicci gli occhi. Ancora. Destra, sinistra, ripeti ancora. Destra, sinistra. Sinistra, destra. La mano destra batte la gamba come segno di… “Che gran figlio di puttana!” Laura, mia madre, ringrazia per il saluto. E se la ride pure lei…
La storia, o leggenda che sia, del giovane indiano nel bosco da solo e bendato si conclude con il guerriero che ai primi raggi del Sole può levarsi la benda. Quando leva la benda vede suo padre seduto davanti a lui.
Quei puntini luminosi sembrano muoversi in aeree danze al rallentatore, armonia, delicatezza, fascino, luce, purezza…
Quei minuscoli puntini luminosi sono come le note di uno spartito di musica, punteggiano il pentagramma e scandiscono il tempo che sta con lentezza passando. Il catering è ricordo del passato, si tralascino per decenza e galanteria di gentiluomo i dettagli, e sei riuscita a non chiudere occhio pur con gli apporti calorici. Paura? Paura di un risveglio di soprassalto per colpa di una lenta impegnativa digestione? Macché, tutte cosette 🙄 leggere proprio per non cadere nelle sonnolenze post-prandiali. In quell’immaginato periodo dell’anno di cui a questi paragrafi, la notte fonda, quella buia che tanto timore ti incuteva termina verso le quattro del mattino. C’è un ora precisa che segna il passaggio, oggi 1 Luglio 2025, per esempio, è alle quattro-zero-otto. Si chiama “nautical start”. Forse ti sarà capitato di vedere quel momento, forse no. Ora, sotto quell’albero, un po’ intirizzita nonostante le termiche e l’abbigliamento del NON-BADO-A-SPESE, senti nell’aria e nel cielo qualcosa di nuovo che sta per arrivare. Abusando ancora una volta della parola, è impalpabile il passaggio. Curiosità ed occhi attenti si accorgono di qualcosa. Lo spettro dei colori è simile ma per vederne la differenza in quel momento è solo la sensibilità dell’anima che può cogliere le sfumature. Lo sguardo si è d’un tratto rivolto dove sai che c’è il tuo mare, è un gesto istintivo. Naturale sapere dove sta per sorgere il Sole. Cerchi nell’orizzonte quei toni di colore caldi. Nulla, ancora nulla. Eppure senti, vedi, la differenza nel cielo e nelle stelle sopra di te. Ad un tratto è chiaro come il cielo non abbia più quel tono di nero profondo, le stelle brillano ancora ma il nero della notte sta con lentezza sparendo. Difficile descrivere quella sensazione, l’aria è ferma. Senti di essere nella notte ma la vista percepisce qualcosa di diverso, come se il corpo sentisse l’approssimarsi del Sole ancora molto sotto l’orizzonte. Il Sole oggi, 1 Luglio, alle 04:08, è oltre dieci gradi sotto l’orizzonte. Ancora manca un’ora perché il suo forte arancione inizi ad essere con chiarezza visibile anche ad occhi assonati. La natura sente l’approssimarsi del nuovo giorno prima degli umani. Questo momento del giorno è singolare, alla immobilità dell’aria si affianca l’assenza di suoni che arrivano dal bosco. Sembra quasi che la notte ed i suoi abitanti siano andati a dormire ed il giorno, la luce del Sole, non abbia ancora svegliato chi ancora riposa. Grilli a nanna e cicale dormiglione. Sei l’unico essere vivente sveglio in quel bosco, appoggiata a quell’albero. Forse.
ho saputo da fonti ben informate che oggi in alcuni centri commerciali della costa est c’è stata l’offerta 1×5 e pure in saldo sul prezzo di 1, mi sovviene il pensiero che qualcuno, last minute, ne abbia fatta scorta. Il prodotto? Chi legge, 👸🏼 legge tra le righe, e chi scrive ha salva la 🫏 del ciuccio non citando. Con il sottinteso che non sia necessario, che questa sia solo una battuta e che il motivo del pomeriggio porti ottime notizie.
Forca D’Acero, salendo da Opi. Qui no. 🐻❄️
Il bosco l’hai sentito subito tuo amico. Ti ha lasciato entrare guidandoti con i raggi di Sole che illuminano le foglie verdi, immobili nel caldo del primo pomeriggio di agosto. La paura di fare una notte insonne c’è ma il coraggio è più forte della tua paura, così passo dopo passo raggiungi il punto che hai trovato. Una grande radura nel bosco. A mezza montagna così se anche la temperatura dovesse scendere non patirai il freddo. Hai tradito l’anima marchigiana ed hai dato fondo alle sostanze per l’abbigliamento scelto per la sfida. Passo dopo passo tra le foglie ancora a terra dall’autunno e dell’inverno passati ti soffermi ad ascoltare i primi rumori. Hai imparato a camminare nei boschi in silenzio, solo un orecchio attento potrebbe sentire il tuo passaggio. Hai bisogno del silenzio non solo per il ristoro ma perché devi sentire quel rumore impercettibile dell’acqua che scorre. E’ quello il punto, è quello il segnale che ti porta al punto. Un rigagnolo che già dopo pochi metri è il ruscello che volevi trovare. Ricco di suoni delicati, come piace a te. E’ sulla sponda di quel ruscello che vorrai stare fino ad ambientarti con il bosco amico, ascoltare le voci del bosco che si prepara per la notte. Sarà questa la via per trovare l’ambiente amico del bosco che rassereni il sottofondo di temerarietà. Non ti accorgi del tempo che passa, meglio sei subito diventata parte del bosco, ti sorprendi di non esserti accorta del passaggio dal canto delle cicale a quello dei grilli. I colori del bosco stanno lentamente sparendo ed in cielo il rosso, il giallo e l’arancione hanno ceduto al viola, all’indaco, al blu scuro che precede il sorgere della Luna e l’apparire delle stelle. Ora il bosco, gli abitanti del bosco sono tutti immobili. Anche la brezza s’è fermata. L’immobilità è totale. …segue… 🤭😘
La leggenda, credo la storia, narra che al giovane guerriero non sia concesso il fuoco e che debba essere bendato. Il padre lo fa sedere sotto l’albero e lo benda. Al primo Sole il ragazzo ormai adulto e guerriero potrà levarsi la benda.. Ora il punto sta nel fatto che non potrò smettere di scrivere fino all’alba. “Qualcuno” potrebbe stranirsi per i pochi abbracci ricevuti…
Non so se ce la farei a trascorrere un’intera notte al buio nel bosco, da sola! Dovrei essere veramente ben attrezzata. E dovrei accendere un fuoco. Ecco, forse col fuoco ce la farei…forse
Le è concesso. Nella realtà dovessi mai fare una cosa del genere. Ma anche lampade CampingGaz se è per questo, pure meglio di un fuoco nei boschi ad Agosto🙄 Nel racconto si sorprenderà di averne fatto a meno di una luce di conforto. Sì, quando stanco dormirò con te, a domani😘
❤️
👸🏼 🥰🫣
È arrivato il momento del passaggio alla notte, il cielo ha perduto ogni tono di colore, la Luna deve ancora sorgere. Brillano solo le stelle più luminose. Intraviste tra lo scuro delle chiome degli alberi. Il bosco ti è amico, ora sta regalando pace, silenzio e serenità ai suoi abitanti. Non senti altro dentro di te. Per una frazione di secondo il pensiero s’affaccia verso le inquietudini, una folata di vento scopre le chiome e mostra la Luna oltre la cima della montagna davanti. E tutto sparisce portato via dalla bellezza che la Luna irradia. È Luna piena. Sai che i Lupi sono tuoi amici, il pensiero non è un turbamento.
Quelli, i quattro lupacchiotti del Sirente, pro-bis-nipoti di quelli sentiti dal giovanissimo Lupetto, saputo dell’avventura sono scesi al mare per il bagno di mezzanotte, torneranno ben dopo l’alba di Alba Adriatica. 😂
Sei incantata. Il cielo è di nuovo pieno di luce e colore, è un azzurro e blu molto speciale quello che si vede di notte in posti come quelli. È un cielo che non patisce l’inquinamento luminoso di paesi e città, così diventa un cielo di grandissima e potente luminosità. Il blu scurissimo lo vedi e ti incanti. Le chiome degli alberi, il sottobosco non cedono alla luce della Luna, forse più avanti nella notte quando sarà alta nel cielo e irradia a pioggia con i suoi raggi anche le felci che delimitano la radura. Il ruscello è tra quelle felci, poche rocce e tanto muschio indicano il punto esatto. È una piccola fontanella che sgorga dal terreno, probabile ritorno in superficie di qualche caverna d’acqua che si riempie con il disgelo delle nevi di alta quota. Zampilla con getto continuo. Appena arrivata ti sei gettata a terra per dissetarti.
Gettata a terra, vuol dire che scrivendo ora “vedo” te che ti sdrai per bere e riposare il fisico per la lunga camminata. Vabbe’ so’ sette chilometri dall’abbandono della civilissima Renault. Non ti faccio camminare tanto, SA. Mica sono un creativo cretino. Ancora non hai ceduto alla fame, nello zaino il maggior peso è quello dei generi di conforto. Cioccolata, frutta secca, dolci ed una concessione al salato con una insalata di mango, primo sale, pomodori secchi, noci, un angolino di miele di castagno per insaporire il primo sale. Che mi piace ma me devono da spiegà che sapore CIA’. Ed il lavaggio piatti di rito suggerisce per lo spuntino delle tre, le quattro, o quando di pare, una varietà di carpacci di pesce, dal salmone, alla spigola, al tonno, lo spada, la ricciola.Preparati con una certa salsina di arancia, limone, olio Tanto per bere c’è la fonte e c’è il ruscello…
Il bosco è ancora silenzioso, lontani grilli insistono e senti la diversa frequenza del loro canto, le pause, noti le distanze da te. Alcuni sembra stiano cantando nelle campagne lontane, vicini a qualche fattoria d’Abruzzo al piano. Lontani latrati, a tratti frenetici, d’avviso, ti ricordano che in giro in quelle campagne ora s’aggirano mamme volpi per tirar il collo a qualche sprovveduta gallina attardata sull’aia. Sorridi. E’ quello che serve. Il tuo pensiero corre ai ricordi di bimba quando i suoni ora della memoria erano realtà di tutti i giorni. Sorridi ancora. Qualche grillo più vicino intona la serenata. La sua musica ti rassicura. Vuol dire che intorno a te ci sono solo i grilli canterini. Le tue sentinelle chiassose si passano la musica ed il concerto ad un tratto è sovrastato dal richiamo del cuculo “cucù-cucù”.“cucù-cucù”.“cucù-cucù”. Lontano come un’eco di indistinta provenienza, rimbalza tra i rami fino a te. Lontano ma forte, uno o due strilli per accompagnare i grilli e dire “GRTM hai fatto bene, tutti noi del bosco ti siamo vicini, ti accompagniamo con i nostri suoni per tutta notte”. La mente si riempie di gioia nel guardare la Luna ancora più alta nel cielo, è fortissima. Sarà anche lo specchio dei raggi del Sole, quel vanitoso agostano ma la bellezza della Luna offusca la luce del Sole. Te ne accorgi solo ora che per la prima volta la osservi nel silenzio del bosco. Sei immobile, in estasi. L’udito sente i fruscii degli insetti, saranno Coleotteri, Emitteri, Ditteri, Imenotteri, Lepidotteri, Ortotteri, Dicotteri o Dermatteri? Loro sono tutti abitanti del bosco ed ora vagano, quelli notturni, le api fan casino di giorno, tra le foglie secche per la ricerca di cibo.
…saranno Coleotteri, Emitteri (afidi e cocciniglie), Ditteri (mosche e zanzare), Imenotteri (api, vespe e formiche), Lepidotteri (farfalle diurne e notturne), Ortotteri (cavallette e grilli), Dicotteri (blatte e mantidi) o Dermatteri (forbicine)? | sì, però quando dicono eh ma che ci vuole a scrivere un “raccontino”… no TE 😘GRTM, non te, sia chiaro… 😂 Le cicale so’ rimaste tra gli olivi della masseria.
“hu-u-ou” “cu-u”.”hu-u-ou” “cu-u”.”hu-u-ou” “cu-u” Ti sorprende, ti risveglia dalla contemplazione di quel che accanto a te è d’un colore scuro ed uniforme ma che senti vivo attraverso i suoni delicati che da sotto quelle foglie arrivano a te. E’ occhi gialli, la civetta è passata per arrivare anche lei alla fonte e dissetarsi ma chiede il permesso prima di scendere tra i sassi ed i muschi ora circondati da una lieve nebbiolina di inversione termica. Non è freddo, hai scelto bene ed il confort della temperatura del corpo allieta ancor di più l’avventura. Senti tutti i muscoli cedere stress e tensione. Il petto si apre con il movimento di spalle, gli addominali prima si contraggono e poi si rilassano. Un lampo di genio. Nello zainetto all’ultimo momento hai messo due cose, un cuscinetto di quelli che si gonfiano ed un paio di teli termici, uno per isolarti dal terreno e l’altro se per caso con l’aurora dovesse entrare un po’ di vento da Nord… Campeggiatrice con esperienza. Quella nebbiolina della fonte resterà un bellissimo spettacolo e non insidierà con le sue variazioni di temperatura il riposo. È l’unica concessione tecnologica. Niente musica, niente altro. Un tuffo al cuore. La meraviglia. Lo stupore. La sorpresa. La maestosità. Non hai sentito nulla, ma nulla davvero. Il suo color bianco screziato sì è ad un tratto mostrato alla fonte. Anche i Gufi Reali hanno sete durante i mesi dell’estate, SA. Creatura rarissima da queste parti. ❤️ Gli occhi, i tuoi occhi ora sono abituati al buio e le cose intorno a te lasciano i toni cupi e vivono di colori inconsueti per chi vive solo di giorno. Complice la Luna, i fiori e le piante della radura si accendono di colori, sì colori freddi, questa è la Notte. Ti accorgi allora di quante farfalle ci sono svolazzanti… e lì, quasi in disparte si avvicinano le lucciole danzanti appena sopra gli steli dei fiori più alti… ❤️segue…
eh… seguo il tuo pensiero eh… seguo il tuo pensiero È l’1 di notte. Non dormirò, devo staccare per rileggere tra un po’. Altrimenti perdo il quadro d’insieme.
Dei boschi ed affini, lasciando da parte quelli sicuri di sotto casa. Quasi quasi ti vedo capace di passare una notte intera da sola in un bosco. Sì, penso di sì. IO? Quasi quasi… sì. Appoggiato ad un albero ad ascoltare ogni fruscio. Sì. Mi ci vedo. È una bella idea, sceglierò un bosco.
Fa caldo, ora oltre trenta. Credo 38°. Dagli di Polase. Ma:
sì, sì, bosco, fresco, silenzio, ombra, relax, tutto bello, bellissimo. Anche poetico… 🤭 Il Polase…
tosto da telefono ☎️ 😇☀️ ma se po’ fa, se po’ 🥷
Ma sì, anche d’inverno con il giusto equipaggiamento. Stellar oppure KamiRitaSherpa Everest Outfit 🙄roba per gli Ottomila, mica per sficheggiare al bar, SA.
Forse verso le tre crollerò anche io. Adesso la curva sta mostrando la tendenza ad un equilibrio tra Terra, Luna e Sole. I miei pilastri dello scrivere e del fotografare, già chissà perché questa predilezione così sentita, così vissuta che alterna racconti tanto diversi tra loro, quasi fossero tre, quattro scrittori. Forse perché le partecipazioni intellettuali ed emotive percepiscono qualcosa di speciale in ogni istante della luce giornata. Ora in notte fonda le forze che interagiscono si muovono in modo più armonico e così le serrate programmazioni per gli allineamenti astronomici lasciano lo spazio a fotografie come quella del Sirente (davvero, sai è bellissimo quel monte ed i suoi boschi) o le immagini di certi volteggi aerei che penso siano stati di acrobazia pura. Leggerti, questa sera come le altre volte, agisce come un apporto di vitamine ed elementi benefici per l’organismo tanto quanto il Sole durante il giorno o la Luna, le stelle nella notte. Quindi: così sia😂 scaverò nei tunnel più profondi e lontani dei ricordi, aprirò scaffali polverosi alla ricerca di altre note come quella del Sirente e dei suoi boschi silenziosi e ricchi di suoni. Avresti coraggio di passare una notte intera dentro un bosco? Da sola. Avrò i miei sogni.❤️
S’è aperto intanto un cassettino. Lessi da qualche parte in qualche lontana pagina di non ricordo cosa che una delle iniziazioni degli indiani nativi d’America per accettare il passaggio da ragazzo ad uomo di un futuro guerriero fosse quella di lasciarlo solo nel bosco. Accompagnato dal padre che provvedeva a bendarlo e lasciarlo lì per una notte intera. Solo e bendato. Ed in quei boschi i puma c’erano, e ci sono, per davvero. Mica come la notizia dell’altro giorno, il puma nelle campagne ascolane, non so se sai è stata dichiarata fasulla come la moneta di un euro e mezzo, quello delle commissioni bonifici veloci.
Camminato tanto. 🤭Ma pure 30/35 km giorno. Da piccolo, SA. Ci facevano trottare, altro che i ciucci, gli asini ed i somari. Di allora.
Dove? Dove ho camminato tanto? Nella vita? Ma ‘sti cazzi? È normale.
“Avevo uno zaino quando ero Lupetto. Era più grande di me. Dentro il sacco a pelo, le mutande di ricambio, la cioccolata, i calzettoni, il pigiama, qualche maglietta di cotone se non di lana come da obblighi contrattual-familiari. Tiranni. Di fianco la borraccia di metallo rivestita con qualcosa che doveva esser bagnata così l’evaporazione avrebbe mantenuto l’acqua dentro la metallica borraccia fresca. L’itinerario iniziava dalle parti del Sirente.
Anche lì dovresti andare, i boschi, credo prevalenza di castagni. sono bellissimi con le larghe foglie che i rami portano fin quasi a terra a sfiorare il muschio che nasconde altri mondi di piccole piante e minuscoli animali. Da qualche parte c’è pure qualche ruscello nascosto, di quelli che sono il rigagnolo della nascita di un torrente più a valle. Siediti lì in silenzio. I rumori del bosco torneranno a farsi sentire solo se farai attenzione anche al tuo respiro. Percepirai persino il bruco che si arrampica sul tronco per arrivare alle foglie. Le formiche che si danno un gran daffare tra le foglie secche o s’arrampicano su qualche funghetto in cerca di cibo. È incantevole osservare questi mondi che sfuggono alla vista. E non serve aver una macchina fotografica perché rimangono dentro per sempre queste immagini. Raccontarle è bello.
L’itinerario, con tutto lo zaino pesantissimo, proseguiva per Rocca di Mezzo, poi Rocca di Cambio ed infine Terranera. Camminammo per due o tre giorni. Dormimmo, eravamo sei o sette, dentro una chiesa sconsacrata e diroccata dalle parti di Terranera. Ricordo che per terra non c’era pavimento, solo erbacce quelle infestanti i ruderi. Eppure come nulla fosse tra un cazzeggio ed un’opera di bene ci buttammo dentro il sacco a pelo. Ragni? Serpenti? Sorci? Al mattino tutti pronti, se ci furono visite non lasciarono tracce. Poi il rientro al Sirente ed i suoi boschi, verdi, freschi e riposanti.” Colazione? Forse un pezzo di cioccolato ed una galletta, quelle delle tanto ambite “razioni militari”. Certo non c’erano gli eleganti e gustosi prodotti dolciari della vostra Costa Altezza 🫣
Il bioritmo sta prendendo orari estivi, si sveglia più tardi del solito per regalarmi certi ricordi. Dovrò punirlo.
ho camminato con le mie e tutti si sono presi il diritto di giudicare, è per questo che conosco cosa significhi camminare con le proprie, è impresa ardua😘 >>>
Superga
😷
Come m’è venuto in mente il crollo 🤭della cupola di San Pietro per sottolineare la profondità del tuo sonno può avere una sola spiegazione: la “Sistina” 🙄non si tocca, per carità. Quindi qualcosa di senza tetto nella mia capoccia alberga. Forse perché stavo studiando le origini. La facevo più di altri secoli. Se non ricordo male (prendo gli appunti di frutta e verdura apposta) è stata costruita intorno al 1920 come ex-voto di un contadino che pare abbia avuto una visione in quei terreni. Dai che ci sei arrivata. 😘
IL SILENZIO DEI PENSIERI LA PERCEZIONE DI OGNI ENERGIA
Raccontare un pensiero su quel che appena visto è un’ardua impresa. Ti ho scritto per posta quella parola, bontà. Dell’augurio che possa averla sempre con sé superfluo è. Sai chi scrive, quale sia il suo orientamento al prossimo. Lì in quella foto vedo tante, ma tante, cose. Ma nessuno sguardo al mio passato.
Il silenzio dei pensieri non vuol dire che ci sia assenza di pensiero, di pensieri. Il contrario. La creatività è qualcosa di spontaneo, istintivo. Tra una forchetta da lavare, un coltello da asciugare può formarsi l’idea, anche solo una parola che racconta alla mia mente una storia. Scrivere, descrivere ogni dettaglio allora è questione di quindici minuti. Poi per sistemare le virgole ed arricchire con altre immagini che si concatenano… a volte non basta un giorno. Ed il postino o il pdp quando si manifestano? Nell’istante della massima concentrazione.
Da quando la mia masseria col giardino pieno di fiori ha un ospite speciale ho levato l’orologio. Il lenzuolo appoggiato sui fianchi lascia scoperto un po’ di GRTM. Il lenzuolo è immobile, quasi assenza di vibrazione. Il respiro di GRTM nel sonno è impalpabile, chissà verso quali mondi sta viaggiando la sua mente, quella parte che dicono sia sempre attiva. Verso quei sogni “che solo io so fare” “come solo io so sognare“ Non so che ore sono, uno sguardo fuori della finestra ai colori della notte mi fa pensare che forse le quattro del mattino. Sono ore, ore ed ore, che parlo, voce bassa, un sussurro per addormentare GRTM e poi accompagnarla per tutta la notte. Dal 1955 forse sono agli inizi Anni ’60. ☺️ Custoditi dagli ulivi argentati che ora con i refoli dell’aurora muovono le foglie per annunciare il canto delle cicale che tra un po’ si sveglieranno.
“E mo? Che Je-preparo-De-Colazione?” ❤️
buondì 😘di giorno, più o meno dopo gli ulivi
L’energia dell’aggrovigliamento GRTM. L’immagine letta è una poesia di parole ed aggroviglianti momenti. L’immagine ora è nei suoni. Non penso neanche alle parole. Penso alla masseria. In un angolo incantato di quella regione. In punto dove è facile arrivare ai monti, da quelle parti ci sono alberi che andrebbero visti nella vita almeno una volta. Pare ci sia un Pino Loricato di mille anni? Avevo documenti perché è una delle mie mete. Un punto dove si arriva al mare del golfo con la stessa facilità dei monti. Un posto fuori della calca e del casino agostano. I suoni. Le finestre aperte. La luce della vecchia lampadina ad incandescenza nel patio. I gechi sui muri, le farfalline della notte che svolazzano felici. La lavanda in profusione, ovunque. Il momento è quello del passaggio dal caldo rovente alle prime sfumature di indaco e delle prime stelle che si mostrano. I suoni, le cicale lasciano il palcoscenico idilliaco ai grilli. I grilli canterini di infantile memoria. Il silenzio spezzato da questi suoni e da qualche refolo di vento che s’intrufola in casa dopo aver accarezzato l’argento degli ulivi. Adoro quella pianta. Silenzio. A voce bassa, nel patio in contemplazione del paesaggio. A voce bassissima per non turbare il tuo sogno, inizio a raccontare. ❤️ Anno Domini 1955 🤪 Avoja a parlà. E chi se ferma più 🙄
e se poi la temperatura ad un tratto sale, a soffitto in camera c’è un grande ventilatore che in silenzio accompagna… altri momenti di suoni, di parole.
Attendibilità dei mezzi di comunicazione: a Roma 68 gradi. Roba da pazzi, neanche sotto il casco in PARRUCCHIERIA. Mi piace ‘sta parola.
fa’ il paio con la notiziona di X, pare siate diventati spacciatori alla coop: ciliegie a 13 al kg, siete accusati di venderle “corrette” come le Marlboro del mio amico 🤩 Ma è giusto, so’ ciliegie MarchiSciane, mica bazzecole
Notevoli gorgoglii, pare di essere a Pozzuoli, suggeriscono almeno un tramezzino. Oppure con il termometro oltre i trenta niente uscita ed autarchia, così uso quanto sale mi pare e piace. 🤪 Mi si addice. Il sale si accompagna su tutto, le cose insipide non mi piacciono per niente.
e infierisce sta KuoKa, infierisce, SA. viene dispensato con MarchiSciana prudenza ed avvedutezza, accortezza e cautela, concentrazione e cura il tantalico supplizio: SA 🤭
La Sacerdotessa di Apollo 🤪
neanche legato e tirato da due cavalli lanciati in direzioni opposte 😱
Sta a penZa’ al lavoro, non scuocere la pasta direi 😘
Ora è in sottofondo la musica di quella Anna Lapwood. Mi sembra di volare scrivendo del lavoro. C’è una certa euforia diffusa ma ha i suoi tempi sui quali ho zero influenza. Così posso scrivere di ogni dettaglio tra appunti e storie dei racconti ma essere anche a latenza zero nelle corrispondenze. Ho occhi ed anima di bambino che riesco a mettere in ogni cosa che faccio così la musica della Lapwood esalta ogni emozione, ogni sensazione. Poi mi capita di parlare con l’Altissimo con conversazioni impensabili per uno che ha battuto i peggiori porti del mondo ed ha imparato la lingua, la grammatica, la sintassi e la lessicologia, dei portuali.
Ora sono in camera caritatis da portuale del Mar Cinese Orientale con l’Onnipotente. Ci mancava il piatto di pasta, ci mancava. Ma che spezie hai messo, CA.SPITA, che qui me pare d’Avé ‘Ngerito mezzo chilo di marujana fresca
All’aperto GRTM, all’aperto, in un bar GRTM, in un bar GRTM, seduta in un bar GRTM, camminando da destra verso sinistra girando intorno ad un bancone di bar GRTM. Un gomito GRTM, un gomito GRTM. Queste sono le immagini del tuo viso, del tuo volto, sorridente GRTM.😘❤️
Un gentilUomo questo ricorda GRTM. Un gentilUomo ricorda tutto e ricorda niente GRTM, non sarebbe tale.
All’aperto ti ho scattato due o tre ritratti, di quelli non Nikon, fatti con le mie macchine fotografiche della mente che hanno colto attimi di espressioni del tuo viso che vorrei fossero sempre dipinte su te ❤️GRTM incorniciate dalla parrucchieria che ti piace di più. 😘
Stavo giusto rientrato dal fornitore marchiSciano della Real Casa, le OrtaggioJoy so’ uscite spontanee SA. Angurie, fichi, meloni, pomodori, cocomeri 😂
quei momenti di silenzio, pace, serenità li meriti tutti GRTM, tutti😘 A cosa stai pensando chiede sempre Facebook, sapessi rispondo sempre io. Non è un’esca, non è un amo sul quale ricamare pensieri.
…
Lo scrivo? Sì. E’ VIVERE PER CERCARE DI RENDERE SEMPRE FELICE UNA PERSONA. ❤️ 🤷♂️ e so’ così io, SA. Sempre stato così, GRTM. Sempre.
amico immaginario, giocava allegramente cuore vecchio ed avvizzito \ disprezzo e fastidio
la gioia innocente la durezza della vita
La provocazione del Bruni mattutino alla fine ha avuto la meglio sulla concentrazione per la consegna a breve del programma dettagliato di NightNuance di Ottobre per i primi post di promozione della agenzia, ormai sono alle posizioni delle virgole. È tutto fatto. Così me ne son fregato per un attimo ed ho affrontato nubi e temperature fastidiose ancor più del solito per il livello di umidità. Altro che Ponentino Romano di robe antiche. Mi piace questa definizione a prescindere dalla poetessa avente la proprietà del diritto d’autore. Aveva ancora temperatura alta? Spero di no. CONTENTO DELLO STRAPPO ALLA REGOLA PERCHÈ DALLO STRAPPO SON “SPUNTATE” QUESTE PAROLE | – Quando entro in un luogo pubblico come il bar di riferimento, lo faccio come se fosse vuoto. Quello che percepisco senza nemmeno guardare è la mancanza di un sorriso sul volto delle persone, uomini e donne, maschi e femmine, giovani, mezzi giovani e mezzi vecchi, vecchi e persone anziane. Vecchi è dispregiativo. Alcune presenze lo meritano soprattutto quando in forza di una loro PRESUNTA maggior età rispetto allo scrittore, si sentono invasati del diritto divino di passar avanti come se nulla esistesse intorno loro. Lascio fare, ognuno si presenta per quel che è, mi dispiace per loro – tutto sommato – perché penso a quanto stian male con se stessi ed il prossimo. Paziente attesa in cassa, è passato un plotone di riservisti, alla fine 1.10 euri e passo al banco. Quattro battute con Simone e Stefano per il caffè che neanche chiedo perché è in macchina appena entro. Dalle quattro battute nasce il motivo di cui alle righe. Simone, sembra un Poldo, quello dei cartoni animati, fatto realtà. Statura di stazza larghetta e tendente al basso, viso tondo, capelli taglio militare, un accenno di barbetta. Occhi vispi. E’ da poco a servizio. Simone dice: “tu sei l’unico cliente che quando entra qua dentro ha sempre il sorriso“. A posto. Il caffè, lunghissimo, lo bevo senza zucchero. Non serve. Ovunque io abbia portato la mia presenza ho sempre cercato di portare sorriso. Le mie foto, non è frase mia, sono pezzi della mia anima. Così quando compaio da qualsiasi parte sia vorrei che sia la presenza sorridente, magari di cazzeggio, l’aspetto di cui aver buona idea, non la presenza fisica di un Uomo. Ovunque io abbia portato la mia presenza, ovunque io abbia volto la mente, dalla tazzina col caffè fumante, ai dolci, ai tramezzini, ai croissant, alle pastarelle con panna e zabaione, ho sempre la stessa visione. Immutabile. Della giornata mi piacciono tutte fasi ma l’alba è sempre l’ora preferita. Motivo del pistolotto riflessivo, non certo quello di mettermi una croce al merito sul petto. Il semplice desiderio che, cascando da questi parti e leggendo, sia passato il messaggio che “ce la posso fare…” Anche GRTM è portatrice di sorriso. Assunto, il pistolotto, al quale s’arriva per farlo divenire cardine del ragionamento perché c’è forza di mantenere un sorriso anche nei giorni con le nuvole e se c’è forza del sorriso vuol dire che c’è percezione della capacità di chi la quotidiana forza la cerca, la trova e ne fa tesoro.
Consapevole della mancata risoluzione della formula “ma a me chi ci pensa…”
Poi mi chiedo se queste riflessioni siano uno spunto di ricarica, un po’ come la batteria della Solterra. Lo so bene che hai 1000 pensieri, penso di essere stato capace di percepirne intensità, ansia e preoccupazioni. Proprio per questo sono riflessivo per ogni riga che leggi. Non è uno sforzo scrivere qui, anzi. Sono abituato a questo modo di scrivere, nasce da lontano anche da incarichi professionali quando tutto sommato un errore poteva starci ed esser passato. Qui no. Qui una parola sbagliata non deve esserci, un pensiero fuori luogo non esiste. L’attenzione per te, per i tuoi stati d’animo è quella che metto sempre quando le parole sono rivolte ad una Persona. Con un po’ di qualcosa in più, lo ammetto. Vorrei poter sapere GRTM in uno stato di pace. Infine come ultima riga (…🤭): qualunque ambiente, bar, super, negozi… sempre e solo Lu che entra, altezzoso e sfacciato ma sempre e solo Lu. Mai uno sguardo basso per sfuggire, mai uno sguardo altrove. Fiero di sapere della mia scelta. Al massimo LMPR per augusta ed imperiale nomina. Neanche Luca anche se nome apprezzato. Ma sempre con lo stesso atteggiamento, sempre con la stessa visione intima. So’ così. Tremo all’idea di poterti involontariamente ferire anche per una sola virgola fuori posto. Una parola, un tema, la possibilità di una interpretazione diversa da quella voluta. Così leggo e rileggo. Non dimentico quel che i miei monitor han mostrato in queste ed altre pagine. Frasi costruite con parole che raccontano di desideri, di paure, di riservatezza, di silenzi nella ricerca di un po’ di pace.
Ti scrive chi quella pace sa quale valore abbia. 😘
Q
uello che ha inventato le emoticon è riuscito a dare il simbolo di uno stato d’animo complesso. Forse gli Egizi con il loro modo di scrivere, i geroglifici, possono esser stati gli ispiratori? I Sumeri? Gli Assiri? Babilonia? I primi pittogrammi cinesi? Boh, che so, forse questa notte mi documenterò. E’ curiosità, è ancora voglia di sapere, di conoscere, di imparare. Di studiare. Perché questa intro? Perché vedere quelle emoticon che son passate, quelle lacrime, mi stringe il cuore. “ce la posso fare ma devo dormire sennò sbrocco“. Il mio “sennò sbrocco” non era manco concesso: ho stretto i denti, ho serrato ogni muscolo del corpo, ho contenuto il disappunto. E sono andato avanti. “Ce la faccio”. E’ questa tua capacità che è esemplare GRTM. Tipica di certe Donne italiane? Come te l’altro giorno mi scrivesti di aver esplorato il tuo passato alla ricerca di un momento gentile vissuto con tua mamma, anche io sono anni che rivedo i film della mia vita alla ricerca dei miei pregi e dei miei difetti, dei miei errori. Sai bene cosa ho vissuto, lasciami il diritto pertanto di pensare il mio solito pensiero per te GRTM. Non lo scrivo sennò me sbrocchi. Però c’è. Anche senza emoticon conclusiva. O un cuneiforme sumero del IV millennio a.C. Sto studiando in un’altra finestra, studio e scrivo. Ho i capelli appena appena più lunghi del solito, tipo mezzo millimetro in più ma si vede che l’effetto radiatore funziona, s’abbassa la temperatura della calotta sferica, e le idee fioriscono.
Come al bar: “IL SOLITO” 😂 io je menerei.
Ora scopro che esistono le Kaomoji: ^-^ sorriso (≧∇≦)/ o (ノ^o^)ノ riso – va a capì se è il riso di risaia oppure un riso di risata (;_;) o (T_T) pianto, s’addice ma famo prima con la emoticon standard, forse la T_T è più veloce (._.) questa è quella che mi piace D+ INCHINO. Perché in questo momento che scrivo quello è lo stato d’animo. Un inchino “puro”, di riconoscenza della superiorità di certe Donne. E qui si torna alla mail dei felini femmina… Quel c🙄🤭🤪😇e di Zeus s’è fratturato e lei no.
dei gatti lasciam perdere, dei pellegrinaggi auspicati non mi azzardo neanche a far battuta. Le impostazioni di pensiero sono opposte. Rispetto i luoghi sacri però non mi affido. Credo il luogo più importante dove invocare qualcosa non sia di terrena costruzione. Davvero capisco il carico che devi sopportare ora, altro che mrs Doubtfire. Mancano le parole, sento tutto il peso che implacabile sovrasta. Dalla criticità delle situazioni fisiche delle “degenti” e contingenti alla spesa, alle lavatrici per l’implacabile bucato. 😓 Sento tutta la tua fatica. 😘
❤️niente da fa’, devo riconoscere la superiorità di genere ❤️ e la conseguente inferiorità di genere. 🙄 Vista la foto all’invio, abbagliato dal fulvo (Zeus Cat, presumo) e con la memoria oscurata dal nero di Mechanicus Cat non mi sono accorto della macchia bianca, la balzana, sul mantello di, presumo, Era. Perché CatCar (per via breve, m’impiccio con le H) non mi pare abbia impurità di mantello. Vista solo adesso. Inoltre mi pare di poter desumere che la colonia estiva di felina vacanza abbia addirittura l’uso di immensi spazi. Montanari e marinai se si incrociano, io credo, i botti avranno eco anche in Val But. Lo sguardo di Era me-pare-disorientato-però. Stralunato. Perso nel vuoto.
PER FARLA BREVE HO IMPIEGATO UN CASINO DI TEMPO PER CAPIRE CHE SI TRATTAVA DI ERA E QUINDI NESSUNA SANTA ALLEANZA TRA IL DIO DEI FULMINI ED IL RESUSCITATO, (sì è improprio, lo so) DAGLI INGRANAGGI DI UNA RENAULT.
niente da fa’, ripensavo tra una foto ed un racconto, a quel povero micio, Zeus, in che “MANI” sia finito. Era, da come interpreto la corrispondenza mattutina, doveva già di suo averlo catechizzato. Poi, ora, anche la principessa russa. Mi auguro, povero Zeus, abbia avuto la solidarietà del Trovatello CatMechanicus 🙄 ed abbiano fraternizzato subito. Forse costituendo una Santa Alleanza in difesa del genere. Potrebbe, la Santa Alleanza, aiutarlo a smuoversi un po’ perché, se non ho capito male e Zeus è quello immortalato dal clic serale, dalla posa dello scatto mi sa che certe definizioni… lo vedo un po’ tranquillo e poco teppista. Posa per come forse anche Goya l’avrebbe ritratto ma dalla quale, poi, si capisce il tono della riaffermata superiorità della razza felina al femminile. Con altezzoso sprezzo coinvolgente l’ “urbi-et-orbi” delle feline razze. L’unica cosa che gioca a suo vantaggio, si vede che aveva intuito il quadro di destinazione ed ha un carattere ben celato che gli è proprio, è stato il tentativo di rivolta, però subito sedato, alla Onnipotentissima e Suprema MarchiSciana Entità.
Letture della serie “i racconti dalla Torre Eiffel”, prossima alle diplomatiche cucine. Parigi.
niente da fa’, le feline ne sanno sempre una di più, corone e troni pare proprio siano meritati
Violino mattutino? Macché, constatazioni e gentili inchini di riverenza. Così sia inteso, il paragrafo, come il quotidiano spontaneo pensiero per ciò che si comprende ed ammira. Vista la complessità della situazione poi… 😱 🥰
“X” = Di puma, traslochi, rabbia e felini affetti… eccetera eccetera… Reperti dal Cenozoico ed ere successive.
😱 Essì, questa emoticon sta azzeccata seppur pubblicata prima di sapere gli aggiornamenti di quello è un bollettino, direi impegnativo. A parte la storia puma, pantere, cannabis (ammazza, il livello di protezione, terapista/cannabis, e della intera comunità del paese natìo è sempre a DEFCON5, che sarebbe la massima allerta nucleare) c’è una cosa che non sono riuscito a mettere a fuoco. Il felino trasloco e la rabbia. Sì, con un minimo di sforzo potrei anche arrivarci però “non capisco”. Vero è che con i domestici personali principini c’è una conflittualità affettiva degna di nota però questa è poi superata dall’amor-felino di cui c’è diffusa traccia. Il trasloco immagino sia stato caratterizzato da frasi del tipo a scarico del pianale di un TIR sotto la pioggia di novembre…
Aggettivo dispregiativo, uno o più all’occorrenza 😂 / nome tipologia animale / nome tipologia identificazione appartenenza esemplare *****O oppure *****A / nome PROPRIO assegnato al principe dei cui alla successiva frase magnificante l’Altissimo ed Onnipotente… dopo sto pistolotto con l’acceleratore a tavoletta…
ADESSO VI SISTEMO IO SA! SE A “DESTINAZIONE” NON RIGATE DRITTO COME COMANDO IO VI PRENDO A ****DATE NEL ***LO E VI SBATTO SUBITO IN MEZZO ALLA STRADA! E NON MI PISCIATE SUL LETTO XCHE’ LE LAVATRICI COSTANO DI FATICA… E… 🙄 IN MODO SPECIALE DI EURI!
AVETE CAPITO? CON A SEGUIRE COLORITI, FOLKLORISTICI, LOCALI, SNOCCIOLAMENTI DI MISTERI GAUDIOSI E PERLE DEL ROSARIO.
La pernacchia dei felini sul sedile posteriore giunse roboante fino al Mar Tirreno. Ed è uno dei motivi per cui s’aggirano in quelle campagne puma e pantere ancora fuggenti impaurite dal passaggio de…
Quest’oca che scrivo. 😂
L’incontro notturno? Pensa che titoli: fotografo in giro nella notte sbranato dal puma. Finisco in prima pagina. Azz che figo, le quotazioni delle mie foto vanno alle stelle. Venale, 🤭 lo so SA che hai pensato da MarchiSciana alla lettura della auspicabile sopravvalutazione. 🤩 Chi incasserebbe è già disposto. Da-Mo’…
Nota: della pernacchia e dei felini affetti. Le è stata concessa, la pernacchia di saluto, perché le sono affettivamente legati, di norma il felino, sa meglio di me: neanche si gira dall’altra parte, inesistente l’umano. Indifferenza. Ferocia in purezza.
🤭 GATTO ARAGOSTA, RARA SPECIE DEGLI OCCIDENTALI PENINSULARI VERSANTI
“A me chi ci pensa?” Penserai, così come io ho lo stesso pensiero per te, nel senso che “ma a GRTM… forse dovrei farle trovare qui qualcosa che potesse alleggerire la tensione“. Ho traccia del tuo carattere e sai posso aver chiaro qualsiasi scenario. Posso comprendere i nervi a fior di pelle per le attività di logistica e per le dinamiche caratteriali. Qualcosa mi dice che il livello di nervoso sia notevolmente alto e che qui potrebbe capitare una cosa inopportuna. E’ rispetto. Detto e riaffermato. Rispetto per GRTM seppure il desiderio di darle spunti di alleggerimento c’è. Ci sia…
I know the scenario, dynamic and characterful, I could. I think of you😘❤️ overall!
MI PIACE QUESTA PAROLA. C’È TUTTO.
TRULY
IL MIO PENSIERO PER TE E’ SEMPRE LÌ DA TE, PER TE, CON TE GRTM. IRRADI ENERGIA, TANTA.
IL PROFILO È BASSO COME GIUSTO SIA IN QUESTO MOMENTO DI PREOCCUPAZIONE ED ANSIA, MAI POTREI ESSER FUORI LE RIGHE. LE IMMAGINI DIRANNO QUALCOSA A GRTM, SPERO. IN QUESTE 2 PAGINE SONO SCRITTE TANTE COSE, TANTE E LE RICORDO TUTTE E COSÌ COME LE RICORDO LE RIAFFERMO SEMPRE, TUTTE. 😘❤️
E’ TANTO CHE USO QUELLA PAROLA, ENERGIA, E MI CHIEDO SEMPRE SE NE FACCIA UN ABUSO PER QUANTE VOLTE L’HO SCRITTA. POI “DENTRO” SENTO QUALCOSA CHE MI DICE “SCRIVILA ANCORA”. ED ALLORA SENTO IL CORPO ILLUMINARSI DI TANTI COLORI, I TUOI GRTM. FORTI. LUMINOSI. UN INTERO ARCOBALENO CHE DESCRIVE OGNI TUA SFUMATURA.
Ogni tanto mi passa un pensiero per la testa e ripasso in questa pagina per una riga che possa dire a GRTM che per queste avversità da affrontare lei ha il coraggio e la forza, lo spirito, per superarle 😘❤️ vivo questa vicenda “stunt-man” conoscendo ogni dettaglio di situazione perché vissuto tante volte ed in situazioni lontane e diversissime tra loro, sia per le vicende mediche che per tutto ciò che sta nel parallelo del quotidiano. Conosco bene anche quel che serve per andare avanti, da solo, con le spalle cariche di ogni peso. E’ per questo che il mio pensiero si arricchisce sempre di più di quella parola che sembrerebbe abusata per quante volte l’ho scritta ma che non sarà – invece – mai abbastanza scritta. Ammirazione. AvoJa nel dire “ma non è una cosa che faccio solo io…” ecc ecc. Io penso diverso, vedo ed ammiro. Che scritta così pare la pubblicità di un appretto per stirare. 🤪
(3nd) – non ha importanza quanto scura sia la scogliera, quello che la circonda è ciò che conta 😘❤️
WEB \ COME TI PENSI TE E COME TI VEDO IOWEB | E COME SEI TU – VABBE’ SENZA LA CRINIERA 🤪 MA SE SEMO CAPITI 🥰
Ogni tanto mi passa un pensiero per la testa e ripasso in questa pagina per una riga che possa dire a GRTM che per queste avversità da affrontare lei ha il coraggio e la forza, lo spirito, per superarle 😘❤️ vivo questa vicenda “stunt-man” conoscendo ogni dettaglio di situazione perché vissuto tante volte ed in situazioni lontane e diversissime tra loro, sia per le vicende mediche che per tutto ciò che sta nel parallelo del quotidiano. Conosco bene anche quel che serve per andare avanti, da solo, con le spalle cariche di ogni peso. E’ per questo che il mio pensiero si arricchisce sempre di più di quella parola che sembrerebbe abusata per quante volte l’ho scritta ma che non sarà – invece – mai abbastanza scritta. Ammirazione. AvoJa nel dire “ma non è una cosa che faccio solo io…” ecc ecc. Io penso diverso, vedo ed ammiro. Che scritta così pare la pubblicità di un appretto per stirare. 🤪
(3nd issue) – non ha importanza quanto scura sia la scogliera, quello che la circonda è ciò che conta 😘❤️
non c’è bisogno di scrivere altro a quanto già scritto qui e di la’, mi conosci bene. Sai che sarei pronto a fare Mrs Doubtfire 🤪 per alleggerire te e lasciarti libera di avere tutto il riposo ed un po’ di serenità che te meriti.
sì, riesci sempre te.
Mi spiace per Lei, mi spiace per te che vorresti e meriti un po’ di pace. So cosa si provi in queste dinamiche e immagino cosa provi tu. (“Già ma a me chi ci pensa”) Vorrei, ecco cosa vorrei, tu potessi stare sempre bene GRTM.
e lo scrivo anche qua…
così come ogni tanto, GRTM, fa bene ribadire che qua passano pensieri, emozioni che toccano nel profondo l’Anima, la Mente ed il Cuore di chi scrive x la costa dove ogni giorno il Sole sorge e che descrivono una storia d’Amore unica e vissuta con una intensità senza eguali❤️
Onde evitar stranimenti proprio nell’attimo di pausa del pranzo (mezz’ora, manco li cani) con una mail seppur di apprezzamento per quel che sei, be’ lo scrivo qua. Non aggiungo altro, senno’ ti stranisci, sarai stanca. Bacio. Vorrei che lo sapessi una volta di più. Male non fa saperlo, credo.
1 riga valga una 1 emoticon x 📩 si scrive anche ma sempre col profilo sottoZero.
voglio sperare che questa notte il sonno sia davvero di gran riposo, così mi limito ad un accenno d’idea, quella dopo la foto.
“Una purga! Ma allora sei cattivo, ma cattivo cattivo per davvero! Non ci posso credere! Voglio mamma!”
Ammutolita.
Silenzio.
Sbotta dalle risate.
“Ma quanto sei antipatico te, neanche i miei peggiori della scuola!”
“Adesso vai in punizione te, allora!” “Dimmi SUBITO cos’è quella roba la sotto, che mi sa che ho capito, mica so’ scema. IO!”
So MarchiSciana! Che te credi te!
15:46 \ FELICE PER TE
😘SEQUEL APPUNTO😘…
2015 anno domini…
“DIMMI COSA C’E’ LI SOTTO, VOGLIO SAPERLO”
Perentorio, imperiale. Stizzito. Autoritario e carismatico. Una che già sa di poter comandare.
“FACCIAMO COSÌ, IO TI LASCIO IN GIRO DEI PICCOLI INDIZI COSÌ TU CHE SEI SVEJA CI ARRIVI DA SOLA E PUOI LEVARE IL MANTO BIANCO A QUELLA COSA”
Viso di smorfietta che je tocca da fatica’ per fare qualcosa quando vorrebbe tutto e subito altrimenti non è vacanza. Ma se non si gioca in vacanza che vacanza sarebbe?
Come al “Gallura” son celebrate le cozze con lo yogurt perché non provare le melanzane con lo yogurt?
“BESPOKE-SUMMER-TATO-AD-PERSONAM”, scrive.
Non è un tipo che lascia vincere facile, parafrasando. La sfida è persa non per incapacità, neanche per inferiorità. La sfida sarebbe stata vinta da chi non fosse caduto in piscina. Ha ceduto al richiamo del tuffo. Vero che in acqua c’erano giochi e papere, vere, starnazzanti per gli schizzi di pomodoro e per il caldo, messe lì affinché ad tratto, quando avesse voluto, lei avesse deciso per il tuffo. Tuffetto ristoratore per lanciare la penalità al perdente, ignara, del tantalico supplizio che l’attende. Ride con le papere intorno, i paperotti sono fiduciosi e si lasciano toccare dalla Pupa che con amore e cura infinita le accarezza. Gli occhi le brillano di gioia GRTM. E’ contenta.
La spiaggia di Ogliastro davanti a Punta Licosa era rovente di Sole. A quei tempi l’ombrellone te lo portavi da casa e con le sporte di paglia. Le buste del super dovevano essere inventate perché non esistevano ancora i supermercati. I granelli di sabbia che scivolano tra le giovani dita con le unghie smozzicate e lo sguardo perplesso dell’osservatore che conta i granelli neri sognando ad un tratto vanno in ombra. Un’ombra che spara il risalto del blu tra la spiaggia ed il piccolo isolotto allora proprietà della famiglia De Agostini. Sì, quelli degli atlanti. Proprietari di un due alberi dal nome magnifico Noa Noa III. All’ancora nel porto di San Marco di Castellabate. L’unica volta che lo scrivente vide uno squalo, vero, forse un Mako, non era una Verdesca, il muso troppo piatto per esserlo. La Verdesca è elegante, questo aveva il muso più largo ma non cattivo come quello di un Mako, che allora forse neanche era in Mediterraneo. Era buttato lì, sul molo dai pescatori. Ricordo il color marrone del dorso, ormai sciupato dall’abbandono. Lo toccai, sentii la rugosità delle squame con gli uncini. Una mano delicata poggia un paguro sulla sabbia. Elena, madre di Laura, lo aveva trovato tra gli scogli mentre cercava le patelle che adorava mangiare crude con un pizzico di sale e limone. Lei era di Taranto, abituata. Forse ricordo la battuta: “non lo mangi?” “NONNA! Che schifo!” Rideva. Nella sua austerità forse ho il ricordo che sapeva farlo. È DNA.
“ONEOFF-SUMMER-TATO-AD-PERSONAM” – Tempi d’estate
Gli occhi azzurri mi fissano increduli. Un po’ per il racconto, un po’ perché con rapidi, svegli movimenti degli occhi un po’ strizzati per la tanta luce riflessa dal tavolo di giardino bianchissimo, non crede davvero ai suoi occhi.
“Ooooooh!!! Ma che è sta schifezza? Ma che scherziiiiii, daiiii, non mi piace, non lo voglio” “Io sta roba qua mica la mangio” “Ma non lo senti come puzza di medicina” E ridacchia, furbina. “Glielo dico a mia madre, sai, che mi fai mangiare ste schifezze che ti inventi te. Mi aveva detto m’avresti trattata come una principessina… Non lo voglio nemmeno assaggiare. Uffa, voglio un’altra punizione per il tuffo in piscina, ‘sta roba qua non ci penso proprio.”
E “butta” l’occhio dietro le mie spalle dove un grande telo bianco ricopre qualcosa dalle forme un po’ familiari.
La vedo molto interessata.
”Dai! Non mi piace, buttalo via! Viaaaaaaaaa, uffa. E poi lo sai pure, mia mamma te l’ha detto, sono sicura. Non lo voglio. Guarda che ti pianto un piagnisteo di quelli che mia mamma mi accontenta subito, so capace”
“fidati Marti, è buonissimo come l’ho preparato, non è la solita cosa che fanno gli italiani”
“None!” “Non lo voglio neanche assaggiare” “Mi lascia la bocca con un saporaccio, tutta allappata”.
Le braccia sono conserte. Poi si avvicina al “problema” e lo guarda con sospetto. Sta facendo una analisi logica e strutturale.
Sento il tamburellare dei piedi sotto il tavolo, l’impuntatura è forte, mette il broncio mentre si allontana dal tavolo, mollando i gomiti appoggiati per buttarsi a corpo morto sulla sedia. Un colpo all’indietro che fa scattare l’elastico del “BESPOKE-SUMMER-TATO-AD-PERSONAM” terrorizzato che possa cadere.
“Non lo voglio, sei cattivo. Sono qua per giocare e fare quello che mi pare.” “Li sotto che c’è?” “Perché non me lo dici? E’ per me?” “Che mi dai se provo a sentire che sapore ha con il dito”
“Parliamone, è una scala o di premi o penitenze”. “Al massimo posso mettere il dito dove c’è il sale e sentire sulla punta della lingua che sapore ha ma non lo mangio”
La curiosità sta avendo il sopravvento ma sarà una lunga, dura, lotta.
Sa di essere sempre in vantaggio, è ospite delicata e temuta.
Lo sa.
Sento un rumore alle spalle, devo voltarmi.
Con la coda dell’occhio non la perdo di vista.
E’ fulminea.
😂M’ha fregato! 😂😘
😂Eh no eh! Così non vale Marti! 😂😘
Mango Sal-y-Limon.
La mano, lesta come quella di una furfante, l’ha spalmata sul mango spaccato ed aperto sul tavolo condito con sale e limone. Dal musetto che vedo quando la fisso dopo la lestofantata mi sa che cede pur di far scoprire l’oggetto celato dal telo bianco.
“Marti. Che hai combinato?”
“Niente” Ma la faccia è una sagoma. L’angioletto con le mani congiunte e dietro il sorriso di chi sa che ha vinto.
Gli occhi sono socchiusi, il sorrisetto furbetto non riesce a nasconderlo e sa di avermi in pugno. E continua a leccarsi sfacciata il sapore della vittoria, la mano impiastricciata di mango, sale e limone. Preoccupatissimo…
“MARTI! cosa stai facendo! Guarda che il mango era condito con una purga!” 😘
L’assortimento di prelibatezze salate le fan brillare gli occhi. Davvero incredula per l’assortimento.
Qui, soprattutto in questo bar, certe oculatezze prodotti tipici di alcune regioni italiane non esistono. Così è fatto salvo l’onore adriatico. Perché non dissipo il dubbio, scegliendo un mare, Adriatico o Mar Ligure. Sulle coste tirreniche i paradigmi sono ben altri, soprattutto se praticati con la l’anima della generosità del Sud ma delle giuste coste.
E’ andata in confusione e non sa come cominciare. Sembra la figura di un cartone animato, quelle che slurpano con gli occhi e le smorfie del viso. Sarà anche che a quell’ora lì c’è davvero tanta confusione e nella bailamme tra alimentare e gente di tutti i colori e fogge è disorientata. Poverina. Ma c’è l’attento suggeritore. Attento per la tutela della salute, siaMAI, attento per il prezioso tesoro che vuole proteggere.
“Marti, tuffati. Non pensare a limiti. Ora ti puoi sfogare e mangiare quel che più ti piace. Senza controlli e prediche, questo sì, questo no. Marti non ti fa bene, Marti ci sono gli zuccheri, poi il dentista dici che ti fa male, poi l’apparecchio, Marti TROPPO SALE!”.
“Marti avrai tempo per bruciare tutto quel che ti mangi. Garantito”.
Lei dentro il bar (si taccia sul nome, riservatezza di fonte) è già prima donna. Tutti la guardano, chi per la figura, chi per l’appetito camionale che mostra. Uno stile ciomp-ciomp di disnejana figura. Dai formaggini (non è un pezzo di cacio) ai croissant, passando, per un assaggino, tanto così per apprezzare, un mozzichetto e basta, stile sciupìo, alle tartine con maionese, frutti di mare, gamberetti, aragostina, sott’oli… tanto son quasi le dieci. Dalle cucine escono le prime portate per il brunch. L’occhio vispo ha un guizzo verso i fritti ancora roventi.
“No, no. Marti, sta roba no”. “E dai tanto non lo sa nessuno, lo sai solo te, da che parte stai? Uno solo, dai x favore!” “Appunto, io non sono complice de sto pozzo senza fondo che sei Marti”. “Facciamo così. Mentre tu vai a pagare ne rubo uno”
“MARTI!”😂
Dovrà verificarsi la condizione tradizionale, computer portatile, notte fonda. Ora è basso profilo.
Buonanotte GRTM, chissà… nel dubbio: 😱
La notte. Eh la notte. La notte vivo nella camera magmatica di un vulcano, temperature altissime, colate di materiale piroplastico, bombe, lapilli incandescenti, pietre, un parossismo stromboliano che erutta materiale fino in cielo. Ogni pietra una parola. Sono le parole dei miei pensieri che ricadendo in mare, mi piace Stromboli per la sua forma perfetta, formano paragrafi, costruiscono racconti, creano dialoghi. Poi smonto tutto, come il rimbalzo di una pietra lavica, e ricomincio, ricostruisco la frase, aggiusto le virgole. Che croce le virgole. Scrivo come se dovessi narrare davanti ad un microfono. E poi rileggo. Non mi piace. Daccapo. E son le due, le tre. Le quattro. Poi mi rompo il cazzo. Mangio, salutare, e assumo caffeina, quantità inenarrabili. E rileggo. Poi pubblico. Dove non è dato sapersi. Poi ci ripenso e levo il pubblicato, intanto il vulcano incessante vomita zampilli roventi al mare. Poi… ma forse ‘sti dialoghi… ma che ne so. E’ più facile scrivere di “Lui”, del Lupo di Russia, Yago Volkov, nome breve di Lukyan Romanovič Volkov.
Forse dovrei scrivere anche delle fiabe per bambini, un po’ bambino son rimasto. Poco, eh.
E’ il teletrasporto che materializza la figura minuta, un’acciughetta, frastornata dal lungo viaggio da una costa all’altra. Gli occhi azzurri son stropicciati a piene mani e l’incredulità è dipinta sul viso mentre scuotendo la testa rimette a posto i capelli sfrittellati dal casco di Space-X.
Moderna tecnica di trasmissione degli umani il teletrasporto ha un enorme difetto.
Per coprire la breve distanza tra i due mari, seppur in uno dei punti di maggior distacco, conduce il viaggiatore prima negli spazi interstellari oltre la Fascia della Nube di Oort, così dà un’occhiata alla culla delle comete, e poi lo – o la – trasferisce sulla Terra.
L’Acciuga, non solo ha ricevuto un piccolo anticipo del regalo d’arrivo – parte integrante del soggiorno “ONEOFF-SUMMER-TATO-AD-PERSONAM” ma avrà le cognizioni di poter valutare, dopo aver visto l’immenso, per apprezzare (magari, forse) quel che il soggiorno potrà farle vivere. Se la prenotazione di partenza aveva luogo in noti, e nobili papalini, luoghi non è detto che il “ONEOFF-SUMMER-TATO-AD-PERSONAM” sia nella destinazione d’arrivo della costa tirrenica. Che è, invece, il vero punto di partenza del “ONEOFF-SUMMER-TATO-AD-PERSONAM”.
“ONEOFF-SUMMER-TATO-AD-PERSONAM” Lo spettacolo inizi… 😂😘
Non sentivo il mio amico designer, Gioacchino, da un po’. Delle mie foto il suo pensiero è noto. Mi ha sorpreso come fosse forte in lui il ricordo della persona, io, e del suo modo di scrivere, il mio. Forse non sarebbe una cattiva idea, non solo i due temi da me preferiti ma per forte contrapposizione, appunto, favole per bambini.
te la riporto che è una filibustiere… ma sempre bella come il Sole che le dai ogni giorno tu.
“ONEOFF-SUMMER-TATO-AD-PERSONAM”:
IO. SCRIVO E RIBADISCO IO. POTREI CONSIDERARE, NONOSTANTE IL TITOLO ACQUISITO DI AMBASCIATORE FOTOGRAFO MI DIA AUTOREVOLEZZA ED AURA, FACENDO PER LEI GRTM UNA ECCEZIONE, DI RECITARE E QUI DESCRIVERE CON ILARITÀ’ LA PARTE DELL’AMBASCIATORE LUCA MARIA PIO ROMANO QUALE ESCLUSIVO “ONEOFF-SUMMER-TATO-AD-PERSONAM” PER L’ARGENTO VIVO.
nessuna iscrizione richiesta, come affermato. Nessun contributo economico a carico. Neanche per il modulo di iscrizione come già noto Aragosta e fritture di mare con annessi e connessi secondo volontà. Vino = zero anche per il “ONEOFF-SUMMER-TATO-AD-PERSONAM” che deve sviluppare creatività, e sorvegliare con la massima attenzione, per il massimo divertimento della Pargola.
Dovrà verificarsi la condizione tradizionale, computer portatile, notte fonda.
Ora è di basso profilo perchè Lu legge e sente con l’Anima non solo con gli occhi. ❤️
“Non ti distraggo oltre Lu.” Non lo è, è linfa, ispirazione. Ossigeno.
Palpabile stanchezza. Ti lascio dormire. Spero tu non abbia risvegli notturni. La sensibilità che ho mi suggerisce di pensare bene cosa, forse, scrivere perché non posso comunque dimenticare che certe visite potrebbero avere qualche… non ho parola per definire. “Non ti distraggo oltre Lu.” Non è distrazione. 😘
Tutto il racconto della frittura parte dalla messa in padella dell’olio per portarlo ad ebollizione. Intorno a questo sto anche pensando per scrivere qualcosa che strappi un sorriso. Più ci penso e meno riesco. Arriverà, lo so, di getto ed in un quarto d’ora sarà scritto. La combinazione della cassaforte è roba che nemmeno Arsenio Lupin. E senno’ SA 😇
Da una piccola fessura nella cerniera della porta blindata della cassaforte filtra una lama di luce: ciò che leggi/leggerai/hai letto via via, sia il giusto posizionamento del profilo low e della navigazione di conserva (non è una buatta-di-pummarò, chieda chieda) che interpreta all’istante il mare di navigazione e che, però, vorrebbe qua lasciar spiritosaggini che fossero anche quelle di aiuto nell’andar per mare. Prima, di barba, questo pensavo e forse perché avevo di piatti sguatterato, mi è venuto in mente il verbo friggere, collegato al friggo di questa attesa, non voglio, non posso sbagliare, per l’avviamento del motore di Journey e portarlo a compimento al più presto. Di lì, poi, a pensare ad una bella frittura in spiaggia, be’ non c’è voluto molto. Frittura vera, il legame NARRATIVO con creme ed unguenti lenitivi relative a grigliate e primi bagni di mare, è cosa a parte. Ma da una semplice frittura al mare a scriver di cazzeggio non ci vuol molto. Serve, ora, una dose di caffeina massiccia per stimolare la creatività. La creatività GRTM, l’ho visto il suo retropensiero alla lettura della parola nell’ultima frase, SA. I pit-stop biologici sono prerogativa del primo mattino.😱e col caffè nulla azzeccano. Mi curo, anche per l’alimentazione reale fatta di poche saporite cose. Con sale QB.
L’estrema cura per l’uso delle parole, le costruzioni delle frasi, spero siano notati. Non è una cosa scientifica, artefatta. Son così, come leggi. Parole e pensieri. Forse per questo mi vollero in tante situazioni, decennali, di lavoro. So scrivere. E vivere. 🥰
Il senso di responsabilità non è mai mancato. Proprio perché padrone di questa attitudine, che le è nota, ho cercato di fondere l’altro aspetto di Lu, quello della creatività, dell’essere fuori dello schema e – in modo speciale – di saper ridere e far sorridere. Forse perché nei tempi lontani, sin dalle origini in roma-nord, (ziaLi a parte) ho dovuto patire la mancanza del Sole che un sorriso regala. Un atteggiamento positivo nelle avversità migliora le capacità di vedere una soluzione, di superare un’ansia, una preoccupazione. Di vedere più in là per trovare la soluzione alle proprie ansie ed alle proprie preoccupazioni. E qui sia citato un religioso acronimo. AF. Non dimenticando MAI che esisterebbero dei diritti del proprio IO che sono altrettanto sacri ma disattesi. Lu lo sa. Lu ricorda. Lu tiene il profilo basso per rispetto a GRTM. Lei GRTM lo sa come è Lu perché attraverso questi ed altri fogli l’affermazione è stata scritta una infinità di volte. Fa parte di quell’altro aspetto poc’anzi “veicolato-X”. 🤪 “…Certezze per infrangere le incertezze“. Determinazione e volontà concorrono alla fermezza dell’idea. j.Lu
VORREI. Quando ero ragazzino dicevano che l’erba voglio non cresce neanche nel giardino del re. Ma citavano l’Alfieri allo stesso tempo come esempio di volontà e determinazione. Ho scoperto che l’Alfieri aveva più ragioni del detto popolare invidioso dei re. Ne ho fatto sempre tesoro. Prova, ultima, ne sia il progetto journey. Ma è una fatica cozzare con quelli che
… “questo cos’è signora?” «“…detergente…”» “Quindi? Un doposole?” «”… “💆♀️ ommmmmm” » Diplomazia. Il pensiero – invece – è in stile TIR, cam_omilla 🤭 …
E assimilabili. I romani usano lo stesso linguaggio per definire una mattina ed un pomeriggio con sfumature diverse. Il modello mare+lavoro era di moda su questa costa in tempi antichi, parafrasando ed alludendo ai romani ora insopportabili. Abituato a far bbotti. L’allora livello di incazzatura derivante era funzione del fatturato. Ma vista la mia coerenza invocavo, ed invoco, l’Altissimo comunque alla fine di giornate anche “intense e ricche”.
Poi se in questo paragrafo c’è altro… sapendo leggere c’è. Così è. In cassaforte è.
Pochi sanno del corretto uso della punteggiatura e del virgolettato, congrats GRTM
!
Ammiri me GRTM?
e perché GRTM? Perché la notte lavoro e perché inseguo Journey? E cosa ci sarebbe da ammirare in questo. Perchè combatto contro la idiozia e la ottusità della gente? Gente incapace di immaginare! Tu dicevi oggi delle domande idiote dei clienti. Pensi che in Francia ed in Italia ai piani alti di certe marche automotive ci siano tutti geni? MA PER FAVORE. Sapessi. Ecco, combatto con queste ottusità ben peggiori di chi da perfetto cliente non a conoscenza o tanto per dare aria ai denti ti fa perdere tempo. E quelli in Francia ed in Italia parlano e scrivono di comunicazione? Sapessi GRTM, tante volte più sali più sono ottusi o al meglio allineati alle pecore bianche. Sono omogeneizzati, manco al Plasmon che – dicevano – fortificasse i pupi. Per fortuna, MIA, c’è chi capisce e – chiamandomi in mail addirittura “Lu” (mi ha commosso e glielo ho scritto) – dispone: “noi spiegheremo“. Oggi QUEL MIO AMICO italo francese ha chiamato ed HA SPIEGATO*. Ma è una mente illuminata ed illuminante, altrimenti non ci sarebbe stima, amicizia, rispetto e non avrebbe fatto.
*HA SPIEGATO NON A ME MA AD UNA CAPA SUA SOTTOPOSTA IN ITALIA CHE PRATICA LO SPORT NAZIONALE, SAI QUAL E’ LO SPORT NAZIONALE? Mestizia, conclude Eugenio.
E’ normale quel che faccio io, nulla di speciale SA. Forse perché riprendendo il post di poco fa su X con la citazione nonostante tutto vado avanti? E che Uomo sarei se così non fosse. Mi ammiri GRTM? Mi hai “osservato” e mi ammiri? E’ normale GRTM quel che faccio, nulla da ammirare 🥳SA. Ma sapessi quanto leggo le tue mail ed ogni volta sì che provo AMMIRAZIONE. L’altro giorno ha scritto che son cose che tutte le donne fanno. No, non è così. So’ vedere. E non mi fermo alla apparenza del censo. Vedo anche quelle in piedi alla fermata dell’autobus con le buste della spesa, non vedo solo quelle davanti alle scuole con il SUV. Quelle delle buste della spesa sotto sti 36 gradi con umidità di oggi, quelle ammiro io. Non le sciacquette col SUV con la LV tatuata in fronte. E sono gentiluomo. So cosa c’è da ammirare GRTM, so bene. Esperienza, capacità, intuitiva predisposizione, dì quel che vuoi ma è così come appena scritto. Ho percepito gli stranimenti che se seguono l Ok… vuoi che non dica della mia ammirazione per te?
Allora se tu scrivi che mi ammiri GRTM perché io non posso dire/scrivere la stessa cosa di te. IO posso dire che ti AMMIRO GRTM. Perché tu sei davvero una persona da AMMIRARE GRTM. Pensi davvero che Lu non sia in grado di comprendere tutta la tua complessità? O che ne faccia una banale sceneggiata di parte con il Guarnieri del Gesù strimpellante? (quanto mi piace quel suono, come quello del pianoforte, che stronza mia madre). Pensi Lu non sappia o non immagini quanta fatica ci sia dietro una front line come quella trincea nella quale sei obbligata a passare tutte quelle ore? Senza aria condizionata altrimenti i vecchietti stirano? E nella parola “obbligo” sia riconosciuto il principio della scelta PER SE’. Certo, pure io volevo fare quello che qualcuno, Stefano Marturano, a Livorno ha fatto nei secoli passati, sapevo nuotare ma non è stato abbastanza. Tante cose, tutte diverse da quel che ora faccio. Che mi entusiasma a mi ha stufato, è tutto così difficile, e si torni ai vecchietti perditempo ed ai miei PR. Prima ero qua davanti tra questa pagina, ed anche l’altra, e di sottofondo tutti gli appunti di Journey, i testi, le foto, le idee per i prossimi viaggi e pensavo a te (battutone) ed al desiderio che avrei (noti, condizionale presente) di scrivere qua non solo della mia comprensione per te ma anche di cazzeggio per fatteRIDE…
Va bene, son prolisso, sorry. Spero tu stia dormendo o sfogliando col dito turchese le ultime pagine di quel che ti pare prima di cadere nel sonno. Buona notte GRTM. A domani.
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immobile qui davanti al iMac, tra una pagina e “l’altra”* con l’unico desiderio di pensare e scrivere affinché la lettura porti la mente in uno di quei luoghi dove c’è quel che più righe in giù descrivono. Per te GRTM. Per te. 😘
*Atene ha aggiustato ed io ho potuto aggiungere, per verifica di funzionamento, così ho approfittato per un altro pensiero per te.
Qualche giorno fa, in terrazza, una farfalla s’è avvicinata a me, era bellissima. Colori di farfalla nel pieno della stagione, con una vaga dominanza dei colori celeste mare, quel celeste di certe acque leggere dei mari più belli. Mi ha sussurrato che loro, le farfalle, son creature delicate che devono essere trattate con delicatezza ed anima pulita. SEMPRE. Perché son delicate, appena le tocchi nell’anima se non sai farlo, sfioriscono. Anche una virgola fuori posto può crear loro disagio. La farfalla ha ragione. Bisogna esser farfalle, anche di più, per poterlo capire e volar sempre leggero ed impalpabile. E che si noti solo la bellezza dei colori dell’ANIMA E DEL CUOREche le farfalle, (GRTM SEI TU, QUI PENSO SOLO A TE), portano sempre con se.
basso+basso ancora, direi un minuscolo ma senziente essere 😘 ma il pensiero dell’esserino, piccolo esserino senziente c’è, per GRTM c’è. Sempre. Perché magari capita qua per sbaglio e non voglio sappia ci sia assenza di traccia di pensiero. Logaritmica esponenziale, tanto piccolo l’esserino, tanto immenso il pensiero. Con tutti i pensieri possibili ed immaginabili sapendo che c’è gente che si spezza per un turno intero extra lungo senza aria condizionata. E con le mandrie in cerca di detergenti liquidi che non sanno usare. ‘Sta cosa assume livelli di trattato di psicologia sociale. Bacio GRTM😘❤️, in navigazione parallela GRTM.
Non leggere queste righe come mie allegre manifestazioni di superficialità. Spero che le tue osservazioni abbiano visto una certa profondità di pensiero capace, questo, di arrivare a sentire ansie e preoccupazioni.
CONTINUO CON PROFILO basso+basso ancora, direi un minuscolo ma senziente essere 😘
*****
sì perché poi ognuno ha angoli nascosti dove rifugiarsi e respirare un po’ respirare un po’ aria pulita, respirare un po’ di silenzio respirare un po’ di comprensione respirare profondo, inondare l’anima di ossigeno che crei un po’ di euforia
ieri sera, be’ più questa notte ‘sta pagina portava un bel cuore rosso, poi sempre attento come sono per GRTM ho fatto qualche cambiamento. Poi ci ho ripensato ancora. Forse leggi questi pensieri per avere qualcosa di cui credo di avere idea ma che per pudore e per rispetto di te non voglio scrivere, così ho modificato per come l’hai forse visto a poco fa. Poi mentre si scriveva te di meccanici ed io anche a DS Sport… altri ripensamenti, pubblico/non pubblico ‘sto cuore…
❤️
I cinguettii non sono effimeri, son piccoli avvisi di pensieri reali
DEI PAPAVERI
Il Papavero è stato utilizzato come sedativo del sistema nervoso fin dall’antichità e come sedativo e analgesico viene indicato nei disturbi del sonno, nelle aritmie cardiache di origine nervosa e nelle affezioni delle vie respiratorie. Se ne fa uso anche in pediatria, come leggero sedativo, come sonnifero e come calmante ed emolliente nella tosse e nella pertosse. Lo si usa infine in infusi e sciroppi e comunque sempre sotto indicazioni e modalità d’assunzione di un medico o di un fitoterapeuta. Interessante è leggere quel che il Pelikan scrive del Papavero nel suo libro Le Piante medicinali dove va ricordato che l’Autore ebbe a trarre molte indicazioni direttamente dal Dottor Steiner: «Questo fiore esplode in un rosso vivo, focoso e passionale, con quattro macchie scure che formano una croce al centro dei quattro petali; tutta la pianta si consuma in questa fiamma floreale. Si possono qualificare i petali di Papavero come rossi di “zolfo”, nel senso dell’antica trilogia “Sal, Mercur, Sulfur”: con questo fiore si possono preparare dei bagni che combinano l’azione stimolante dell’elemento floreale sul metabolismo, attenuando l’astralità. È bene in questo caso usare anche le giovani capsule non mature, e a questo proposito abbiamo anche prescrizioni di Rudolf Steiner».
BASSO PROFILO E NAVIGAZIONE PARALLELA
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LA CAZZATA QUA SOTTO ERA LEGATA AD UN POST DI X CHE MI PARE AVEVO FATTO IERI E CHE SCRIVEVA DELLA CAPACITA DI APPREZZARE IL BELLO ANCHE AL DI LA DELLE APPARENZE, E MI HA FATTO RICORDARE CHE DA RAGAZZINO VENDEVANO GLI OCCHIALI A RAGGI X, QUELLI DI CUI A QUI SOTTO.
Buona notte GRTM 😘 Valga, nel caso di lettura, come il buongiorno
Questa la conosci e sai che non sono io…
Gli “occhiali a raggi X” che promettevano di vedere attraverso i vestiti erano un prodotto commerciale, non scientifico, venduto dalla ditta SAME, che li importava dagli Stati Uniti. In realtà, questi occhiali erano una bufala, un inganno. La SAME, con il suo marketing, creava un’aura di mistero attorno a questi oggetti, rendendoli desiderabili. La ditta Same era un’azienda che vendeva prodotti non tecnologici, ma che promettevano risultati miracolosi, come gli occhiali a raggi X. Harold Nathan Braunhunt, il cervello dietro questi prodotti fasulli, era noto per le sue strategie di marketing ingannevoli. Gli occhiali a raggi X non erano in grado di vedere attraverso i vestiti, e la loro pubblicità era mirata a creare un desiderio artificiale per prodotti inutili.
😂
Delle citazioni importanti, Van Gogh. Mi piace, facile vero? Pare abbia scritto o detto che le strade con i fiori sian le più belle. Qualcosa di simile, non la ritrovo ma la ricordo. Avevo in mente foto di Luna, è quasi piena. Poi le strategie di lancio e comunicazione a medio e lungo termine delle nuove (2026++) Pleiadi elettriche, di cui da Milano a Verona (via telefono) ecc ecc mi obbligano a fare qualcosa di diverso, anche per journey.
Su quel fischietto ho rischiato grosso, SA. Ad una visione seppur accurata, la parola cavallo sembrava esser CABALLO e così m’era uscita una frase che avrebbe potuto esser una cosa carina, poi ho letto meglio (latenza scatto risposta) e sembrerebbe una “V” con carattere, diciamo gotico, così con abile strambata ho corretto la risposta. E pare io abbia ancora la testa sulle spalle. Pare.
PRENDERE IN GIRO? MA SCHERZI… LA TESTA LA VOGLIO ANCORA SUL COLLO. NON CI PENSO PROPRIO A PRENDERTI IN GIRO. SEMMAI TI PRENDEREI TRA LE BRACCIA PER STRINGERTI FORTISSIMO, SA. SONO LE 19 CIRCA C’E’ FASCIA PROTETTA.
Non voglio aver capito anche se ho capito😇. Meglio l’anguria.😍Forse. 😎
Ho due momenti speciali per il pensiero. La doccia e lo sguatterame di cucina. Il problema è fermar l’idea quel tanto che serve per asciugarsi le mani o mettere l’accappatoio ed arrivare al computer. Ora per parità di condizioni donna/uomo mar Adriatico e mar Tirreno, stavo di sguattero. E sorvolo perché non mi sembra d’esser a Parigi.
Il pensiero sta nella parola diversità e non voglio far il violino ne’ per te ne’ per me. Una considerazione, un po’ come le due frasi di ieri.
La diversità è il modo d’essere di un’anima e tanto più marcata è la diversità tanto più è alta l’intelligenza.
La delicatezza e tutti gli aggettivi che ti vengono in mente. Quelli che vorrai pensare descrivono ed arricchiscono il pensiero.
Scritto questo non aggiungo. Sarebbe un insulto a chi legge che avrà ben colto l’essenza.
I paragoni non sono mai carini, però se il paragone è verso se stessi mi prendo tutto il merito del pensiero che intercorre tra il mio mare di “ieri” ed il mare di oggi. Questo con molta naturalezza, poi, apre la porta al solito angolo di spiaggia. Ma siccome mi parrebbe di calcare il sentiero delle lodi alle foto, allora sto zitto. Dall’altra parte chi legge SA. 😘
…immagina te cosa poteva essere un elefante tra bicchieri di cristallo 😱 meglio oggi che sono attento a camminar su uova, di quaglia. Quelle piccoline piccoline piccoline. Fragili. Povere quagliette altrimenti 😘 Oggi, in senso lato, basso profilo e uova di quaglia. Be’ molto meglio.
Solo chi è diverso può capire la diversità. La massa è ottenebrata dai simbolismi dell’apparire. Corrono per arrivare all’effimero incuranti del mondo esterno che interessa solo se li celebra in quanto apparenza. Ero in giro, dal secondo caffè sono scappato. Uno dei motivi per cui sono al bancone al mattino presto. Caffè e tramezzino in silenzio.
“Non mi sono mai sentita speciale. Diversa si, molto“
Sono così le persone che hanno creatività e non solo perché indossano i Calzini Spaiati. Perché sanno emozionarsi. Quanta felicità ho sentito leggendo del tuo entusiasmo per l’incontro di ieri con la signora che vi ha accompagnato nella visita. Tanta SA GRTM.
Notte notte
Notte Notte bellezza
Circa il confessionale e le risposte. Che io non sia frainteso. E’ per rispetto a te, non che io non voglia emoticons&Co.
2 – Forse hai letto ma voglio pensare che sia impegnata nella bella passeggiata. Sì, ci ho pensato all’ombra che da lontano avrebbe potuto ad un tratto mostrar discreta presenza così tanto per dire un ti penso più concreto, fisico. Ho lottato contro me stesso e contro il desiderio di veder la tua figura. Le ragioni del cuore spingevano in quella direzione. Ma la ragione del rispetto aveva più voce in capitolo. Le ragioni del cuore dicevano “ti ha mandato l’itinerario, devi andare, lo vuole“. La ragion del rispetto replicava “non ci provare neanche, potresti dar dimostrazione d’esser un coglione che fa il contrario di quel che dice, dici tanto di esser duro e gentile. E se fosse che lei vuol vedere come ti comporti? Se Uomo o coglione“. Non mi piace passar per coglione. Avrei voluto dar ragione al cuore, ma se tu poi l’avessi presa male? Come una intrusione nella tua libertà spensierata? Ricordo quanto ti pesi “sentir il fiato sul collo”, SA. Lo ricordo molto molto bene. Immagino la tua passeggiata, voglio sia serena. Con il pensiero, se c’è, di sottofondo che Lu mai farebbe una cosa che potesse alterare il tuo desiderio di libertà, spensieratezza, serenità. Così son rimasto qui. A Roma. Per scelta e non per impossibilità di movimento. ***** Leggi, per favore, queste righe con lo spirito e la stretta osservanza del segreto di un confessionale.
Io non le ho scritte. Ho solo pensato un po’ e raccontato i miei pensieri facendo mio il detto che un Uomo che pensa tanto cerca di prevedere tutto. Per la serie “Dei Che”…❤️
1 – Vabbe’, i divieti sono posti affinché qualcuno abbia le palle per infrangerli. C’è un solo divieto che non infrangerei mai: quello del rispetto. Tutto il resto è un invito a nozze: dalla velocità all’irriverenza delle borghesi abitudini. Infrango questa consegna/divieto di lasciare la pagina con il basso profilo di cui. La infrango, la consegna, perché la posta elettronica ha mostrato, inatteso, un cuore di reazione alla parola “tesoro” che era nel mio saluto. Ed allora mi son chiesto cosa tu abbia provato nel leggere quella parola. Ho pensato, subito, al tuo desiderio di affetto certo ed incondizionato. Ed ho pensato: “ma non è che co’ sta storia del rispetto sto troppo sulle mie e magari GRTM pensa che Lu non pensi a lei GRTM? Forse vorrebbe leggere più spesso quella, e altre simili, parola. Per sentire anche solo attraverso una emoticon che c’è il desiderio di mandare il messaggio della presenza“. Sei una persona di grande complessità con livelli di attenzione altissimi, sei una persona che miscela ingenuità e forte senso di maturità e responsabilità. Ho letto una frase poco fa nelle mie navigazioni: “regala ad un estraneo uno dei tuoi sorrisi. Potrebbe essere l’unico Sole che vede durante il giorno“. (Anonimo) Tu sei capace, io sono capace. E D’Annunzio ha scritto. “Ho voglia di te come si ha voglia di un frutto sugoso, per dissetarsi. Sei un sapore, sei un profumo, sei una melodia, sei una cosa bianca e profonda, segreta ed infinita, che non mi placa e non mi sazia ma mi agita e mi dà fame senza fine”. Bella immagine di GRTM.❤️
Bravino il Vate, eh. 😱
è una riflessione. Non voglio risposte. Sarò capace di capire.
Scelta di basso profilo decisa per rispetto a stranimento ESTA.
Mi è parso di capire che oggi (ieri) sia stata una giornata molto articolata per te. La passeggiata compenserà. 😘
❤️TE LO SAI VERO CHE IO MAGARI MI FACCIO UCCIDERE PUR DI NON VENIR MENO AL RISPETTO DI GRTM, PUR AVENDO LE INDICAZIONI ECC ECC NEANCHE LO SCRIVO, SA. ❤️🔥 NE’ MOSCHE NE’ CALABRONI NE’ VESPE ORIENTALIS POSSONO SCAVALCARE LA MAIELLA DA OVEST VERSO EST
Mi spiace sapere che l’altro tema metta (abbia messo) alla prova la pazienza. 🥹
poi ti assale il dubbio e pensi di aver scritto o cancellato qualcosa che “urta”. Per quanto attento io possa essere magari qualcosa può essere sfuggito, mal interpretato perchè scritto male, sgradito. SaiMai. Mi spiace.
quasi quasi le cancello, anzi sì. Non so se hai letto ma mentre prendevo un caffè ho pensato che tu mi conosci così bene che è superfluo dirti della mia sensibilità per te. Preferisco alternare le frasi, troppo pesante. Non so’ così, voglio ridere nella consapevolezza però che sono attento a GRTM
niente da fa’, la ferocia e la perfidia* sono proprio❤️GRTM, riguardo la foto, il classico sasso, in fronte questa volta e non nello stagno, e poi la manina nascosta. Credo che se avessi tu avuto lo smalto avresti persino accavallato le gambe in un “tiè”… ❤️
Le corrispondenze che ricevo le leggo tutte GRTM. Tutte. GRTM sa bene che rispetto e riservatezza sono una mia dote e preoccupazione primaria nei confronti di GRTM. e per la risposta valga il puffOFF di corrispondenza ❤️
DEI TESORO E DEI CHE
IO SONO (verbo essere, non suonare!) UN UOMO MOLTO FORTE. INCREDIBILMENTE FORTE. QUESTA FORZA E’ ESPRESSA CON LA DELICATEZZA E L’ATTENZIONE CHE SEMPRE SONO CON ME, CON LA STESSA IDENTICA INTENSITÀ, OSSIA MOLTO FORTE MOLTO DELICATO. TANTO FORTE TANTO DELICATO. VUOL DIRE CHE APPLICO ED INDIRIZZO, CON COERENZA, QUESTA FORZA IN MODO MOLTO ATTENTO E MOLTO DELICATO AD OGNI TUO STATO D’ANIMO, COME CON TE E SOLO CON TE. E PER TE. SE LA FOTOCOPIA DI GRTM ORA FOSSE AL MIO FIANCO NON AVREBBE LE MIE STESSE ATTENZIONI CHE HO PER GRTM PERCHE’ E’ UNA FOTOCOPIA. NON E’ GRTM.
RENDE?
Ogni parola è scritta, riletta e riscritta, con tanta attenzione. Per dare enfasi utilizzo il carattere più grande, si evidenzia così il pensiero in modo più deciso. Ogni parola è scritta perché sia intesa l’estensione di quell’elenco dei “CHE” e sia sottolineato il mio sentire la mia appartenenza a GRTM. Sai anche come la scelta delle foto abbia il suo significato. Devo forse scrivere del giallo brillare dello stello d’erba per raccontare della tua luce?
TESORO, facciamo a capirci SA. Meglio è dovere di rispetto e saper scrivere.
FACCIAMO CHE MI SPIEGO
spesso sono ermetico ed incapace di spiegarmi 🙄
La scrivo eccome ma non in quel contesto di quella specifica mail, SA❤️
non è accettabile nello stesso giorno ricevere due comunicazioni di questo genere GRTM. Te lo scrivo in privato, SA. MUOIO EVOLUZIONE POST MAIL: SI ACCETTANO SOLO CRISANTEMI ROSSI 😘
NON ESISTONO? BIANCHI ED AL DISCOUNT “FAMILIA” (CHE LA COOP COSTA TROPPO) SPRAY DI VERNICE ROSSA, MASCHERINA PROTETTIVA E GUANTI PLASTICA, ET VOILA’, SO’ ROSSI. FATTO!
QUESTO RITROVI DOVE SAI… SA
Kinder park, praticamente per l’offesa di Lesa Maestà, mentre tu sarai da quelle parti KINDER PARK io posso iniziare a scalare il dirupo dal qual gettarmi nel fosso. Pagherò la colpa di una battuta volta solo a sottolineare che mi era saltato subito in mente il fatto che fosse un parco bambini e la MIA sottolineatura intesa da lei GRTM come mia piccata risposta era invece il segnale che sto sempre attento.
l’elmetto, GRTM, se non fosse per quella sua innata ritrosia a spender 1 euro di commissione bonifico istantaneo e quell’altro, sempre 1 euro, per l’acquisto dell’asburgico cimelio ora potrebbe affrontare la borea (marea di bori, contrazione di burini) con armi proprie e di grande tradizione ed efficienza. 😂
🙄😘 ma chi ce crede, SA. 😘
up. rif. fotina del fondale della coastline
Questa è la seconda del Canetto (lo voglio, proprio quella razza, SA e l’avrò) e dello stipite in ombra. L’anatomista è al lavoro. 😈 Insieme al biologo marino (meraviglia!) per lo studio approfondito della presenza umanide (!), l’impatto di questa 😂sull’ecosistema marino, l’analisi🙄 delle forme ed il loro rispetto ed aderenza ai canoni ideali. Secondo la miglior tradizione della storia dell’Arte italiana ed alla ricerca della perfezione estetica capace di appagare la complessità insita nella figura cattedratica dedita allo studio. Figura che è passata dalle cucine degli hotel alle ferree torri della Francia, decidendo poi di stabilirsi umilmente tra i fasti di Roma Imperiale. Quel che doveva imparare, la cattedratica figura, l’ha appreso. E bene. Analisi e validazione in corso.
10:35 AM validazione confermata. Ti bacio. 🙄Ti bacio, dove e come so’ fatti miei.😘 Così come il risultato della validazione😘
😘…che fosse capace di preparare una minestrina con le stelline, di quelle che la sera d’inverno coccolano il pancino caldo quasi più di un bacio. Affermazione semi-dissacrante parrebbe rispetto ad altri “che” ieri letti, mi hanno chiamato “spirito di patata”. Neanche tanto perché in certe sere di novembre con i primi umidi freddi della sera, io ci metterei la firma sotto una minestrina così. Un “gradino” sotto la minestrina bollente. Che entri e manco ti spogli per il primo cucchiaio di brodo. Ti vedo SA… ancora tutta vestita “di fuori” che ti fiondi alla tavola per quel cucchiaio di minestrina, pieno pieno di stelline. Chinata in avanti, cappotto, sciarpa, borsa, cappello antifreddo, antivento, guance rosse, mani quasi ghiacciate (!, ricordo SA) e slurp. Quella cucchiaiata che ti rimette al mondo. “Stronzo”. 😱 Detto sorridendo ad una battuta del menga, tanto pe’ fa’TTE ride’SA. Buondì. ❤️
che poi… mani ghiacciate. C’è sempre la procedura di imboccare la “Pupa” 🤭 Se-po’-fa-SA. Stile a sorpresa, ma proprio cucchiaio in mano e dietro la porta, che manco entri.
Quando dico che faccio una cosa non c’è ostacolo che tenga. La faccio. Ho scritto poco fa che mi sarei messo a dormire, pur aggiungendo che per me è “prestino”. Ora dormo, buona notte GRTM. Ti penso, con forza e delicatezza ma sempre occhi negli occhi GRTM.
❤️
Quelle righe sono tue e mie. Potentissime.
ARDE. COME UN BRACIERE DI RAME DI ROMANA MEMORIA ED COPIA. FIAMME ALTE, ROVENTI. CUSTODE DEGLI ARDORI PIU’ PROFONDI. ❤️😈SEGRETI. BE’ MANCO TROPPO, SA.
poi subentra la fame, la voglia di essere io a dissetarmi di te, con te. Ci vuole un attimo per me nel passare da uno “stato” di abbandono a quello opposto. Ora è diventato più forte questo secondo. Non ti darei tregua. ❤️🔥 Non ti farei “scaricare la mia bella 😱adrenalina”, SA. VOGLIO DISSETARMI IO, TROPPO DESIDERIO❤️🔥
Quando sono rientrato ad un certo punto, nel pomeriggio, mi sono sdraiato sul letto, per un attimo ho vissuto in uno stato di così forte tensione, quasi fibrillazione, che s’è placata solo con i miei pensieri per GRTM grazie alla immaginazione di qualcosa che ha avuto il potere di farmi rientrare in una dimensione normale. Questo lavoro è entusiasmante ed il coinvolgimento, mio per primo, è violento. Non sono uno con mezze misure. Va bene così. In quel momento solo tu saresti stata capace di “darmi una calmata”, SA😘 Non so cosa avrei voluto tu facessi in quel momento. Non ti mancano le idee. Avresti fatto senz’altro bene. Non ho dubbi-
ti lascerei fare e per la prima volta in mia vita mi addormenterei io tra le tue braccia. Sì. Ora, oggi, è così. Mi sento così forse perché aver dissipato un casino di energia ha come specchio la voglia di abbandono tra braccia capaci di serenità, comprensione, dolcezza, complicità. “Dopo”. Non ho mai vissuto questo.
mmm GRTM… mmm questa è una di quelle giornate che solo GRTM potrebbe mitigare il vulcanismo di Lu, con grazia, sensibilità e pure, sì, un pizzico di dolce perfidia. Un gioco tra potere e possesso su un Luca&Lu che lascia a GRTM il diritto d’azione affinché lei GRTM possa godere di un uso esclusivo. Immagino di cosa saresti capace in equilibrio tra tutti gli aspetti che sai mi piace avere. Questa sera l’idea di fare notte con GRTM in quel modo è molto presente in me. Forse saprei come iniziare, forse lascerei a GRTM ogni iniziativa per poi travolgerla con ogni mia attenzione. Sì credo ti lascerei poco tempo perché la voglia mia avrebbe il sopravvento. Oggi vorrei sentire GRTM vicinissima e ti lascerei impadronire di Lu, sì. Mi piace essere Lu che si dedica a GRTM ma so anche quanto GRTM tragga piacere da Lu. Non so quanto tempo ti lascerei fare… ma ti lascerei fare.
😈e però GRTM così non vale eh! Mica so’ di ghiaccio, SA.
Poi quel cenno al cinturino bianco… Cosa ne sa quel che è nascosto in quelle due parole dentro i miei pensieri GRTM se aggiungo gli accenni parigini, allora “stamoAPPosto“ mica avrai “cianciato” tra i tuoi pensieri che non abbia traccia vocale in memoria di certe musicalità? Sue di lei GRTM, sì. Sue di lei. Sono nato OriginalmenteDiplomatico (originale – spero – diplomatico – spero), nel senso che mica so’ uno che risponde una cosa del tipo… “nemmeno io ho dimenticato la tua…” Aho, e co’ chi stamo a scrive?
Poi vedo quel clic del mare, gli arredi in spiaggia. E così la rotella inizia a girare immaginando. Sempre nel tema, SA 😈 E’ quel tipo di giornate in cui senti di aver fatto bene qualcosa e non solo come certificazione di un proprio valore ma in un senso molto più ampio e che mi sarebbe piaciuto completare con un dettagliato e riflessivo racconto per ascoltare il parere, poi vorrei abbracci ed abbandono e poi, e poi, e poi… sì. In tutti e due modi. Uno e l’altro. Forza e delicatezza. Dormire. Colazione e sorrisi. … e sapessi GRTM che anima 🦋 è in me… sapessi. Poi rileggo, scaricare. E la fibrillazione aumenta. Perché le due anime convivono in armonia e sapiente equilibrio.
😘vado… Buongiorno GRTM, ti penso.❤️
Perfida GRTM
Non riesco a dormire, mi sono messo in cuccia ma non riesco, rileggo GRTM. Quale desiderio mi prenda leggendo della tua voglia d’essere stretta tra le mie braccia per addormentarti, sento ora il tuo corpo addosso a me GRTM. Sento come ti stringerei, le favole che ti racconterei, i sogni delle cose belle da vedere, i silenzi da ascoltare insieme in quei posti che regalano luce alle anime, quella luce di cui hanno bisogno, i miei desideri di essere in te, le mie voglie di prenderti e, dopo una giornata di lavoro, ascoltare il tuo respiro finalmente rallentare ed il tuo corpo lentamente sprofondare nel sonno profondo con la mente che si sente al sicuro perché Lu è con te che ti stringe forte. E’ una vita che volevo scrivere un pensiero così GRTM. Solo tu hai la forza di avermi fatto pensare questo e scriverlo per te.
❤️BEL TRAPPOLONE GRTM 😈
Sì ma io in bagno a quest’ora non mi chiudo 😂 Ti stringerei, quello sì, forte come vuoi te. E vorrei sentire il profumo della PARRUCCHIERIA che tante volte ho sognato, desiderato.
Il timor reverenziale d’andar fuori del buon costume mi impone di essere un bravo ragazzo e non andare oltre queste righe ma le mie capacità di scrivere sono note. Così come i pensieri che possono esser trasformati in parole. La sua perfidia nel far agitare lo scribacchino è senza limiti. Anche perché è evidente la forma provocatoria della comunicazione inviata e ricevuta, le piace giocare di perfidia sapendo che abbocco. Ed a me piace abboccare ai suoi perfidi inviti. Lei GRTM, è perfidamente colpevole di istigazione alla narrativa lasciandomi nel dubbio se raccontare o no. Certo quando rileggo la mail con il doppio aggettivo a proposito del protagonista e del sogno ora in atto… i pensieri prendono forma… e di sicuro nel mio sogno/pensiero/desiderio la protagonista è lei madame😈😱. Io credo le sia abbastanza chiaro che luca e lu siano una sua esclusiva, mi piace però dirglielo ancora GRTM. Non eccepisca, SA. ❤️ In media sta virtus: Caffè a me! Delle immaginazioni… In luogo indefinito ci sono due figure. Una è seduta e l’altra in piedi. Si guardano e basta. Negli occhi di lei la gentile perfidia. Negli occhi di lui arde il desiderio della forza gentile del possesso carnale. Come altre volte trattengono il fiato pensando ed immaginando i momenti che tra poco accadranno e le risate della complicità… pronta a trasformarsi in lussuria disegnata da tempo con le menti. Il profumo della parrucchieria è stato già assimilato tante volte, gli abbracci forti di inimmaginabili delicate affettuose posizioni con sussurri e voglie suggerite dalla lentezza degli sfioramenti e del essere uno nell’altro… ora lascia lo spazio… eh. Che protagonista madame. Che protagonista! Il coinvolgimento emotivo a quest’ora è violento, mi incute timore bellezza. Costruire queste poche righe è un’impresa, le avrò scritte e riscritte un numero pazzesco di volte. Devo smettere, il pensiero di quel che penso… 😈 Lo sapevi, certo che avrei scritto quell’augurio, quell’invito. Sì con tutta la mia sfacciataggine per bilanciare la sua perfidia GRTM. E sotto quello “slurp” madame sappia che si celano i pensieri che ogni tanto, be’ spesso, quotidiani direi, colorano di viola le mie emozioni per lei. Come quelli che ora, è l’una di notte, mi accompagneranno per almeno un paio d’ore prima di chiudere gli occhi…
😈😱❤️
Non sia perfida madame… basto io a disegnarla perfida protagonista come vorrei
Spero tu non abbia risvegli ed il sonno ti accompagni senza sosta fino a domani. Se così non fosse, più che leggere quel poco che ho voluto scrivere, immagini. La fantasia di sapere come sarebbe assecondata nei suoi desideri da chi ora le sta scrivendo non le manca. Posso, perfido, darle solo uno spunto: le sue dita che allacciano un sottile, sottilissimo, cinturino bianco.
THE SENSORY EMOTION Close your eyes. Hold your breath. Listen to the five senses with your Soul. ❤️’Notte. E qui sì, qui lo scrivo:
BELLEZZA
FAI BUON SONNO
spero la nuova composizione colore non affatichi
Quel che so con certezza deriva da quel che sento e leggo, dai tempi, dai modi, da come scrivi, le parole che usi, i momenti in cui scrivi, forse ho aspetti d’anima particolari per cui riesco a percepire molto di te. E non è una questione di parte, diciamo cosi. Sono altrettanto consapevole che ogni persona è un mondo complesso, che ognuno di noi al di là dei desideri di perfezione, ha complessità d’anima che fanno pensare di dover raggiungere quella perfezione desiderata. Nella vita e su questa terra la perfezione non è di casa, ciò che conta davvero è quel che la persona riesce ad emanare, consapevole o inconsapevole.
quel che vedo GRTM è il tuo camminare con saggezza GRTM
…che se penso alla front line al lavoro.
“Vorrei riuscire a guardarmi con i tuoi occhi“
ti vedo nella totalità e complessità del tuo Essere GRTM, racconto quel vedo e basta.
Poi mi si stringe il cuore. “ma una gran sfortuna per altri purtroppo.“ Questo è un paese che ancora conserva antiche deplorevoli tradizioni. Mi basta pensare, con orrore, che il primo Primo Ministro donna proprio in osservanza di una tanto sbandierata parità non abbia provveduto appena insediato a far emettere una legge di immediata applicazione che pareggiasse gli stipendi tra donne e uomini. E’ una vergogna, non sia stato fatto, è una vergogna che si debba ancora aspettare qualcuno che lo faccia. Forse l’avevo già detto/scritto, non so ma val la pena di riaffermarlo.
se ti specchi e vedi e non guardi con superficialità, quello vedi, come quello che vedo io
quanti ne vorrei e quanti ne darei di questi “La”, SA. ❤️
“L’euro di commissione era il “La”…volevo divertirmi e tu non hai deluso le aspettative ♥️🫂”
Journey. Ogni riga di questa e quell’altra pagina ha avuto di sottofondo il pensiero per Journey. Sai bene perché. E’ – e sarà – l’espressione di Luca e Lu. Leggo le pagine di Journey, altro che bacinella e commissione di 1 euro per il bonifico istantaneo.
Già.
Cresciuto da ZiaLi e per la sfrontatezza di pensiero da Laura. Me la ricordo SA quanto fosse controcorrente per certe idee. Cozzavano con i tratti fin troppo tradizional-bigotti di Micio, come lo chiamava quando le girava bene. Non so da chi dei tre ho preso per sensibilità.
La solita premessa del kaiser sia giustificabile dal fatto, conseguente, che ho imparato subito ad andar per mare. Ho fatto tesoro d’aver imparato certe regole del mare.
Allo spontaneo desiderio di scriver la buonanotte con i segnalini colorati manco fossi in navigazione d’altura affianco il profilo basso quando ne intuisco esser la scelta migliore. Buonanotte GRTM ❤️
Proprio perché sono stato cresciuto da ZiaLi oggi posso fermare quella parola nero su bianco. Similitudini ne ho viste tra le due figure. E non scrivo di abbigliamento, statura, fisico. Similitudini di altro tipo, di quella tipologia che fa la differenza tra le persone. Tratti come determinazione, costanza, tenacia, originalità del pensiero. Posso scrivere che come ho conosciuto ZiaLi io davvero pochi e certo non tra la masnada del nipotame fariseo.
ENERGIA. SI’. NE HAI, TANTA. QUELLA FISICA, PUR CON TUTTA LA SUA IMPORTANZA, E’ NULLA IN CONFRONTO A QUELLA CHE IRRADI GRTM. 😘
ma come C**** posso fare io a non scrivere quello che è già scritto una infinità di volte, in questa ed in un’altra pagina. Ma come C**** faccio ad esimermi dallo scrivere che quel che “vedo” genera solo AMMIRAZIONE. Guarda (virtuale) che ho ottima memoria e per non far qualcosa di sgradito tiro in ballo come termine di paragone quella persona che nel ’54 ha fatto e dato un nome. Di lei ho ammirato una cosa fintanto che è riuscita: ribelle nel pensiero. Poi come figura ecc ecc, be’ ZiaLi mi ha educato. ma come C**** posso esimermi di lasciare questo pensiero. SI’ GRTM, FATTENE UNA RAGIONE: AMMIRAZIONE.
🤭Applicato un basso profilo per rispetto agli impegni che immagino gravosi con questo caldo e Sole che faran salire le vendite dei prodotti affini necessari. 😘
Questo è dire: “mi affaccio ma non ti azzardare a guardare”
e quanto tempo per studiare il “taglio” 😂della inquadratura.
GRTM, “DISTRUTTA MA FELICE” LO SCRIVO SENZA VERGOGNA ALCUNA: LACRIME A FIOTTI, MA TANTE SA. “DISTRUTTA MA FELICE” UNA ESPLOSIONE DI FELICITA’ ANCHE QUI. E PIANGO DI GIOIA PER TE GRTM❤️
Quando vedo le foto che arrivano, quando leggo le righe che le accompagnano… Meglio che io taccia, non sono capace di scrivere della infinità di colori che vedo fiorire nei pensieri. 😘mi modero GRTM, mi modero GRTM. 😱su “X” ho letto: “Tanti colori per dipingere un solo quadro GRTM“
La 1000Miglia 🤭bella gara, belle automobili. La 722 di Moss, insuperabile. Io nascevo, ’55, e lui vinceva la 1000Miglia, record imbattuto ❤️
Lo stipite ❤️confermò, tutt’-È-Cose Posso iniziare a contare i peli del CANETTO suo preferito 😘 E con lo spunto del Leopardi e dell’Alighieri contare i miei pensieri. Quando ti leggo GRTM, quando ti leggo…
e quindi uscimmo a riveder le stelle
Mi ha tolto il respiro e fermato il battito. certe volte, be’ spesso, penso che tu abbia conservato, sia riuscita a conservare, un’anima di bambina che ti rende splendente, sai GRTM.
Lieve suono di risacca, blu di mare, piatto, paperelle, giallo di Sole già alto, un sorriso.
discromatopsia 😂
…che i tre elementi siano una culla serena per il riposo di una buona notte. Ti abbraccio, stringendoti per accompagnarti nel sonno più profondo…
Questa m’è uscita così bene, e mica è difficile capire perché, che la scrivo qua. Ora posso solo sperare che la creatività mi aiuti per oltrepassare l’asticella piuttosto alta come standard di una buona notte. A lei, as usual, va ascritto il MERITO di aver offerta la chiave delle tre parole:
NOTTE, SILENZIO E LENZUOLA.
Delle cazzate e dei ricordi. I pilastri sui quali s’è fondato un po’ di anni di lavoro. Vabbè, mi piace scrivere, non è una news da agenzia internazionale. Non scrivo ne’ a cazzo di cane e manco per dar spessore ad un cancello aperto. Definizione gergale di redazione per i competitor di altri giornali meno importanti. Secolo scorso, lo stronzo per definizione, mio fratello, aveva già fregato ZiaLi ed aveva aperto la sua software house con quella palla di lardo del “socio”. Non so per quale motivo, ah sì. Ero nelle grazie di MBi, avevo già scritto parecchie cose per loro. Erano i tempi, antichi più della preistoria, in cui si vendevano i primi computer portatili. IO, OVVIO, l’avevo. Un Toshiba con solo la memoria esterna con dischetto di 3.5 pollici, quello piccolino, non il lenzuolo di 5,5 flessibile e di capacità inferiore. I giornalisti dei quotidiani l’avevano, servivano i portatili per inviare con rapidità i pezzi in redazione, senza più passare per il dimafono e le tipografie con i piombi. Era un VERO strumento di lavoro, non la moda fighetta del momento. Dai saloni dell’auto quelli che veramente lavoravano alle due sparivano dagli stand lussuosi di Parigi, Francoforte e Ginevra, per esempio, si nascondevano nelle sala stampa e scrivevano TASSATIVO entro le 16:00. Ed il giorno dopo il pezzo fresco fresco era in pagina del quotidiano, quelli veri, quelli che i DITI ti diventavano neri per i residui di piombo ed inchiostro sulla pagina. È chiaro che il floppy, grazie a pratiche già molto note di copia incolla, fosse un asset in più della direzione comunicazione al giornalista… copia/incolla, capì? C’erano solo due o tre fighi davvero e che scrivevano in MANIERA ESEMPLARE: Renato D’ulisse, Corriere dello Sport, Marco De Martino, Il Messaggero, Nestore Morosini, Corriere della Sera (non della serva come oggi) che firmava anche la Gazzetta dello Sport insieme a Pino Allievi. Ah, ricordo qui c’era come firma anche Athos Evangelisti. Un Giornalista, di quelli veri. Accontentati questi una direzione comunicazione aveva fatto il suo…
Oh cazzo! Claudio Nobis di La Repubblica. Il LOGORROICO TERRORE DI TUTTI I PR. e quante ne so… di lui. Che non può neanche smentire (RIP) quindi taccio.
Specializzati, settimanali e mensili, Quattroruote, erano parrocchia a parte. Altri metodi, altri tempi di lavoro. 4r, per esempio i materiali per l’articolo, automobile compresa, li voleva – e li vuole tutt’ora – due mesi prima della stampa, quindi non meno di sessanta giorni prima dell’uscita del giornale con l’articolo. MBi mi “commissionò”, nel senso che dissi al capo, Marco: “perché non facciamo la cartella stampa su dischetto?” Approvato al volo, ovvio. Manco a dirlo. Sarebbe stata la prima casa a farlo. internet era credo alle prime ragnatele per pochi, pochissimi, addetti e/o forse qualche cattedra alla Sapienza. Così chiedendo allo stronzo se fosse interessato alla commessa (€£$ ma in lire, certo che sì, costò mi pare 4/5 milioni anni ’80) ebbi anche i suggerimenti per come costruire le pagine che sarebbero state copiate sul floppy 3.5″. In definitiva era molto semplice: un foglio di word collegato ad un altro attraverso una stringa di comando DOS. DOS era il sistema operativo dei computer PRIMA di Windows e di Apple. Tutto girava sotto DOS. Così fu suggerito, così fu fatto. Da lì, da quel giorno, da quel pomeriggio tutto quello che vedi online…
(e non è tutto quel che stato visto, questo credo tu non lo abbia incrociato a meno che, in difetto di memoria, io non ricordi l’invio)
…è nato, è stato creato. Più o meno da solo. Nel senso che collaboratori, pagati, ci sono stati e sfanculati. Per il resto… non aggiungo. Non è notizia per agenzia di stampa.
Qual è il nesso?
Semplicissimo, è – per esempio – nelle tre parole dell’augurio di buona notte. Lei ha scritto tre cose ed io ho costruito. Più esplicito? L’editio minor del Camino di Santiago. Lei ha raccontato ed io ho costruito. Semplice. In mezzo un mazzo tanto.
Se in qualche modo lei GRTM potesse aver idea andrebbe moltiplicata.
FRIGGO. 😱 E NON STO FRIGGENDO OLIVE ASCOLANE.
azz! IL RE DEL FRITTO! CALAMARETTI!!” ma come ho potuto non citare subito il piatto di fritto trasversale alle stagioni! ! Con una cifra di sale e limone… MAAAAAAAA… Mado’ che fame… vabbe’ è colpa del mio bioritmo che si sveglia dopo le sei.
NEANCHE ALICI. NEANCHE FIORI DI ZUCCA. NEANCHE SUPPLI TANTOMENO ARANCINI O ARANCINE COME LE CHIAMANO GIÙ. NEMMENO LE MOZZARELLINE. NEMMENO I FILETTI DI BACCALA’ (CHE MI PIACCIONO DA MORÌ, PERÒ) NEMMENO I CARCIOFI NEANCHE LE ZUCCHINE. NEMMENO POLPETTINE. NEANCHE CROCCHETTE DI PATATE. NEANCHE GAMBERETTI (SLURP) NEANCHE PATATE O PATATINE. NEANCHE GLI ANELLI DI CIPOLLA. Cosa ho dimenticato? Elenco in aggiornamento. Ho fame, ora. Una fame mostruosa.
🥳🥳🎉🎊🎁🎈🎂
mica avevo capito, so’ lento di comprendonio. Sorry.
Ecco le grandi pulizie dei possedimenti di cui alla puntura di rosa! Tutto pronto per la festa! 🎉🎁
spero ti stia riposando in previsione di coriandoli&Co. M. sarà elettrica
non ho account insta. Non posso vedere nulla su Insta.
mio nipote è ancora latitante… sarà al mare. Pagina La Cinta ancora bloccata per aggiornamenti
marshmallow
erano invitanti. Mi piace fare i “business plan” altrui. Vista la foto, perché non avviare una attività? Potresti diventare ANCHE fornitore della coop di zona 🤭
La odierna produzione è stata abbastevole? Apprezzata? Te? A pezzi. Sigh. 😘 Magari non c’è neanche più odore di bruciacchiato sui vestiti della Junior, daJe di lavatrice. Ancora sigh. 😘
I COMPITI DI LUNEDÌ DI FESTA NAZIONALE / Te lo darei io ER mozzico, SA.
Mi sono ricordato oggi guardando la foto dei dolcetti per la festa bis di una cosa analoga forse per qualche compleanno dei secoli scorsi e credo neanche il mio. Avevamo uno di quei carrellini per i giocattoli che fu riempito di fuochi d’artificio per la fine della serata e della torta. Ne accesi uno, prima, (e figurati!) solo che una scintilla cadde nel carrello. Ieri “la Belva” era poca cosa in confronto. Fortuna che il carrelletto era in balcone, presero fuoco i gerani. E poi le mie chiappe per le cinghiate di rito 😂
Vediamo se ho aggirato il problema
DOMENICA / Sembrerebbe di sì.
Sì. Baci. ❤️
Certo che quando ti leggo! E poi leggo della spesa già fatta dopo la serata con “il pericolo è il mio mestiere” dei fuochi d’artificio, della festa bis per la PiccoleTTa. E poi ricordo quelle righe e la pancia piena e la GRTM che… ritrova quel che le serve per andare avanti. Che Pupa che sei. ❤️
Lo vedo, SA, il Carciofino con cugino ed amichetto che corrono appresso alla “Belva”. “Ne parlerà a lungo / si sono divertiti tantissimo…” – Ecco, non è difficile vedere te, in uno stato tra le risate, sorrisi, preoccupazioni:
“Oddio me va a foco ErFijo… L!!!, Attento!!!” 😘 “Me_preNNi_foco! “🤭
🤷♂️
Vabbè, quando leggo nella mia mente certi pensieri, GRTM. Accidenti che botti che faccio. 😘❤️ Mica so’ un iceberg e lo sai.
La forza di un Uomo non è conseguenza dell’Amore che prova. È la dote innata che gli permette di Amare in modo tanto intenso e potente quanto grande è la sua forza.
Ho lo stomaco in acrobazie di contorsionista
Avrei voluto amare una sola per tutta una vita. Solo una. Essere sempre premuroso e presente con lei. Mai sarei stato invadente nella vita della mia persona amata. Sin dai tempi anni ’70 quando ebbi la prima vera fidanzata, Renata, ricordo bene che mai le chiesi di fare qualcosa che fosse un limite della sua libertà. Ho SEMPRE dato la fiducia alle persone, ecco come mi sono ridotto. A non aver avuto la possibilità di amare, di sentirmi amato. Il matrimonio? Il mio matrimonio? All’inizio anche io ho creduto poi mi sono arreso al pensiero che fosse la mia croce. Non sapevo quale croce avrei portato dopo. Non cambierei un secondo della mia vita, delle mie scelte. Meglio questa terribile solitudine che quella croce. Forse tu GRTM potresti averne una mezza idea, avendo letto tue storie e ascoltato tuoi sfoghi, patimenti. Avrei voluto amare una persona come te Elisa? Sì, forse sì. Avrei voluto una persona che non fosse come gli amori dei film, sia chiaro. Avrei voluto amare una persona con la complicità che DEVE essere il fulcro del rapporto tra un Uomo ed una Donna. Credo saresti stata capace. La Elisa che ho visto, che TU hai voluto farmi vedere è una Elisa molto diversa dalla Elisa che tu avresti voluto essere. Non lo ammetterai mai, lo so. Avrei voluto svegliare la MIA donna ogni giorno con un sorriso, avrei voluto vedere il suo sorriso, sentire il suo abbraccio e viziarla. Amarla, scoparla. Ovunque. Nel letto o in macchina. Avrei voluto abbracciarla ed asciugarle le lacrime semmai ne avessi vista una. Anche fosse la lacrima di commozione per un film in TV in una sera d’inverno col freddo fuori ma con tanto calore tra la mia persona amata e me. Figli? Non lo so. Di certo sono sterile. Un desiderio egoista questo pensiero di amare una sola donna per tutta la vita? Frase che sottintende al fatto che la persona amata avrebbe dovuto amare un solo Uomo. E non sarebbe un limite questo lesivo della persona amata? Forse. Forse da qualche parte una donna che avesse il desiderio di amare un solo Uomo per tutta la vita esiste per davvero, come esiste “Lu”. Luca. Ora scrivo che in questo periodo patisco molto vivere a roma. Non è voler vivere alle Marche perché ci sei tu. E’ voler andare via. E certi momenti come ora che scrivo vorrei trovare la forza di andare via per sempre. Sono stanco. Molto. Ho sempre lottato da solo. Sempre. Anche contro gli affetti non solo contro gli eventi avversi. Quando ho scritto questi pensieri? Da sempre. La data qui dentro poca importanza deve avere, è stato il pensiero di sempre che con te, e lo devo ammettere, si è amplificato perché non ho mai immaginato potesse esistere una persona come ho visto sei. E leggi bene GRTM anche alla luce di una certa frase “qualcuno direbbe che non mi conosci abbastanza”. Sbaglia quel “qualcuno”, ti conosco meglio di tutte le persone che hai incontrato. Ti conosco meglio di Elisa. Ed ho pensato a tutto. E resti sempre la migliore Elisa, SA. Il cuore in emoticon non lo metto. Sarebbe la sigla del perfetto idiota.